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PARTE TERZA - LA FINE DELL’ILLUSIONE - Parte 1

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PARTE TERZA

LA FINE DELL'ILLUSIONE

Accingiamoci ora a considerare la terza parte riguardante l'annebbiamento mondiale. È difficile scrivere con chiarezza di questo argomento, poiché ci troviamo immersi nella sua più concentrata manifestazione, la peggiore che il mondo abbia mai visto, poiché l'annebbiamento di millenni di avidità ed egoismo, aggressività e materialismo si è focalizzato in tre nazioni. È dunque facile riconoscerlo ed è molto potente. Tre nazioni esprimono i tre aspetti dell’annebbiamento mondiale (illusione, annebbiamento e maya) in modo sorprendente, e il loro potente assalto sulla coscienza dell'umanità dipende non solo dall'adesione della Germania, del Giappone e dell'Italia a quel miasma antico, ma anche dal fatto che tutte le nazioni (sia le Nazioni Unite che quelle totalitarie) ne sono contaminate. Di conseguenza la libertà del mondo dipende in gran parte da quegli uomini di ogni popolo che, interiormente, sono passati da una di queste "illusioni annebbianti e impressioni mayaviche” dell’anima umana a una consapevolezza tale da vedere il conflitto in termini più vasti, come lotta fra il Guardiano della Soglia e l’Angelo della PRESENZA.

Sono questi gli aspiranti, i discepoli e gli iniziati del mondo, consapevoli del dualismo essenziale, del conflitto, più che della triplice natura della situazione mondiale alla base del dualismo di cui sono consapevoli. [162] Perciò il loro approccio al problema è più semplice e, grazie a questo, oggi la direzione del mondo è in gran parte nelle loro mani.

È proprio a questo riguardo che la religione, nel suo complesso si è smarrita, mi riferisco a quella ortodossa. Si è preoccupata del Guardiano della Soglia e i teologi hanno visto soprattutto l’aspetto materiale e fenomenico della vita, alimentando la paura, mentre l’Angelo è rimasto una teoria e un’aspirazione. Le varie filantropie che si affermano oggi, incuranti delle tendenze teologiche, stanno riportando l’equilibrio. Si basano infatti sulla fede nella innata rettitudine dello spirito umano, sulla divinità dell'uomo e sulla natura indistruttibile dell’anima umana. In ciò è implicito il concetto della PRESENZA, o Dio Immanente, ed è la necessaria reazione alla fede in Dio Trascendente. È una rivoluzione spirituale che ha giocato un ruolo equilibrante e non deve destare preoccupazione, poiché Dio Trascendente esiste in eterno ma può essere conosciuto e accostato correttamente soltanto tramite Dio Immanente - immanente nell’individuo, nei gruppi e nelle nazioni, nelle istituzioni e nelle religioni, nell’umanità e nella stessa Vita planetaria. Come ha fatto per millenni, oggi l’umanità combatte illusione, annebbiamento e maya. Pensatori avanzati, uomini sui Sentieri della Prova, del Discepolato e dell’Iniziazione, sanno ormai ben distinguere materialismo e spiritualità, Guardiano della Soglia e Angelo della PRESENZA e il dualismo fondamentale della manifestazione. In virtù di questa netta demarcazione si possono notare e valutare chiaramente le cause degli eventi mondiali, gli obiettivi planetari, i modi e i metodi per riprendere quel contatto spirituale tanto diffuso ai tempi [163] dell’Atlantide e da gran tempo obliato, nonché le tecniche per avviare la nuova era e la sua cultura.

Le generalità sono sempre imprecise, ma si può dire che la Germania concentra in sé l’illusione mondiale più potente dei tre aspetti dell’annebbiamento mondiale). Il Giappone manifesta maya (la forma più cruda della forza materiale) e l’Italia, individualista e mentale, esprime l’illusione mentale. Le Nazioni Unite, pur con tutti i loro errori, limitazioni, debolezze e nazionalismi, focalizzano il conflitto tra Guardiano e Angelo; così le tre forme di annebbiamento e quella finale del conflitto fra l’ideale spirituale e il suo antagonista materiale sono simultanee. Le Nazioni Unite, tuttavia, per gradi ma in modo decisivo, con sforzo e aspirazione affiancano l’Angelo, ristabilendo l’equilibrio e producendo lentamente, su scala planetaria, le condizioni che finiranno per disperdere l’illusione, dissipare l’annebbiamento e devitalizzare maya, oggi prevalente. Lo fanno in virtù di un pensiero più chiaro di quello delle moltitudini di ogni paese, concordi contro le tre Potenze dell’Asse grazie alla crescente capacità di concepire idee in senso globale, verso l’auspicabile ordinamento o federazione mondiale, e alla loro capacità di discriminare fra le Forze della Luce e il potere del male o materialismo.

L’opera di coloro che vedono il mondo come campo di conflitto tra il Guardiano della Soglia e l’Angelo della Presenza può essere così descritta:

1. Produrre condizioni mondiali in cui le Forze della Luce possano trionfare su quelle del Male. Possono farlo con le loro forze armate e la chiara visione.

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2. Educare l’umanità a distinguere fra:

a. Spiritualità e materialismo, indicando la diversa finalità dei due gruppi di forze combattenti.

b. Condivisione e avidità, prospettando un mondo futuro in cui predomineranno le Quattro Liberà e dove ognuno avrà l’occorrente per le giuste necessità della vita.

c. Luce e tenebra, dimostrando la differenza fra un futuro luminoso di libertà e opportunità e un’oscura schiavitù.

d. Cameratismo e separazione, da un lato secondo un ordinamento mondiale in cui odi razziali, distinzioni di casta e religiose non siano barriere alla comprensione internazionale, e dall’altro i sistemi dell’Asse basati su una razza dominatrice, su determinate tendenze religiose, sull’asservimento dei popoli.

e. Il tutto e la parte, guardando ciò che ci attende (per impulso evolutivo dello spirito), in cui la parte o unità di vita assume la propria responsabilità dell’insieme, e il tutto esiste per il bene della parte. 

L’oscurità è stata prodotta da millenni di annebbiamento. La luce è affermata e manifestata dagli aspiranti e dai discepoli di tutto il mondo i quali, con gli atteggiamenti, le opere, gli scritti e la parola la portano nei luoghi oscuri.

3. Preparare la via alle tre energie spirituali che trascineranno l’umanità in un’era di comprensione, conducendo alla chiarezza mentale focalizzata delle menti di tutti gli uomini. Queste energie, prossime a manifestarsi, sono:

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a. L’energia dell’intuizione, che disperderà progressivamente l’illusione mondiale determinando automaticamente un grande aumento del numero di iniziati.

b. L’attività della luce, che mediante l’energia di illuminazione dissiperà l’annebbiamento mondiale e condurrà migliaia di uomini sul Sentiero del Discepolato.

c. L’energia dell’ispirazione, che per propria irresistibile potenza, come un vento impetuoso devitalizzerà o eliminerà il potere attrattivo di maya o della sostanza. Ciò libererà innumerevoli migliaia di uomini verso il Sentiero della Prova.

4. Sprigionare nuova vita nel pianeta con ogni possibile mezzo. Il primo passo sta nel dimostrare che il potere del materialismo è infranto dalla totale disfatta delle Potenze dell’Asse e, in secondo luogo, dalla capacità delle Nazioni Unite di comprovare la potenza dei valori spirituali con le loro attività costruttive per ristabilire l’ordine mondiale e porre le basi per garantire un modo di vivere migliore e più spirituale. Tutto ciò è da farsi sia individualmente, da ciascuno, sia dalle nazioni come insiemi collettivi. La prima parte è in atto, la seconda attende di essere iniziata.

5. Aprire gli occhi alle nazioni del mondo sulle verità insegnate dal Buddha, Signore della Luce, e dal Cristo, Signore dell’Amore. A tale riguardo possiamo dire che:

a. Le nazioni dell’Asse devono comprendere l’insegnamento del Buddha, enunciato nelle Quattro Nobili [166] Verità, e che la causa di tutto il dolore e di tutte le miserie è il desiderio di cose materiali.

b. Le Nazioni Unite devono imparare ad applicare la Legge dell’Amore come enunciata nella vita del Cristo, e ad esprimere la verità secondo cui “nessuno vive per se stesso”, quindi nessuna nazione, e che la meta di ogni sforzo umano è la comprensione amorevole ispirata all’amore per il Tutto.

Se la vita e gli insegnamenti di quei due grandi Avatar saranno compresi e messi nuovamente in pratica nella vita presente, nelle vicende e nel pensiero umano e nella vita di ogni giorno, l’ordine mondiale attuale (che è invero un gran disordine) può essere a tal punto modificato da consentire il graduale avvento di un mondo nuovo e di una nuova razza umana. Rinuncia e volontà di sacrificio dovrebbero essere le note fondamentali del periodo postbellico, prima dell’inizio della nuova era.

Gli studenti devono ricordare che ogni manifestazione e ogni punto di crisi sono simboleggiati dall’antico simbolo del punto nel cerchio, centro di potere in una sfera d’influenza o aura. Così è oggi per l’intero problema dell’eliminazione dell’attuale annebbiamento e dell'illusione mondiali, causa fondamentale dell’attuale grave situazione e della catastrofe mondiale. La possibilità di dissolverli è accentrata nei due Avatar: il Buddha e il Cristo.

Within Nella sfera dell’annebbiamento (il piano astrale o delle emozioni) apparve un punto di luce. Il Signore di Luce, il Buddha, focalizzò in sé l’illuminazione che avrebbe infine reso possibile disperdere l’annebbiamento. Nel mondo dell’illusione (il piano mentale) apparve il Cristo, il Signore [167] d’Amore, che incarnò in Sé il potere della Volontà attrattiva di Dio. Egli prese a disperdere l’illusione attirando a Sé (con la potenza dell’Amore) i cuori degli uomini ed espresse questa determinazione dicendo: “Quando sarò innalzato, attirerò tutti gli uomini a Me.” (Giov. 12: 32). Al livello da loro raggiunto si rivela il mondo della percezione spirituale, della verità e delle idee divine, e l’illusione scompare.

L’opera congiunta di quei due grandi Figli di Dio, concentrata tramite i Loro iniziati e discepoli mondiali, inevitabilmente disperderà illusione e nebbie: l’una con il riconoscimento intuitivo della realtà da parte delle menti in sintonia con essa, l'altra con il riversarsi della luce della ragione. Il Buddha compì il primo sforzo planetario per dissipare l’annebbiamento mondiale; il Cristo compì il primo sforzo per dissolvere l’illusione. La loro opera ora deve essere continuata con intelligenza da un’umanità abbastanza saggia per riconoscere il proprio dharma. Gli uomini si stanno rapidamente disilludendo e di conseguenza la loro visione sarà più chiara. L’annebbiamento viene costantemente rimosso dalle loro vite. Ciò si deve all’avvento di nuove idee, focalizzate dagli intuitivi e diffuse dai pensatori. In gran parte ciò è stato favorito dal riconoscimento, inconscio ma non meno effettivo, del vero significato delle Quattro Nobili Verità da parte delle moltitudini. Libera dall’illusione e dall’annebbiamento l’umanità potrà attendere la prossima rivelazione, effetto dell’azione congiunta del Buddha e del Cristo. Tutto ciò che possiamo prevedere e preannunciare è che, grazie alla fusione di luce e amore e alla reazione della “sostanza illuminata al potere d’attrazione dell’amore” i risultati saranno di vasta portata. Con ciò ho dato a chi può comprendere [168] un utile e profondo indizio sul metodo e proposito dell’iniziativa del plenilunio del giugno 1942. È anche la chiave della vera comprensione dell’opera di quegli Avatar, finora misconosciuta. Aggiungo che una volta compreso cosa sia la “trasfigurazione” si saprà che quando “il corpo è pieno di luce”, “in quella luce vedremo la LUCE”. Ciò significa che quando la personalità è in una certa misura purificata, consacrata e illuminata, il potere magnetico dell’anima (la cui natura è amore e comprensione) può agire e i due elementi si fondono. Il Cristo ne diede la prova.

Quando l’opera del Buddha (principio buddhico incarnato) sarà compiuta nel discepolo che aspira e nella sua personalità integrata, lo sarà anche quella del Cristo (principio d’Amore incarnato) ed entrambi— luce e amore — rifulgeranno radiosi nel discepolo trasfigurato. Ciò che vale per il singolo vale anche per l’umanità, che oggi (ormai matura) può “penetrare nella realizzazione” e partecipare coscientemente a illuminare e agire in spirito d’amore. Gli effetti pratici saranno l’eliminazione dell’annebbiamento, liberando lo spirito umano dalle catene della materia, nonché il dissolvimento dell’illusione, riconoscendo la verità quale esiste nella coscienza di chi è polarizzato nella “consapevolezza del Cristo”.

Non sarà certo un processo rapido, ma secondo regola e ordine; il buon esito finale è certo, nonostante la relativa lentezza di esecuzione, fase per fase. Fu iniziato dal Buddha [169] a livello astrale e dal Cristo a livello mentale, quando si manifestò sulla Terra. Tale processo fu indice che l’umanità era prossima alla maturità e si sviluppò lentamente via via che, nel corso degli ultimi duemila anni, i due Grandi Esseri riunirono attorno a sé discepoli e iniziati. Giunse a grande efficacia quando il canale di comunicazione fra Shamballa e Gerarchia venne aperto e allargato, e con lo stabilizzarsi del rapporto fra questi due grandi Centri e l’umanità.

Al plenilunio di giugno del 1942 si fece una prima prova della comunicazione diretta fra il Centro dove il Volere di Dio impera, il Centro dove Amore di Dio governa e il Centro dell’attesa intelligente. Quella prova avvenne mediante l’azione combinata del Buddha, del Cristo e di coloro che risposero al Loro influsso congiunto; ebbe luogo nel mezzo del terribile assalto delle forze del male, protraendosi dal plenilunio (30 maggio 1942) al 15 giugno 1942. Fu intensa la concentrazione delle Forze spirituali e si ricorse a una Invocazione speciale (che l’umanità non può usare), ma in ultima analisi il buono o cattivo esito della prova fu determinato dall’umanità stessa.

Forse pensate, a torto, che pochi conoscano o comprendano le occasioni o ciò che traspira. Ma il successo di prove di tal genere non dipende dalla conoscenza esoterica dei pochi (relativamente) cui sono parzialmente noti fatti e notizie, ma anche dalla tendenza dei molti che inconsciamente aspirano alle realtà spirituali, che cercano un modo nuovo e migliore di vivere per tutti, [170] he desiderano il bene comune e anelano a una vera esperienza di bontà, di retti rapporti e di spiritualità fra gli uomini. Questi sono innumerevoli e si trovano in tutti i popoli.

Quando il Volere di Dio, espresso a Shamballa e focalizzato nel Buddha, l’Amore di Dio, espresso nella Gerarchia e focalizzato dal Cristo, e il desiderio intelligente dell’umanità focalizzato da discepoli, aspiranti e uomini di buona volontà saranno allineati (coscientemente o inconsciamente) avverrà un grande riorientamento. È un evento possibile.

Primo effetto sarà l’illuminazione del piano astrale e l’inizio della dispersione dell’annebbiamento; un secondo sarà l’irradiazione del piano mentale e il dissolvimento di tutte le illusioni passate, nonché la graduale rivelazione di nuove verità di cui gli ideali di un tempo e le varie formulazioni furono preludio e segno. Riflettete su questa affermazione. Il segnale indica la via da percorrere, non rivela la meta; è indicativo, non conclusivo. Così è stato finora per tutte le verità.

Occorrono dunque conoscitori e uomini di cuore e mente aperti, liberi da preconcetti fanaticamente conservati e antichi idealismi che devono essere riconosciuti come semplici segnali di grandi verità non ancora realizzate – verità che possono essere comprese in grande misura e per la prima volta SE le lezioni dell’attuale situazione mondiale e della catastrofe della guerra saranno debitamente apprese e verrà messa in gioco la volontà di sacrificio.

I Con quanto precede ho applicato, con esempi, l’insegnamento che concerne l’annebbiamento, l’illusione e maya, poiché il problema mondiale oggi è giunto a una crisi e la sua chiarificazione sarà il tema saliente [171] di ogni progresso (educativo, religioso ed economico) fino al 2025.

In questa sezione esamineremo i mezzi pratici con cui illusione, annebbiamento e maya possono essere eliminati dalla vita dell’individuo, poi da quella delle nazioni e infine del mondo intero. Dobbiamo sempre cominciare dalla singola unità di vita, il microcosmo; compreso il procedimento e il progresso in rapporto all’individuo, l’idea può essere estesa al gruppo, all’organizzazione, alla nazione e all’umanità nel suo complesso. Così ci avviciniamo alla grande Idea cui diamo il nome di Dio, il Macrocosmo.

Ci occuperemo dei vari metodi che così riassumo:

1. Metodo della Presenza, con cui l’anima assume il controllo della personalità integrata e dei suoi rapporti, orizzontali e verticali. Comporta lo sbocciare del fiore dell’intuizione, che dissolve l’illusione, rivela l’Angelo, è indice della Presenza e apre al discepolo il mondo delle idee e la porta delle iniziazioni superiori. Con la comprensione e applicazione di queste idee divine, o pensieri seme, da parte del discepolo egli diventa un iniziato e la terza iniziazione diventa la possibile meta immediata. L’intuizione è potere trasfigurante in atto. Questo metodo è connesso al poco noto Agni Yoga, o Yoga del Fuoco.

2. Metodo della Luce, con cui la mente illuminata assume il controllo del corpo astrale, o delle emozioni, e dissipa l’annebbiamento; con l’affluire della luce, la nebbia scompare. L’illuminazione prevale ed è possibile [172] vedere la realtà. Questo metodo è connesso al Raja Yoga e ha per meta la seconda iniziazione; determina la capacità di percorrere il Sentiero del Discepolato e consente all’uomo di “vivere illuminato dal divino”. L’illuminazione è potere trasformante in atto.

3. Metodo dell’Indifferenza, con cui si elimina maya, assumendo il governo del veicolo astrale purificato in modo cosciente e tecnico, liberando così le energie del corpo eterico dal dominio della materia o forza-sostanza e portando molti sul Sentiero della Prova. Quando vi sia “divina indifferenza” al richiamo della materia, l’ispirazione è possibile. Tale metodo è connesso al Karma Yoga nella sua forma più pratica e all’uso della materia in modo totalmente impersonale. La meta è la prima iniziazione, che consente di “vivere ispirato da Dio”. L’ispirazione è potere di trasmettere in atto.

1. METODO DELLA PRESENZA

Nello studio di questo soggetto lo studente deve tener presenti tre fattori: l’esistenza dell’intuizione, la realtà dell’illusione e la Presenza adombrante. La Presenza è rivelata dall’intuizione tramite l’Angelo e, una volta rivelata e riconosciuta, pone fine all’illusione.

L’illusione non va confusa con l’annebbiamento; essa si riferisce all’intero processo di rivelazione. L’annebbiamento può essere ed è sovente connesso alla distorsione di ciò che è rivelato, ma si ricordi che l’illusione riguarda in primo luogo la reazione della mente alla rivelazione, [173] via via che l’anima la registra e cerca di imprimerla sull’aspetto più elevato del sé personale inferiore. L’illusione deriva perciò dall’incapacità della mente di registrare, di interpretare o tradurre correttamente ciò che è stato trasmesso ed è quindi un peccato (se vi piace questo termine) dell’uomo intelligente e altamente evoluto, di chi percorre il Sentiero e si sta orientando nel modo giusto; è anche un peccato dei discepoli accettati che cercano di ampliare la coscienza in risposta al contatto dell’anima. Quando riescono a “vedere attraverso l’illusione” (in senso esoterico) sono pronti per la terza iniziazione.

Il nostro tema è dunque quello della rivelazione, al cui proposito premetto osservazioni di carattere generale per chiarire il problema dell’illusione mondiale e quindi anche quella individuale. 

La coscienza umana si è ampliata progressivamente col passare delle età, per due fattori principali fra loro connessi.

1. Il graduale sviluppo della mente umana per il decorso evolutivo. È l’innata capacità di ciò che chiamiamo mente, la chitta o sostanza mentale, di farsi sempre più sensibile all’influsso del mondo fenomenico e all’impressione dei mondi superiori dell'essere. La mente è lo strumento che registra il “divenire”, ma durante gli stadi finali dello sviluppo umano è anche in grado di registrare la natura o funzione dell’essere. Il divenire è rivelato dall’intelletto; l’Essere dall’intuizione. Studiando l’illusione, ricordate la natura strumentale della mente e la sua facoltà di registrare con esattezza, di interpretare [174] e trasmettere sia la conoscenza proveniente dal mondo fenomenico che la saggezza dell’anima.

2. Il metodo con cui l’umanità è resa consapevole di ciò che non è immediatamente evidente. È il metodo o processo di ciò che chiamiamo “rivelazione imposta”, ossia l’impressione trasmessa alle menti in grado di ricevere le idee, i piani e propositi presenti dietro le quinte, per così dire, che in ultima analisi determinano e condizionano il processo mondiale. Queste rivelazioni o impressioni vitali o soggettive sono rivelate dall'intuizione e non hanno alcun rapporto con le conoscenze, le impressioni e gli influssi connessi ai tre mondi dell’evoluzione umana, salvo in quanto (se afferrati e compresi) hanno contribuito a trasformare il modo di vivere dell’uomo, svelandogli le mete e indicandogli la sua vera natura. Le rivelazioni trasmesse nei millenni e impresse sulle menti preparate a riceverle riguardano i grandi elementi universali, l’insieme, e conducono a riconoscere l’unità della vita e la sua natura ilozoistica.

L’umanità e le sue civiltà sono prodotti di due processi paralleli: quello evolutivo, per cui la mente dell’individuo si è gradatamente sviluppata fino ad essere l’aspetto dominante della personalità; contemporaneamente la serie di rivelazioni progressive e saggiamente impartite che hanno avvicinato l’umanità all’ineluttabile comprensione dell’essere, inducendola ad allontanarsi dall’identificazione con la forma verso stati di coscienza considerati supernormali, ma del tutto naturali in senso spirituale.

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Per usare la terminologia occulta: l’Individualità ha costantemente perfezionato la mente, capace di percepire, comprendere, analizzare e interpretare, mentre l'iniziazione (quando il perfezionamento della mente sia relativamente elevato) con l’accrescersi dell’intuizione determina la comprensione dei valori spirituali mondiali, dell’essere unificato e della comprensione intuitiva. Ciò comporta lo spostamento del centro focale dell’individuo dal mondo fenomenico a quello della realtà. L’uso inferiore della mente e i suoi processi di sviluppo hanno prodotto l’illusione, mentre lo sviluppo della mente superiore e, più tardi, il suo uso quale trasmettitore dell’intuizione e della rivelazione superiore trasfigureranno i tre mondi fenomenici nel mondo dell’essere.

Spesso l’illusione è una percezione mentale del vero, male intesa e male applicata. Non ha nulla a che fare con la fase mentale di annebbiamento, sebbene possa calare nel mondo sottostante del sentimento, trasformandosi in nebbia astrale. In tal caso è estremamente potente, poiché la forma-pensiero è diventata un'entità dotata di potere vitale e il potere magnetico del sentimento si aggiunge alla fredda forma del pensiero. Riflettetevi. Allo stadio di cui stiamo trattando, che è di pura illusione, una rivelazione è però precipitata sul piano mentale dove, per incapacità di comprenderla, interpretarla correttamente o di applicarla utilmente, diventa illusione, costituendo un concetto ingannevole, cristallizzazione e una fonte di nozioni errate.

Il tema di questo metodo riguarda perciò principalmente:

1. Il processo di rivelazione. Esso è stato, ed è oggi, la principale testimonianza e garanzia dell’esistenza [176] (dietro le scene della vita fenomenica) di un Gruppo o Agente rivelatore con un triplice compito:

a. Valutare lo sviluppo della coscienza umana e sopperire al suo costante anelito e alla richiesta incessante di ulteriore luce e conoscenza.

b. Giudicare quale sia la prossima rivelazione, quale forma debba assumere, con quale mezzo abbia a manifestarsi e dove e quando ciò debba avvenire.

c. Accertare gli impedimenti, ostacoli e idee preconcette contro i quali essa dovrà lottare.

2. La Presenza è la forza che promuove ogni rivelazione ed è in realtà Dio Immanente che vuole essere riconosciuto, mosso Egli stesso dalla realtà di Dio Trascendente.

3. L’influsso dell’Angelo, seme di coscienza individualizzato mediante il quale, dopo sviluppo e adeguata risposta del sé personale inferiore, si rivela la Presenza. Ogni vera rivelazione riguarda sempre l’espandersi della gloria divina in qualche campo d’espressione, a testimoniare la celata Presenza latente.

4. La reazione degli intuitivi di tutto il mondo a quella rivelazione e la forma da loro usata per presentarla agli uomini di pensiero. Questi sono sempre i primi a riconoscere e a far propria la nuova verità. Gli intuitivi presentano la prossima fase di verità in una forma relativamente pura, anche se al momento della presentazione essa possa essere velata da simboli.

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5. La risposta del mondo che pensa alla verità presentata. Qui appaiono l’illusione e le errate interpretazioni e rappresentazioni. Se queste falsificazioni perdurano quanto basta per acquisire potere, si assommano all’illusione generale, ne diventano parte alimentandola e alimentandosene. È l’illusoria forma pensiero edificata e sviluppata nel corso dei secoli, che tanto domina le credenze delle moltitudini. Quando la rivelazione giunge a questo stadio, le masse ne vengono coinvolte; riconoscono per vera l’illusione, che intendono come realtà; non afferrano il significato della rivelazione presentata da simboli e la confondono con la sua veste illusoria; così la rivelazione percepita intuitivamente diventa una dottrina svisata e distorta. 

Interpretazioni e dogmi teologici sono di tale categoria e si ripete l'antico dramma del cieco che guida il cieco, cui il Cristo si riferì proprio quando parlò ai teologi del Suo tempo.

Quanto sopra vale per tutte le rivelazioni che si dipartono dal centro di luce, siano esse verità religiose, scoperte scientifiche o i grandi valori spirituali che governano l'umanità più avanzata di entrambi gli emisferi e che, di tempo in tempo, si arricchiscono di significato e di importanza.

a. L’intuizione dissolve l’illusione individuale

Oggi è tempo di crisi per la comprensione umana e si apre la possibilità di una nuova era in cui si potrà dissipare l’illusione e i pensatori potranno cominciare percepire con esattezza e senza fraintendimenti ciò che è trasmesso dagli intuitivi. Ciò non è ancora possibile per [178] le moltitudini. Occorrerà molto tempo prima che queste possano rispondere senza illusione, basata sulla facoltà di costruire forme pensiero, propria della mente inferiore. Le moltitudini cominciano appena ora a usare quest’ultima e l’illusione è quindi uno stadio necessario di prova e addestramento che esse devono attraversare, altrimenti non avrebbero occasione di molte e grandi esperienze indispensabili per sviluppare il discernimento. Questo è un punto che tutti gli insegnanti di occultismo dovrebbero ricordare. Dunque è essenziale insegnare alle moltitudini il significato dell’illusione, abituandole a vedere e distinguere il nucleo di verità pura presente in qualsiasi forma di verità che venga loro presentata. Altrettanto essenziale è che gli intuitivi imparino a comprendere, usare e governare la percezione spirituale, il divino isolamento e la giusta rispondenza caratteristiche dell’intuizione. Possono farlo grazie al Metodo della Presenza, ma non come solitamente presentato e insegnato.

Chiarirò dicendo che quel metodo si sviluppa secondo un sistema o modo di operare scientifico al quale gran parte degli aspiranti vengono preparati nelle scuole di vera meditazione e con il Raja Yoga. Le sue fasi cominciano dove le formule consuete cessano e presuppongono la facoltà di avvicinarsi all’Angelo o anima, e di elevare la coscienza alla fusione con l'anima. Elenco questi processi o stadi come segue:

1. Evocazione dello stadio di tensione. È fondamentale ed essenziale. È una tensione determinata dal completo dominio del sé personale, sì che sia “idoneo al contatto con il reale”.

2. Raggiungimento della fusione con l’anima o l’Angelo, che sorveglia l’avvicinamento al Sentiero dell’Evoluzione superiore.

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3.Tenere la mente salda nella luce dell’anima, che rimane l'atteggiamento del sé inferiore durante tutto il periodo di lavoro rimanente, mantenuto in stato di tensione dall’anima e non da uno sforzo della personalità. L’anima lo compie quando il sé inferiore ha fatto il massimo per giungere e alla necessaria tensione. 

Sono i tre stadi preliminari, ai quali lo studente dei misteri superiori è stato preparato dalla pratica dell’allineamento. Essi devono precedere ogni tentativo di sviluppare l’intuizione, ciò che può richiedere mesi (o persino anni) di accurata preparazione. Il fuoco è il simbolo della mente e queste sono le prime fasi dell’Agni Yoga, o Yoga del Fuoco, al quale il Raja Yoga ha preparato lo studente.

Seguono altri sei stadi che devono essere ben compresi e che sono la base di una prolungata e intelligente riflessione durante le attività e i doveri quotidiani, non in momenti stabiliti. Il discepolo o l’intuitivo sperimentato vive sempre la duplice vita di attività esterne e di intensa e simultanea riflessione spirituale. Sarà questa la caratteristica preminente del discepolo occidentale, a distinzione dell’orientale, che si astrae in luoghi tranquilli, lontani dalla pressione della vita quotidiana e dal contatto costante con gli altri. Il compito del discepolo occidentale è molto più arduo, ma ciò di cui darà prova a se stesso e al mondo sarà ancora superiore, ciò che ci si deve aspettare se l’evoluzione ha un senso. I popoli occidentali devono conquistarsi la supremazia spirituale senza scordare il contributo orientale, e la funzione della Legge della Rinascita ne detiene la chiave e ne dimostra la necessità. [180] Come il Sole, l’onda della vita muove da Oriente a Occidente, e coloro che nei secoli passati fecero vibrare la nota del misticismo orientale ora devono farlo con quella dell’occultismo occidentale. Perciò i prossimi stadi devono seguire i tre precedenti. Ciò che suggerisco costituisce la formula di una meditazione superiore. Formula, non forma.

4. Intento definito e sostenuto di percepire la Presenza in tutto l’Universo, in ogni forma e in ogni presentazione della verità. Si può dire: “l'intento di isolare il germe o seme del divino che ha dato vita a tutte le forme”. Osservate che non si tratta di disposizione amorevole e sentimentale verso gli uomini e le circostanze. Questa è la via mistica e, senza che il discepolo debba bandirla dalla vita, oggi non è il vero tipo di approccio. Si tratta in primo luogo di vedere, alla luce irradiata dall’Angelo, il punto di luce presente in ogni apparenza fenomenica. Questo è dunque il trasferimento della visione mistica a livelli di consapevolezza superiore. Non è la visione dell’anima, ma la percezione spirituale di ciò che la sua luce contribuisce a rivelare. La vacillante luce dell’anima nel sé personale ha consentito al discepolo di vedere la visione dell’anima e, in quella luce, di giungere all’unione con essa, sia pure solo temporanea. Ora la più grande luce dell’anima si focalizza come un sole radioso e a sua volta rivela una visione ancora più stupenda, la Presenza, di cui l’Angelo è garanzia e promessa. Come la luce lunare è garanzia dell'esistenza di quella solare, così quest’ultima è garante di una luce ancora maggiore, se solo lo sapeste.

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5. Percepita la Presenza (non in teoria, ma per vibrante risposta alla sua Esistenza) segue l’accertamento del Proposito. La speranza di identificarsi con il Proposito è troppo remota anche per l’iniziato medio, non ancora Maestro. Questo stadio a noi irraggiungibile non ci riguarda, ma ci riguarda lo sforzo di capire ciò che, mediante la forma, cerca di incarnare l’elevato proposito in un dato momento del ciclo evolutivo. Ciò è possibile ed è stato compiuto, nei millenni, da coloro che si sono accostati in modo corretto alla Via dell’Evoluzione Superiore e vi hanno debitamente riflettuto. È una via che si svela al discepolo, anche se non riguarda il messaggio intuitivo che egli coglie nella sua nobile avventura.

6. Egli traspone allora un problema mondiale, un progetto mentalmente elaborato o desiderato dal suo cuore per il bene dell’umanità, in quella che è esotericamente chiamata “la triplice luce dell’intuizione”. Questa è la fusione della luce del sé personale, focalizzata nella mente, della luce dell’anima, focalizzata nell’Angelo, e della luce universale, emessa dalla Presenza. Quando, in virtù della concentrazione e della lunga pratica ciò sia compiuto con facilità, ne derivano due risultati:

a. Nella mente in attesa del discepolo (che tuttora rimane strumento di ricezione) appare improvvisa la risposta al problema, la chiave di ciò che è necessario per recare sollievo all’umanità, l’informazione desiderata che, se applicata, aprirà nuovi campi alla scienza, alla psicologia o alla religione. Una volta aperta, questa porta porterà sollievo e liberazione a molti. Come già dissi, l’intuizione non concerne mai [182] problemi o ricerche individuali, come pensano tanti aspiranti egocentrici. È del tutto impersonale ed è applicabile soltanto all’umanità, in senso sintetico.

b. Il “penetrante agente di luce” (come l’Antico Commentario chiama questi avventurosi intuitivi) è riconosciuto degno di custodire una rivelazione, un nuovo insegnamento di verità, un importante sviluppo di semi di verità già dati all’umanità. Egli coglie allora la visione, ode una voce, registra un messaggio o, nei casi più elevati, diviene canale di potere e di luce per il mondo, cosciente Incarnazione della divinità, Custode di un principio divino. Sono autentiche rivelazioni, impartite o incarnate; sono ancora rare ma si faranno più frequenti nell'umanità.

7. Le fasi che seguono, preparatorie alla rivelazione, sono dette:

a. Rinuncia alla Via superiore.

b. Ritorno all’Angelo, o rifocalizzazione nell’anima. 

c. Pausa di pensiero costruttivo per influsso dell’Angelo. 

d. Volgere la mente a formulare forme-pensiero destinate a incarnare la rivelazione.

e. Altra pausa detta “la pausa che precede la presentazione”. 

8. Segue ora la rivelazione o la verità impartita e la sua precipitazione nel mondo dell’illusione. In quel mondo di illusione mentale essa subisce il “cimento del fuoco” in cui “una parte del fuoco contenuto nella rivelazione torna alla sua sorgente; una parte distrugge il rivelatore, [183] e una parte arde chi riconosce la rivelazione”. È una fase dell’Agni Yoga che, come vedete, è solo per chi riesce a penetrare oltre l’Angelo, dove “dimora il Fuoco” e dove Dio, la Presenza, è fuoco che consuma e attende l’ora della rivelazione totale. Ciò è simbolo di una grande verità. Per il singolo iniziato la terza iniziazione, la Trasfigurazione, segna il culmine del processo. Solo gloria allora si vede, solo la voce della Presenza è udita e si giunge all’unione di passato, presente e futuro.

9. La rivelazione soccombe alla prevalente illusione, scende nel mondo dell'annebbiamento, scompare come rivelazione ed emerge come dottrina. Ma nel contempo l’umanità è stata aiutata e portata avanti; gli intuitivi continuano l’opera e l'afflusso di ciò che sarà rivelato non cessa mai. 

Questa è la tecnica fondamentale, tanto per le rivelazioni primarie che per le secondarie. Per le prime il ciclo è lungo, per le seconde breve. Un chiaro esempio di questo processo è una rivelazione secondaria connessa agli insegnamenti emanati dalla Gerarchia (custode delle rivelazioni secondarie, come Shamballa lo è delle primarie) cinquant’anni fa e che assunse la forma della Dottrina Segreta. H.P.B. fu “l’intuitiva che penetrò, percepì e si appropriò.” La rivelazione che trasmise seguì il procedimento consueto delle rivelazioni secondarie, dalla Sorgente al piano esterno. Qui le menti, umane, velate dall’illusione e accecate dall’annebbiamento, la formularono in una dottrina rigida, non riconoscendo ulteriori rivelazioni e sostenendo fermamente (come molti gruppi teosofici) che la Dottrina Segreta era [184] la rivelazione finale, l’unica da riconoscere, che nulla doveva essere corretto e che solo la loro interpretazione era esatta. Se fossero nel vero, la rivelazione evolutiva sarebbe finita e la sorte dell’umanità sarebbe ben dura.

Anche il neofita sulla via dell’intuizione può sviluppare in sé il potere di riconoscere ciò che la mente inferiore non può dargli. Un pensiero di potenza rivelatrice per il bene dei molti può colpire la sua mente; una nuova luce su un’antichissima verità può penetrarvi, liberandola dalle pastoie dell’ortodossia e illuminando la sua coscienza. Egli deve usare tutto ciò a beneficio di tutti, non per sé solo. A poco a poco impara la via nel mondo dell’intuizione; giorno per giorno, anno per anno, si fa più sensibile alle Idee divine, più capace di appropriarsene saggiamente a vantaggio dei suoi fratelli.

La speranza del mondo e il disperdersi dell’illusione dipendono dallo sviluppo di intuitivi e dalla loro preparazione cosciente. Molti sono intuitivi per natura e la loro opera è un misto di psichismo superiore e lampi di vero intuito. È necessario formare veri intuitivi. Parallelamente alla loro risposta intuitiva e al tentativo di precipitare le intuizioni nel mondo del pensiero umano, deve proseguire lo sviluppo della mente umana affinché possa afferrare e capire ciò che viene proiettato e anche in ciò sta la speranza per l’umanità.

b. L’intuizione di gruppo disperde l’illusione mondiale

Oggi il mondo è pieno di illusioni, molte delle quali velate da una forma di idealismo; è pieno di idee e di progetti ispirati da desideri e, sebbene in gran parte orientati in modo corretto, segno della ferma determinazione degli uomini intelligenti di creare migliori condizioni per l'intera popolazione [185] del mondo, è lecito chiedersi se il complesso di questi pensieri abbia vitalità dinamica sufficiente per manifestarsi fisicamente e con efficacia, sì da sopperire alle necessità umane. Notate che i due più grandi Rivelatori mai venuti in Terra nella storia moderna rivelarono all’umanità che:

1. La causa di tutta la sofferenza umana è il desiderio e l’egoismo personale. Rinunciate al desiderio e sarete liberi.

2. Esiste una via di liberazione che conduce all’illuminazione.

3. Conquistare il mondo intero e perdere l’anima non è di profitto alcuno.

4. Ogni essere umano è Figlio un di Dio.

5. Esiste una via di liberazione ed è la via dell’amore e del sacrificio.

La vita di questi Rivelatori fu la dimostrazione simbolica di ciò che insegnarono e il resto del Loro insegnamento non fu che l’estensione dei temi centrali. Il Loro contributo fu parte integrante della rivelazione globale che ha condotto gli uomini da uno stato di esistenza primitivo alle complessità della civiltà moderna. È la Rivelazione del Sentiero che dalla forma conduce al Centro di tutta la vita; la sua purezza è stata conservata nei millenni da una manciata di discepoli, iniziati e veri esoteristi che sono stati sempre presenti sulla Terra a difendere la semplicità di quell’insegnamento, a cercare chi fosse in grado di rispondervi e riconoscere il germe di verità e a preparare gli uomini ad assumere il Loro posto e percorrere la via della percezione intuitiva. Uno dei maggiori compiti della Gerarchia è di cercare e trovare chi è sensibile alla rivelazione [186] e di mente capace di formulare le verità che affiorano in modo tale da farle giungere relativamente inalterate agli uomini di pensiero. Ogni rivelazione, quando espressa a parole, perde tuttavia qualcosa della sua divina chiarezza.

Gran parte della rivelazione del passato assunse veste religiosa e, via via che l’illusione si è approfondita e sviluppata, la semplicità originaria della trasmissione diretta dei Rivelatori è andata perduta. Tutte le rivelazioni fondamentali sono sempre presentate nelle forme più semplici. A poco a poco si insinuano delle aggiunte; con le loro dissertazioni le menti umane complicano gli insegnamenti, e infine vennero eretti grandi sistemi teologici, come la chiesa cristiana e il sistema buddista. Così spesso è il manto d'illusione calato sui semplici ammaestramenti del Cristo e del Buddha che a stento Essi vi riconoscerebbero le due o tre verità divine fondamentali che cercarono di rivelare e illustrare. Le vaste cattedrali e le pompose cerimonie religiose sono ben lontane dall’umile modo di vivere del Cristo, Maestro di tutti i Maestri, Istruttore degli Angeli e degli uomini, e dalla semplicità del Suo presente modo di vivere, mentre vigila e attende che il Suo popolo torni alla semplice via della realizzazione spirituale.

Tanto grande è stata l’illusione che oggi in Occidente si parla del “potere temporale della Chiesa cattolica”; le Chiese protestanti sono suddivise in fazioni antagoniste; la Chiesa della Scienza Cristiana è nota per la sua capacità di accumulare denaro e insegnare ai suo aderenti a farlo e a conseguire una buona salute temporanea. La Chiesa greca ortodossa è corrotta e solo nella semplice fede degli incolti e degli umili resta qualche segno della verità nella sua semplice forma originaria. Essi non comprendono [187] le altisonanti discussioni teologiche, ma credono che Dio è Amore, semplicemente, che esiste una via che conduce alla pace e alla luce, e che se rinunciano ai desideri materiali fanno piacere a Dio. Queste sono generalità e so bene che nei sistemi teologici esistono molti saggi, buoni cristiani e sacerdoti, che non sprecano tempo in discussioni teologiche, ma amano il prossimo, poiché amano il Cristo e tutto ciò che rappresenta. Non si dedicano a costruire grandi chiese e a raccogliere il denaro necessario al loro sostentamento, tendono piuttosto a riunire i membri della vera chiesa sul piano spirituale interiore e li aiutano a procedere nella luce.

L’illusione del potere e della superiorità non li tocca. Superata la crisi mondiale, nelle varie chiese i sacerdoti non avranno posa fino a quando non troveranno il modo di penetrare oltre l’illusione delle dottrine e dei dogmi che li soffocano, e scoprire la via che riconduce al Cristo e al Suo semplice messaggio che, riconosciuto e praticato, ha il potere di salvare il mondo.

Dall'epoca del Cristo gran parte della vera rivelazione è giunta al mondo tramite la scienza. La dimostrazione scientifica secondo cui la sostanza è una forma di energia, fu una grande rivelazione, come ogni altra del Cristo o del Buddha. Determinò una totale rivoluzione nel pensiero umano e, per quanto poco lo crediate, fu uno dei colpi più importanti inferti alla Grande Illusione. Mise in rapporto energia e forza, forma e vita, uomo e Dio, e detiene il segreto della trasformazione, trasmutazione e trasfigurazione. Quando sono fondamentali, le rivelazioni scientifiche sono altrettanto divine di quelle religiose, ma entrambe sono state prostituite al servizio delle pretese umane. È vicina [188] l'epoca in cui la scienza dedicherà ogni sforzo a guarire le piaghe dell’umanità e a costruire un mondo migliore e più felice.

Sebbene spesso focalizzate tramite un singolo individuo, le rivelazioni scientifiche sono più specificamente il risultato di ricerche e attività di gruppo che non quelle religiose. La rivelazione avviene dunque in due modi:

1. Mediante lo sforzo, l’aspirazione e i conseguimenti di un singolo individuo così prossimo alla Gerarchia e permeato di divinità cosciente da poter accogliere il messaggio diretto dalla divina Sorgente centrale. Egli è fra le schiere dei grandi Intuitivi ed opera liberamente nel mondo delle Idee divine. Conosce chiaramente la propria missione, sceglie deliberatamente la sfera di attività e individua la verità o le verità che ritiene appropriate alle esigenze dell’epoca. È Messaggero dell’Altissimo, conduce una vita di servizio drammatica e interessante, e negli eventi della sua vita presenta i simboli di verità basilari già rivelate, ma che reincarna vividamente. Egli riassume in sé le rivelazioni del passato e vi aggiunge il proprio contributo della nuova rivelazione che è Sua funzione presentare al mondo.

2. Mediante l’opera di un gruppo di ricercatori, come gli indagatori scientifici di tutti i paesi i quali, insieme, cercano luce sui problemi della manifestazione o qualche mezzo per alleviare le sofferenze, giunge una rivelazione. L’indagine di questo gruppo spesso eleva sulle ali dell’aspirazione inconscia qualcuno di loro, che allora penetra nel mondo delle idee divine e vi scopre il desiderato rimedio, o la spiegazione a lungo cercata, svelando per intuito un segreto a lungo studiato. Se d’importanza primaria, [189] la scoperta è una rivelazione quanto le verità esposte dagli Istruttori mondiali. Chi potrebbe asserire che l’affermazione “Dio è Amore” abbia maggior valore dell’altra, “Tutto è energia”?