L’Approccio del Plenilunio del Toro e dei Gemelli

A questo punto devo far notare, e lo faccio con grande gioia, che il 1946 segna l’inizio di un ciclo nel quale l’umanità sarà più strettamente implicata nelle festività di quanto lo sia mai stata, e potrà svolgervi una parte molto più importante di quanto abbia mai fatto prima. La festa del Wesak è celebrata da lungo tempo in molti paesi e, col procedere del tempo e con l’istruzione di massa, la riunione tenuta al Plenilunio di Maggio assumerà grande importanza, ma la sua nota dominante sarà cambiata. Non è stato ancora annunciato quale sarà la nuova e non lo sarà ancora per 35 anni. Come indicai in precedenza, il suo significato e quello del Venerdì Santo appartengono al passato e la loro utilità è quasi esaurita. È intenzione del Buddha e del Cristo che in ogni paese un giorno debba esservi qualcuno che agirà come loro rappresentante al momento delle due feste, in modo che la distribuzione d’energia spirituale proveniente dal primo dei grandi aspetti o raggi sarà diretta dal Buddha (e più tardi da Shamballa) al Cristo, e poi dal Cristo ai discepoli di ogni paese che possono essere adombrati, e agire così da canali per la corrente diretta d’energia. Al Plenilunio di Giugno si seguirà il medesimo procedimento, tranne che la partecipazione di Shamballa sarà meno importante, e con la differenza che alla festa di Maggio sarà adombrato un discepolo di primo raggio, mentre alla festa di Giugno sarà un discepolo di secondo raggio che rappresenterà in ogni paese il Cristo. (Messaggio del Wesak 1946 - L’Esteriorizzazione della Gerarchia, p 553)

La Festa del Wesak – Il Plenilunio (Tauro) del Buddha

Il giorno del Wesak è il “giorno di salvaguardia”, e i due seguenti sono i “giorni di distribuzione”.
Per la Gerarchia dei Maestri queste parole hanno un senso diverso dal comune ed è inutile (e proibito) spiegarne il significato profondo. Significano comunque cinque giorni di sforzo intensissimo, che comportano la rinuncia a tutto ciò che potrebbe intralciare la nostra efficienza quali canali di forza spirituale. Dopo la debita preparazione, consacrazione e aspirazione intensa dei primi due giorni, in quello del Wesak ci consideriamo nient’altro che recipienti o custodi di quel tanto di forza spirituale in arrivo, che ci è possibile contenere. Come canali, dobbiamo dimenticare noi stessi nel servizio di stabilire il contatto, d’accogliere e serbare la forza per il resto dell’umanità. Dobbiamo considerare il Wesak stesso come un giorno di silenzio (alludo alla pace interiore e alla solennità silenziosa che può restare intatta, anche se all’esterno si serve con la parola e l’interesse palese), un giorno di servizio del tutto esoterico, e di totale abnegazione, dedicato all’umanità e ai suoi problemi. Durante questo tempo l’attenzione deve costantemente convergere su due pensieri: le necessità dei nostri simili, e l’urgenza di provvedere un canale di gruppo attraverso il quale le forze spirituali possano riversarsi nel corpo dell’umanità, sotto la guida esperta dei membri della Gerarchia a ciò preposti.

Per due giorni prima del plenilunio si manterrà l’atteggiamento di consacrazione e servizio e cercheremo d’assumere quell’atteggiamento di ricettività a ciò che l’anima impartirà per renderci utili alla Gerarchia. Questa si avvale di gruppi d’anime, e la potenza di quest’azione collettiva deve essere messa alla prova. Questi gruppi a loro volta stabiliscono il contatto con le personalità in vigile attesa consacrata, e le alimentano. Nel giorno del plenilunio cercheremo di mantenerci saldi nella luce, senza formulare ciò che dovrà accadere, né attendere risultati o effetti tangibili.

Nei due giorni seguenti distoglieremo il centro dell’attenzione da noi stessi ed anche dai piani soggettivi, per volgerlo al mondo esterno, cercando di trasmettere o trasferire la quota d’energia spirituale con cui si sia acquisito il contatto. A questo punto il nostro compito in questo specifico campo di cooperazione sarà compiuto.

Quest’azione della Gerarchia si prolunga per cinque giorni, preceduti da una preparazione molto intensa. Essa comincia esattamente nel momento in cui “il sole inizia a muovere verso nord”. Ma la Gerarchia non conosce stanchezza come gli esseri umani e l’aspirante non può sostenere un periodo così lungo di preparazione, per quanto profonda sia la sua devozione.

Quando il Grande Signore era in Terra disse ai discepoli che il risanamento spirituale non è coronato dal successo senza preghiera e digiuno. Volete riflettere su queste parole? Questo è appunto un tentativo di gruppo mirante ad una grande guarigione collettiva, e potrà avere buon esito con la preghiera (desiderio santificato, pensiero illuminato e intensa e ardente aspirazione) e la disciplina del corpo fisico, per breve tempo e per un fine preciso.

Cosa dovrebbe compiersi in questi importanti pleniluni di maggio? Elencherò le mete per ordine d’importanza, con quanta chiarezza e brevità questo soggetto così astruso consente:

  1. Si sprigionano energie capaci d’influire potentemente sull’umanità e che, se liberate, stimolano l’amore, la fratellanza e la buona volontà sulla terra. Esse sono tanto definite e reali quanto quell'energie di cui si occupa la scienza che vanno sotto il nome di “raggi cosmici”. Parlo d’energie vere e proprie e non di astrazioni emotive.
  2. Tutti gli uomini di buona volontà esistenti nel mondo si fondono in un complesso integrato e responsivo.
  3. Invocazione e risposta di certi grandi Esseri, la Cui opera può essere e sarà possibile se il primo scopo è conseguito mediante il compimento del secondo. Riflettete su questa sintesi di tre finalità. Il nome dato a queste Forze viventi non ha alcuna importanza. Si possono considerare come delegati di Dio a collaborare con lo Spirito di Vita e di Amore sul nostro pianeta, Colui in Cui viviamo, ci muoviamo e siamo. Altri possono considerarle come gli Arcangeli dell’Altissimo, la cui azione è resa possibile dall’attività del Cristo o del Suo corpo di discepoli, la vera Chiesa vivente. O come i dirigenti della Gerarchia planetaria, preposti all’evoluzione mondiale che raramente partecipano all’attività esteriore nel mondo, che lasciano ai Maestri di Saggezza, salvo in casi d’emergenza come questo. Qualunque sia il loro nome, Essi sono pronti ad aiutare, se l’appello degli aspiranti e dei discepoli in occasione del plenilunio di maggio e di giugno ha forza e potere sufficienti.
  4. Evocazione, dal lato interiore, di un’attività strenua e concentrata della Gerarchia dei Maestri, le Menti illuminate cui è affidato di dirigere il mondo. Si cerca una rispondenza effettiva fra questi tre gruppi:
    1. La Gerarchia in attesa (in questi tempi in attesa ansiosa), perché neppure i Suoi membri possono prevedere come reagiranno gli uomini e se saranno abbastanza saggi da avvalersi dell’occasione offerta. Essi stanno, guidati dal Cristo, Maestro di tutti i Maestri, Istruttore degli Angeli e degli uomini. Egli è stato eletto intermediario diretto fra la terra e il Buddha il quale, a Sua volta, è l’intermediario consacrato fra l’intera Gerarchia in attesa e le Forze vigilanti.
    2. Il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo, ora composto di tutti i servitori dell’umanità sensibili e consacrati, miranti alla pace mondiale, che vogliono stabilire la buona volontà come base dell’esistenza e dell’espansione future. In origine esso era composto di pochi discepoli accettati e aspiranti consacrati. Negli ultimi dieci mesi è stato aperto a tutti gli uomini di buona volontà che operano attivamente per la vera comprensione, disposti a sacrificarsi per aiutare l’umanità, che ignorano qualsiasi barriera, e si sentono uguali a tutti gli uomini di tutte le razze, nazionalità e religioni.
    3. Le masse umane che hanno reagito alle idee inviate, e risposto favorevolmente alle finalità della comprensione internazionale, dell’interdipendenza economica e dell’unità religiosa.

Quando questi tre gruppi di pensatori e servitori saranno in rapporto e allineati, sia pure momentaneamente, molto potrà essere fatto; saranno aperte le porte della nuova vita, e nuove forze spirituali affluiranno. Questa è l’idea e la meta del Gruppo.

Ora vi pongo una domanda. Che importanza ha per voi, personalmente, il plenilunio di maggio? Lo ritenete tale da meritare il massimo impegno? Credete veramente che in quel giorno si sprigioni un’energia spirituale sufficiente a mutare le cose del mondo, sempre che i figli degli uomini facciano la loro parte? Credete davvero, e siete disposti ad attenervi in pratica a questa convinzione, che in quel giorno il Buddha, in cooperazione col Cristo, con la Gerarchia delle Menti illuminate, con l’aiuto offerto da taluni dei Troni, Principati e Potestà di Luce, corrispondenze superiori delle potenze delle tenebre, stiano in attesa di compiere i disegni di Dio, quando ne sia concesso il diritto ed il permesso dagli uomini? Il vostro compito principale in questo periodo non è di combattere le potenze del male e delle tenebre, ma di destare interesse per le forze della luce e mobilitarle insieme alle risorse degli uomini di buona volontà e retta inclinazione presenti nel mondo d’oggi. Non opponetevi al male, ma organizzate e mobilitate il bene in modo tale, e tanto rafforzate quelli che lavorano per la giustizia e l’amore, che il male abbia occasioni sempre minori.

Se avete fede come un granello di senape in ciò che ho detto, se credete fermamente nell’opera dello spirito di Dio e nella divinità dell’uomo, dimenticate voi stessi e, da questo istante, consacrate ogni sforzo a collaborare al tentativo predisposto per mutare il corso delle vicende mondiali, intensificando l’amore e la buona volontà nel mondo durante il mese di maggio. (Raggi II, pp. 686 -691).

La Festa dell'Umanità - Il plenilunio (Gemelli) del Cristo

La festività di Giugno, così particolarmente del Cristo e che mette in rilievo il Suo rapporto con l’umanità, comprende in realtà tre giorni, ognuno dei quali ha una nota fondamentale diversa:

  1. La nota fondamentale dell’ Amore in senso gerarchico - libero da sentimento, emozione e enfasi personale - un amore che sacrifica e comprende, che agisce con forza e decisione e che opera a vantaggio del tutto e non nell’interesse di un qualsiasi gruppo o individuo.
  2. La nota fondamentale della Resurrezione, che mette in evidenza la nuova nota della vita, del Cristo vivente e di quella “vita più abbondante” che la guerra ha reso possibile costringendo ad un ritorno ai valori reali.
  3. La nota fondamentale del Contatto, di un più stretto rapporto fra il Cristo e la sua gente, fra la Gerarchia e l’Umanità.

La parola “nota fondamentale” è stata scelta deliberatamente e significa il suono che precede ogni afflusso maggiore durante la festività di Maggio; queste energie saranno liberate con una solenne cerimonia in ognuno dei tre giorni. Ad ogni cerimonia il Cristo pronuncerà da solo la nuova Invocazione, e la Gerarchia unita intonerà poi una sola stanza (una ogni giorno) invocando luce, amore e volontà di bene. I discepoli e gli iniziati che s’interessano al movimento dei Triangoli o a quello della Buona Volontà e lo osservano, lo terranno presente mentre recitano la prima e la terza stanza, mentre il nuovo gruppo di servitori del mondo sarà oggetto d’attenzione quando è cantata la seconda stanza.

Vorrei perciò richiamare la vostra attenzione sull’interesse dimostrato dalla Gerarchia per lo sforzo embrionale nel quale siete impegnati e che io iniziai. Vorrei però far notare che l’attenzione concessa non è esclusiva, ma che dovunque siano riuniti in due o tre nel nome del Maestro della Gerarchia, affluirà energia; che dovunque la buona volontà sia lo scopo e susciti uno sforzo in una forma qualsiasi, l’energia della volontà di bene si farà sentire, e che i membri del nuovo gruppo di servitori del mondo sono ben più numerosi dei pochi che conoscete. Oggi sono parecchi milioni. (Messaggio del Wesak 1946 - L’esteriorizzazione della Gerarchia, pp 555-556)

Rapporto fra le Due Feste

In primo luogo, al momento del Plenilunio di Maggio, il Buddha pronuncerà un grande mantram e diverrà “l’Agente di assorbimento della forza di primo raggio. Userà il potere magnetico del secondo raggio per attrarre a Sé questa forza e trattenerla fermamente prima di indirizzarla di nuovo. Poi il Cristo diverrà, per conto della Gerarchia, “l’Agente ricevitore” di questa potente energia, e i sette gruppi di Maestri che operano con il regno umano e quelli subumani diverranno (in risposta alla sua richiesta) gli “Agenti direttori” della settuplice espressione di questa forza.

In secondo luogo, al momento del Plenilunio di Giugno, la Gerarchia, sotto la guida del Cristo, libererà la volontà di bene sull’umanità, producendo sette grandi risultati, secondo i sette sottoraggi del primo Raggio, di Volontà o Potere.

  1. Sarà dato potere ai discepoli del mondo e agli iniziati fra gli uomini, in modo che possano dirigere efficacemente e sapientemente il prossimo processo di ricostruzione.
  2. La volontà d’amare stimolerà gli uomini di buona volontà di tutto il mondo affinché l’odio sia gradatamente vinto e gli uomini cerchino di vivere insieme cooperando. Questo richiederà un certo tempo, ma l’impulso interiore è presente ed è soggetto a stimolazione.
  3. La volontà d’azione condurrà gli uomini intelligenti di tutto il mondo ad inaugurare le attività che porranno le fondamenta di un mondo nuovo e più felice.
  4. Anche la volontà di cooperare aumenterà continuamente. Gli uomini desidereranno e richiederanno giuste relazioni umane, un risultato più generale di quello prodotto dall’attività dei primi tre aspetti di questo raggio, ma che ne sarà una conseguenza naturale.
  5. La volontà di conoscere e di pensare correttamente e creativamente diverrà una caratteristica preminente delle masse. La conoscenza è il primo passo verso la saggezza.
  6. La volontà di persistere (che è un aspetto della devozione e dell’idealismo) diverrà una caratteristica umana, una sublimazione dell’istinto fondamentale di conservazione. Questo condurrà alla fede persistente negli ideali presentati dalla Gerarchia e alla dimostrazione dell’immortalità.
  7. La volontà di organizzare promuoverà un processo costruttivo che sarà portato avanti sotto l’ispirazione diretta della Gerarchia. I mezzi usati saranno il potere della volontà di bene del nuovo gruppo di servitori del mondo e la buona volontà responsiva del genere umano.

(Messaggio del Wesak 1944 - L’esteriorizzazione della Gerarchia, pp 440-441)

Ogni anno, al plenilunio di giugno, l’amore di Dio, l’essenza spirituale del fuoco solare, raggiunge il punto più elevato d’espressione. Questo accade tramite la Gerarchia, quel grande gruppo di anime che è sempre stato il custode del principio di luce, di amore illuminato, e che sempre, lungo le età, focalizza l’attenzione sul genere umano quando l’influenza spirituale èal culmine. Fa questo, tramite uno dei grandi Figli di Dio. Il plenilunio di giugno del 1943 vide l’afflusso d’amore divino raggiungere la massima espressione mai avutasi e ad un punto di altezza tale che, anche per quel particolare Figlio di Dio, è il Suo punto più elevato. Tale è la legge. Quando un Cristo incarnato nel tempo e nello spazio, raggiunge la meta del Suo conse- guimento, giunge a questo riconoscimento al plenilunio di giugno, perché nel segno dei Gemelli si compie e si celebra la vittoria completa della vita sulla forma e dello spirito sulla materia.

L’amore di Dio, focalizzato nel Cristo, cerca di esprimersi in un atto, particolarmente utile, di servizio all’umanità. Nel corso delle età questo servizio ha assunto forme differenti, ma si è sempre espresso con due episodi: uno di essi, il primo, rivela il Cristo nel suo ruolo di Dio salvatore che si sacrifica per puro amore del prossimo. Gli annali della Gerarchia contengono molti racconti analoghi di sacrificio e di servizio, che risalgono fino alla notte dei tempi. Il principio salvifico del puro amore, nell’ora del massimo bisogno dell’umanità, trova espressione nell’opera di un Salvatore del Mondo, che “per la salvezza del Suo popolo, si manifesta”. In questo modo egli soddisfa il bisogno e nel contempo rafforza il legame che unisce la Gerarchia all’umanità. Il compito del Cristo (come espressione nel tempo e nello spazio del secondo aspetto divino) è di stabilire rapporti. Ogni rappresentante ciclico della divinità facilita l’avvicinamento della Gerarchia all’Umanità e suggella questo servizio con un atto finale che diventa il nucleo storico per mezzo del quale le generazioni successive lo ricorderanno.

Compiuto questo, Egli resta col Suo popolo quale Capo della Gerarchia fino a quando giunge la Sua seconda opportunità, in cui, quale Rappresentante sia dell’umanità che della Gerarchia, può porle entrambe in contatto con Shamballa. Fa questo con un grande atto di evocazione, cercando di realizzare un rapporto più stretto fra tutti e tre i grandi centri planetari: Shamballa, Gerarchia e l’Umanità. Può farlo, perché lo sviluppo dell’aspetto saggezza nella sua natura lo rende possibile. Il principale aspetto di collegamento dell’universo è l’energia di Amore-Saggezza. L’Amore collega la Gerarchia all’umanità, e la Saggezza collega la Gerarchia a Shamballa. Solo quando Umanità e Gerarchia opereranno insieme in sintesi effettiva potrà essere consentito il completo afflusso dell’energia di Shamballa tramite gli altri due centri.

Per favorire questo processo di progressivo perfezionamento ed il completo allineamento finale, deve essere invocato e accettato l’aiuto del Buddha. L’opera del Cristo come Dio Salvatore può essere compiuta da Lui solo, senza aiuto. L’opera del Cristo quale Dio Preservatore richiede ancora l’opera unita dei due massimi rappresentanti del secondo aspetto divino presenti insieme sulla terra, come è il caso oggi per il Buddha e il Cristo. Questo è il primo ciclo della storia dell’umanità in cui ciò si verifica. Lungo le età, l’uno o l’altro erano presenti, ma non entrambi simultaneamente. Ma ora è giunto il momento in cui si può entrare in contatto con Shamballa ed evocarne l’energia. Perciò abbiamo l’attività del Buddha al plenilunio di maggio e quella del Cristo a quello successivo di giugno. La loro attività congiunta serve a creare un più stretto accostamento tra il Signore del Mondo e la Gerarchia, tramite i suoi quattro rappresentanti: il Buddha, il Cristo, il Manu e il Mahachohan, i cinque punti d’energia che creano in questo momento la stella a cinque punte dell’umanità. (I Raggi e le Iniziazioni, pp. 88-90)

World Invocation Day

Since 1952 the Full Moon of Gemini has also been observed as World Invocation Day. The Great Invocation, used by humanity since 1945, has become an integral part of the work of the Festivals and of preparation for the reappearance of the Christ.

LA GRANDE INVOCAZIONE

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio,
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.

Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio,
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.

Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto,
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini.
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.

Dal centro che vien detto il genere umano,
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.

Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.