Un Fascio di Luce - Riflessioni sull’Intuizione

Un Fascio di Luce Radiante
sul nostro Sentiero
Riflessioni sull’Intuizione

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L’intuizione è afferrare il principio di universalità e, quando è attiva, il senso di separazione scompare, almeno temporaneamente. .
Alice Bailey,  L’Illusione quale Problema Mondiale, p. 3 ed. ingl.

L’intuizione è la chiara concezione del tutto in maniera simultanea.
Johann Kaspar Lavater

La conoscenza ha tre gradi – l’opinione, la scienza e l’illuminazione. Il mezzo o lo strumento del primo è il senso; del secondo, la dialettica; del terzo, l’intuizione. Quest’ultima è la conoscenza assoluta fondata sull’identità della mente che ha acquisito la comprensione dell’oggetto conosciuto.
Plotino

L’intuizione è la facoltà di pensare e di percepire mentre si osserva. L’intuizione e l’osservazione sono le nostre due sorgenti di conoscenza. Restiamo alienati da un oggetto finché in noi non si sviluppa l’intuizione corrispondente, che ci fornisce il pezzo mancante della realtà visualizzata mediante la percezione.
Rudolf Steiner, Inizia Adesso: Il Libro dell’Anima e gli Eserci zi Spirituali, p. 71

L’intuizione è quella conoscenza che arriva ai non vedenti per mezzo del bastone bianco.
Jérôme Touzalin –  drammaturgo francese

L’intuizione è la luce stessa e quando è ridesta il mondo è visto come luce e il corpo di luce di tutte le forme si fa gradatamente visibile. Ciò comporta la facoltà di entrare in contatto col seme di luce esistente in ogni forma; si stabilisce così un rapporto essenziale e il senso di superiorità e di separazione recede.
Alice Bailey, L’Illusione quale Problema Mondiale, p. 3

Una breve crisi storica potrebbe rompere la routine quotidiana costringendoci a partecipare attivamente a tutte quelle cose della vita che contano di più; aspettiamo l’arte, i metafisici che permeati di quella specie di verità che è la bellezza nella sua modalità mentale sono (come Platone) anche dei poeti. Irradiando la fantasia umana che è atrofizzata in questo kali yuga, l’età del ferro, determinati uomini potrebbero ripristinare quell’agile condizione alata richiesta per entrare nella Verità. In questo modo, potrebbero ritornare al nostro occhio interiore – quasi si potrebbe dire al nostro senso del tatto - degli spazi ontologici dimenticati, dei paesaggi affollati di presenze la cui conoscenza potrebbe trasformare gli uomini in santi.
Huston Smith, Forgotten Truth, The Common Vision of the World’s Religions, p. 36 (La Verità Dimenticata, La Visione Comune delle Religioni Mondiali)

Durante la notte abbiamo difficoltà sulle cose e diventiamo acutamente consapevoli della loro separatezza individuale. Ma il giorno rivela la più grande unità che li abbraccia. L’uomo la cui visione interiore è immersa simultaneamente in una illuminazione della sua coscienza realizza l’unità spirituale che regna suprema su tutte le differenze. La sua mente s’imbatte più goffamente sui singoli fatti di separazione nel mondo umano, accettandoli come definitivi. Si rende conto che la pace è nell’armonia interiore che dimora nella verità e non nei cambiamenti esteriori. Egli sa che la bellezza esercita una garanzia eterna della nostra relazione spirituale con la realtà, che attende la sua perfezione nella risposta del nostro amore.
Rabindranath Tagore, The Religion of Man, p. 67 (La Religione dell’Uomo)

Ci sono solo tre modi attraverso cui “la mente” può divenire un canale o uno strumento di verità. In entrambi i casi bisogna che essa cada nel silenzio del Sé e dia spazio ad una più ampia e maggiore coscienza; oppure che diventi passiva alla Luce interiore e consenta a quella Luce di usarla come mezzo di espressione; o che sostituisca adesso la superficiale discussione della mente intellettuale all’intelligenza intuitiva, in una calzante visione mentale per la percezione diretta della divina Verità.
Sri Aurobindo, Lettere sullo Yoga, p. 161

Gli esseri umani hanno una capacità intuitiva e di conoscenza (quella che i poeti romantici chiamavano sensibilità) che da qualche parte al centro della vita è qualcosa di ineffabilmente e inalterabilmente giusto e buono, e che tale “giustezza” può essere scoperta mediante le esplorazioni artistiche e spirituali che sono state onorate da tutte le grandi tradizioni religiose che costantemente si sono perpetuate.
David Whyte, The Heart Aroused, p. 293 (Il Cuore Risvegliato)

Ciò che è…necessario (per l’apprezzamento della più profonda verità riguardo alla bellezza) è il risveglio di una certa visione, una penetrante e intuitiva risposta nell’anima. La ragione che studia sempre dall’esterno, non può dare questo interiore e più intimo contatto; deve aiutare se stessa attraverso una comprensione più diretta che scaturisce dall’anima stessa e chiamare ad ogni passo la mente intuitiva per riempire il vuoto delle proprie deficienze.
Sri Aurobindo, Social and Political Thought, pp. 132-3  (Pensiero Sociale e Politico)

Pur preservando ciò che abbiamo imparato dal riduzionismo e dall’analisi, il metodo scientifico deve ora essere esteso per includere le forme di partecipazione diretta e sapere che ci danno la comprensione nelle proprietà della coerenza, di tutti gli emergenti che compongono gran parte del mondo naturale. Spesso viene chiamata intuizione o conoscenza non-inferenziale, ciò che ci fornisce una visione sulle qualità degli organismi, dei paesaggi, degli ecosistemi, delle famiglie, delle comunità e delle organizzazioni che ci permettono di riconoscere se sono in salute o stressati, integrati o frammentati, coerenti o disturbati.  
Brian Goodwin, Resurgence, Jan/Feb 2003, p. 14 (Rinascita, Gen./Feb. 2003)

... quando Goethe sosteneva che si può solo sapere ciò che si ama, aveva in mente una comprensione della conoscenza che andava ben al di là di qualsiasi elaborazione delle informazioni. Tale conoscenza non è distante dall’oggetto che deve essere conosciuto, non si tratta neanche di approfittarne. Le sue motivazioni sono auliche, i suoi metodi gentili e i suoi interessi di natura altruista. È tempo di articolare e mettere in pratica una epistemologia dell’amore, invece di qualcosa che incita alla separazione.   
Arthur Zajonc, Meditation as Contemplative Inquiry, p. 179 (La Meditazione come Richiesta Contemplativa)

La notevole capacità moderna per la differenziazione, il discernimento, che è stata tanto faticosamente forgiata deve essere preservata, ma la nostra sfida ora è quella di sviluppare e includere questa disciplina in un impegno intellettuale e spirituale più inclusivo, più magnanimo col mistero dell’universo. Un tale impegno può avvenire solo se ci apriamo ad una gamma di epistemologie che insieme forniscono un raggio percettivo più multidimensionale di conoscenza. Per incontrare le profonde e ricche complessità del cosmo, abbiamo bisogno dei diversi modi di conoscenza che integrano completamente la fantasia, la sensibilità estetica, l’intuizione morale e spirituale, l’esperienza rivelatrice, la percezione simbolica, i somatici e sensuali modi della comprensione, la conoscenza empatica. Soprattutto, dobbiamo destare e superare la grande proiezione antropocentrica nascosta che ha virtualmente definito la mente moderna: la pervasiva proiezione del cosmo senza anima data dalla moderna volontà
di potenza del proprio sé

Richard Tarnas, Cosmos and Psyche, p. 41 (Cosmo e Psiche)

Albert Einstein chiamava la mente intuitiva o allegorica un dono sacro. Egli aggiunse che la mente razionale era solamente un servo fedele. È paradossale che, nel contesto della vita moderna abbiamo cominciato ad adorare tale servo e a contaminare il divino.
Bob Samples, The Metaphoric Mind: A Celebration of Creative Consciousness, p. 26 (La Mente Allegorica: Una Celebrazione della Coscienza Creativa)

Perciò l’intuizione è il riconoscimento interiore, non teorico, ma come fatto acquisito nella propria esperienza, della propria completa identificazione con la Mente Universale, del fatto d’essere parte costitutiva della Vita del Mondo e della propria partecipazione all’Esistenza che persiste in eterno.
Alice Bailey,  L’Illusione quale Problema Mondiale, p. 4

La conoscenza-diretta è il fuoco acceso del cuore.
Agni Yoga, Gerarchia, 200

L’intuizione e i concetti costituiscono…gli elementi di tutte le nostre conoscenze, così che né i concetti senza intuizione in qualche modo corrispondenti tra di loro, né l’intuizione senza i concetti, possano produrre qualsiasi forma di conoscenza.
Immanuel Kant

L’intuizione è vedere con gli occhi dell’anima.
Dean Koontz

L’intuizione è un potere superiore a quello della mente…è ragione pura, espressione del principio Buddhico, e ha sede oltre i mondi dell’ego e della forma. Solo l’iniziato usa normalmente la vera intuizione. Intendo con questo che essa è per lui altrettanto facilmente operante del principio mentale nell’uomo intelligente. Tuttavia, l’intuizione può agire molto prima in casi di estrema necessità.
Alice Bailey, L’Illusione quale Problema Mondiale, pp. 81-2

L’illuminazione illumina e quindi si collega col pensiero puro. Insieme diventano un’intelligenza che non è semplicemente del cervello, che non pondera, ma sente e pensa.
Piet Mondrian

C’è un sole terreno, che è la causa di tutto il calore, e tutti quelli che sono in grado di vedere possono anche osservare il sole; e coloro che sono ciechi e sono impossibilitati a vederlo possono comunque sentire il suo calore. C’è un Sole Eterno, che è la fonte di ogni sapienza, e quelli i cui sensi spirituali sono risvegliati alla vita vedranno quel sole e saranno consapevoli della Sua esistenza; ma coloro che non hanno raggiunto la coscienza spirituale possono ancora sentire il Suo potere da una facoltà interiore che si chiama Intuizione.
Paracelso

La speranza delle primavere future date dalle sorgenti interiori. La sua fondazione è l’intuizione del cuore-centrato, innata in ogni essere umano, e ora, in questo momento di crisi, si sta risvegliando in tante persone. Il suo ruolo è fondamentale. La sua presenza illumina tutto ciò che è la vita, un ponte tra il sacro e il profano. La “conoscenza-diretta” è un termine usato per descrivere la vera intuizione: conoscenza diretta – spontanea e senza distorsioni. È stata chiamata “libertà elevata”, questa esperienza, nella coscienza di veglia, della presenza del nostro vero Sé in ogni altra forma, il barlume di luce che irradia da ogni atomo, la trasformazione della percezione che si palesa quando una verità diventa la propria conoscenza diretta.
Jan Nation

L’intuizione è malintesa e persino ingiuriata. E coloro che la riconoscono non la capiscono in modo adeguato. Suppongono per lo più che si può acquisirla senza sforzo, come se piovesse dal cielo. Non riflettono ai grandi accumuli necessari e all’enorme tensione da sopportare.
Agni Yoga, Sovramundano III, 507

... l’immaginazione è il seme dell’intuizione, poiché non possiamo immaginare ciò che non esiste nel nostro, apparentemente complesso sistema planetario.
Alice Bailey, Il Di scepolato nella Nuova Era  Vol. II, p. 373

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