098-103

[98] KARMA,

[99] CONOSCENZA,

[100] LEGGE,

[101] LEGGE DI COMPRENSIONE AMOREVOLE,

[102] LEADERSHIP,

[103] LUCE

[98]

KARMA

(1) La legge del karma è la più mirabile legge del sistema; una legge che l’uomo medio non può capire in alcun modo perché, risalendo alla sua radice centrale e seguendo le sue numerose ramificazioni, si giunge a scoprire che le cause sono antecedenti al sistema solare, e questo punto di vista può essere afferrato solo da un alto iniziato.

Questa grande legge in realtà è fondata su cause che sono inerenti alla costituzione stessa della materia, e sulla interazione tra unità atomiche - sia che si tratti di un essere umano, di un atomo planetario o di un atomo solare.

...Tutti gli atomi sono sempre governati dai fattori seguenti...:

L’influenza e la qualità dell’organo o unità in cui si trova...

L’influenza della vita dell’intero corpo fisico di cui ogni atomo è parte integrante...

L’influenza della vita del corpo astrale o del desiderio, il più forte agente karmico da considerare.

L’influenza della vita del corpo mentale, ossia quel principio che impone all’atomo la qualità dell’attività nella forma, che governa la reazione dell’atomo alla sua vita di gruppo, e che consente alla qualità della sua vita di manifestarsi...

L’impulso della vita del Pensatore funzionante nel corpo causale che... è nondimeno un potente fattore attivo nell’imporre il ritmo all’atomo di ogni corpo...

Con questi pensieri non abbiamo fatto altro che accostarci allo studio del karma da una visuale nuova, cercando di indicare le sorgenti delle “influenze” che agiscono su tutte le vite atomiche.

...Noi cerchiamo solo di mettere in evidenza il fatto dell’interdipendenza di tutti gli atomi e di tutte le forme, di porre l’accento sulla realtà e sulla varietà di influenze che agiscono su tutto ciò che si manifesta, e di richiamare l’attenzione sulla realtà del karma dei passati eoni, kalpa e di quel periodo inconoscibile in cui furono stabiliti gli impulsi iniziali che persistono tuttora e che Dio, l’uomo e gli atomi stanno ancora attuando ed esaurendo...

La liberazione dal karma, di cui parlano leggermente i presunti studiosi di occultismo, dopo tutto non è che la liberazione dell’atomo dal suo problema personale (il problema della risposta alla sensazione unitaria), e la sua acquiescenza cosciente al lavoro ed alla risposta del gruppo... L'uomo non è più schiavo del ritmo della materia in sé, ma lo domina nei tre mondi della sua attività; tuttavia è ancora dominato dal karma di gruppo del centro planetario, dalla sua influenza, dalla sua vita e dal suo impulso vibratorio...

È evidente che quando l’uomo parla di karma, parla di qualcosa di ben più ampio dell’azione reciproca di causa ed effetto nella sfera della propria routine individuale... Infine è governato dalla volontà del Logos Solare che si manifesta come attività iniziatrice. Oltre a questo non occorre andare, ma è stato detto abbastanza per dimostrare che ogni atomo umano è sotto il dominio di forze esterne alla sua coscienza, che trascinano lui ed altri in situazioni cui non può sfuggire e che gli sono incomprensibili...

Nondimeno l’uomo, entro certi limiti, effettivamente “governa il suo destino” e può iniziare delle cause che producono effetti che può riconoscere dipendenti dalla sua attività lungo una linea particolare... Sebbene possa essere il luogo d’incontro di forze estranee al suo dominio, può tuttavia utilizzare forze, circostanze ed ambiente per dirigerle, se vuole, ai suoi fini.

L’opera della legge karmica nella vita di un uomo può essere divisa approssimativamente in tre parti, in ognuna della quale si manifesta un diverso tipo di energia che produce effetti sui corpi inferiore e superiore di natura ben definita.

Negli stadi iniziali, quando l’uomo è ancora poco più di un animale, l’attività vibratoria degli atomi dei suoi tre involucri (e soprattutto del più basso) governano tutte le sue azioni... Il centro d’attenzione è il corpo fisico, e gli altri due corpi più sottili rispondono solo debolmente...

Durante il secondo stadio, la legge del karma o influenza karmica... volge l’attenzione all’esaurimento del desiderio ed alla sua trasmutazione nell’aspirazione superiore. Con l’esperienza il Pensatore riconosce le coppie di opposti, e non è più vittima degli impulsi vibratori del corpo fisico: il fattore della scelta intelligente diventa evidente...

Nel terzo stadio, la legge del karma opera nella natura mentale dell’uomo risvegliandolo al riconoscimento della legge ed alla comprensione intellettuale della causa e dell’effetto. Questo è lo stadio più breve, ma anche il più potente; concerne l’evoluzione dei tre petali interni che schermano il “gioiello”, e la loro capacità di svelare al momento giusto ciò che è nascosto. Comprende il periodo di evoluzione dell’uomo avanzato e dell’uomo sul Sentiero… Quando la volontà e il proposito dell’Ego sono riconosciuti dall’uomo nella coscienza di veglia nel cervello fisico, allora la legge del karma nei tre mondi viene neutralizzata e l’uomo è alla soglia della liberazione. (3 - 798/807).

(2) Se vi mostrassi che quella Legge, giustamente intesa e applicata, può originare condizioni felici, il bene, la liberazione dal dolore assai meglio che non l’afflizione, con la sua sequela di conseguenze, sareste capaci di comprenderlo?

...La Legge del Karma non riguarda la Retribuzione, come si penserebbe leggendo i testi odierni che ne trattano; questa non è che uno dei suoi aspetti.

...Gli uomini interpretano queste leggi, recepite vagamente, in termini di finalità e secondo le loro proprie opinioni. L’idea di retribuzione ricorre sovente a proposito del karma, ad esempio, perché si cerca una spiegazione plausibile alle cose quali appaiono, e si è sempre ben disposti a punire. Eppure in generale è assai maggiore il karma buono che il cattivo; sebbene, in un periodo come quello attuale, sia difficile crederlo. (17 - 20/2).

(3) La Legge del Karma è oggi una realtà grande e indiscutibile nella coscienza dell’umanità, ovunque. Non sempre gli uomini la riconoscono sotto quel nome, ma sanno benissimo che i popoli mietono, oggi, quel che ieri hanno seminato. Questa grande Legge - o Teoria - è ora una realtà accertata e individuata dal pensiero umano. “Perché?” Si domanda con insistenza, e ciò inevitabilmente chiama in causa il fattore karma. L’ereditarietà e l’ambiente sono addotti per spiegare le condizioni attuali; la qualità e le caratteristiche di razza, i temperamenti e gli ideali nazionali comprovano l’esistenza di un mondo causale originario. La storia, i rapporti internazionali, i pregiudizi sociali, le credenze e le tendenze religiose sono ascrivibili a cause iniziali, alcune delle quali antichissime. Tutto ciò che oggi avviene nel mondo e che agisce in misura così globale e potente sull’umanità - grandezze e orrori, civiltà e culture, pregiudizi e preferenze, conquiste scientifiche, espressioni artistiche e insomma tutte le attività che coloriscono la vita umana sulla Terra - sono effetti originati altrove, in altri tempi, in altri livelli, ma da esseri umani, sia in modo singolo che collettivo.

Karma è dunque ciò che l’Uomo... ha istituito, avviato, sostenuto, trascurato o ben fatto in tutti i tempi, sino ad oggi. Il raccolto è maturo, e ora si miete ciò che si è seminato per poi tornare ad arare nelle primavera dell’Era Nuova, e a spandere altri semi, che, (speriamo e auspichiamo) daranno frutti migliori. (17 - 262/3).

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[99]

CONOSCENZA

(1) Questa è la conoscenza: dirigere correttamente le correnti di forza, dapprima nei tre mondi dello sforzo umano, e poi nel sistema solare. (3 - 881).

(2) Conoscenza Exoterica ed Esoterica:

“Perché riteniamo esoterici taluni aspetti della conoscenza, ed exoterici altri?”

La risposta implica la comprensione del fatto che talune conoscenze riguardano il lato soggettivo della vita, ed altre riguardano invece quello oggettivo; che un tipo di conoscenza riguarda l’energia e la forza (di qui il pericolo di una rivelazione prematura), ed un altro riguarda ciò che riceve l’energia e la forza. È dunque evidente che finché non si sia acquisita la facoltà di verificare i dati soggettivi, interi campi di fatti soggettivi resteranno fuori della portata della coscienza della maggioranza.

Come ci è stato detto, la meta dell’evoluzione è il raggiungimento della coscienza su tutti i piani; dato il modesto conseguimento evolutivo della razza, solo il piano fisico è stato finora in qualche modo portato sotto il dominio cosciente. Le conoscenze relative a questo piano, le informazioni che riguardano l’oggettività più densa, la totalità dei fatti relativi ai cinque sottopiani inferiori del piano fisico sono considerati (dal punto di vista occulto) exoterici...

Le informazioni e le conoscenze relative alla vita che evolve mediante le forme, saranno considerate esoteriche ancora per un tempo considerevolmente lungo, come pure la percezione e la comprensione dell’aspetto materia e delle leggi che governano l’energia sui piani astrale e mentale...

Tutto quello che può essere acquisito con l’istinto e con l’uso della mente concreta funzionante per mezzo del cervello fisico può essere considerato come ciò che chiamiamo exoterico. È quindi evidente che la visione dei fatti cambierà secondo:

a. l’età dell’anima;

b. l’esperienza acquistata e utilizzata;

c. le circostanze e l’ambiente.

Col passare del tempo, e man mano che l’uomo raggiunge un più avanzato stadio d’evoluzione, la mente si sviluppa sempre più rapidamente, e gradualmente entra in campo un nuovo fattore. A poco a poco l’intuizione, o mente trascendente, comincia a funzionare, e alla fine sostituisce la mente inferiore o concreta. Essa allora utilizza il cervello come un ricevitore, e nello stesso tempo sviluppa certi centri della testa, trasferendo così il campo della sua attività dal cervello fisico ai centri superiori della testa, che esistono nella materia eterica. Per la massa dell’umanità questo avverrà quando si apriranno i sottopiani eterici, nelle prossime due razze. Parallelamente, nel regno animale si riproduce il progressivo trasferimento della zona di attività dal plesso solare a un cervello rudimentale, che si svilupperà poco a poco con l’aiuto del manas.

Esaminando questi punti diventa evidente che gli aspetti esoterici della conoscenza sono in realtà quelle zone di coscienza non ancora conquistate e portate nella sfera di controllo dell’Entità dimorante nella forma.

Occorre insistere sul fatto che, quando questo sarà realizzato, il vero significato dell’esoterico e dell’occulto sarà compreso e lo sforzo di tutti i CONOSCITORI sarà di attrarre entro il campo della loro conoscenza le altre unità che sono pronte per una analoga espansione di coscienza. Questo pensiero è la chiave del lavoro della Fratellanza. Essa attrae con la Sua forza in certi campi di realizzazione e di azione, e con questa attrazione e con questa risposta degli atomi umani che sono pronti, viene coordinata l’anima di gruppo sull’arco ascendente, ossia un centro particolare di un Uomo Celeste. (3 - 285/8).

(3) Dobbiamo inoltre tener presente che non è né saggio né privo di pericoli oltrepassare un certo limite nel dare informazioni sui fatti riguardanti il sistema solare. Molto deve restare esoterico e velato. I rischi della troppa conoscenza sono ben maggiori di quelli dello scarso sapere. La conoscenza porta responsabilità e potere, per i quali l’umanità non è ancora pronta. Perciò tutto quello che possiamo fare è studiare e correlare con saggezza e discrezione, impiegando la conoscenza che ne risulta per il bene di coloro che cerchiamo di aiutare, sempre riconoscendo che col saggio uso delle proprie cognizioni si accresce la capacità di ricevere la saggezza celata. All’intelligente adattamento della conoscenza alle necessità altrui dobbiamo unire riservatezza e discernimento. Quando siamo in grado di usare con saggezza gli insegnamenti ricevuti, dar prova di riserbo, discrezione e sano discernimento, offriamo ai vigilanti Istruttori dell’umanità sicura garanzia di essere pronti per nuove rivelazioni. (1 - 6).

(4) (Un discepolo) finché il sentiero della Conoscenza non si sia congiunto al Sentiero dell’Amore, non potrà mai pervenire alle maggiori iniziazioni, poiché esse hanno luogo tutte sui più alti livelli del piano mentale. (4 - 120).

(5) La mera acquisizione di conoscenza da parte dell’individuo causa ristagno, ostruzione, congestione e dolore, se non viene spartita con saggio discernimento. (2- 343)

(6) La conoscenza impartita deve essere utilizzata; deve essere applicata nella vita quotidiana. A tutti voi che leggete queste parole... tre cose si impongono, che elenco in ordine di importanza:

1. Modellare la vita di ogni giorno sulla base della verità impartita, se per voi è tale. Forse per voi è soltanto un soggetto di studio interessante, che vi affascina; forse vi piace per la novità o perché differisce un poco dal corso consueto degli insegnamenti; forse vi fa piacere ricevere queste istruzioni un po' prima del resto dell’umanità. Tutte queste reazioni hanno poca importanza, perché sono della personalità. Sono forse le più probabili per la maggioranza. Se nelle vostre reazioni non vi è nulla di più profondo, questi insegnamenti non fanno per voi, perché la responsabilità che comportano è troppo grande; ma se tentate, non fosse che in misura minima, di applicare alla vita la verità come la vedete, allora sono per voi.

2. Edificare una struttura di pensiero che incorpori questo nuovo insegnamento. Se volete potete collaborare alla costruzione della forma-pensiero dell’insegnamento della Nuova Era. Lo fate, soprattutto, col vostro pensiero; applicando ogni verità da voi compresa alla vita personale, ad ogni costo; sacrificandovi e servendo i vostri simili, e diffondendo costantemente la conoscenza in vostro possesso.

3. Distribuire l’insegnamento per lungo tempo. Avete fatto qualcosa del genere, assumendo così la vostra responsabilità? (15 - 711/2).

Vedi anche: (6 - 279, 394).

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[100]

LEGGE

Cos’è una legge? È l’imposizione (sul minore e sul maggiore) della volontà e del proposito di qualcosa che è superlativamente grande. Perciò trascende la comprensione dell’uomo. Un giorno, questi s’accorgerà che le leggi naturali hanno una controparte spirituale e superiore, e presto ne inizierà la ricerca. Le leggi odierne sono solo secondarie. Riguardano la vita associata, reggono i regni della natura e - per quanto attiene all’umano - operano tramite la mente, le emozioni e il corpo fisico. (17 - 30)

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[101]

LEGGE DI COMPRENSIONE AMOREVOLE

(1) In ciascuna nazione gruppi avanzati già rispondono alla Legge di Comprensione. Questa un giorno farà evidente l’eterna fratellanza degli uomini e l’identità di tutte le anime con la Superanima. Questo sarà riconosciuto nella coscienza umana. come l’unicità della Vita che scorre in tutto il sistema solare, lo impregna, lo anima e lo integra. Questa Vita funziona in e per tutti gli schemi planetari, in tutti i loro regni e in tutto quanto include la frase “vita della forma”...

La Legge della Comprensione Amorevole sarà molto attiva ed efficace durante l’Era dell’Acquario che stiamo considerando; sfocerà poi nello spirito internazionale, nel riconoscimento di una sola fede universale in Dio e nell’umanità, quale espressione principale della Sua divinità sul pianeta, e la coscienza umana si traslerà dal mondo delle cose materiali a quello delle più puramente psichiche. Questo condurrà inevitabilmente al mondo delle realtà spirituali. (9 - 47).

(2) Oggi a migliaia agiscono sotto l’influenza della Legge della Comprensione Amorevole. In ogni nazione molti rispondono alla più ampia nota sintetica; ma le masse non la capiscono. Esse devono essere guidate gradatamente sulle vie giuste col continuo sviluppo del retto intendimento dei loro connazionali. Tenetelo presente, voi che lavorate per la pace mondiale e le giuste relazioni umane, per l’armonia e la sintesi. (9 - 48/9), (14 - 381).

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[102]

LEADERSHIP

I dirigenti devono imparare a rimanere soli, e ci riescono, sempre che sappiano amare abbastanza...

Quali sono le lezioni che tutti i veri dirigenti devono imparare?

La prima è la lezione della visione. Quali sono le tue mete? Qual è l’incentivo spirituale sufficientemente forte da mantenerti costante nel proposito e fedele all’obiettivo? Nessuno può formulare la visione per te; è un problema che riguarda la tua personalità e molto di ciò che farai o diventerai dipende dalla forza di quella visione e dalla bellezza del quadro che dipingi con la tua immaginazione.

La seconda è la lezione dello sviluppo di un giusto senso delle proporzioni. Questo, una volta sviluppato e applicato correttamente, ti permetterà di camminare con umiltà sulla Via. Ogni vero dirigente deve essere umile, in quanto si rende conto della grandezza del suo compito; al fine di fornire un contributo adeguato, valuta (alla luce della visione) le limitazioni di quello che dà e la necessità di perfezionarsi costantemente e di coltivare lo spirito di incessante ricerca spirituale interiore. Quindi continua ad apprendere; sii sempre insoddisfatto di te stesso e di quanto hai finora conseguito, non in un senso morboso, bensì alimentando in te il principio del progresso, della spinta in avanti e verso l’alto. Con i nostri sforzi per raggiungere il fine noi aiutiamo gli altri; ciò significa pensare con chiarezza, umiltà e costante adattamento.

La terza lezione è lo sviluppo dello spirito di sintesi. Questo ti permette di includere tutto nell’ambito della tua influenza ed anche di essere incluso nell’ambito dell’influenza di coloro che sono più grandi di te. Così si stabilisce la catena della Gerarchia...

Un’altra lezione che in effetti deriva da quella precedente, consiste nell’evitare lo spirito di critica, poiché la critica porta a creare barriere e a perdere tempo. Impara a distinguere lo spirito di critica dalla capacità di analizzare e applicare praticamente l’analisi. Impara ad analizzare la vita, le circostanze e le persone dal punto di vista del lavoro e non da quello della tua personalità; analizza anche dal punto di vista dell’Ashram e non da quello del direttore o dell’insegnante di scuola sul piano fisico...

Puoi immaginare quale sarebbe la tua reazione quando - come dirigente - dovrai addossarti la colpa di ogni insuccesso, anche senza esserne personalmente responsabile, quando dovrai accettare senza reagire gli attacchi di coloro che cerchi di aiutare, che si aspettano troppo da te e ti costringono a vivere sotto i fuochi dell’opinione pubblica? Che farai quando i collaboratori scelti da te non riusciranno a comprenderti e si dimostreranno sleali, o ti criticheranno ingiustamente, o si opporranno a te per ambizione, rifiutando intenzionalmente di condividere il tuo punto di vista, parlando di te con altre persone suscitando risentimenti - risentimenti probabilmente infondati? Non sono cose che la tua personalità accetta facilmente, e sarebbe bene che con la tua immaginazione creativa cominciassi ad occuparti di tali problemi in modo da aver ben chiari i principi di condotta eventualmente da adottare. Possiedi quella benevolenza interiore che ammette l’errore e la debolezza o che ti fa riconoscere di aver sbagliato nella tecnica o nel metodo di avvicinamento, nel giudicare o nell’esprimerti, nel caso fosse necessario porre rimedio ad una frattura e nell’interesse del lavoro? (6 - 704/7).

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[103]

LUCE

(1) In secondo luogo, ricordiamo che ognuno di noi viene riconosciuto dalla radiosità della propria luce. Questo è un fatto occulto. Più sottile è il tipo di sostanza che costituisce i nostri corpi, più fulgida risplende la luce interiore. Luce è vibrazione, ed il grado dei discepoli viene stabilito in base alla misura di quest’ultima. Perciò, nulla potrà impedire il progresso dell’uomo che si dedica all’affinamento dei suoi corpi. Via via che il processo di affinamento si attua, la luce interiore risplende sempre più vivida ed infine, quando nei corpi predomina la sostanza atomica, grande è la gloria dell’uomo interiore. Noi veniamo dunque tutti classificati, se possiamo usare tale termine, secondo l’intensità della luce, la frequenza della vibrazione, la purezza del tono e la limpidezza del colore. (1 - 68).

(2) Con la meditazione, la disciplina e il Servizio, l’essere umano rende quel punto di luce, che venne in manifestazione al tempo della sua individualizzazione, sempre più luminoso, fino a che non divamperà in luce radiosa che illuminerà il mondo. (4 - 98).

(3) L’umanità è apportatrice della luce nel pianeta, poiché trasmette infatti la luce della conoscenza, della saggezza e della comprensione, nel senso esoterico. (4 - 100).

(4) Frequentemente gli studiosi parlano di luce diffusa o chiarore, che è la luce degli atomi del corpo fisico di cui il cervello è composto; in seguito diranno di vedere una specie di sole nella testa, il quale è prodotto dal contatto della luce eterica con la luce atomica fisica. Più tardi una luce di intenso splendore sarà percepita, che è la Luce dell’Anima, fusa con l’eterica e l’atomica. Frequentemente, a questo punto, si percepisce un centro oscuro entro il sole radiante: è l’ingresso al Sentiero rivelato dal “risplendere della luce sopra la porta”.

Gli studiosi ricordino che è possibile aver raggiunto un alto stadio di coscienza spirituale senza vedere nessuna di queste irradiazioni luminose nel cervello, le quali rientrano nell’ordine dei fenomeni e sono in gran parte causate dalla costruzione del corpo fisico, dal karma, dalle azioni e dalla capacità dell’aspirante di attrarre “il potere dall’alto”…  (4 - 107).

(5) “In quella Luce vedremo LUCE”. In apparenza queste parole sono astratte e simboliche e si possono così parafrasare: quando il discepolo trova il centro luminoso in sé e procede nella sua luce, è in grado di prendere coscienza della luce entro le forme e gli atomi. Il mondo interiore reale gli diventa visibile come sostanza luminosa (cosa diversa dalla Realtà rivelata dall’intuito). Può allora cooperare con efficacia al Piano perché il mondo del significato psichico è per lui una realtà e sa cosa fare per dissolvere l’annebbiamento. Il processo di far luce nei luoghi oscuri consta di tre stadi:

1. Il principiante e l’aspirante si sforzano di sradicare l’annebbiamento dalla propria vita usando la luce della mente. Nelle prime fasi la luce della conoscenza è importante nel dissolvere, ed elimina i vari annebbiamenti che occultano loro la verità.

2. L’aspirante e il discepolo usano la luce dell’anima. È la luce della saggezza, interpretazione dei risultati di lunghe esperienze, e affluisce fondendosi con la luce della conoscenza.

3. Il discepolo e l’iniziato usano la luce dell’intuizione. In virtù della fusione della luce della conoscenza (personalità), con quella della saggezza (anima), la Luce viene vista, conosciuta e fatta propria. Essa estingue le luci minori con la pura radiosità del suo potere.

Perciò la luce della conoscenza, della saggezza e dell’intuizione sono tre aspetti dell’Unica Luce, e corrispondono al Sole fisico, al Cuore del Sole ed al Sole Centrale Spirituale. Queste ultime parole sono la chiave del rapporto fra l’uomo e il Logos.

Questi stadi e i metodi implicati possono essere fraintesi se non si tiene presente che fra essi non esistono demarcazioni, ma sovrapposizioni continue, sviluppo ciclico e processo di fusione che confondono molto i principianti. (10 - 191/2).

(6) I discepoli giungeranno a sapere se reagiscono alla luce dell’anima o alla percezione intuitiva della Triade. (10 - 195).

(7) Ciò che ora ci riguarda è come riconoscere quella luce, farla propria e usarla per dissolvere l’illusione e servire occultamente il mondo. La luce interiore è simile ad un riflettore rivolto al mondo dell’illusione e delle lotte umane da una altura, che un Maestro ha chiamato “il piedistallo dell’anima, torre o faro spirituale”. Le idee di altitudine e distanza sono tipiche della vita mistica. Il potere di usare questa luce per dissolvere si acquisisce soltanto quando, scordati i simboli, il servitore considera se stesso come luce e centro irradiante. Ciò spiega certe caratteristiche tecniche della scienza occulta. L’esoterista sa che ogni atomo del corpo umano racchiude un punto di luce, e che l’anima è luce. Per lunghe età l’uomo procede per mezzo della luce generata all’interno dei suoi veicoli, nella loro sostanza atomica, ed è perciò guidato dalla luce della materia. In seguito scopre quella dell’anima, poi impara a fonderle assieme. Allora risplende ed è portatore di luce, quella purificata della sostanza e la luce dell’anima, fuse e focalizzate, il cui uso dissolve l’illusione individuale, e gli insegna i primi stadi del metodo con cui dissolverà l’annebbiamento di gruppo e infine quello generale. (10 - 196).

(8) “Signore, guidaci dalle tenebre alla Luce, dall’irreale al Reale, dalla morte all’Immortalità”. (10 - 198).

(9) Il fatto dell’anima sarà infine provato mediante lo sviluppo della luce e della radiazione, e grazie alla futura evoluzione delle particelle luminose. Questo imminente sviluppo ci consentirà di vedere di più e di penetrare più profondamente in ciò che vediamo attualmente... La qualità della luce che alimenta e promuove la crescita, la vitalità e la fertilità nei regni di natura è cambiata molte volte nel corso del tempo, ciò che ha determinato mutamenti corrispondenti nel mondo fenomenico. Dal punto di vista dell’esoterista, tutte le forme di vita presenti sul pianeta sono influenzate da tre tipi di sostanza di luce, e nel periodo attuale un quarto tipo comincia gradualmente a farsi sentire. Questi tipi di luce sono:

1. La luce del sole.

2. La luce esistente nel pianeta stesso, non quella riflessa del sole, ma la sua propria radiosità inerente.

3. Una luce che filtra (se così posso dire) dal piano astrale, una penetrazione graduale e costante della “luce astrale”, che si fonde con gli altri due tipi di radiosità.

4. Una luce che comincia a fondersi con le altre tre, e che viene dallo stato della materia che chiamiamo piano mentale, luce che a sua volta è riflessa dal piano dell’anima.

L’intensità della luce è in continuo aumento, e questa intensificazione ebbe inizio sulla terra nel periodo in cui l’uomo scoprì l’uso dell’elettricità, tale scoperta essendo il risultato diretto dell’intensificazione stessa. L’elettrificazione del pianeta, per mezzo dell’uso ampiamente diffuso dell’energia elettrica, è uno dei fattori che inaugurano la nuova era, e che contribuirà alla rivelazione della presenza dell’anima. Fra non molto l’intensità sarà tale che faciliterà materialmente la distruzione del velo che separa il mondo astrale da quello fisico; la rete eterica che li divide sarà dissipata fra breve tempo, ciò che consentirà un più rapido afflusso del terzo aspetto della luce. La luce proveniente dal piano astrale (una radiosità stellare) e quella dello stesso pianeta si fonderanno maggiormente, e gli effetti nel regno umano saranno estremamente importanti. Fra l’altro essa influirà profondamente sull’occhio umano, rendendo la visione eterica, oggi un fatto sporadico, una facoltà comune a tutti. Essa porterà nella nostra sfera di contatto la gamma dei colori infrarossi e ultravioletti, e vedremo ciò che attualmente è invisibile. Tutto questo contribuirà a demolire i principi su cui poggiano i materialisti e preparerà la strada in primo luogo all’idea dell’anima, che verrà accolta come ipotesi ragionevole, e in secondo luogo alla dimostrazione della sua esistenza. Ci occorre solo più luce, in senso esoterico, per poter vedere l’anima, e tale luce sarà disponibile fra breve, e potremo comprendere il significato delle parole: “E nella Tua luce vedremo la luce”.

Questa intensificazione continuerà fino al 2025, quando si instaurerà un ciclo di relativa stabilità e di splendore costante senza grande aumento. (14 - 101/3).

(10) La percezione della luce interiore provoca spesso gravi difficoltà e turbamenti agli inesperti, e l’intensità stessa delle preoccupazioni e dei timori li induce a concentrarsi tanto sul problema, da divenire, in senso occulto, “ossessionati dalla luce, tanto che non vedono il Signore di Luce né ciò che la Luce rivela”. Voglio precisare che non tutti gli aspiranti e gli studiosi di occultismo percepiscono questa luce. Vederla dipende da diversi fattori: temperamento, qualità delle cellule fisiche del cervello, natura del lavoro compiuto o del compito specifico, estensione del campo magnetico. Non esistono difficoltà di sorta se si impiega la luce che è in noi per aiutare i nostri simili. È il mistico egocentrico che lo sperimenta, e del pari l’occultista che usi la luce che scopre entro di sé a fini egoistici e personali. (15 - 609).

(11) Gran parte delle allucinazioni, illusioni, ambizioni ed errori del mistico di oggi hanno radice negli stadi iniziali ed embrionali di questi sviluppi. Sono dunque sintomi di crescita. Ma purtroppo non sono capiti per ciò che sono, e la luce e l’energia disponibili sono male applicate o volte a fini egoistici e personali. Nessuno può evitarlo per ora, tranne i discepoli e gli occultisti più progrediti ed esperti; molti aspiranti continueranno ancora per qualche tempo a distruggersi (relativamente alla personalità e a questa vita) in ciò che è stato definito “la luce ardente dell’incomprensione e il fuoco dell’ambizione personale”, prima di imparare l’umiltà e la tecnica scientifica che li trasformerà in saggi amministratori della luce e del potere che si riversano in loro e li attraversano senza posa. (15 - 613).

(12) In tutto l’insegnamento impartito all’aspirante e al discepolo nei primi stadi della loro istruzione, si è posta l’enfasi sul “punto di luce” che deve essere scoperto, portato alla totale illuminazione ed usato poi in modo tale che colui nel quale la luce risplende diventi un portatore di luce in un mondo oscuro. All’aspirante viene insegnato che questo diventa possibile quando il contatto con l’anima è stato realizzato e la luce è stata trovata. È un insegnamento familiare a molti ed è l’essenza del progresso che deve essere fatto dagli aspiranti e dai discepoli nella prima parte della loro formazione (18 - 49).

Vedi anche: "Vista", "Illuminazione", and "Luce nella testa" (6 - 52) (18 - 73/9, -142/3), (6 - 436/7).

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