La Festa del Wesak: Una Tecnica di Contatto Spirituale

La Festa del Wesak: Una Tecnica di Contatto Spirituale L'opuscolo di 19 pagine, è disponibile per il download in formato PDF.

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1. Le Tre Feste Principali
2. La Festa del Wesak
3. I Pleniluni del Toro e dei Gemelli

Le Tre Festività Principali

Il fissare alcune festività in rapporto alla Luna e, in misura minore, allo Zodiaco, rafforzerà lo spirito d’invocazione ed i conseguenti afflussi evocati. La verità sottostante ad ogni invocazione basa sul potere del pensiero, particolarmente nella sua natura, nel suo rapporto e aspetto telepatici. L’unanime pensiero invocante delle moltitudini e quello focalizzato e diretto del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo costituiscono una corrente d’energia diretta verso l’esterno, che raggiungerà telepaticamente gli Esseri spirituali sensibili e capaci di rispondere a tali influssi. A sua volta la loro risposta, così evocata, verrà emanata quale energia spirituale che raggiungerà l’umanità dopo essere stata adattata e trasformata in energia di pensiero; in tale forma si imprimerà nelle menti, apportando convinzione, ispirazione e rivelazione. Così è sempre stato nella storia dello sviluppo spirituale e nella procedura seguita per formulare tutte le Sacre Scritture.

Inoltre, una certa uniformità nei rituali religiosi aiuterà gli uomini a rafforzare reciprocamente il proprio lavoro, a potenziare fortemente le correnti di pensiero dirette agli Esseri spirituali in attesa. Attualmente la religione cristiana ha le sue grandi feste, quella buddista solennizza altri eventi spirituali e gli Indù hanno festività ancora diverse. Nel mondo futuro, quando si sarà organizzato, tutti gli uomini di tendenze e intenzioni spirituali celebreranno le medesime feste religiose. Ciò permetterà di riunire le loro risorse spirituali e produrrà uno sforzo spirituale unificato, un’invocazione simultanea la cui potenza spirituale sarà evidente.

Indicherò le possibilità di tali eventi spirituali e cercherò di profetizzarne la natura. Vi saranno ogni anno tre feste principali concentrate in tre mesi consecutivi, il cui impulso spirituale prolungato influenzerà il resto dell’anno. Esse saranno:

1. La Festa della Pasqua. È la festa del Cristo risorto e vivente, Istruttore degli uomini e Capo della Gerarchia spirituale. Egli esprime l’amore di Dio. In questo giorno verrà riconosciuta la Gerarchia che Egli guida e dirige, e sarà dato rilievo alla natura d’amore di Dio. La data di questa cerimonia è sempre determinata dal primo plenilunio di primavera ed è la grande festa occidentale e cristiana.

2. La Festa del Wesak. È la festa del Buddha, Intermediario spirituale fra il sommo centro spirituale (Shamballa) e la Gerarchia. Il Buddha è espressione della saggezza di Dio, Incarnazione della Luce, è Colui che addita il Proposito divino. Questa cerimonia verrà annualmente fissata in concomitanza del plenilunio di maggio, come già avviene. È la grande festa orientale.

3 .Festa della Buona Volontà. Sarà la festa dello spirito dell’umanità che aspira a Dio e cerca di conformarsi alla Sua volontà, e sarà consacrata ai giusti rapporti umani. Verrà fissata in concomitanza del plenilunio di giugno. Sarà il giorno in cui viene riconosciuta la natura spirituale e divina del genere umano. Per duemila anni, in questa cerimonia il Cristo ha rappresentato l’umanità dinanzi alla Gerarchia e a Shamballaquale Dio-Uomo, Capo del Suo popolo, “il più anziano in una grande famiglia di fratelli” (Romani, VIII, 29). Ogni anno, in tale occasione, Egli pronuncia l’ultimo sermone del Buddha dinanzi a tutta la Gerarchia. Sarà perciò una festa di profonda invocazione, d’aspirazione alla fratellanza, d’unità spirituale e umana, e rappresenterà l’effetto nella coscienza umana dell’opera del Buddha e del Cristo.

Queste tre cerimonie sono già celebrate in tutto il mondo, ma non ancora correlate, e fanno parte dell’approccio spirituale unificato dell’umanità. Si approssima il tempo in cui verranno celebrate simultaneamente in tutto il mondo; per loro mezzo verrà attuata una grande unità spirituale e gli effetti dell’imminente grande Accostamento verranno consolidati in virtù della concorde invocazione di tutta l’umanità.

Gli altri Pleniluni dell’anno saranno Festività Minori, di cui verrà tuttavia riconosciuta la vitale importanza. Esse stabiliranno gli attributi Divini nella coscienza dell’uomo, così come le tre principali vi stabiliranno i tre aspetti Divini. Tali aspetti e qualità potranno essere conosciuti e precisati con attento studio della natura delle particolari costellazioni che influenzano quei mesi. Ad esempio, il Capricorno richiamerà l’attenzione sulla prima iniziazione, la nascita del Cristo nelle profondità del cuore, e indicherà la preparazione necessaria per realizzare tale grande evento spirituale nella vita dell’uomo. Vi do quest’esempio per indicare gli sviluppi spirituali che possono derivare dalla comprensione di quegli influssi e le possibilità di nuova vivificazione delle antiche fedi, mettendo in luce i loro più vasti e perenni rapporti.

Le dodici cerimonie annuali costituiranno perciò una rivelazione della divinità. Saranno un mezzo per attuare un rapporto, in primo luogo durante i tre mesiaccennati sopra, con i tre grandi Centri spirituali, le tre espressioni della divina Trinità (Shamballa, Gerarchia, Umanità). Le feste minori accentueranno l’interrelazione delle parti nel Tutto, elevando in tal modo la presentazione della divinità dalla sfera individuale e personale al Proposito universale; il rapporto del Tutto con la parte e della parte col Tutto avrà così piena espressione

Perciò l’umanità invocherà il potere spirituale del regno di Dio, la Gerarchia; questa risponderà e i piani di Dio si attueranno allora sulla Terra. La Gerarchia, su una voluta superiore della spirale, invocherà il “Centro ove il volere di Dio è conosciuto” invocando così il Proposito di Dio. In tal modo la Volontà di Dio sarà coronata dall’amore e manifestata con intelligenza. L’umanità è pronta per questo e la Terra attende.

Riassumendo: la nuova religione mondiale verrà costruita sulla base delle verità già riconosciute.

Diamo della religione una definizione che si dimostrerà più esatta di quante ne abbiano mai formulate i teologi:

Religione è il nome dato all’appello invocativo dell’umanità e alla risposta evocativa della Vita maggiore a quel grido.

(Il ritorno del Cristo, pp. 154-157)

La Festa del Wesak di Alice A. Bailey

Parte I

Studiando la situazione mondialedi oggí, appare evidente che il segreto della sintesi à andato perduto. L'umanitaè divisa - una parte contro l'altra, l'Oriente controI'Occidente,una razzacontrol'altra, una nazionecontrol'altra. L'uomo deve ritornareall'antica nozione che il nostropianeta è destinatoa dimostrare l'essenziale unità dell'umanità e che l'energia che dovrebbemanifestarsi è quella di integrazione e coesione. Quando questo sarà effettivamente compreso, i problemi attuali del mondo si risolveranno e il ritmo fondamentale del mondo sarà ritrovato e stabilizzato.

Sfortunatamente, l'umanità nel suo insieme non ha finora la coscienzadi gruppo e perciò non si può fare affidamento sull'umanità media perché lavori, pensi e progetti per il gruppo. Gli uomini sono tuttoratroppoegoisti. Non viè però da scoraggiarsi, perché a coloro che hanno una più ampia veduta del mondo, si è palesato in modo definito che coscienza di gruppo e responsabilità di gruppo sono già qualcosa di più che una bella visione. La fratellanza e il riconoscimento dei suoi obblighicominciano dappertutto a permeare la coscienzadegli uomini. Ciò è dovuto all'accresciuta attività della Gerarchia di Luce, al servizio reso lungo le età dalle Guide della razza e oggi da Cristo e dalla Sua Chiesa. Essi cominciano a mostrare all'uomoil vero significatodella fratellanza; e gli uomini cominciano ad afferrare e comprendere le loro responsabilità. Nel genere umano è innata la responsivitàa quell'ideale supremo e ora gli uomini reagisconoad un bisogno di sintesi profondamenteradicato.

Quando, alla fine del secolo, il Cristo verrà di nuovo e manifesterà i Suo potere, dando all'umanitàa la nuova nota fondamentale per la prossima era, possiamo essere certi di una cosa: Egli apparirà come lstruttore d'amore e di unità - due cose di cuí il mondo ha oggi bisogno più d'ogni altra; la nota fondamentale che farà risuonare sarà la rigenerazione dell'umanità e la riorganizzazione della struttura sociale. Questo sarà prodotto dall'amore che Egli riverserà su tutti gli esseri, poiché opererà soprattutto mediante la natura di amore-desiderio dell'umanità. Il desiderio di aspirazione degli uomini si manifesterà sulla Terra, nelle città di ogni grandezza e in ogni paese, con la formazione di gruppi attivi che opereranno in modo definito ed energico per l'unità, la cooperazione e la fratellanza in ogni settore dalla vita­ economico,religioso, sociale e scientifico.

Ouesti gruppi conseguiranno dei risultati attualmente irraggiungibilia causa dell'incapacità dell'uomo di comprendere la vera natura dell'amore. Più tardi questa grande forza d'amore sarà liberata sulla Terra tramite l'opera mediatrice del Cristo, operante come rappresentantedi Dio, aiutatoe assistitoinquesta opera dallo sforzo cosciente e dall'energia divina del Buddha.lndice dell'approssimarsi di questo grande evento e del costante aumento del potere del Cristo è la crescente reazione contro i delitti, leorganizzazioni che generano odio e distinzioni di classe, il radicalismo estremo che è ora impiegato per conseguire fini contrari ai piani del Cristo. La prossima era di pace sarà introdotta riunendo sulla Terra le Forze che sostengono la ricostruzione e il vero sviluppo evolutivo. In ogni paese vi sarà un cosciente e deliberato unirsi di gruppi che incarnano il principio di fratellanza nella misura in cui possono averne una visione. Gli uomini devono osservare i segni dei tempi e non devono lasciarsi scoraggiare alla vista del futuro immediato.

La probabilità immediata e imminente della ricostruzione del mondo e la venuta del Cristo sono ciò che è tenuto presente nella ricorrenza annuale della festa del Wesak a ogni plenilunio del Toro. Gli studenti faranno bene ad appoggiare i fini delle grandi lntelligenze che cercano di aiutare l'umanità in questo momento, con una precisa concentrazione durante il periodo della festa e diffondendo fra i pensatori dell'Occidente la realtà di questa oportunità. In tal modo potranno instaurare una corrente di aspirazione e un vortice di forza che eserciteranno un richiamo vitale e susciteranno una precisa risposta (nel senso spirituale del termine) da coloro che cercano di aiutare.

L'apparizione del Cristo e il Suo manifestarsi avranno inizio da una certa festa del Wesak in cui la Grande lnvocazione sarà pronunciata dal Buddha, il quale in tal modo libererà della forza divina e preparerà la via al Suo Grande Fratello, aiutandolo cosi ad attuare la Sua missione. E' a causa di questo fatto che, in Occidente, il riconoscimento della Festa del Wesak è in costante aumento. E' giunto il momento in cui l'Occidente deve capire il vero significato di questo evento. Comprendendo l'opportunità offerta dalla Festa e avvalendosene, gli uomini si pongono in linea con una forza spirituale particolare. Ne sono vitalizzati e stimolati spiritualmente e di conseguenza divengono utilizzabili per il servizio.

Due fattori interessano principalmente oggi. In primo luogo, il bisogno e l'aspirazionedel mondo sono così grandi e la situazione attuale è così critica, che vi è un generale volgersi delle mentí delle persone di tendenza spirituale verso il pensiero dell'intervento divino. Se vi sono delle Forze spirituali e delle Grandi lntelligenze e Vite spirituali, se Dio è a conoscenza di ciò che avviene sul pianeta, alla saggezza dirigente e alla stimolazione amorevole che guideranno l'uomo dalle tenebre alla luce, sarà certamente possibile uscire dal dominio materiale. Se non è così, allora tutto ciò in cui crediamo si riduce a ben poco. In secondo luogo e forse derivante da questa richiesta di una risposta dall'alto, viè un riconoscimento sempre maggiore di un imminente ritorno del Cristo. Seguaci di tutte le scuole di pensiero, nel mondo cristiano e altrove, attendono questo evento, del quale la festa del Wesak e la festa dell'Umanità (che cade nel plenilunio successivo, quello dei Gemelli) sono i grandi periodi preparatori. Questaè la Credenza testimoniata dal Wesak, che interessa perciò realmente ogni cristiano. E in questa verità che sta la speranza del mondo; ed è necessario che tutti gli aderenti a una fede qualsiasi formulino a se stessi ciò che credono con la frase: "la venuta del Cristo"

E certamente evidente che dietro le vicende del mondo vi è un gruppo organizzato di lntelligenza. L'umanità è stata condotta di stadio in stadio a una luce costantemente crescente. Gli uomini hanno progredito dagli stadi della barbarie più profondafino all'attuale civiltà illuminata. La storia dimostra la via seguita da Dio con gli uomini e ci garantisce che l'ulteriore progresso è certo. In ogni periodo della storia e in ogni civiltàvi sono stati punti di grande crisi. Una tale crisi è ora sopra di noi. Ogni volta che queste crisi si sono presentate, vi è sempre stata una risposta alla richiesta e, in risposta all'appello, Dio ha inviatol'lstruttore e Rappresentante che ha incarnato in se stesso l'insegnamento richiesto dall'era seguente, facendo risuonare la nota esprimente il genio di quella civiltà particolare

Stiamo attraversando un tale periodo di crisi, con la richiesta, l'appello e la risposta che ne conseguono. Tali appellí, per penetrare nel mondo delle realtà spirituali, acquistano ulteriore potere se possono essere concentrati in periodi particolari. Tali periodi si presentano a ogni plenilunio durante tuttol'anno.

Al momento del pleniluniodel Toro, detto la Festa del Wesak, all'umanità si presenta una particolare opportunità di richiamare l'attenzione di Coloro che sono responsabili dell'evoluzione dell'umanità. Questa è la nostra ora di opportunità, e perciòho scrittoquesto articolo, con le informazionirelative al plenilunio del Wesak, riguardanti il rapporto del Buddha e del Cristo con la nostra umanità odierna, e ho posto l'accentosull’occasione immediata di collaborare.

Durante gli ultimi anni vi è stato un crescente interesse per la nuova tendenza a riconoscere in Occidente questa festa orientale. La Festa del Wesak è connessa a un'anticaleggenda,che per alcuni potrà essere una storia mítica, per altri un racconto simbolico e per molti un fatto reale. La storia riguarda il Buddha e !'evento della Sua vita che lo mise in una condizione per cui (seguendo l'impulso del cuore) decise di ritornareuna voltaall'annodal luogoelevato in cui dimora e opera, per benedire il mondo. I due grandi Figli di Dio, il Buddha e il Cristo, sono l'uno il custode e l'altro il ricevitore di questa benedizione. Entrambi ne sono depositari per trasmetterla al mondo bisognoso ed entrambi agiscono come trasmettitori di questa energia spiritualeall'umanità.

Questa Festa del Wesak, dai Conoscitori è stata perciò considerata di capitale importanza per le vicende del mondo, poiché per mezzo dei due Rappresentanti della Divinità sul nostropianeta, il mondodelle realtà spirituali e il mondo delle vicende umane possono essere posti in stretto contatto. Oggi, in questo momento di crisi, questo è più che mai necessario e perciò l'opera di questi grandi Figli di Dio assume un'importanza insolita e l'opportunità offerta all'umanità in questo momento ha un'implicazione più profonda di quanto non sia stato finora. Il crescente interesse per la festa stessa e le domande sul suo significato, la richiesta da parte del pubblicoin genere di informazioni al riguardo, ci hanno indotto a raccogliere leinformazioni disponibili e a presentarle, in questa forma succinta, alla considerazione dell'aspirante occidentale.

La Festa del Wesak cade al pleniluniodel Toro, e la Festa dell'Umanità ha luogo un mese dopo, al plenilunio dei Gemelli. In modo analogo, la Festa di Pasqua è determínata dal plenilunio che cade nella divisione zodiacale dell'Ariete, il primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Queste tre teste - di Pasqua, del Wesak e dell'Umanità - sono i tre princípali eventi spirituali dell'anno. E’ bene ricordare che in certi passaggi degli scritti di A.A.B. e del Tibetano, sono frequentemente usate espressioni come "plenilunio di maggio" per parlare della Festa del Wesak (il plenilunio del Buddha) e "plenilunio di giugno" per indicare il plenilunio del Cristo, che è la Festa dell'Umanità In generale questi due pleniluni cadono nei mesi di maggio e giugno, ma non è sempre così e come detto sopra, i fattori governanti sono i pleniluni del Toro e dei Gemelli.

Parte II

In alcune parti dell’lndia, la Festa del Wesak è stata considerata per secoli una festività pubblica. E’ un giorno di riunione, di pellegrinaggio e di attesa gioiosa. E' un giorno santo. Che il significato interiore del giorno sia riconosciuto solo da un pugno di persone di mentalità spirituale è naturalmente vero; che la grande maggioranza non sappia nulla e ancor meno si curi delle possibili implicazioni, è del pari vero. Ma lo stesso si può dire di qualunque delle grandi feste cristiane. Per alcuni sono simboli di grandi realtà spirituali, per altri sono semplicemente una vacanza o un giorno per far doni o scambiare visite.Ma della grande forza spirituale che viene allora liberata sul mondo, del vero significato dei "giorni di Grazia" come il Venerdi Santo, quando la Divinità viene in aiuto all'umanità, non sanno praticamente nulla. I veri rapporti interiori stanno completamente al di là dei loro calcoli. E così è per la Festa del Wesak.

Riguardo a questa festa vi è tuttavia una cosa che la distingue da tutte le altre e la colloca a parte. Le date delle feste cristiane sono tutte determinate da eventi passati o da avvenimenti che accaddero secoli fa; oppure sono in commemorazione di qualche grande discepolo del Cristo, che in passato servì la razza come Egli fece. La Festa del Wesak è in riconoscimento di un evento vivente presente. Avviene (secondo la credenza di coloro che lo osservano) mentre è in corso un grande avvenimento celeste e ha il carattere di una cerimonia di partecipazione. Questo evento celeste ha luogo annualmente nel momento del plenilunio del Toro (detto spesso plenilunio di maggio) e in quel grande evento viene liberata sulla Terra (in proporzione alla richiesta dell'uomo) la benedizione di Dio stesso, trasmessa tramite il Buddha e il Suo Fratello, il Cristo.

Tuttavia, questo avvenimento può prodursi e si produce in manifestazione física e ha la sua contraparte física. Parallelamente alla cerimonia soggettiva e spirituale, un evento importante ha luogo simultaneamente in una piccola valle del Tibet, al di là dell'Himalaya. E lì che si suppone avvenga la cerimonia terrena della benedizione e molta gente dei distretti circostanti si reca in quella valle, come pellegrini verso la luce. Lì, al momento del plenilunio, viene eseguito un rituale solenne, che può essere visto e udito in modo preciso come qualsiasi cerimonia di una delle nostre cattedrali.

Un aspetto molto interessante di questa Festa e della sua celebrazione cerimoniale nel Tibet, risiede nel fatto che molti cristiani ortodossi, che respingerebbero in ogni modo l’idea di essere associati alla fede buddista o indù, testimoniamo di questa cerimonia nella loro vita di sogno. Due volte, al tempo in cui operavo come membro ortodosso della Chiesa d’Inghilterra e come evangelista, e quando il Buddismo era per me semplicemente una religione "pagana" e (tanto grande era la mia ignoranza) il Buddha non era che uno dei tanti idoli "pagani", due volte sognai - a distanza di sette anni - di partecipare a una strana cerimonia e a un evento inconsueto. Gli avvenimenti registrati furono tanto chiari e vividi, e i dettagli così identici entrambe le volte, che fu impossibile trattare il sogno come una semplice fantasía, o considerarlo come il solito genere di fenomeni di sogno. Fu vent'anni più tardi, quando lessi una descrizione della Festa del Wesak, che scoprii che era ciò che dovevo aver visto. Il mio sogno indicava evidentemente un avvenimento reale. Più volte incontrai persone che avevano avuto sogni simili e che si domandavano che cosa avessero visto. Quando un sogno sembra uniformemente il medesimo, quando è registrato da persone diverse in tutto il mondo, quando i dettagli del sogno non cambiano e quando si trova poi che il sogno si fonda su un preciso cerimoniale che ebbe luogo in quel momento, c’è veramente ampia possibilità di discussione, di evocazioni veramente interessanti e forse di provare la testimonianza di un fatto.

Il sogno, la leggenda, il fatto, si possono descrivere come segue. C'è una valle ad altitudine piuttosto elevata sul versante tibetano della catena dell’Himalaya. È circondata da tutte le parti da montagne elevate, eccetto verso nord-est, dove c’è una stretta apertura nelle catene di montagne. La valle ha perciò un contorno a forma di bottiglia con il collo verso nord-est e si apre notevolmente verso sud. In alto a nord, vicino al collo della bottiglia, vi è una enorme roccia piatta. Non vi sono alberi o arbusti nella valle, che è ricoperta di una specie di erba dura, ma i fianchi delle montagne sono coperti di alberi.

Al tempo del plenilunio del Toro, pellegrini provenienti da tutti i distretti circostanti cominciano a riunirsi: uomini santi e lama si inoltrano nella valle e riempiono la parte sud e quella di mezzo, lasciando quella a nord-est relativamente libera. Qui, secondo la leggenda, si raccoglie un gruppo di quei grandi Esseri che sono i Custodi in Terra del Piano di Dio per il nostro pianeta e per l’umanitá. Il nome che diamo a questi Esseri non ha grande importanza. I credenti cristiani possono parlare di Cristo e la Sua Chiesa e ritenere che costituiscono la grande Nube di Testimoni che garantiscono all’umanità la salvezza finale. Gli esoteristi possono chiamarli Maestri di Saggezza, la Gerarchia planetaria, che nei loro vari gradi sono governati e istruiti dal Cristo, il Maestro di tutti i Maestri e lstruttore degli uomini e degli angeli. Oppure possiamo chiamarli i rishi delle Scritture indiane, o la Società delle Menti Illuminate, come negli insegnamenti tibetani. Sono i Grandi lntuitivi e i Grandi Compagni della nostra presentazione più moderna e sono l'aggregato dell'umanità perfetta che ha seguito le orme del Cristo ed è passata per noi di là dal velo, lasciandoci l'esempio che dovremmo seguire come Essi hanno fatto. Con la loro saggezza, il loro amore e sapere, stanno come una parete di protezione intorno alla nostra razza, cercando di condurci passo passo (come furono condotti ai loro tempi) dalle tenebre alla luce, dall'irreale al reale, dalla morte all’immortalità. Questo gruppo di conoscitori della Divinità è il principale partecipante alla Festa del Wesak. I suoi membri si dispongono all’estremità nord-orientale della valle in cerchi concentrici (secondo la posizione e il grado del loro sviluppo iniziatico) preparandosi al grande atto di servizio di fronte alla roccia, guardando a nord-est, dove stanno gli Esseri che i loro discepoli chiamano “i Tre Grandi Signori”. Sono il Cristo, che sta al centro; il Signore delle forme viventi, il Manu, che sta alla sua destra; e il Signore della Civiltà, che sta alla Sua sinistra. Questi tre stanno di fronte alla roccia sulla quale si trova una grande coppa di cristallo piena d'acqua.

Un dato interessante di questa cerimonia e della sua realtà è che tutti coloro che hanno sognato di parteciparvi sono sempre ben consapevoli della posizione esatta in cui si trovavano, nella parte inferiore della valle. Uno che me la descrisse, disse che stava ben lontano, da un lato, vicino a un albero cui era legato un cavallo; altri sembravano sapere ugualmente bene dove si trovavano. Alcuni si rendevano conto che il luogo e la posizione entro la massa degli spettatori indicava con chiarezza lo stato evolutivo del partecipante.

Dietro al gruppo di Maestri, adepti, iniziati e lavoratori anziani sotto il Piano di Dio, si trovano i discepoli del mondo e gli aspiranti nei loro vari gradi e gruppi (sia “nel corpo che fuori del corpo”, per citare S. Paolo), che costituiscono attualmente il nuovo gruppo di servitori del mondo. Quelli che sono presenti nel corpo físico si sono recati lì con mezzi ordinari. Gli altri sono presentí con il loro corpo spirituale e in stato di sogno. Il “sogno” che riferiscono poi non può forse essere il riconoscimento físico e il ricordo di un evento spirituale interiore?

Quando l'ora del plenilunio si avvicina, su tutta la folla scende una grande quiete e tutti guardano verso nord-est. Hanno luogo certi movimenti rituali in cui i Maestri raggruppati e i Loro discepoli di ogni rango prendono delle posizioni simboliche, formando sul fondo della valle dei simboli significativi, come la stella a cinque punte, con il Cristo sul punto più elevato; oppure un triangolo, con il Cristo al vertice; o una croce e altre forme ben note, che hanno tutte un significato profondo e potente. Tutto ciò viene eseguito al suono di certe parole e frasi esoteriche cantate, dette mantram. L'aspettativa delle folle di spettatori in attesa diviene grandissima e la tensione è effettiva e crescente. Attraverso l'insieme della gente riunita sembra di sentir scorrere una stimolazione o una vibrazione potente, che ha l'effetto di risvegliare le anime degli astanti, unendo e fondendo il gruppo in un tutto unito ed elevando tutti in un grande atto di richiesta, di preparazione e di attesa spirituali. E il culmine dell’aspirazione del mondo, concentrata in questo gruppo che aspetta. Queste tre parole - richiesta, preparazione e aspettativa - descrivono bene l’atmosfera che circonda coloro che si trovano nella valle segreta

Il canto e il ritmico tessere diventano più forti e tutti i partecipanti e la folla che osserva innalzano gli occhi al cielo in direzione della parte stretta della valle. Proprio pochi minuti prima del momento esatto del plenilunio, appare in lontananza nel cielo una macchia minuscola. Si avvicina sempre più, acquistando chiarezza e nitidezza di contorni, finché si vede la forma del Buddha, seduto a gambe incrociate nella posizione di Buddha, rivestito della sua veste color zafferano, inondato di luce e colore, con le mani tese a benedire. Quando arriva al punto esattamente sopra la grande roccia, librandosi nell’aria sulla testa dei tre Grandi Signori, il Cristo intona un grande mantram usato solo una volta all’anno per la festa e l’intero gruppo di persone nella valle si prosterna sulla faccia. Questa invocazione instaura una grande vibrazione o corrente di pensiero di tale potenza che, dal gruppo di aspiranti, discepoli e iniziati che la usano, giunge fino a Dio stesso. Essa segna il momento supremo del più intenso sforzo spirituale di tutto l'anno è la vitalizzazione spirituale dell'umanità e gli effetti spirituali durano per tutti i mesi successivi. L'effetto di questa grande invocazione è universale o cosmico, e serve a collegarci con quel centro cosmico di forza spirituale dal quale sono venuti tutti gli esseri creati. La benedizione viene riversata e affidata al Cristo - quale rappresentante dell'umanità - perché la distribuisca.

Così, dice la leggenda, il Buddha ritorna una volta all'anno a benedire il mondo, trasmettendo mediante il Cristo rinnovata vita spirituale. Lentamente il Buddha recede poi in distanza, finché di nuovo nel cielo non si vede più che una pallida macchia e anche questa infine scompare. L'intera benedizione cerimoniale, dal primo istante dell'apparizione a distanza fino a quello in cui il Buddha scompare alla vista, comprende esattamente otto minuti. Il sacrificio annuale del Buddha per l'umanità (poiché molto gli costa il tornare indietro) è finito ed Egli torna nuovamente nel luogo eccelso dove opera e attende. Un anno dopo l'altro torna a benedire; un anno dopo l'altro ha luogo la stessa cerimonia. Un anno dopo l'altro, Egli e il Suo grande Fratello, il Cristo, operano in stretta collaborazione a beneficio spirituale dell’umanità. In questi due grandi Figli di Dio sono stati concentrati due aspetti della vita divina ed Essi agisono insieme come Custodi del tipo più elevato di forza spirituale cui la nostra umanità possa rispondere. Tramite il Buddha si riversa la sapienza di Dio. Tramite il Cristo si manifesta all’umanità l'amore di Dio; e sono questa sapienza e questo amore che si riversano sull'umanità a ogni plenilunio “di maggio”.

Questo è il racconto antico; questa è la leggenda che sta dietro a questa festa popolare dell’Oriente. Tale è la realtà, se osiamo credervi e se abbiamo la mente abbastanza aperta per ammetterne la possibilità. Per l’Occidente è un’idea piuttosto nuova, che richiede il riadattamento di alcune delle nostre credenze cuí siamo più attaccati. Ma se può essere afferrata e capita, nella nostra coscienza emergerà una visione nuova e la possibilità per la razza di attingere oggi a una nuova fonte e a un nuovo centro di forza spirituale. Per alcune persone viventi (oggi nel mondo) questa Festa rappresenta delle idee perfettamente definite e ben marcate e una grande opportunità. Le idee che rappresenta possono essere elencate come segue:

In primo luogo questa Festa collega il passato al presente in un modo che nessun’altra festa, connessa con qualsiasi altra grande religione, ha mai fatto. Rappresenta una verità vivente e una opportunità presente. Nel loro mutuo servizio della razza, il Buddha e il Cristo creano questo collegamento; essi inoltre fondono l’Oriente e l’Occidente e uniscono in un sol tutto la tradizione cristiana, la fede buddista e l’induista e la aspirazioni di tutti i credenti del mondo d'oggi, ortodossi o non ortodossi. Le distinzioni religiose scompaiono.

In secondo luogo questa Festa segna il livello massimo di benedizione spirituale nel mondo. È un momento di afflusso inconsueto di vita e di stimolazione spirituale, e serve a vitalizzare l’aspirazione di tutto il genere umano.

In terzo luogo, nel momento della Festa e per mezzo degli sforzi uniti del Cristo e del Buddha operanti in stretta cooperazione, si apre un canale di comunicazione tra l'umanità e Dio, lungo il quale la sapienza e l'amore di Dio possono affluire a un mondo bisognoso in attesa. Parlando simbolicamente e ricordando che i simboli velano sempre una verità, si può affermare che al momento del plenilunio è come se venisse spalancata improvvisamente una porta che normalmente sta chiusa. Attraverso quella porta, aspiranti e discepoli possono entrare in contatto con delle energie che diversamente non sarebbero facilmente accessibili. Attraverso quella porta ci si può avvicinare a coloro che guidano la razza e alla verità e alla realtà, cosa impossibile in altri momenti. Ne possono approfittare tutti coloro che stanno da ambo le parti della porta e sarà sempre più così. Al momento del plenilunio del Toro è come se si aprisse una porta “del cielo” (sempre parlando simbolicamente) in modo da poter entrare in contatto con quelle Vite ancora maggiori, che stanno alla nostra Gerarchia come questa sta all’umanità. Quando questo sarà riconosciuto, sarà possibile sviluppare una Scienza di Accostamento alle verità più profonde a alle forze di vita che sono finora celate dietro un velo. Questo sarà rivelato dalla nuova era. Fa parte della vera tecnica emergente del Sentiero e del progresso spirituale.

lnoltre, in questo momento diventano possibili grandi espansioni di coscienza che non lo sarebbero in altri momenti. Dappertutto discepoli e iniziati possono essere aiutati e stimolati spiritualmente a fare quei grandi passi che chiamiamo iniziazioni, e che consentono all’uomo di penetrare un po’ più profondamente e coscientemente nei misteri del regno di Dio. Esse gli rivelano con maggior chiarezza la meraviglia della sua divinità, la bellezza del divino in ogni uomo e un poco del Piano cui l'umanità si sta conformando e con cui egli può collaborare.

Tornando alla scena dell’Himalaya, quando il Buddha è scomparso la folla si alza in piedi; l’acqua della coppa viene distribuita in minuscole porzioni a Maestri, iniziati e discepoli, che tornano poi ai loro posti di servizio. Quelli della folla, che hanno tutti portato piccole coppe e recipienti d'acqua, la bevono e la dividono con altri. In questa bella “cerimonia di comunione con l’acqua” ci è presentata simbolicamente un’indicazione dell’'Era dell’Acquario, il Portatore d’Acqua. E’ l'era “dell'uomo che porta una brocca d'acqua”, come disse il Cristo nell'episodio precedente il servizio di comunione che Egli iniziò. In questa cerimonia viene perpetuata per noi la storia dell'universalità dell'amore di Dio, la necessità della purificazione individuale e l'opportunità di condividere gli uni con gli altri ciò che appartiene a tutti. L'acqua, che è stata magnetizzata dalla presenza del Buddha e del Cristo, porta certe proprietà e virtù di guarigione e di aiuto. Così benedetta, la folla si disperde; i Maestri e i discepoli tornano con forza rinnovata a riprendere un altro anno di servizio.

Oggi, questa leggenda o relazione di un avvenimento spirituale reale e vitale si fa lentamente strada in Occidente, dove suscita riconoscimento o curiosità, meraviglia o domande, da parte di molti. Ad alcuni aspiranti occidentali sembra sia giunto il momento in cui Oriente e Occidente possono riunirsi spiritualmente in un'unica grande festività o comunione di anime. All'unisono gli uni con gli altri, e sotto la guida del Buddha, che portò la luce all’Oriente e del Cristo, che venne a portare luce all’Occidente, possono chiedere ed evocare una benedizione e una rivelazione spirituale tali, che il futuro immediato possa portare ciò di cui si sente tanto acutamente il bisogno - "pace sulla Terra, buona volontà agli uomini". Potremo così introdurre un'era di fratellanza e di comprensione che consentirà all'uomo di avere più tempo, libero dalla paura, per trovare Dio da sé.

Perciò, il più grande evento sul nostro pianeta, dal punto di vista delle verità spirituali e quello che ha il maggiore effetto sulla razza umana, è la Festa del Wesak. La sua influenza è sempre esistita, ma sconosciuta alla maggioranza. Ora la sua influenza deve essere riconosciuta e utilizzata coscientemente. Ogni gruppo di servitori nel mondo, che collabora coscientemente con la Gerarchia planetaria, lo fa secondo certe leggi e con l'uso di certe parole di potere e certe grandi invocazioni. E' così che producono i precisi risultati voluti. Per mezzo del ritmo unito di certi gruppi e delle invocazioni che profferiscono, gruppi di aspiranti possono essere posti in contatto con la coscienza di grandi Vite e intelligenze, dopo che hanno imparato ad allineare la personalità e si sono posti in rapporto con le loro anime. Questi gruppi possono stabilire il contatto con il mondo soggettivo delle lntelligenze, per mezzo di due punti focali. L'uno, il Buddha, rappresenta il mondo adombrante delle realtà spirituali soggettive e l'altro, il Cristo, agisce come rappresentante del mondo degli esseri umani che aspirano. Questo fatto è simbolizzato nei rituali della chiesa, in cui il sacerdote agisce da punto focale. Vi è pero una differenza fondamentale: i sacerdoti di queste grandi "cerimonie di contatto" del futuro non formeranno un corpo separata e separativo di uomini. Tutti potranno essere sacerdoti, e anche un laico potrà assumere quell'ufficio. L'unica qualificazione richiesta sarà la capacità di allinearsi ed essere in rapporto con l'anima, per poter così cooperare con le altre anime.

lnfine si può dire che la Loggia dei Maestri si riunisce in un determinato periodo dell'anno. La Loggia è solo un altro nome per quel corpo di discepoli e lavoratori dedicati, cui tutti i cristiani danno il nome di "Cristo e la Sua Chiesa". Nel periodo che coincide con il plenilunio del Toro e la Festa del Wesak, essa si riunisce precisamente con tre scopi principali: entrare in contatto con la forza spirituale che è trasmessa al nostro pianeta per mezzo del Buddha e del Cristo; conferire insieme sulla necessità immediata e sul lavoro da fare per l'umanità; ammettere all'iniziazione quelli che sono pronti, e stimolare i Loro discepoli a maggiore attività e servizio.

Parte III

Una delle cose che avvengono attualmente nel mondo è la preparazione di uno strumento di servizio per l'inaugurazione della nuova era. L’integrazione di un gruppo di conoscitori e di mistici è costantemente in corso in tutte le partí del mondo e membri di questo gruppo vengono tratti da ogni organizzazione (politica, scientifica, economica e religiosa) e da tutte le chiese, nazioni e razze. Sono raccolti in un gruppo, ma i membri appartengono a molti gruppi. E' questo gruppo che può esser messo più definitamente in rapporto con la forza trasmessa e con la stimolazione spirituale applicata nel momento della Festa del Wesak. Esso può agire da trasmettitore delle forze di luce e dello spirito di pace, amore, saggezza al resto dell'umanità A esso è data l'opportunità di essere un canale attraverso il quale la Gerarchia dei Conoscitori e delle lntelligenze può operare e lungo il quale le Grandi Vite spirituali possono trasmettere il loro pensiero illuminante. Tramite questo gruppo possono lavorare all'elevazione dell'umanità. La rapidità dell'arrivo della nuova era dipenderà dalla rísposta dei discepoli, dei mistici e conoscitori di tutto il mondo.

Grandi parole di ricostruzione vengono fatte risuonare dal "luogo segreto dell’Altissimo" e queste parole di ricostruzione non devono cadere su orecchie sorde, ma devono stimolare all'attività coloro che possono e vogliono rispondere. Una grande parola di questo tipo è pronunciata al plenilunio di ogni Wesak.

Ciò che occorre oggi è soprattutto sviluppare l'intuizione e il discernimento dei discepoli del mondo. Essi devono imparare a percepire la visione superiore, a rispondere al giorno dell'opportunità e a conseguire il rapporto cosciente superiore, non importa a che prezzo per il sé inferiore. Nel fare questo dovranno ricordare che la natura inferiore sembrerà enormemente attraente e potrà essere trascesa soltanto a costo infinito. Perciò, nel gruppo deve essere sviluppata l'intuizione, e il senso dei valori deve essere adattato in modo molto più adeguato, prima di poter essere all'altezza dei requisiti e adempiere la funzione di inaugurare la nuova era. Il riversarsi di forze spirituali al momento della Festa del Wesak ha per obiettivo di stimolare l'intuizione dei discepoli, aspiranti e uomini di buona volontà riuniti in gruppo.

Le difficoltà odierne dipendono in gran parte dalla mancanza di questa capacità intuitiva. I mistici sono assorbiti soprattutto dal proprio sviluppo spirituale, dal vedere la visione per se stessi e gli effetti su di sé. La difficoltà non sta nella mancanza di idealismo o di sincerità intelligente; sta nel non sacrificare la personalità, in ogni momento e a qualsiasi costo, al fine di fare della realizzazione intuitiva una realtà in manifestazione física. E' stato permesso un compromesso nel lavoro spirituale, ma il compromesso, quando mette in risalto la personalità e getta nello sfondo l'uomo spirituale, è proibito. Le Guide della razza oggi cercano coloro che hanno vedute chiare, adesione senza compromessi alla verità come è percepita e capacità di indirizzarsi costantemente verso la materializzazione dell'ideale.

I lavoratori della nuova era saranno perciò tratti da tutti i gruppi e la scelta dipenderà ampiamente dalla misura di impersonalità con cui lavorano e dalla forza del loro contatto interiore con l'anima.

Sorge ora il problema dí come ciascuno di noi, che siamo aspiranti e consacrati al servizio dei nostri simili, può meglio aiutare e servire.

In questo periodo di transizione che precede la nuova era, il periodo della Festa del Wesak assume ogni anno un significato più profondo per coloro che si interessano al servizio del mondo o che lavorano in collaborazione con la Gerarchia dei Maestri, con il Cristo e i Suoi discepoli. E' un periodo di rara opportunità al quale anche la Gerarchia stessa si prepara. Il Cristo e il Buddha operano insieme per produrre la ricettivítà, da parte dell'umanità, al possibile afflusso di forza spirituale che può servire a rovesciare l'onda di dolore, depressione e incertezza del presente, inaugurando così un'era di pace in cui gli uomini possano avere l'agio e l'opportunità di coltivare il contatto con le realtà spirituali.

Questo nostro pianeta, la Terra, in questo momento è il punto focale di molta attenzione da parte degli Amministratori del Piano divino. Essi operano oggi congiuntamente a certi tipi di forza e con certi Esseri spirituali diversi da quelli generalmente riconosciuti sulla Terra. In questo momento il Buddha ha una particolare funzione di mediatore interplanetario e in questa funzione tenterà di fornire le condizioni che apporteranno nuove forze di luce e di pace, cambiando così le condizioni della Terra. Se lo sforzo avrà successo, produrrà un afflusso spirituale molto accresciuto di energía di tipo molto più potente e di qualità un poco differente da ogni altra che attualmente fluisce nella nostra vita planetaria. Gli aspiranti e discepoli che possono addestrarsi a realizzare un'accresciuta responsabilità spirituale e che possono mantenere la quiete interiore e l'atteggiamento di attenzione concentrata, possono essere trascinati in quest'onda di forza spirituale e servire così il bisogno dell'umanità. Come trasmettitori possono soddisfare quel bisogno; come interpreti possono accrescere la capacità dell'umanità di rispondere e comprendere.

Un appello è stato lanciato dall'intera Gerarchia dei Maestri a tutti i discepoli e al nuovo gruppo di servitori del mondo, perché a ogni plenilunio di maggio si preparino a un intenso santo mese di servizio accelerato. Fanno appello a tutti noi di collaborare, in modo più pieno possibile a un intenso sforzo per accrescere la ricettività dell'umanità a queste forze nuove, che possono essere liberate per compiere la loro benefica opera sintetizzante, alla prossima Festa del Wesak.

Se il Buddha, il Cristo e la Gerarchia focalizzata (con l'aiuto di tutti i discepoli e gli aspiranti) riusciranno a produrre ciò che si può considerare come una forma di unificazione planetaria, creando così il necessario canale aperto, a tutti noi che possiamo capire rimarrà ancora da agire quali mezzi di trasmissione di vita e di luce. Possiamo tenere aperto il canale tra pensatori e lavoratori e il gruppo spirituale interiore dei Conoscitori e Servitori.

Il periodo della Festa del Wesak è stato recentemente ampliato e include cinque giorni di lavoro e di servizio, ossia: i due giorni che precedono il plenilunio, il giorno stesso della Festa e i due giorni seguenti. L'ora esatta del plenilunio è in sé estremamente importante.


I due giorni di preparazione devono essere conosciuti come "giorni di rinuncia e distacco". Il giorno del plenilunio, quale "giorno di salvaguardia" e i due seguenti sono i “giorni di distribuzione ”.  Ciò richiede cinque giorni del più intenso sforzo nel servizio che conduce a rinunciare a tutto ciò che, entro di noi, potrebbe ostacolare la nostra utilità di servitori e canali di forza spirituale. Ciò significa che dopo esserci debitamente preparati e dedicati ed esserci tesi verso l'alto durante i primi due giorni, nel giorno stesso della festa dobbiamo considerarci semplicemente come recipienti di quel tanto di forza spirituale affluente che possiamo contenere. Quali canali, dobbiamo essere preparati a dimenticare noi stessi nel servizio di toccare, contenere e conservare la forza per il resto dell'umanità. Dobbiamo imparare a considerare il giorno della festa come giorno di silenzio - un silenzio soggettivo e una pace interiore che possono essere mantenuti ininterrottamente, anche se nello stesso tempo serviamo con la parola e l'interesse attivo negli altri. Durante il giorno, soltanto due pensieri dovranno trattenere costantemente la nostra attenzione. Essi sono: il bisogno dei nostri simili e la necessità di fornire un canale di gruppo che renda utilizzabili le forze spirituali. Dovremo tentare di mantenerci costantemente nella luce delle nostre anime, cominciando con ciò a operare come anime, il cui interesse è sempre con il gruppo e non con l’individuo e la cui coscienza è quella del tutto e non della parte.

Nei due giorni seguenti dovremo spostare il centro dell'attenzione da noi stessi verso il mondo esterno e dovremo sforzarci di trasmettere quel tanto di energía spirituale con cui siamo riusciti a entrare in contatto.

Quando il Cristo fu sulla Terra, disse ai discepoli che lo sforzo spirituale per la guarigione non poteva avere buon esito se non con la preghiera e il digiuno. Questo sforzo a ogni Festa del Wesak, è uno sforzo di gruppo verso un'ampia guarigione di gruppo e con la preghiera (desiderio santificato, pensiero illuminato e intensa aspirazione), con la disciplina di noi stessi, il lavoro può essere portato avanti a buon compimento. E’ uno sforzo di gruppo che si richiede e ciascuno di noi (che può percepire la visione) può aiutare. Nessuno è troppo piccolo o troppo poco importante per essere utile, poiché è la totalità delle aspirazioni di tutti che richiamerà infine la benedizione. Tutti noi possiamo fare qualcosa per porre fine alla situazione attuale e rendere possibile l'avvento di un periodo di pace e di buona volontá.

Non lavoriamo tuttavia per un millennio e i nostri obiettivi principali sono due: anzitutto rompere un vecchio ritmo e instaurarne uno nuovo e migliore. Per far questo il tempo è un fattore estremamente importante e questo deve essere ricordato. Ciò che è male e calamitoso sta per precipitare, ma il male che incombe può essere dissipato e il pericolo di disastro può essere prevenuto. La Festa del Wesak offre una grande opportunità d'invocare ed evocare i poteri che possono controbilanciare il male e portare il bene. In secondo luogo, unire e fondere le aspirazioni di ognuno al momento del plenilunio (e particolarmente a quello del Wesak) in modo da liberare un canale e stabilire un contatto tra il nuovo gruppo di servitori del mondo, composto da tutti i veri discepoli, aspiranti e uomini di buona volontà di qualsiasi nazionalità o fede e la Gerarchia dei discepoli di Cristo, che attende. Quando questo canale sarà stabilito in modo permanente e un gran numero di uomini e donne pensanti ne comprenderanno la funzione e le possibilità, sarà allora più facile che la verità spirituale si imprima sulla coscienza pubblica, e che il Cristo e la Gerarchia dei Maestri assumano il dominio sull'opinione pubblica. La formazione di un tale canale da parte degli aspiranti del mondo è oggi in corso. Non potrebbe darsi, che la vera funzione di tutte le cerimonie religiose non sia altro che di produrre un tale contatto stabile tra il mondo delle realtà soggettive ed il mondo della vita quotidiana? La prossima nuova religione mondiale non potrebbe essere fondata su questa idea? E non potrebbe darsi che il lavoro della Chiesa Universale della nuova era sarà centrato intorno al periodo dei pleniluni mensili, per svilupparsi in una Scienza di Accostamento o Tecnica di Contatto spirituale? Questo influenzerà i nuovi rituali della chiesa e indicherà l'emergere della verità circa il Sentiero di ritorno a Dio. Alcuni di noi sano propensi a credere che sia così. Questa sarà la nuova Vía dell’Unione. Questa unione non è la stessa cosa dell'unione mística delle scritture o della tradizione mística, perché questa riguarda il rapporto dell'individuo con Dio e con la propia anima. Non è l'unione in rapporto a un gruppo di discepoli di un Maestro. Queste costituiscono l'implicazione preliminare e si applica individualmente. L'unione di cui si parla qui è una cosa assai più vitale, perché riguarda l'unione di gruppo e l’instaurare un rapporto di gruppo tra il mondo dell’Esistenza spirituale e il mondo della vita esterna. E'il collegare in modo nuovo l'oggettivo e il soggettivo

Riassumiamo ciò che cercheremo di fare a ogni Festa del Wesak e in grado minore, al tempo di ogni plenilunio mensile. Cercheremo di portare avanti uno sforzo di gruppo di tale importanza da trascinare sulla sua spinta crescente, al momento giusto, un potente impulso magnetico; questo salirà alle Vite che meditano sull'umanità e sulla civiltà umana e che operano mediante i Maestri di Saggezza, il Cristo e la Sua Chiesa. Richiamerà da Esse un impulso magnetico di risposta. Questo riunirà le adombranti Forze benefiche (che incorporano l’Amore di Dio) e il mondo bisognoso. Mediante lo sforzo concentrato del nuovo gruppo di servitori del mondo, luce, ispirazione e "guarigione spirituale" potranno essere liberate in un flusso di potere tale da operare precisi cambiamenti nella coscienza umana, migliorando perciò in modo definito le condizioni del mondo. Gli occhi degli uomini si apriranno alle realtà fondamentali, che per ora sono percepite solo confusamente dal pubblico in genere. L'Umanità applicherà allora da sé i correttivi necessari, credendo di farlo in forza della propria saggezza e del proprio potere; tuttavia, dietro le scene vi saranno sempre gli aspiranti e i discepoli in gruppo, operanti silenziosamente e all'unisono tra loro e con la Gerarchia, in tal modo mantenendo aperto il canale lungo il quale potranno fluire la saggezza, la forza e l’amore necessari. In questo grande compito occorre considerare i gruppi e i rapporti seguenti:

1. Le Forze di Luce e lo Spirito di Pace.

2. La Gerarchia planetaria, ossia il Cristo e la Sua Chiesa.

3. Il Buddha, incarnante la Sapienza di Dio.

4. Il Cristo, incarnante l’Amore di Dio.

5. Il nuovo gruppo di servitori del mondo, discepoli e aspiranti.

6. L'umanità nel suo insieme, bisognosa e in cerca di luce e aiuto.

Occorre notare che il Buddha concentra in Sé le forze che si riversano, mentre il Cristo concentra in Sé la richiesta uscente e l'aspirazione spirituale dell’intero pianeta. Ciò costituisce un allineamento planetario di grande potenza. Se il necessario lavoro sarà portato avanti ogni anno al sopraggiungere della Festa del Wesak, allora potranno essere fatti i necessari adattamenti nel mondo. Il successo o l'insuccesso della stimolazione sperata sta in gran parte nelle nostri mani. Se il lavoro riuscirà, sarà possibile inaugurare un rapporto nuovo tra la Gerarchia e il genere umano. Segnerà l'inizio di un nuovo tipo di lavoro di mediazione – lavoro eseguito questa volta da un gruppo salvatore di Servitori che sono in istruzione per Costituire il gruppo che alla fine salverà il mondo.

L'Accostamento ai Pleniluni del Toro e dei Gemelli

Qui devo far notare un punto importante, e lo faccio con grande gioia: quest'anno (1946) segna l'inizio di un ciclo nel quale l'umanità sarà più strettamente implicata nelle feste di quanto lo sia mai stata prima e nelle quali potrà fare una parte molto più importante di quanto abbia mai fatto finora. La festa del Wesak è osservata da lungo tempo in molti paesi e, con il procedere del tempo e dell'istruzione di massa, le riunioni tenute al momento del plenilunio di maggio assumeranno una grande importanza, ma la nota fondamentale sarà cambiata. E' intenzione del Buddha e del Cristo che in ogni paese debba esservi un giorno qualcuno che agirà come loro rappresentante al momento delle due feste, in modo che la distribuzione di energia spirituale dal primo dei grandi Aspetti o Raggi sarà diretta dal Buddha (e più tardi da Shamballa) al Cristo e quindi dal Cristo a quei discepoli di ogni paese che possono essere adombrati e agire così da canali per la corrente diretta di energia.

Il medesimo processo sarà seguito al momento del plenilunio di giugno, tranne che Shamballa non vi sarà così implicato e con la differenza che alla festa di maggio sarà adombrato un discepolo di primo raggio, mentre alla festa di giugno sarà un discepolo di secondo raggio che rappresenterà in ogni paese il Cristo. Questo può significare sia il raggio dell'anima che quello della personalità del discepolo. (Messaggio del Wesak, 1946)

La Festa del Wesak - Il Plenilunio (nel Toro) del Buddha

Il giorno del Wesak è il “giorno di salvaguardia”, e i due seguenti sono i “giorni di distribuzione”. Per la Gerarchia dei Maestri queste parole hanno un senso diverso dal comune ed è inutile (e proibito) spiegarne il significato profondo. Significano comunque cinque giorni di sforzo intensissimo, che comportano la rinuncia a tutto ciò che potrebbe intralciare la nostra efficienza quali canali di forza spirituale. Dopo la debita preparazione, consacrazione e aspirazione intensa dei primi due giorni, in quello del Wesak ci consideriamo nient’altro che recipienti o custodi di quel tanto di forza spirituale in arrivo, che ci è possibile contenere. Come canali, dobbiamo dimenticare noi stessi nel servizio di stabilire il contatto, d’accogliere e serbare la forza per il resto dell’umanità. Dobbiamo considerare il Wesak stesso come un giorno di silenzio (alludo alla pace interiore e alla solennità silenziosa che può restare intatta, anche se all’esterno si serve con la parola e l’interesse palese), un giorno di servizio del tutto esoterico, e di totale abnegazione, dedicato all’umanità e ai suoi problemi. Durante questo tempo l’attenzione deve costantemente convergere su due pensieri: le necessità dei nostri simili, e l’urgenza di provvedere un canale di gruppo attraverso il quale le forze spirituali possano riversarsi nel corpo dell’umanità, sotto la guida esperta dei membri della Gerarchia a ciò preposti.

Ricordate, chiunque siamo e qualunque sia la nostra posizione o il nostro ambiente, che ci sentiamo isolati o separati da chi condivide la nostra visione spirituale, in quel giorno e nel periodo che immediatamente lo precede ognuno di noi può lavorare, agire e pensare in formazione di gruppo, quale silenzioso distributore di forza.

Per due giorni prima del plenilunio si manterrà l’atteggiamento di consacrazione e servizio e cercheremo di assumere quell’atteggiamento di ricettività a ciò che l’anima impartirà per renderci utili alla Gerarchia. Questa si avvale di gruppi d’anime, e la potenza di quest’azione collettiva deve essere messa alla prova. Questi gruppi a loro volta stabiliscono il contatto con le personalità in vigile attesa consacrata, e le alimentano. Nel giorno del plenilunio cercheremo di mantenerci saldi nella luce, senza formulare ciò che dovrà accadere, né attendere risultati o effetti tangibili.

Nei due giorni seguenti distoglieremo il centro dell’attenzione da noi stessi ed anche dai piani soggettivi, per volgerlo al mondo esterno, cercando di trasmettere o trasferire la quota d’energia spirituale con cui si sia acquisito il contatto. A questo punto il nostro compito in questo specifico campo di cooperazione sarà compiuto.

Quest’azione della Gerarchia si prolunga per cinque giorni, preceduti da una preparazione molto intensa. Essa comincia esattamente nel momento in cui “il sole inizia a muovere verso nord”. Ma la Gerarchia non conosce stanchezza come gli esseri umani e l’aspirante non può sostenere un periodo così lungo di preparazione, per quanto profonda sia la sua devozione.

Quando il Grande Signore era in Terra disse ai discepoli che il risanamento spirituale non è coronato dal successo senza preghiera e digiuno. Volete riflettere su queste parole? Questo è appunto un tentativo di gruppo mirante ad una grande guarigione collettiva, e potrà avere buon esito con la preghiera (desiderio santificato, pensiero illuminato e intensa e ardente aspirazione) e la disciplina del corpo fisico, per breve tempo e per un fine preciso.

Cosa dovrebbe compiersi in questi importanti pleniluni di maggio? Elencherò le mete per ordine d’importanza, con quanta chiarezza e brevità che questo soggetto così astruso consente:

1. Si sprigionano energie capaci d’influire potentemente sull’umanità e che, se liberate, stimolano l’amore, la fratellanza e la buona volontà sulla terra. Esse sono tanto definite e reali quanto quelle energie di cui si occupa la scienza che vanno sotto il nome di “raggi cosmici”. Parlo d’energie vere e proprie e non di astrazioni emotive.

2. Tutti gli uomini di buona volontà esistenti nel mondo si fondono in un complesso integrato e responsivo.

3. Invocazione e risposta di certi grandi Esseri, la Cui opera può essere e sarà possibile se il primo scopo è conseguito mediante il compimento del secondo. Riflettete su questa sintesi di tre finalità. Il nome dato a queste Forze viventi non ha alcuna importanza. Si possono considerare come delegati di Dio a collaborare con lo Spirito di Vita e di Amore sul nostro pianeta, Colui in Cui viviamo, ci muoviamo e siamo. Altri possono considerarle come gli Arcangeli dell’Altissimo, la cui azione è resa possibile dall’attività del Cristo o del Suo corpo di discepoli, la vera Chiesa vivente. O come i dirigenti della Gerarchia planetaria, preposti all’evoluzione mondiale che raramente partecipano all’attività esteriore nel mondo, che lasciano ai Maestri di Saggezza, salvo in casi d’emergenza come questo. Qualunque sia il loro nome, Essi sono pronti ad aiutare, se l’appello degli aspiranti e dei discepoli in occasione del plenilunio di maggio e di giugno ha forza e potere sufficienti.

4. Evocazione, dal lato interiore, di un’attività strenua e concentrata della Gerarchia dei Maestri, le Menti illuminate cui è affidato di dirigere il mondo. Si cerca una rispondenza effettiva fra questi tre gruppi:

a. La Gerarchia in attesa - in attesa ansiosa (in questi tempi), perché neppure i Suoi membri possono prevedere come reagiranno gli uomini e se saranno abbastanza saggi da avvalersi dell’occasione offerta. Essi stanno, guidati dal Cristo, Maestro di tutti i Maestri, Istruttore degli Angeli e degli uomini. Egli è stato eletto intermediario diretto fra la terra e il Buddha il quale, a Sua volta, è l’intermediario consacrato fra l’intera Gerarchia in attesa e le Forze vigilanti.

b. Il nuovo gruppo di servitori del mondo, ora composto di tutti i servitori dell’umanità sensibili e consacrati, miranti alla pace mondiale, che vogliono stabilire la buona volontà come base dell’esistenza e dell’espansione future. In origine esso era composto di pochi discepoli accettati e aspiranti consacrati. Negli ultimi dieci mesi è stato aperto a tutti gli uomini di buona volontà che operano attivamente per la vera comprensione, disposti a sacrificarsi per aiutare l’umanità, che ignorano qualsiasi barriera, e si sentono uguali a tutti gli uomini di tutte le razze, nazionalità e religioni.

c. Le masse umane che hanno reagito alle idee inviate, e risposto favorevolmente alle finalità della comprensione internazionale, dell’interdipendenza economica e dell’unità religiosa.

Quando questi tre gruppi di pensatori e servitori saranno in rapporto e allineati, sia pure momentaneamente, molto potrà essere fatto; saranno aperte le porte della nuova vita, e nuove forze spirituali affluiranno. Questa è l’idea e la meta del Gruppo.

Ora vi pongo una domanda. Che importanza ha per voi, personalmente, il plenilunio di maggio? Lo ritenete tale da meritare il massimo impegno? Credete veramente che in quel giorno si sprigioni un’energia spirituale sufficiente a mutare le cose del mondo, sempre che i figli degli uomini facciano la loro parte? Credete davvero, e siete disposti ad attenervi in pratica a questa convinzione, che in quel giorno il Buddha, in cooperazione col Cristo, con la Gerarchia delle Menti illuminate, con l’aiuto offerto da taluni dei Troni, Principati e Potestà di Luce, corrispondenze superiori delle potenze delle tenebre, stiano in attesa di compiere i disegni di Dio, quando ne sia concesso il diritto ed il permesso dagli uomini? Il vostro compito principale in questo periodo non è di combattere le potenze del male e delle tenebre, ma di destare interesse per le forze della luce e mobilitarle insieme alle risorse degli uomini di buona volontà e retta inclinazione presenti nel mondo d’oggi. Non opponetevi al male, ma organizzate e mobilitate il bene in modo tale, e tanto rafforzate quelli che lavorano per la giustizia e l’amore, che il male abbia occasioni sempre minori.

Se avete fede come un granello di senape in ciò che ho detto, se credete fermamente nell’opera dello spirito di Dio e nella divinità dell’uomo, dimenticate voi stessi e, da questo istante, consacrate ogni sforzo a collaborare al tentativo predisposto per mutare il corso delle vicende mondiali, intensificando l’amore e la buona volontà nel mondo durante il mese di maggio. (Trattato dei Sette Raggi, vol. II, pp. 687-01)

La Festa dell'Umanità - Il Plenilunio (nei Gemelli) del Cristo

La festa di giugno, così particolarmente del Cristo e che mette in rilievo il suo rapporto con l'umanità, comprende in realtà tre giorni, ciascuno dei quali ha una nota fondamentale diversa:

1. La nota fondamentale di Amore nel suo senso gerarchico - libero da sentimento emozione ed enfasi personale - un amore che sacrifica e comprende, che agisce con forza e decisione e che opera a vantaggio del tutto e non nell'interesse di un qualsiasi gruppo o individuo.

2. La nota fondamentale di Risurrezione, che mette in evidenza la nuova nota della vita, del Cristo vivente e di quella "vita più abbondate" che la guerra ha reso possibile costringendo a un ritorno ai valori reali.

3. La nota fondamentale di Contatto, di un più stretto rapporto tra il Cristo e la sua gente, tra la Gerarchia e l’Umanità.

La parola "nota fondamentale" è stata scelta deliberatamente e significa il suono che precede ogni maggior afflusso durante la festività di maggio; queste energie saranno liberate con una solenne cerimonia in ciascuno dei tre giorni. A ogni cerimonia il Cristo pronuncerà da solo l'lnvocazione e la Gerarchia intonerà poi una sola stanza (una per ciascuno dei tre giorni) invocando luce, amare e volontà di bene. I discepoli e gli iniziati che sono interessati e osservano il movimento dei Triangoli o quello della Buona Volontà, li terranno presenti quando diranno la prima e la terza stanza e il nuovo gruppo di servitori del mondo sarà oggetto d'attenzione quando sarà cantata la seconda stanza.

Vorrei perciò richiamare la vostra attenzione sull'interesse dimostrato dalla Gerarchia per lo sforzo embrionale nel quale siete impegnati e che io iniziai. Vorrei però far notare che l'attenzione data non è esclusiva, ma che dovunque siano riuniti in due o tre nel nome del Maestro della Gerarchia, affluirà energía; che dovunque la buona volontà sia lo scopo e susciti uno sforzo in una forma qualsiasi, l'energia della volontà di bene si farà sentire e che il nuovo gruppo di servitori del mondo è un gruppo ben più grande di quei pochi che conoscete. Oggi i suoi membri sono parecchi milioni.(Messaggio del Wesak, 1946)

Rapporto tra le Due Feste

Al momento del plenilunio di maggio, il Buddha pronuncerà un grande mantram e diverrà "l’agente di assorbimento" della forza di primo raggio. Userà il potere magnetico del secondo raggio per attrarre a sé questa forza e trattenerla fermamente prima di indirizzarla di nuovo. Poi il Cristo diverrà - per contodella Gerarchia – “l’agente ricevitore di questa potente energia e i sette gruppi di Maestri che operano conil regno umano e con quelli subumanidiverranno (in risposta alla sua richiesta) gli "agenti direttori" della settemplice espressione di questa forza.

Al momento del plenilunio di giugno, la Gerarchia, sotto la guida del Cristo, liberarà la volontà-di-bene sull'umanità, producendo sette grandi risultati, secondo i sette sottoraggidel primo raggio, di Volontà o Potere:

1. Sarà dato potere ai discepoli del mondo e agli iniziati fra gli uomini, in modo che possano indirizzare efficientemente e saggiamente il prossimo processo di ricostruzione.

2. La volontà di amare stimolerà dappertutto gli uomini di buona volontà, in modo che l'odio sia gradatamente vinto e gli uomini cerchino di vivere insieme cooperando. Questo richiederà qualchetempo,ma l’impulso interiore è presente ed è soggetto a stimolazione.

3. La volontà diazione condurrà la gente intelligente di tutto il mondo a inaugurare le attività che porranno le fondamenta di un mondo nuovo e più felice.

4. Anche la volontà di cooperare aumentarà costantemente. Gli uomini desidereranno e richiederanno giusti rapporti umani - un risultato più generala di quello prodotto dall'attività dei primi tre aspetti di questo raggio, ma che sarà una conseguenzanaturale di questa attività.

5. La volontà di conoscere e di pensare correttamente e creativamente diverrà una caratteristica preminente delle masse. La conoscenza è il primo passo verso la saggezza.

6. La volontà di persistere (che è un aspetto della devozione e dell'idealismo) diverrà una caratteristica umana - una sublimazione dell'istinto fondamentale di autoconservazione. Questo condurrà alla fede persistente negli ideali presentati dalla Gerarchia e alla dimostrazione dell'immortalità.

7. La volontà di organizzare promuoverà un processo costruttivo che sarà portato avanti sotto l'ispirazione diretta della Gerarchia. Il mezzo sarà il potere della volontà di bene del nuovo gruppo di servitori del mondo e la buona volontà responsabiledel genere umano.

(Messaggio del Wesak, 1946)

La Giornata di Invocazione Mondiale

Dal 1952, il plenilunio dei Gemelli è stato osservato anche come "Giornata di lnvocazione mondiale". La Grande lnvocazione, usata dall'umanità fin dal 1946, è diventata parte integrante del lavorodelle Feste edi preparazione perla riapparizione del Cristo.

LA GRANDE INVOCAZIONE

Dal punto di Luce nella Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.

Dal punto di Amore nel il Cuore di Dio
Affluisca amore nel cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.

Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.

Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.

Che LUCE, AMORE e POTERE
ristabiliscano il Piano sulla Terra

La bellezza e la forza di questa Invocazione stanno nella sua semplicità e nella sua espressione di certe verità centrali – la verità dell'esistenza di un'intelligenza di base, alla Quale diamo vagamente il nome di Dio; la verità che, dietro l'apparenza esteriore, il potere motivante dell'universo è Amore; la verità che una grande Individualità, dai cristiani chiamata Cristo, venne sulla Terra e incarnò quell'Amore affinché potessimo comprendere; la verità che amore e intelligenza sono effetti di ciò che chiamiamo Volontà di Dio; e infine la ovvia veritàche il Piano divino può attuarsi soltanto tramite l'umanità.

Questa lnvocazione non appartiene ad alcuno, né ad alcun gruppo. Viene diffusa come opera di servizio prestata dalla "Buona Volontà Mondiale".