135-139

[135] PIANETI,

[136] PRANA,

[137] SENTIERO PROBATORIO,

[138] PROFEZIE,

[139] POTERI PSICHICI

[135]

PIANETI

(1) Dall’esame di tutte queste costellazioni vi sarà parso chiaro che prima funzione dei pianeti è distribuire le energie provenienti dallo zodiaco, convergenti nel sistema solare e attratte dal nostro pianeta. È necessario sia meglio compreso che base delle scienze astrologiche sono l’emanazione, la trasmissione e la ricezione di energie, trasmutate in forze dall’entità che le riceve. Le energie dei segni zodiacali sono attratte dai pianeti secondo il loro grado di sviluppo e ciò che esotericamente si chiama l’“antico rapporto” fra le Entità che di Sé informano pianeti e costellazioni. È una relazione fra gli esseri, fondata sulla Legge di Affinità. Questa legge è la causa dell’attrazione magnetica e della reazione dinamica fra costellazioni e pianeti entro il sistema solare e fra certi pianeti, forme di vita di un altro pianeta ed “energie incombenti”, come sono chiamate, in arrivo da altre fonti maggiori. La capacità di ricevere le energie planetarie (emanate da certe costellazioni) e di trarne profitto dipende dal grado evolutivo, che determina la ricettività e la rispondenza dell’apparato reagente. È una legge inalterabile, e spiega il potere di certi pianeti finora sconosciuti e che quindi poco hanno contribuito all’evoluzione attuale, dal momento che le forme di ricezione non erano in grado di reagire. Pianeti, energie e forze esistono da sempre, ma sono rimasti inefficaci e quindi ignorati per mancanza di strumenti di ricezione necessari. Pertanto non hanno effetto sulla vita e sulla storia dell’individuo, e divengono potenti e “magneticamente ispiranti” solo quando esso ha conseguito un certo livello di sviluppo, è sensitivo a influenze superiori e si appresta a percorrere il sentiero. (16 - 266/7).

(2) Come mai un piccolo pianeta, non sacro, si reputa di tale valore che Vite così eccelse dovrebbero occuparsi di dirigere lo sviluppo mentale dell’umanità? La risposta è questa: in effetti, non lo fanno. È l’umanità, che — per impulso del flusso e riflusso di grandi energie — si dedica a questo problema. In ultima analisi, la questione della rispondenza all’ambiente e della sua interpretazione si pone su tutti i pianeti, specie su quelli non sacri. (16 - 493).

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[136]

PRANA

(1) Il prana solare - È il fluido vitale e magnetico irradiato dal Sole, e trasmesso al corpo eterico dell’uomo per mezzo di certe entità deviche d’ordine assai elevato, che hanno un colore dorato. Esso passa attraverso i loro corpi e viene emesso come potenti radiazioni che sono direttamente inviate a certi plessi della parte superiore del corpo eterico, testa e spalle, da dove sono ritrasmesse alla corrispondenza eterica dell’organo fisico, la milza, che le trasmette attivamente alla milza stessa. Queste entità praniche di color oro stanno nell’aria sopra di noi e sono particolarmente attive in quelle parti del mondo come la California, e in quelle contrade tropicali dove l’aria è pura e asciutta ed i raggi del sole sono riconosciuti come particolarmente benefici. I rapporti tra l’uomo e questo gruppo di deva sono assai stretti, ma ancora pieni di pericolo per l’uomo. Questi deva sono potentissimi, e nella loro propria linea sono più evoluti dell’uomo. L’individuo non protetto è alla loro mercé, e da questa mancanza di protezione, come pure dall’incapacità di comprendere le leggi della resistenza magnetica o della repulsione solare, deriva per esempio il pericolo delle insolazioni. (3 - 90)

(2) Continueremo ora lo studio sul corpo eterico esaminando la sua funzione e il suo rapporto con il corpo fisico.

Essi devono essere opportunamente considerati insieme, perché la loro interrelazione è così stretta che non è possibile parlarne separatamente. Le funzioni fondamentali del corpo eterico sono tre:

l. È il ricevitore del prana.

2. È l’assimilatore del prana.

3. È il trasmettitore del prana. (3 - 97).

(3) Le emanazioni praniche del sole sono assorbite dal corpo eterico attraverso certi centri che si trovano principalmente nella parte superiore del corpo e da lì sono dirette in basso al centro eterico della milza…. Il centro principale di ricezione del prana attualmente è un centro tra le scapole. (3 - 98).

(4) Quanto più raffinata e rarefatta sarà la forma, tanto più sarà atta a ricevere il prana, e tanto minore sarà la sua resistenza all’elevazione di kundalini al momento dovuto. (3 - 103).

(5) La razza soffre di certe incapacità che si possono descrivere come segue:

Primo. Incapacità di attingere alle correnti praniche a causa della vita insalubre condotta da molti… La cura è evidente, procurare migliori condizioni di vita, vesti adatte, ed un modo di vivere più libero e sano. Quando i raggi pranici potranno avere libero accesso alle spalle ed al diaframma, lo stato subnormale della milza si regolerà automaticamente.

Secondo. Eccessivo assorbimento di correnti praniche… Il corpo eterico riceve il prana o i raggi solari troppo rapidamente, lo fa passare dentro e fuori del sistema con troppa forza, e questo lascia la vittima in preda all’inerzia ed alla devitalizzazione. (3 - 106/7).

(6) Il guaritore o il gruppo di guaritori deve inoltre ricordare che non opera solo con energia mentale. Il gruppo, o il singolo guaritore:

a. crea un pensiero di potenza risanatrice.

b. Il punto focale di attenzione, creato, diviene la forza dirigente per l’energia sanatrice, o prana.

c. Il prana non è mentale né astrale. È la pura sostanza planetaria, o essenza vivente, di cui è fatto il corpo vitale del pianeta.

d. I membri del gruppo di guaritori se ne appropriano quanto più possibile, e col potere del pensiero unito lo proiettano verso il centro opportuno. Non si dimentichi che l’opera risanatrice è compiuta da un flusso circolatorio. Il prana (diretto dal pensiero) non è iniettato nel centro, per rimanervi e accumularsi. Deve invece attraversarlo per giungere dapprima all’organo o alla parte interessata dal male, e poi deve essere completamente espulso dal corpo del paziente. L’operazione è da considerarsi come una irrorazione, che purifica e stimola. (17 - 287).

(7) Il prana è l’essenza vitale d’ogni piano esistente nella settuplice area cui è dato il nome di piano fisico cosmico. È la VITA del Logos planetario, racchiusa in limiti la quale anima, vivifica e pone in rapporto i sette piani (i quali in realtà sono i sette sottopiani del piano fisico cosmico) e tutto quanto esiste in e su di essi… In modo del tutto errato noi diciamo tangibile soltanto ciò che possiamo vedere o toccare e con cui veniamo in contatto mediante i cinque sensi. È invece considerato come appartenente al mondo della forma tutto ciò che esiste nel piano fisico, nel piano astrale e nei livelli del mentale inferiore. (11 - 154/5).

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[137]

SENTIERO PROBATORIO

(1) Il Sentiero della Prova precede il Sentiero dell’Iniziazione e segna il periodo della vita di un uomo in cui egli si schiera nettamente dal lato delle forze evolutive e si dedica alla formazione del proprio carattere. Egli “si prende in mano”, coltiva le qualità che gli mancano e pone ogni cura nel cercare di dominare la propria personalità. Costruisce il corpo causale con intento deliberato, colmando ogni lacuna che possa esistere, e cercando di renderlo un ricettacolo idoneo al principio cristico. (1 - 63).

(2) L’immortale destino di ognuno di noi è di pervenire alla coscienza del sé superiore, e successivamente a quella dello spirito divino… Mentre l’uomo si trova sul Sentiero della Prova gli viene insegnato soprattutto a conoscere se stesso, ad accertare le proprie debolezze ed a correggerle. (1 - 64).

(3) Ogni volta che un figlio dell’uomo entra sul Sentiero della Prova il loro lavoro è facilitato, perché significa che una piccola corrente di energia vitale è diretta in canali nuovi, lungi dalle vecchie correnti che tendono a vitalizzare ed alimentare la forma del male, ed un assalitore cosciente di più può essere istruito a cooperare al lavoro di distruzione. Ogni volta che un iniziato è ammesso ai gradi della loggia, significa che un nuovo agente potente è disponibile per far discendere forza dei livelli superiori in aiuto al lavoro di integrazione. (3 - 948/9).

(4) Molte istruzioni vengono impartite al discepolo in prova senza che egli ne sia realmente cosciente. Mentre egli cerca onestamente di prepararsi al servizio, gli vengono indicate le tendenze errate; l’analisi del movente, se svolta con veracità, serve enormemente a elevare il futuro discepolo dal mondo astrale o emotivo a quello della mente. Il primo contatto con i Maestri avviene nel mondo mentale e lì Essi devono essere cercati… Durante tutto questo periodo, l’aspirante rimane nell’ignoranza di ciò che è accaduto e non è consapevole di tali contatti soggettivi, tuttavia riconosce in sé tre cose:

Aumento d’attività mentale. Dapprima essa gli causerà molta inquietudine ed egli avrà l’impressione di perdere il dominio della mente, invece di acquisirlo; si tratta però di una condizione temporanea e gradatamente egli assumerà il comando.

Aumento della facoltà di rispondere alle idee e maggiore capacità di avere una visione del piano della Gerarchia. All’inizio ciò lo renderà fanatico in una certa misura. Egli sarà continuamente trasportato dall’entusiasmo per nuovi ideali, nuove teorie, nuovi modi di vivere, nuovi sogni per il miglioramento dell’umanità. Seguirà un culto dopo l’altro, credendo che favoriscano l’avvento del Millennio. Ma dopo un certo tempo riacquisterà il suo equilibrio e il proposito assumerà il governo della sua vita. Si dedicherà al proprio lavoro e darà il suo contributo all’attività dell’insieme, al meglio delle sue possibilità.

Aumento di sensibilità psichica. È un indizio di crescita e al tempo stesso una prova. Egli potrebbe cedere alle lusinghe dei poteri psichici; sarà tentato di sviare i suoi sforzi e, invece di dedicarli al servizio specializzato, sfruttare i poteri psichici e usarli ai fini della autoaffermazione. L’aspirante deve sviluppare tutti i lati della sua natura, ma fintanto che non potrà agire coscientemente come anima, (psiche) e con l’appoggio dell’intelligenza, i poteri inferiori dovranno rimanere quiescenti. (4 - 167/9)

(5) Sul Sentiero vi è dunque un susseguirsi d’espansioni di coscienza accompagnate da crescente sensibilità alle vibrazioni elevate, ciò che all’inizio si manifesta come sensibilità alla voce interiore, una delle facoltà più necessarie al discepolo. I Grandi Esseri cercano coloro che possono obbedire rapidamente alla voce interiore dell’anima. Viviamo tempi di crisi e tutti gli aspiranti sono esortati a rendersi sensibili anche alla voce del Maestro. Il suo tempo è pienamente occupato e i discepoli devono esercitarsi ad essere sensibili all’impressione che Egli esercita. Un lieve cenno, un’indicazione fugace, un suggerimento affrettato è quanto può dare e ogni discepolo deve stare all’erta. Grande è la pressione cui sono sottoposti ora che si stanno avvicinando al piano fisico. Le anime coscienti della loro presenza sono più numerose di quando Essi lavoravano soltanto sui livelli mentali e inoltre, lavorando su piani più densi, trovano condizioni più difficili. In questo momento, deva, discepoli, aspiranti e tutti coloro che sono sul Sentiero della Prova vengono raggruppati intorno a Loro, organizzati in gruppi ai quali viene assegnato un compito specifico. (4 - 353).

(6) Molte volte, lungo la Via, il discepolo si ribella a tale dominio, ricadendo nell’illusione della sua libertà immaginaria. Esiste libertà dalla personalità; esiste libertà da quelle altrui, ma non dalla Legge del Servizio, dal continuo rapporto fra uomo e uomo e fra anima e anima. Essere realmente liberi è dimorare nella chiara, limpida luce dell’anima, che fondamentalmente e intrinsecamente è coscienza di gruppo.

Perciò, quando uno di voi sia assillato da incertezza e inquietudine, e desideri e invochi di procedere libero, e di essere libero da imposizione d’autorità, stia attento a non lasciarsi annebbiare dal desiderio di liberarsi dall’influsso del suo gruppo, e che non stia cercando, da anima troppo sensibile, una via di fuga. (10 - 48).

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[138]

PROFEZIE

(1) Definizione dell’Iniziazione… . L’interesse per l’iniziazione si sta diffondendo sempre di più. Prima che siano trascorsi molti secoli, gli antichi misteri saranno instaurati di nuovo e nella Chiesa (la Chiesa di quel tempo, il cui nucleo si sta già formando) esisterà un gruppo interiore nel quale la prima iniziazione diverrà exoterica, nel senso che fra non molto essa sarà la cerimonia più sacra della Chiesa, celebrata exotericamente come uno dei misteri impartiti in periodi determinati, e ad essa saranno presenti tutti gli interessati. (1 - 9).

(2) Si noti a questo punto che sono imminenti tre grandi scoperte, che nel corso delle due prossime generazioni rivoluzioneranno il pensiero e la vita moderni. (1934)

L’una, già percepita e oggetto di esperimenti e indagini, è la liberazione dell’energia dell’atomo. Questo fatto modificherà completamente la situazione economica e politica mondiale, poiché quest’ultima dipende largamente dalla prima. La nostra civiltà meccanicistica verrà semplificata e verrà inaugurata un’era libera dagli incubi del denaro (possederne o non possederne) e la famiglia umana riconoscerà universalmente la sua funzione quale regno di collegamento fra i tre regni inferiori della natura e il quinto regno o regno spirituale. Vi sarà tempo e libertà di dedicarsi alla cultura dell’anima, ciò che sostituirà i nostri moderni metodi educativi; il significato dei poteri dell’anima e lo sviluppo della coscienza sovrumana saranno, ovunque, oggetto dell’attenzione degli educatori.

Una seconda scoperta scaturirà dalle attuali indagini su luce e colore. Verrà studiato l’effetto del colore sulle persone, sugli animali e sui vegetali ed il risultato di questi studi sarà lo sviluppo della visione eterica o potere di vedere il grado successivo della materia con l’occhio strettamente fisico. Si penserà e parlerà sempre maggiormente in termini di luce… .

Il terzo sviluppo, che probabilmente sarà l’ultimo in ordine di tempo, si verificherà nel campo che gli occultisti chiamano della magia. Scaturirà dallo studio del suono e dei suoi effetti e metterà a disposizione dell’uomo un potente strumento nell’ambito della creazione. Lo scienziato dell’avvenire perverrà ai suoi risultati per mezzo del suono; il suono aprirà un nuovo campo di ricerca; il suono emesso da ogni forma di tutti i regni della natura sarà studiato e riconosciuto e per suo mezzo verranno operati cambiamenti e sviluppate nuove forme. Ora posso accennare soltanto al fatto che la liberazione dell’energia atomica è connessa alla nuova scienza del suono. (4 - 333/5)

(3) Nel campo spirituale… tutta la religione sarà ispirata di nuovo e riorientata da Roma, perché il Maestro Gesù prenderà in mano la Chiesa Cristiana per purificarla e riorganizzarla. Dalla cattedra del Papa, Egli tenterà di rilanciare quella grande fede religiosa in posizione di potenza spirituale, lungi da quella attuale, autoritaria e politica. (9 - 59).

(4) Il colore può distruggere, così come può guarire; il suono può disgregare così come determinare coesione; in questi due pensieri è celato il prossimo progresso scientifico del futuro immediato. Le leggi di vibrazione stanno per essere ampiamente studiate e comprese e l’uso della conoscenza della vibrazione sul piano fisico determinerà molti sviluppi interessanti. Essi saranno in parte un derivato dello studio della guerra e dei suoi effetti, psicologici e d’altro genere. Ad esempio, le detonazioni dei cannoni di grosso calibro ebbero un effetto ben maggiore che non l’urto dei loro proiettili sul piano fisico. Sono effetti ancora praticamente sconosciuti e di natura soprattutto eterica e astrale.

La musica sarà usata largamente nell’arte di costruire ed entro un secolo da oggi sarà caratteristica di alcune opere di natura costruttiva. Ciò può sembrare impossibile, ma sarà semplicemente l’impiego di suoni ordinati per raggiungere determinati scopi. (2 - 250).

(5) Ma si avvicina il momento in cui sarà possibile un’espressione più completa del proposito, del tipo o della qualità di raggio, e quindi un’apparenza più fedele.

Ciò è dovuto all’imminente manifestazione di alcune grandi Vite che incarneranno le energie di secondo, terzo, quinto e settimo raggio. Esse saranno pertanto punti focali per l’afflusso di quelle quattro energie divine, ciò che comporterà una potente stimolazione delle unità di vita corrispondenti che reagiscono ad esse. Questi quattro Esseri appariranno come uomini nel mondo moderno prima della fine del secolo, e la loro azione congiunta inaugurerà definitivamente la nuova era, ed il periodo che nella storia sarà ricordato come il periodo glorioso della quinta razza-radice. Ognuno di quei quattro Maestri, poiché tali saranno, è anche il punto focale soggettivo di un triplice afflusso d’energia proveniente dal centro del Corpo di Dio…. (14 - 73/4).

(6) Nei prossimi duemilacinquecento anni avverranno tali mutamenti e si produrranno tanti cosiddetti “miracoli”, che anche l’apparenza esteriore del mondo ne sarà profondamente modificata; la vegetazione e la vita animale saranno modificate e sviluppate, e molte cose ora latenti nelle forme di quei due regni si manifesteranno grazie ad un più libero flusso e ad un uso più intelligente delle energie che creano e costituiscono tutte le forme. Negli ultimi cinque secoli il mondo è stato mutato oltre ogni dire, e nei prossimi duecento anni i cambiamenti saranno ancora più rapidi e radicali, poiché lo sviluppo delle facoltà intellettuali umane sta accelerando e l’Uomo, il Creatore, sta per entrare in possesso dei suoi poteri. (14 - 83).

(7) Quelli fra noi che prevedono ciò che potrebbe e dovrebbe essere, sono tuttavia ben consapevoli del fatto che sebbene l’avverarsi della profezia sia inevitabile, il fattore tempo può operare in modo diverso dal previsto. Questo perché gli afflitti meccanismi umani di coloro cui è affidata l’opera possono reagire in modo scorretto, o nel momento non adatto. (14 - 367).

(8) Al termine della guerra (1945), gli uomini si sentiranno come orbati di tutto, destituiti e spogli di quanto rende la vita degna di essere vissuta - tanti infatti dipendono da ciò che chiamano un tenore di vita elevato. Ma queste non saranno che pietre opportune per passare a guado in altre modalità di vivere, nuove, migliori e più semplici; altri valori compariranno e saranno compresi, altre mete rivelate. E verrà il giorno che gli uomini, guardando i secoli d’anteguerra, stupiranno per la loro cecità, per il loro passato così egoistico e materiale. Il futuro splenderà di nuova gloria, e se anche si incontreranno difficoltà e problemi nell’assetto del mondo e nei nuovi rapporti fra l’uomo spirituale e l’ambiente materiale, l’avvenire si dimostrerà migliore di quanto supposto.

Difficoltà si presenteranno a tutti i livelli, sino all’ultima iniziazione, ma la capacità distruttiva della vita non sarà mai più così potente. Infatti l’umanità esce, in modo nettissimo, dalla schiavitù della materia, e in simili occasioni la distruzione accompagna l’impulso dello spirito che scende sulla materia che gli si oppone. Pensateci.. (16 - 500).

(9) Nella prima parte del prossimo secolo verrà un iniziato a continuare l’insegnamento. Egli opererà sotto la stessa “impressione”, poiché il mio compito non è ancora esaurito, e questa serie di Trattati, intesi a colmare il varco esistente fra il sapere materiale dell’uomo e la scienza iniziatica, deve continuare in una fase ulteriore. Ma quanto rimane di questo secolo deve essere dedicato a ricomporre il santuario e la forma dell’esistenza umana, a ricostruire una nuova civiltà sui fondamenti dell’antica, a riorganizzare le strutture del pensiero e della politica, e a ridistribuire le risorse del mondo in modo conforme all’intenzione divina. Solo allora sarà possibile proseguire nella rivelazione.

Tutto ciò dipende dal trionfo delle Forze della Luce, e quindi di chi si batte per la libertà umana. Se le forze del materialismo e della crudeltà dovessero prevalere, e trionfare le ambizioni e gli interessi nazionali egoistici e malvagi, la rivelazione ciononostante verrebbe, ma ritardata di molto. L’esito non è in dubbio, e non è il caso di disperare. Il coraggio di coloro che combattono per la libertà è impareggiabile. La Gerarchia sta salda. La luce irrompe nel mondo e le realtà della situazione appaiono a poco a poco più chiare.

State di buon animo, poiché lo spirito umano non conosce vera disfatta; il divino che vive nell’uomo non si può estinguere, poiché emerge trionfante anche dall’inferno più profondo. Ma è indispensabile superare l’inerzia della natura materiale e rispondere alle necessità umane, sia in modo individuale che da parte delle nazioni non impegnate con gli elementi essenziali della situazione. Ci sono sintomi che ciò accade. Non c’è forza al mondo né coalizione di potenze, che possa impedire all’uomo di avanzare verso la meta che gli è assegnata. (16 - 532/3).

(10) La fine di questo secolo, o gli inizi del prossimo, vedranno una grande scoperta circa l’uso della luce mediante il potere direttivo del pensiero. Due uomini, che ora sono fanciulli, viventi rispettivamente negli Stati Uniti e in India, troveranno la formula scientifica che colmerà parte delle lacune ora esistenti nella gamma delle vibrazioni luminose, a partire dalle onde ad alta frequenza oggi note. Occorreranno strumenti finora mai visti ma in realtà del tutto possibili, e così sensibili che saranno mossi dallo sguardo umano, diretto dal pensiero concentrato. Da quel momento sarà inaugurato un concreto rapporto con il mondo spirituale. Vi basti questo cenno. (17 - 378/9).

(11) Il futuro contiene entro il suo silenzio altri modi di salvare l’umanità. La coppa della sofferenza e dell’angoscia della Croce è stata vuotata quasi del tutto. Gioia e forza ne prenderanno il posto. Invece della sofferenza avremo una gioia che produrrà felicità e condurrà infine alla beatitudine. Avremo una forza che non conoscerà altro che vittoria e non ammetterà sconfitte. Anche la Loggia Nera seppe del cambiamento del metodo di salvare e fondò in fretta i suoi gruppi di giovani, uniti dal motto “la gioia per mezzo della forza e la forza per mezzo della gioia”. Sembra che sia una legge dello sviluppo di gruppo il ricevere riconoscimento da parte del male prima che esso venga dal bene. Ma “dopo le lacrime viene la gioia, e questa gioia viene al mattino”. Per ora non siamo che all’alba — l’alba dell’Era dell’Acquario. La piena marea di luce sta salendo inevitabilmente nel suo moto verso di noi. (18 - 234).

(12) Sul piano fisico, la grande scoperta scientifica chiamata la “scissione dell’atomo”, sarà volta un giorno alla produzione delle condizioni che permetteranno all’umanità di seguire il bene, il bello e il vero. Gli uomini potranno farlo essendo liberati dalla terribile presenza del pensiero puramente materialistico. Questa non è una visione vana o un sogno vago. Oggi molti scienziati (e particolarmente quelli che amano i loro simili) non solo guardano all’aspetto non distruttivo dell’energia atomica, ma sono già impegnati a utilizzare — per il bene dell’umanità — alcuni dei suoi prodotti e delle sue proprietà radioattive.

Cosa piuttosto strana, sarà l’uso saggio e controllato dei risultati di quest’avventura scientifica connessa con la bomba atomica, che causerà un giorno la rivelazione specifica della natura di certe forze in rapporto alla luce; quest’evento trasformerà il pensiero mondiale e condurrà a un nuovo tipo di processo di trasmutazione, per quanto riguarda l’uomo.

Da quanto sopra noterete che alcuni degli effetti sull’insieme dell’umanità e la struttura schematica di un migliore avvenire saranno il risultato della nuova attività di primo raggio. Ancora non si possono dare dei dettagli, ma è stato scritto abbastanza circa la causa fondamentale predisponente, per permettere a voi che leggete di riflettere sull’effetto possibile, in senso spirituale. Quella in arrivo è una civiltà di carattere diverso e tuttavia ancora materiale, ma animata ovunque da una crescente registrazione, da parte delle masse, di un emergente obiettivo spirituale che trasformerà tutta la vita e darà nuovo valore e scopo a ciò che è materiale. (18 - 647/50).

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[139]

POTERI PSICHICI

(1) Vorrei soffermarmi a far notare due fattori da tenere presenti:

Primo, molti vivono oggi nello stato di consapevolezza e di coscienza atlantidea, e per costoro l’espressione dei poteri psichici inferiori è normale, anche se indesiderabile. Per l’uomo mentale o che sta progressivamente dominando la natura psichica, sono anormali (o dovrei dire subnormali?) e sommamente indesiderabili. In questa discussione non consideriamo l’uomo dalla coscienza atlantidea, ma l’aspirante del nostro tempo. Per questi, la coscienza della razza precedente e il tipo inferiore di sviluppo (che dovrebbe essere stato superato di molto) è un regresso pericoloso e comporta ritardo. È una forma di atavismo.

Secondo, quando si è stabilmente polarizzati nella mente, quando si è riusciti a stabilire un certo contatto con l’anima, si è interamente orientati verso la realtà spirituali, e si conduce una vita di disciplina e di servizio, allora, talvolta e solo se necessario, si possono a volontà usare i poteri psichici inferiori per servire il Piano e per qualche attività particolare sul piano astrale. Ma questo è un caso in cui la coscienza maggiore include normalmente la minore. Tuttavia, anche gli adepti lo fanno di rado, perché i poteri dell’anima — percezione spirituale, sensibilità telepatica e capacità psicometrica — sono in genere sufficienti per le esigenze e le necessità da soddisfare. Ho inserito queste osservazioni, perché alcuni uomini illuminati usano questi poteri, però sempre come servizio specifico per la Gerarchia e l’umanità, e non per fini individuali.

Quando un uomo si è inoltrato nei meandri del piano astrale, e ha lasciato il sicuro rifugio dell’equilibrio mentale e delle alture intellettuali (sempre in senso simbolico), quando si è arreso all’annebbiamento e all’illusione (di solito in perfetta buona fede e con le migliori intenzioni) e ha sviluppato in sé, con stimoli ed esperienze male applicati, vecchie abitudini di contatto, come la chiaroveggenza e la chiarudienza, cosa può fare, o che può fare chi vuole aiutarlo, per ristabilire le condizioni corrette?

Molti si rivolgono allo psicologo o allo psichiatra; molti sono oggi in case di cura o nei manicomi, ivi relegati perché “vedevano cose” o udivano voci, o avevano sogni, ed erano inadatti all’esistenza normale. Sembrano un pericolo per sé e gli altri. Sono un problema e una difficoltà. Si devono abbandonare le antiche abitudini, ma è più facile dirlo che farlo perché, per la loro antichità, esse sono molto tenaci e potenti. È necessario desistere dalle pratiche con cui si sono sviluppati i poteri psichici inferiori… . (15 - 476/8).

(2) Una delle lezioni più importanti da imparare sul Sentiero del Discepolato è distinguere fra reale e illusorio.

Che cosa sente o vede allora il medium in trance, o quando esibisce le sue facoltà di chiaroveggenza e chiarudienza? Le possibilità sono diverse, e così ve le elenco:

1. Rivelazione della “vita di desiderio” della persona o del gruppo al quale il medium si rivolge. La sua forma dipende dal potere del desiderio inespresso o dalla capacità mentale della o delle persone interessate.

2. Riconoscimento, da parte del medium, delle forme-pensiero presenti nell’aura degli astanti. Queste datano da lungo tempo e generalmente sono di persone o molto amate o odiate. Spesso appaiono così reali che il soggetto le riconosce quando il medium le descrive, e questi può contemporaneamente, per un processo telepatico (attraverso il centro del plesso solare) sapere ciò che l’astante vuol sentire, e saranno conformi al modo e al linguaggio abituale dell’amico defunto o vivente. Ciò spiega la generale mediocrità delle dichiarazioni e affermazioni fatte durante le sedute. Quasi sempre chi le frequenta non ha un’intelligenza molto elevata, a meno che non vi assista a scopo di indagine.

3. In alcuni casi, assai rari, un’anima in procinto di reincarnarsi o subito dopo la morte, è sospinta (per scopi buoni e importanti) a entrare in contatto con un amico o un parente tramite il medium. Sono casi conosciuti e presuppongono in genere un livello di intelligenza superiore alla media da parte di chi assiste, del medium e di chi comunica. Sono tuttavia eccezioni.

4. Rivelazione al chiaroveggente e chiarudente di molti fenomeni astrali, controparte di quelli fisici, e condizionati dalla qualità e levatura degli astanti. Il medium li interpreta e ne evoca generalmente il riconoscimento.

Non avanzo dubbi sulla serietà delle sedute o sui medium nati con queste facoltà di chiaroveggenza e chiarudienza. Avverto soltanto che i fenomeni registrati sono astrali e chiunque guardasse uno di questi circoli secondo i poteri psichici superiori noterebbe attorno a ciascuno un gruppo di forme astrali (auto create) di persone già defunte, di viventi che stanno di continuo nei suoi pensieri, nonché un mutevole caleidoscopio di forme che appaiono e scompaiono (alcune nebulose, altre nettamente sostanziali, secondo la forza del pensiero) riguardanti i suoi desideri, le vicende domestiche, la professione o la salute. Il sensitivo le capta, le collega con le forme-pensiero presenti e in tal modo si determinano i risultati generalmente ottenuti in quelle sedute. Il medium riferisce fedelmente ciò che vede e ode, e quindi è sincero e in buona fede, ma poiché non è stato educato all’arte dell’interpretazione e alla tecnica per distinguere l’illusorio dal reale, non è in grado di fare altro che descrivere i fenomeni osservati e le frasi udite.

Ma se il mistico esercita gli stessi poteri, come succede talvolta, il fenomeno visto e le parole ascoltate possono essere di ordine molto elevato. Nonostante ciò, sono sempre astrali in quanto si riferiscono a cose ed eventi dei livelli superiori di quel piano. Egli entra in rapporto con i desideri spirituali o religiosi del genere umano, e i contatti dipendono dalla tendenza di fondo della sua aspirazione in quel momento. Se è un cristiano devoto e fervente vedrà una delle belle e vitali forme-pensiero del Cristo, e nello stupore di quella rivelazione l’amore, l’immaginazione e ciò che vi è di meglio in lui affioreranno per adorare il mistero. Da ciò derivano alcuni scritti ispirati e le visioni illuminate del mistico.

Se è un indù potrà apparirgli il Signore d’Amore, Shri Krishna, oppure, se è un buddhista, il Signore della Luce, il Buddha, in tutto il Suo splendore. Se è uno studioso di occultismo un teosofo o un rosacroce vedrà uno dei Maestri o l’intera Gerarchia di adepti; udrà parole che gli daranno la certezza che i Grandi Esseri lo hanno prescelto per speciale privilegio e per un servizio eccezionale. Ma la sua coscienza non ha mai lasciato il piano astrale e quei contatti non sono stati che l’espressione meravigliosa e ispiratrice di fenomeni di quel piano, svelati alla vista e all’udito interiori grazie alla sua aspirazione.

Tutto ciò avviene per l’eccessiva attività del centro del plesso solare, stimolato dall’energia che vi affluisce dalle altezze toccate, aspirando, in meditazione. Gli effetti sono assai emotivi, ed emotive le reazioni che ne nascono e il servizio reso. Ciò si riscontra sovente presso gli istruttori oggi presenti in molti paesi. Essi sono stati e sono veri aspiranti. Hanno coscienza dei livelli astrali superiori. Là osservano le forme-pensiero della Gerarchia spirituale create dall’umanità, o i riflessi di quella Gerarchia (gruppo di forme-pensiero ancora più potenti) e odono gli echi di quanto è stato detto e pensato dagli aspiranti d’ogni tempo, tutte cose molto belle, buone e vere. Allora insegnano e proclamano quanto hanno visto, udito e appreso e spesso il loro operato è benefico, sui livelli astrali. Ma confondono il riflesso con la realtà, la copia con l’originale, l’opera umana con la creazione divina.

Non dimenticate che il piano astrale è quello dove l’uomo deve imparare a distinguere la verità dall’errore, e il reale dall’irreale. Così coloro che sono illusi stanno solo imparando la giusta lezione. L’esistenza di quel piano è sempre più riconosciuta e questo è un bene. L’esistenza della Gerarchia spirituale e dei Maestri è proposta all’attenzione delle masse, anche se chi lo fa confonde il riflesso e la forma pensiero con la realtà.

A questo punto potrebbe sorgere la domanda: come può il mistico evitare tale errore e confusione? Come può distinguere il reale dall’illusorio? Ogni mistico deve risolvere questo problema individualmente, e non vi sono regole scientifiche e perfette per guidare le proprie reazioni. Le norme che vi posso dare sono così semplici che possono non piacere a chi ora insegna e proclama ciò che ha percepito astralmente. L’atteggiamento mentale che il mistico dovrebbe assumere per salvaguardarsi dall’errore e dall’illusione astrali è il seguente:

1. Coltivare uno spirito di vera umiltà. Vi è un’arroganza spirituale che si maschera dietro un manto di modestia, ed oggi è assai diffusa. Induce molti a considerarsi prescelti dalla Gerarchia per salvare il mondo; a ritenersi portavoce dei Maestri o del Cristo; ad atteggiamenti separativi nei confronti di altri istruttori e guide spirituali, rifiutandosi di riconoscere i vari aspetti del lavoro unico e i diversi metodi che la Mente di Dio ha escogitato per raggiungere le moltitudini.

2. Rifiutarsi di accettare qualsiasi contatto o messaggio che abbia implicazioni personali, o che ponga chi lo riceve in condizione di privilegio, e tenda a sviluppare un complesso messianico. Questa espressione mi piace. Concisa e semplice, illustra drammaticamente lo stato mentale, e descrive la sicurezza di molti istruttori odierni. Un vero contatto con la Gerarchia ed una reale approvazione del servizio sono accompagnati dalla convinzione che esistono molti servitori nel servizio unico, molti messaggeri che portano un messaggio unico, molti che insegnano i mille aspetti della Verità unica, e molte vie che riconducono al Cuore di Dio. Se questa rivelazione che tutto abbraccia accompagna il richiamo a servire, l’inclusività si sviluppa e si può essere certi di essere stati veramente chiamati a cooperare, e convinti della realtà della visione.

3. Liberarsi dall’emotività. Il vero discepolo e mistico è sempre polarizzato mentalmente. La sua vera visione è sempre esente dalle reazioni ingannevoli del centro del plesso solare. Essa risveglia il centro del cuore ed evoca la rispondenza dell’energia della personalità (focalizzata nel centro ajna), e infine determina un “accentramento nel luogo della luce”. Ciò indica la crescente attività del centro della testa. In un secondo tempo il discepolo potrà servirsi dell’appello emotivo controllato nei rapporti con le masse, ma cercherà di tenersi sempre libero dal predominio emotivo.  (15 - 569/73).

(3) La medianità e lo psichismo negativi, privi di intelligenza, riducono l’esponente al livello di un automa; sono pericolosi e sconsigliabili, perché privano l’uomo del libero arbitrio e della positività, e gli impediscono di agire come essere umano libero e intelligente. In questi casi l’uomo non agisce come canale per la sua anima; ma è poco più di un animale istintivo, se non è addirittura un guscio vuoto che può essere occupato e usato da un’entità ossessionante. (13 - 10).

(4) Nello stesso tempo vi sono medium d’ordine molto più elevato, le cui vite sono offerte in servizio ad anime avanzate che si trovano dall’altro lato del velo, e che danno se stessi affinché il loro prossimo possa imparare da loro; così, da ambo i lati del velo di separazione, le anime sono aiutate e viene loro offerta l’opportunità di udire o di servire. Ma anche queste trarrebbero profitto da un’istruzione più intelligente e da una comprensione più accurata della tecnica del loro lavoro e dell’organizzazione dei loro corpi. Diverrebbero allora canali migliori e intermediari di maggiore affidamento. (13 - 11).

(5) Il discepolo che si occupa dei piani gerarchici per il futuro ha una mente completamente aperta riguardo alla crescita dei veri poteri psichici. Deplora e reprime tutte le condizioni e forme di pensiero negative con cui viene in contatto nel suo ambiente, ma incoraggia la crescita di tutte le forme di percezione sensoria superiore che allargano la coscienza umana e ne arricchiscono il contenuto. (13 - 587).

Vedi anche: "Spiritismo" e (5 - 49/50, 741/2).

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