L’atmosfera terrestre ci separa dalle meraviglie del cosmo mediante un’epidermide di gas, un velo che appare tremendamente sottile e fragile se consideriamo la vastità e l’apparente ostilità dello spazio. Eppure proprio questo velo è una delle prime fonti della vita, la fonte del respiro, dell’aria. Con quale facilità diamo per scontato il fatto di essere circondati da un’invisibile mistura di gas essenziali per l’esistenza di tutte le forme di vita! L’aria è al tempo stesso intangibile quando è ferma e, quando si muove, una forza potente che può scolpire paesaggi e devastare città. I particolari modelli stagionali di vento e tempo atmosferico sono integrati nella cultura umana – ad esempio, come si fa a pensare all’India senza il monsone? I venti e il tempo atmosferico sono espressioni dei grandi cicli di energia e materia che guidano gli ecosistemi planetari. L’atmosfera quindi è un enorme facilitatore di circolazione. All’interno dell’atmosfera i cicli più importanti sono quelli di vapore acqueo, ossigeno, biossido di carbonio e azoto. Tutti questi cicli sono continuamente monitorati da una vasta schiera di satelliti e stazioni meteorologiche, e l’ONU ha un ruolo di guida nell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO).

CIRCOLAZIONE CICLICA

La circolazione è la base della vita. Come il vento soffia liberamente sulla superficie della terra, così l’aria circola nei polmoni, e il sangue nelle vene. In tal modo è simbolizzata la verità universale che la via per la salute è la libera circolazione, non l’accumulazione/congestione in una parte del sistema, accompagnata dall’inevitabile impoverimento in un’altra. I nostri sistemi economici e politici farebbero bene a prestare attenzione a questa semplice ma profonda verità. Aquarius è un segno d’aria, e si dice che sia collegato ai principi di universalità e condivisione che l’aria fisica incarna tanto chiaramente. Man mano che entriamo gradualmente nell’Era di Aquarius, dobbiamo aspettarci che si manifestino questi principi con crescente chiarezza e potere in tutte le nostre istituzioni.

  "Il respirare il respiro della vita, il condividere l’aria con tutti gli altri esseri umani rappresenta sia un centro individuale della vita sia la partecipazione anche alla vita generale di tutti”. (Esoteric Healing, p.130)

NUVOLE DELL’ARIA

Il ciclo naturale più visibile è il ciclo dell’acqua. Il calore del sole attiva l’evaporazione e questo, in combinazione con la rotazione della terra, produce i venti che portano le nuvole nei luoghi di precipitazione, alimentando laghi e fiumi del mondo. Tutti noi sentiamo immediatamente le conseguenze delle precipitazioni e riconosciamo la loro importanza nei cicli vitali di tutte le creature. Poiché i cicli dell’ossigeno e dell’ossido di carbonio si svolgono in modo invisibile, è più semplice non essere a conoscenza della loro importanza, sebbene la scienza si stia ora concentrando con maggior attenzione su di essi, data la loro evidente importanza nel dibattito sul cambiamento climatico. Questi due cicli sono strettamente interconnessi mediante l’azione del fuoco, poiché l’ossigeno è l’ingrediente chiave della combustione e molte sostanze contenenti carbonio bruciano producendo l’ossido di carbonio. In effetti, in termini semplici, respirare è una lenta forma di combustione, alimentata dai carboidrati (come zuccheri e amidi) nel cibo; e la fotosintesi è effettivamente una combustione inversa, che prende l’ossido di carbonio e lo riconverte in carboidrati, rilasciando ossigeno.2 Così i regni animale e vegetale sono profondamente coinvolti in entrambi questi cicli. Tuttavia, sono stati gli interventi intensivi ed estensivi dell’umanità su questi cicli – in particolare la combustione di carburanti fossili – ad aver dato luogo alla maggior parte dell’attuale dibattito sul cambiamento climatico.

Non è necessario ripetere qui i dettagli sul cambiamento climatico – tutti i cittadini interessati sono ampiamente a conoscenza del problema. Una cosa che vale la pena di considerare, invece, è che i sistemi fisici e biologici che gli scienziati stanno tentando di modellare e sui quali basano le loro previsioni, sono complessi, sottili e di vasta portata. E i modelli si basano su assunzioni che, come quelle della moderna astronomia, possono non essere così aderenti alla verità come sembrano. Si ritiene che la scienza sia una ricerca spassionata delle verità riguardo al mondo fisico, pur tuttavia è condotta da esseri umani imperfetti, che possono avere i propri pregiudizi. Ed è dubbio che la scienza sappia ogni cosa rilevante sui cambiamenti nel più importanti sistemi di sostegno alla vita sulla terra: il pensiero esoterico propone influenze sul clima del pianeta, e tra queste il pensiero umano, che non sono ancora accettate dalla scienza convenzionale. Questo non per raccomandare uno scetticismo generalizzato su tutti i pronunciamenti scientifici, o su quelli che riguardano il cambiamento climatico: piuttosto, è per proporre una generosa apertura mentale a tutte le spiegazioni, abbinata ad una mente in grado di dare distinzioni, e ad una profonda umiltà di fronte ai misteri della Natura.

Se il consenso attuale sui cambiamenti cimatici e il ruolo causativo dell’ossido di carbonio siano completamente giusti o no, la principale lezione che questa crisi porta l’umanità è certamente la necessità di imparare un approccio molto più saggio ed equo all’utilizzo delle risorse del pianeta, in nome di tutti i regni della natura. E infatti c’è speranza che questo sia quel che emerge, per quanto lentamente, dalle deliberazioni del Foro Internazionale sul Cambiamento Climatico (co-sponsorizzato dal WMO e dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite) e i conseguenti negoziati che i governi stanno conducendo. La prossima conferenza in dicembre a Copenhagen sarà un’altra pietra miliare in questo processo. Per tema che i risultati non siano quelli che ognuno spererebbe, dobbiamo moderare la nostra preoccupazione, con la convinzione che le cose si stanno indirizzando nella giusta direzione. È facile restare delusi dal fatto che un incontro non ha risolto tutto, ma non dobbiamo dimenticare la vasta rete di incontri collaterali e negoziati non ufficializzati che stanno intorno ad ogni grande conferenza, e che continueranno dopo l’evento. Mediante questi contatti quasi incessanti, l’umanità sta lentamente cominciando a vedere la luce di un’attitudine più illuminata verso gli altri regni, considerandoli non solo risorse passive da usare, ma esseri compagni, che meritano rispetto e comprensione.3

A qualcuno può sembrare strano che si consideri importante il ciclo dell’azoto, poiché non ha un ruolo noto nella respirazione o nella fotosintesi. Invece l’idrogeno, in forma di nitrati, proteine e aminoacidi, è essenzialmente importante nella nutrizione di animali e piante. In che modo l’azoto nell’aria trova la sua strada in questi cicli ecologici? La risposta sta principalmente nel suolo, dove i batteri, liberi o in associazione con piante, ‘fissano’ l’azoto in forme utilizzabili. Così, gli animali derivano tutto il loro azoto dal regno vegetale. Un altro contributore alla fissazione dell’azoto è l’illuminazione. E data l’importanza dell’azoto per la nutrizione, non meraviglia che l’umanità abbia imparato ad industrializzare il processo della sua fissazione. Tuttavia, come per gli altri cicli atmosferici, questo ha portato problemi per l’uso eccessivo – in questo caso, i fertilizzanti nitrati. Ancora una volta, sembra che l’umanità stia scoprendo l’urgente necessità di imparare una misura di moderazione nei suoi interventi sui cicli naturali, data la nostra limitata comprensione della loro sottigliezza e complessità.

SCUDO

L’atmosfera non è solo il principale elemento motore della circolazione planetaria. È anche un protettore. La maggior parte delle persone ha sentito parlare dello strato di ozono, e sa che questo ci protegge da alcuni degli effetti dannosi della luce ultravioletta (UV). L’individuazione del buco nell’ozono sull’Antartico, il suo collegamento con i clorofluoricarburi (CFC), e la cooperazione internazionale per risolvere questo problema, sono parte della storia recente dei nostri tempi. Il Protocollo di Montreal, un accordo internazionale per eliminare gradualmente la produzione di molti prodotti chimici che danneggiano l’ozono, è stato chiamato “il singolo accordo internazionale ad oggi più riuscito” dall’ex segretario generale dell’ONU, Kofi Annan. Una volta ancora è l’esempio del valore chiave in Aquarius della condivisione – in questo caso la conoscenza scientifica e la responsabilità politica. La cosa interessante è che l’ozono si crea in realtà proprio dalla radiazione – UVA – contro la quale è di conseguenza uno scudo. E lo strato di ozono non è il solo scudo presente nell’atmosfera. Sopra lo strato di ozono si trova la ionosfera, anch’essa uno strato che procura protezione contro varie forme di radiazione pericolosa, allo stesso tempo fornendo anche un legame elettrico vitale con il più ampio sistema solare.

PONTE

Ora si sta affermando la prova che la ionosfera è collegata sia con i lampi durante le tempeste di tuoni, (che si verificano molto al di sotto di essa) sia con i fenomeni elettrici nella magnetosfera – la regione che si estende molto al di là della ionosfera, dominata dal campo magnetico della terra e la sua interazione con le particelle provenienti dal sole note come vento solare, sia con il campo magnetico interplanetario. Il campo magnetico della terra incanala il vento solare giù nella ionosfera ai poli Nord e Sud, dando luogo alla maestosa bellezza dell’aurora boreale. I colori dell’aurora sono creati dalla ionizzazione elettrica di vari gas nell’atmosfera, proprio come in una lampadina a fluorescenza. Ed ora sembra che tra la magnetosfera e la ionosfera si verifichi un’interazione periodica sull’intera superficie della terra, non solo ai poli. Le implicazioni più profonde di questa connessione elettrica vengono meglio esaminate nel prossimo articolo.

1. L’Unione Astronomica Internazionale, assieme all’UNESCO, celebra il 2009 come Anno Internazionale dell’Astronomia. Sono stati organizzati molti eventi in “uno sforzo globale per aiutare i cittadini del mondo a riscoprire il loro posto nell’Universo attraverso il cielo diurno e notturno, e quindi a impegnarsi in un senso personale di meraviglia e scoperta”. Uno scopo ulteriore è quello di educare il pubblico su “come la conoscenza scientifica può contribuire ad una società più equa e pacifica”. Per maggiori informazioni, vedere il sito www.astronomy2009.org/general/about/

2. Questo fatto riguardo la fotosintesi – che può rimuovere l’ossido di carbonio dall’atmosfera e ‘fissare’ il carbonio come carboidrato per la durata della vita della pianta – spiega perché piantare alberi è considerato un modo per riequilibrare o bilanciare le emissioni di ossido di carbonio da altre fonti, come la combustione di combustibili fossili.

3. L’iniziativa di meditazione di World Goodwill Il ciclo di conferenze ha tra i temi principali l’idea della ‘Amministrazione della terra’. Per maggiori informazioni, vedere l’articolo finale.

LA BUONA VOLONTÀ È... l’ossigeno dell’universalità.

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