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PARTE PRIMA - NATURA DELL’ILLUSIONE - Parte 1

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PARTE PRIMA

NATURA DELL’ILLUSIONE

Nelle pagine precedenti ho esposto alcune definizioni dei termini (spesso usati uno per l’altro) relativi all’illusione e all’annebbiamento astrale. Si è visto che:

1. L’Illusione è principalmente di natura mentale e caratteristica di coloro che sono più mentali che emotivi. Essi hanno superato l’annebbiamento astrale quale generalmente inteso. Il loro errore consiste nel fraintendere le idee e le forme-pensiero.

2. L’annebbiamento è di natura astrale e attualmente molto più potente dell’illusione, poiché l’enorme maggioranza agisce sempre per impulso astrale-emotivo.

3. Maya è di natura vitale ed è una qualità della forza. Essenzialmente è l’energia dell’essere umano, che entra in azione per influsso soggettivo dell’illusione mentale, dell’annebbiamento astrale o di entrambi.

4. Il Guardiano della Soglia. Pur essendo sempre presente, si attiva soltanto sul Sentiero del Discepolato, quando l’aspirante prende occultamente coscienza di sé, delle condizioni presenti in lui per effetto della sua illusione interna, del suo annebbiamento astrale e di maya, che ne avvolgono tutta l’esistenza. Poiché ora è una personalità integrata (e nessuno è discepolo se non è mentale oltre che emotivo cosa che il [27] devoto spesso dimentica) scorge i tre aspetti dell’illusione (preponderanti in uno o l’altro dei corpi) nel loro complesso, e questo insieme è detto “Guardiano della Soglia”. In realtà è una forma-pensiero vivificata, composta di energia mentale, forza astrale ed energia vitale.

Perciò il vostro problema è di imparare prima di tutto a:

1. Distinguere fra i tre aspetti interiori dell’illusione.

2. Scoprire le condizioni dell’ambiente o della propria costituzione che causano le difficoltà.

3. Trovare i metodi efficaci per far cessare le condizioni ingannevoli che confondono.

Ricordate che le condizioni presenti in voi, in cui la realtà viene svisata, sono il tramite del rapporto con il mondo dell’annebbiamento e dell’illusione. Nell’insegnamento esoterico si è accentuata l’importanza dell’educazione e liberazione del singolo aspirante. Ciò che è naturalmente necessario, poiché le moltitudini sono composte di individui, e la costante liberazione dal dominio degli inganni interiori rischiarerà infine l’umanità. Perciò ognuno di voi, quale membro di questo gruppo, deve necessariamente lavorare separatamente su se stesso e produrre quello stato di chiarezza e verità che sostituirà antichi ritmi e abitudini profondamente radicate, purificando così continuamente l’aura. Ma ora ciò deve essere compiuto come gruppo, e il vostro è uno dei primi gruppi exoterici con i quali si intende lavorare nella nuova era. Mediante le loro attività s’intende dissolvere l’annebbiamento generale, [28] ma prima di tutto l’aspirante deve occuparsi del proprio e di quello del gruppo. Abbiate presenti tre punti. Mi esprimerò in modo breve e tecnico, poiché il mio tempo è limitato e la vostra conoscenza tecnica è sufficiente a comprendere ciò di cui parlo.

Primo. L’unione delle aure dei membri determina sempre lo stato e l’attività, l’efficacia, il problema e l'annebbiamento del gruppo. Da ciò la responsabilità e l’utilità dei singoli. Ciascuno ostacola o aiuta il gruppo secondo le condizioni della propria aura, che può essere annebbiata o illusa, o relativamente sgombra da queste condizioni.

Secondo. Primo compito per ciascuno di voi è determinare il vostro problema specifico. Con le istruzioni individuali indicherò la vostra particolare tendenza e se abitualmente soccombete all’annebbiamento, all’illusione o a maya. Sarò franco, perché ho messo alla prova la vostra sincerità e credo siate disposti a conoscere la verità. Determinata la natura specifica del vostro problema particolare, vi dedicherete a risolverlo, deliberatamente e senza fretta, con debita cura e cautela e giusta comprensione.

Terzo. Ricordate che mentre osservo ciascun membro dei vari gruppi, allo stesso tempo valuto la qualità complessiva del gruppo. Vedo l’intensità della luce interiore che risplende e si palesa nelle vostre aure, e che mi segnala la forza, l’efficienza, nonché la potenza dell’influsso che ciascuno esercita sul gruppo, poiché le aure positive subordinano le negative. Ciò che occorre è una combinazione di aure positive deliberatamente sottomesse al lavoro di gruppo. [29] Via via che studiate l’illusione e liberate la mente dai suoi effetti, e a mano a mano che dissolvete l’annebbiamento in cui tutti siete più o meno immersi, passerete a più ampia libertà di vita e di servizio. Via via che la maya delle correnti distorte di energia cessa di sospingervi in sfere di attività indesiderabili, la luce in voi brillerà più limpida. Come conseguenza naturale, il Guardiano della Soglia lentamente ma sicuramente si disintegrerà, sgombrando il cammino verso la porta dell’iniziazione.

Chi è fortemente mentale è soggetto all’illusione, per cui l’aspirante è nettamente dominato da:

1. Una forma-pensiero di tale potenza che:

a. Domina l’attività o espressione della vita.

b. Lo pone in sintonia con le forme-pensiero collettive di natura analoga, costruite da altri dominati dalla medesima illusione.

Nei suoi aspetti peggiori ciò è causa di malattie mentali o idee fisse, in casi meno dannosi e più normali produce fanatismo. Il fanatico, anche se non se ne rende conto, è solitamente un uomo confuso, dominato da un’idea così forte che gli è impossibile integrarla nel quadro generale o giungere ai necessari compromessi, spesso diretti dal divino, che molto aiutano l’umanità, né trova tempo e luogo per le realtà che potrebbe facilmente afferrare.

2. Nell’uomo molto evoluto, l’illusione mentale si forma attorno a una intuizione, concretata dalla mente fino a presentarsi così reale che egli crede di vedere chiaramente ciò che occorre fare o dare al mondo, sì da dedicare tutto il proprio tempo [30] al fanatico tentativo di indurre in altri la stessa visione. In tal modo procede sulle ali dell’illusione e la sua incarnazione è relativamente inutile. In rari casi questa combinazione d’intuito e attività mentale produce il genio, ma allora non si tratta di illusione bensì di chiaro pensiero sorretto da preparazione adeguata in un campo o un’attività particolare.

3. I tipi mentali più deboli e comuni soccombono alla generale illusione collettiva. Il piano mentale produce distorsioni diverse da quelle astrali ed eteriche. La facoltà di discriminare sviluppata genera demarcazioni più definite e invece della densa nebbia astrale e delle vorticose correnti d’energia del piano eterico, sul piano mentale sorgono innumerevoli forme-pensiero ben delineate, di qualità, nota e tono particolari, attorno alle quali se ne raggruppano altre minori, create da coloro che rispondono ad esse, alla loro nota, alla loro qualità, al loro tono; esistono allora affinità che sono veri canali per il magnetismo attrattivo delle forme pensiero più potenti. Antiche ideologie in formulazioni moderne; mezze verità cristallizzate; pensiero confuso di vari gruppi umani e molte altre sorgenti analoghe hanno prodotto nei millenni l’illusione mondiale e lo stato mentale che hanno imprigionato l’umanità in limiti di idee e concetti errati. I pensieri che causano illusione sono così numerosi che nel mondo odierno hanno provocato scissioni in tutto il genere umano, sotto forma di varie scuole di pensiero (filosofiche, scientifiche, religiose, sociologiche), di numerosi partiti e gruppi, tutti colorati da un’idea analoga, di gruppi di idealisti che si combattono l’un l’altro in difesa dei loro concetti favoriti, e di decine [31] di migliaia di partecipanti ad attività mentali collettive. Questi ultimi sono autori di pubblicazioni in tutto il mondo, che influenzano i diversi settori della cultura; vari dirigenti ne traggono ispirazione e da essi dipendono numerosi esperimenti di politica, educazione e religione che sono fonte di gran parte dell’inquietudine mondiale e quindi dell’illusione generale.

Oggi perciò occorrono pensatori che impostino direzione e concentrazione mentali tali da scansare il pericolo della ricettività negativa, e al tempo stesso aperte all’ispirazione intuitiva superiore. Occorrono interpreti mediatori di idee, anziché medium.

I tipi emotivi rispondono facilmente all’annebbiamento mondiale e individuale, ereditario o da essi stessi prodotto. Le moltitudini sono esclusivamente emotive, con lampi occasionali di vera comprensione mentale (rarissimi). L’annebbiamento è stato paragonato alla nebbia in cui l’aspirante brancola e che deforma tutto ciò che vede e con cui viene in contatto, impedendogli sempre di vedere veramente o chiaramente la vita e quanto lo circonda per quel che sono essenzialmente. Quando è un poco più avanzato ne è consapevole e a tratti vede fugacemente la direzione in cui gli pare trovarsi la verità. Ma l’annebbiamento ridiscende su lui, impotente a liberarsene o a compiere alcunché di costruttivo. Il suo problema è ulteriormente complicato dall’angoscia derivante dal profondo disgusto di se stesso. Vaga nella nebbia e non vede nulla come è in verità; è ingannato dall’apparenza e dimentica ciò che essa vela. Le reazioni emotive che ogni uomo [32] emana lo circondano e in quella nebbia scorge un mondo svisato e deformato. Queste reazioni e l’aura circostante che costituiscono si uniscono all’annebbiamento mondiale e fanno parte dei miasmi e delle malsane emanazioni generate dalle moltitudini per milioni di anni.

Ai tempi della Lemuria annebbiamento e illusione erano relativamente assenti, per quanto riguarda l’uomo. Non esistevano reazioni mentali e scarsa era la risposta emotiva all’ambiente. Gli uomini erano quasi semplici animali istintivi. L’annebbiamento cominciò a formarsi all’epoca Atlantidea e da allora è sempre aumentato, tanto che oggi, quando la Gerarchia dei Maestri e degli Iniziati volge lo sguardo sull’umanità la vede muoversi in una profonda e sempre mutevole massa di correnti che celano e deformano la verità e che, vorticando, impediscono di vedere la LUCE. Questo è tanto più evidente poiché gli altri regni della natura sono relativamente liberi da annebbiamento e illusione. Nella nostra razza Ariana l’illusione generale si va accentuando, ma lentamente viene riconosciuta dalla coscienza umana; è un vero progresso perché, se lo vogliamo, possiamo agire con intelligenza su quanto è riconosciuto. Oggi l’illusione è tanto potente che i pochi di mente elevata sono tuttavia dominati dalle grandi forme-pensiero illusorie radicate nell’esistenza personale inferiore e nei desideri delle moltitudini, da cui traggono vita. In relazione alla razza Ariana è interessante ricordare che quelle forme pensiero attingono vitalità anche dal mondo delle idee, ma idee intuite e intese in modo errato e costrette a fini egoistici. Le loro forme sono state attivate dal sempre crescente potere creativo dell’umanità, [33] e subordinate ai desideri umani mediante il linguaggio, che limita e deforma. L’illusione è anche più intensa di quanto sarebbe altrimenti avvenuto, perché molti idealisti emotivi hanno cercato di imprimere quelle forme pensiero distorte sui corpi mentali delle moltitudini. Questo è uno dei problemi più gravi che oggi la Gerarchia spirituale deve affrontare e uno dei più importanti elementi che il Maestro deve considerare nei riguardi di ogni aspirante o discepolo.

Come abbiamo visto, l’annebbiamento ha origini più remote dell’illusione. In esso la qualità mentale è scarsa e predomina nella maggioranza degli uomini. Scopo di tutta la preparazione sul Sentiero del Discepolato fino alla terza iniziazione è giungere a pensare con chiarezza, ciò che libera dall’illusione, conferendo stabilità ed equilibrio emotivo che sbarrano l’accesso a qualsiasi genere di annebbiamento. Tale liberazione è possibile quando nell’aspirante non esiste più l'annebbiamento personale, e neppure rispondenza deliberata ai fattori che l’hanno determinato nel corso dei secoli. Di questi diremo più avanti.

Maya è il risultato dell’annebbiamento e dell’illusione. La sua presenza denota una personalità integrata e perciò la capacità di sintonizzarsi con l’illusione mentale e con l’annebbiamento astrale. In tal caso il discepolo si trova di fronte a uno dei maggiori problemi esistenti. La principale difficoltà per ogni discepolo è che il campo di battaglia della sua vita coinvolge tutti gli aspetti della sua natura, cioè tutto l’uomo. Tecnicamente il termine MAYA dovrebbe essere usato solo in due casi:

1. In riferimento alla combinazione annebbiamento - illusione, cui risponde la personalità integrata.

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2. In riferimento alle limitazioni del Logos planetario del nostro pianeta.

Con quanto detto credo di aver dato molta materia di riflessione, non solo riguardo ai problemi personali (tutti ne avete), ma anche alla natura dell’illusione, termine usato nei testi e negli insegnamenti esoterici per indicare tutte le condizioni che ho distinto come maya, illusione e annebbiamento astrale. In seguito dirò delle cause dell’annebbiamento e dei metodi per dissolverlo. Per ora ho detto quanto basta perché riflettiate su queste idee, imparando il significato di termini usati tanto alla leggera. Sorvegliatevi nella vita quotidiana e discriminate tra annebbiamento, illusione e maya. Scoprite quale è la forma del vostro Guardiano della Soglia individuale quando lo affrontate. Se farete altrettanto riguardo al gruppo e alle immediate necessità del mondo, non sarà tempo perduto per chiarire l’astrale e liberare il mentale.

Studiate con molta attenzione queste istruzioni, poiché in questo periodo di intensa attività mi è difficile trovare tempo per sopperire alle vostre necessità, pur senza violare il libero arbitrio e recarvi quanta più luce possibile per illuminare la vostra preparazione al servizio.

Raccogliete inoltre quanto vi riesce sul tema dell’aura, che è molto frainteso; cercate nei miei libri e in altre opere. Non si tratta di copiarne dei paragrafi, ma di formulare ciò che sapete in modo [35] da rispondere con chiarezza alle domande che vi vengono rivolte. Le seguenti sono fondamentali:

1. Cosa è l’aura e come si produce?

2. In che modo l’aura può essere resa veicolo di luce e come intensificarne la luce che dovrebbe risplendere attraverso essa?

3. Quale effetto produce la vostra aura sull’ambiente e come migliorarlo?

Questo vi consentirà di applicare quanto cerco di insegnarvi. Non dimenticate che osservate il mondo e l’ambiente attraverso l’aura e quindi l’annebbiamento e l’illusione sono questioni che vi riguardano.

Ponete a voi stessi altre tre domande e rispondetevi alla luce dell’anima:

1. Sono più soggetto all’annebbiamento o all’illusione?

2. Quale caratteristica della mia natura facilita in me la sintonia con l’annebbiamento o l’illusione mondiali?

3. Sono al punto di poter riconoscere il mio Guardiano della Soglia e determinare la forma che esso assume?

Che possiate, quali individui e come gruppo, apprendere il significato della vera conoscenza di sé, imparando a stare nell’essere spirituale, sempre più liberi da annebbiamento e illusione, è la preghiera del vostro amico e fratello, che ha lottato per aprirsi la via ad una luce maggiore…

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Negli ultimi sei mesi quattro di voi hanno lottato contro l’annebbiamento nella loro vita, per lo più con esito soddisfacente. Lo dico perché in un gruppo sperimentale come questo è bene sapere in anticipo la situazione; quelle lotte naturalmente avverranno, poiché soltanto ciò che si conosce per esperienza propria entra a far parte delle proprie capacità. Ho già detto che rientra nel piano della Gerarchia dare inizio a piccoli gruppi come questo, al fine specifico di costituire mezzi attivi con cui dissipare l’annebbiamento mondiale, oggi così potente e profondamente radicato.

Non è ancora il momento di occuparsi dell’illusione mondiale su vasta scala, poiché l’umanità non è abbastanza evoluta mentalmente, né l’illusione (che come ho detto è soprattutto effetto di errata interpretazione di idee) è al culmine. Ma è tempo di fare i primi passi per eliminare l’annebbiamento astrale, affinché in futuro abbia minor presa sull’umanità. Questo è lo scopo dell’insegnamento dato ora a questo gruppo e praticato nella vita di ogni suo membro, come pure di ulteriori insegnamenti che verranno offerti al gruppo (se si dimostrerà all’altezza) e gli consentiranno di collaborare all’attacco concertato sull’annebbiamento mondiale. Cercate perciò di risolvere i problemi personali in questo campo, poiché potrete più facilmente discernere, agire con chiarezza e migliorare la comprensione.

Il modo più efficace per dissolvere l’annebbiamento è realizzare la necessità di essere semplici canali per l’energia dell’anima. Se il discepolo riesce nel giusto allineamento e perviene al conseguente contatto con l’anima, ne risulterà maggior luce. Questa fluisce e non irradia soltanto la mente, ma anche la coscienza [37] cerebrale. Egli vede più chiaro, realizza i fatti libero dal proprio “vano immaginare” e la “luce splende sulla sua via”. Non sa ancora vedere veramente in un più vasto raggio di coscienza; l’annebbiamento di gruppo e, naturalmente, quello mondiale restano tuttora un mistero che lo limita e lo confonde, ma la sua via immediata comincia a farsi chiara ed è relativamente libero dalla nebbia di antichi miasmi emotivi che deformano la verità. Allineamento, contatto con l’anima e costanza guidano al successo.

Vi sarà evidente che piccoli gruppi come questo, se attivi in vari paesi e città e i cui membri operassero con buoni risultati su se stessi, avrebbero una parte molto utile. Il tentativo avrebbe due aspetti: lottare contro l’annebbiamento di gruppo che inevitabilmente si insinua nella sua vita tramite i suoi membri. Il complesso dei loro annebbiamenti personali è una porta aperta in tal senso. Se n’è avuto esempio in questo gruppo, invaso dalla nebbia tramite L.T.S-.K., che trascinò I.B.S. nel suo vortice di forza. Fortunatamente venne superato lasciandovi più ricchi e più uniti grazie alla saldezza amorevole degli altri membri. Ricordo a entrambi quei discepoli quanto profonda gratitudine debbano avere per l’amore dei loro fratelli, che li protesse. I.B.S. ha molto progredito nel liberarsi da certi aspetti dell'annebbiamento. Anche L.T.S.-K. è più libero, ma molto gli resta ancora da fare. Per la persona di terzo raggio è sempre difficile coltivare l’intuizione. La saggezza apparentemente profonda della complicata e tortuosa scienza dell’intelligenza propria della materia spesso ostacola la saggezza autentica della mente illuminata. Sei mesi fa sentivo che era forse impossibile per L.T.S.-K. liberarsi [38] dall’annebbiamento in cui abitualmente viveva; oggi più luce gli illumina il cammino e se si libererà ulteriormente dalle forme pensiero da lui stesso create, potrà riuscire nella prova.

Eliminato che sia in qualche misura l’annebbiamento di gruppo questo procederà libero sulla “Via illuminata”, e lo si potrà preparare all’allineamento, al contatto e alla stabilità di gruppo. Potrà allora avere inizio il preciso compito scientifico di “attaccare” l’annebbiamento mondiale. È interessante notare che in questo gruppo ciò fa parte dell’attività intrapresa da certi membri del nuovo gruppo di servitori del mondo. Per l’importanza assunta da idee fondamentali quali la buona volontà e l’interdipendenza, molto si fa nel mondo per dissolvere l’annebbiamento astrale in cui gli uomini vivono. Non è compito d’ogni servitore partecipare a questo attacco collettivo all’illusione mondiale. Ciascuno deve dissolvere l’annebbiamento emotivo nella propria vita, ma funzioni e attività differiscono da persona a persona. Il vostro compito è quello di osservatori esperti e tale formazione richiede molto tempo. Oggi molti di voi non riconoscono l’annebbiamento quando si presenta e li avvolge, ma solo in seguito, dai suoi effetti. Un giorno i vostri processi d’osservazione saranno così acuti da riconoscerlo prima che vi sommerga e potrete poi dire: “Perché mi sono lasciato annebbiare? Perché sono stato tanto cieco?”.

Svolgerò ora in modo più preciso una breve trattazione dell’annebbiamento per formulare chiaramente le idee e offrire un libro a cui riferirvi in futuro, che [39] servirà da guida al vostro gruppo e ad altri analoghi. Voglio inoltre ricapitolare cose già dette per una migliore comprensione dei vari aspetti dell’annebbiamento mondiale, che la mente analitica distingue come illusione, annebbiamento, maya e la forma pensiero sintetica che si trova sul Sentiero del Discepolato, da alcune scuole di esoterismo denominata Guardiano della Soglia.

Abbiamo tracciato un vasto tema da svolgere con cura. Il mio compito è difficile perché scrivo per chi è ancora avvolto dai vari aspetti dell’annebbiamento e per lo più da annebbiamento e maya. L’illusione non è ancora pienamente in gioco e il Guardiano della Soglia è raramente riconosciuto in maniera adeguata. A questo proposito vi ricordo che il Guardiano della Soglia non emerge dalle nebbie dell’annebbiamento fino a quando il discepolo non è prossimo ai Cancelli della Vita. Solo quando coglie i primi barlumi della Porta dell’Iniziazione e sporadici lampi di luce dell’Angelo della Presenza che è in attesa dietro quella porta, viene alle prese col principio di dualità, impersonato nel Guardiano e nell’Angelo. Comprendete ciò di cui parlo? Le mie parole sono per voi simboli di una condizione e un evento futuri. Verrà il certamente il giorno in cui vi troverete in piena consapevolezza fra questi simboli delle paia di opposti, l’Angelo a destra e il Guardiano a sinistra. Vi sia allora data la forza di procedere fra questi due avversari che per millenni hanno lottato sul campo della vostra vita e giungere [40] al cospetto della Presenza ove i due sono visti come uno solo e altro non resta che vita e divinità.

Per riassumere le istruzioni precedenti riguardanti i quattro aspetti dell’annebbiamento, vedi la tavola seguente, che raccomando al vostro studio.

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ASPETTI DELL’ILLUSIONE

Nome Piano Opposto Obiettivo Campo del Conflitto Metodo
Illusione Mentale Intuizione
Percezione spirituale
Dissipazione Sentiero dell'Iniziazione
Mondo delle idee
Contemplazione da parte dell'anima
Annebbiamento   Astrale Illuminazione, Lucidità, Visione Dissolvimento Sentiero del Discepolato Meditazione. Mantenere la
mente ferma nella luce.
Maya Eterico Ispirazione Devitalizzazione Sentiero della Prova.
Purificazione
Occultismo. Utilizzo
della forza.
Guardiano della
Soglia
Fisico.
Coscienza cerebrale
Angelo della Presenza Discriminazione   Personalità integrata Unificazione.
Fine della dualità.
           

Nota:

1. Il senso di maya sorse ai tempi della Lemuria, mentre non esisteva annebbiamento astrale né vera illusione.

2. L’annebbiamento nacque agli inizi dell’Atlantide.

3. L’illusione apparve fra gli uomini di avanzato sviluppo alla fine dell’epoca atlantidea e sarà fattore dominante della nell’attuale razza Ariana.

4. Il Guardiano della Soglia raggiungerà piena potenza alla fine della razza Ariana e nella vita di tutti gli iniziati prima della terza iniziazione.

5. I regni subumani sono esenti da annebbiamento e illusione, ma immersi nella maya mondiale.

6. Il Buddha e i Suoi 900 Arhat inflissero il primo colpo all’annebbiamento mondiale, quando Egli proclamò le Quattro Nobili Verità. Il Cristo inflisse il secondo colpo insegnando la responsabilità individuale e la fratellanza. Il prossimo colpo sarà inferto dal nuovo gruppo di servitori del mondo, operanti sotto la direzione del Cristo e dei Suoi discepoli, simbolicamente: “Cristo e i Suoi 9000 iniziati”.

7. Le quattro note fondamentali per risolvere il problema dell’annebbiamento sono:

Intuizione. . . Illuminazione . . . Ispirazione . . . L'Angelo della Presenza.

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Richiamo la vostra attenzione sul fatto che l’intero problema si riferisce all’uso giusto o errato della forza o dell’energia. Molto si chiarirà nella vostra mente se vi renderete conto che:

1. L’uomo comune nella vita d’ogni giorno e l’aspirante sul Sentiero della Prova o della Purificazione usano le forze della vita sui tre piani dell’esistenza umana e del principio stesso della vita.

2. Il discepolo comincia a discriminare tra forza ed energia. Sul Sentiero del Discepolato comincia ad operare con l’energia dell’anima, che col tempo dominerà le forze.

3. L’iniziato sul Sentiero dell’Iniziazione opera con l’energia e impara a distinguere fra energia della vita, energie dell’anima e forze del mondo fenomenico.

A questo punto è necessario sottolineare che la natura di queste forze ed energie, il loro uso e dominio devono essere sempre compresi e attuati in piena coscienza sul piano fisico. La teoria deve divenire un fatto e i conflitti che hanno luogo ai livelli sottili astrali e mentali devono essere realizzati nella coscienza cerebrale, sede dell’applicazione. Quando tali realizzazioni e attività interiori fanno effettivamente parte della vita del discepolo, e le conseguenze gli sono chiare nella coscienza di veglia, entrano col tempo a far parte del suo patrimonio qualitativo. In realtà egli integra e sintetizza le esperienze nei tre mondi e dominandole coscientemente diviene un Maestro. Si rende conto che tutto ciò che appare e avviene è dovuto al circolare e costante mutare della forza. Scopre allora che queste forze agiscono e reagiscono nella sua stessa esperienza [43] natura, e comprende il fatto fondamentale che nell’attività di gruppo e per dissolvere l’annebbiamento mondiale può usare soltanto le forze che è in grado di usare e dominare nella sua vita. Lo si può dire, esprimere e illustrare così:

1. Con l’allineamento e il contatto che ne deriva si evoca, si risveglia e si usa l’intuizione, grande strumento di dispersione che, tramite l’anima, fluisce al cervello e al cuore dal piano dell’intuizione o buddhico.

2. Con l’allineamento e il conseguente contatto si evoca, si risveglia e si usa l’energia dell’anima; essa è il grande strumento per dissolvere l’annebbiamento e, dai livelli dell’anima (i livelli superiori del piano mentale) tramite la mente fluisce al cervello illuminando il piano astrale.

3. Queste due energie spirituali operano in modo diverso sulle forze della personalità e il discepolo, quando opera sul piano fisico, deve realizzarne il proposito e l’attività nella coscienza cerebrale.

4. Allora e solo allora la luce dell’intuizione e quella dell’anima tornano al piano astrale grazie all’intento cosciente e alla volontà intelligente e dinamica del discepolo che serve.

Riflettete su questi punti che segnalano il cammino e il servizio...

Ho così organizzato le idee e tracciato il piano per accostarsi al tema. Ho indicato alcuni concetti fondamentali e fatto uno schema del soggetto nel suo complesso. Ora iniziamo la vera trattazione. Come sapete, non intendo [44] scrivere un ponderoso trattato su questo soggetto. I testi che verranno compilati con le istruzioni fornite a questi gruppi di discepoli non avranno la mole del Fuoco Cosmico e del Trattato di Magia Bianca, ma saranno relativamente brevi, con istruzioni concise.

Soprattutto esse devono avere un effettivo valore pratico e far sì che lo studioso comprenda meglio il mondo sottile delle correnti di pensiero e delle forze nel quale vive, nonché i mezzi e la tecnica da impiegare per liberare il proprio sentiero dall’oscurità e dalla confusione, e giungere alla luce e all’armonia. Sarà anche uno studio comparativo e il lettore tenga presente che non sarà in grado di distinguere la verità o di isolare l’aspetto dell’insegnamento per lui di capitale importanza se non mette in pratica le istruzioni e non accerta chiaramente se è vittima dell’illusione o dell’annebbiamento emotivo. In ultima analisi, prima di procedere deve sapere a che punto si trova. Il discepolo è vittima sia dell’annebbiamento che dell’illusione e vogliamo sperare che li dissolva entrambi; da ciò deriva la complessità del problema e la sottigliezza delle difficoltà. Per acquistare forza e coraggio deve inoltre ricordare che ogni particella di annebbiamento eliminato e illusione riconosciuta e superata “rischiara la via” di chi segue e la facilita ai condiscepoli. Questo è il Grande Servizio per eccellenza ed è a questo suo aspetto che richiamo la vostra attenzione. Nelle presenti istruzioni cerco di chiarirlo.

Uno dei problemi dell’aspirante sta nel riconoscere l’annebbiamento al suo primo insorgere ed essere consapevole dei suoi vari aspetti di cui è irto il sentiero e delle [45] difficoltà che erigono un muro tra lui e la luce. È già molto aver riconosciuto l’esistenza dell’illusione e dell'annebbiamento. La maggioranza degli uomini ne è ignara. Oggi molta brava gente non li vede; idealizzano i loro annebbiamenti e considerano le illusioni come preziosi possessi duramente conquistati.

A sua volta il riconoscimento comporta dei problemi, tanto che il discepolo comune stenta a liberarsi dalla tendenza, sviluppata in passato, a generare annebbiamento e gli è arduo serbare un giusto senso delle proporzioni e dei valori riguardo alle verità del piano mentale. Attorno a una verità duramente conquistata e a un principio di verità afferrato, il discepolo facilmente costruisce illusioni, create dalla mente che comincia appena a trovare se stessa. Annebbiamenti di natura emotiva possono emergere e raccogliersi attorno all’ideale, poiché questo, non ancora ben chiaro, tende ad attrarre a sé ciò che, emotivamente, crede di essere e avere.

Illustrerò l’argomento sotto due aspetti, entrambi relativi al discepolato, o incontrati sul Sentiero della Prova: “l’illusione del potere” e “l’annebbiamento dell’autorità”. Osserverete che la prima è propria del piano mentale ed il secondo dell’astrale.

L'annebbiamento dell’autorità in molti casi è collettivo. È radicato nella psicologia di massa e indica lo stadio infantile in cui si attarda l’umanità, in cui gli uomini si auto-proteggono imponendosi norme, leggi, asserzioni autoritarie emanate dallo stato, da un'oligarchia o da un dittatore. Ciò costringe l’umanità entro forme stabilite e uniformi che irreggimentano la vita [46] e il lavoro. Tutto ciò viene imposto alimentando il complesso di paura oggi predominante, una delle più rigogliose fonti di annebbiamento. Si può dire, a ragione, che è l’origine di tutto l’annebbiamento planetario. È stata la paura a produrre le condizioni che hanno generato l’annebbiamento del piano astrale, sebbene non le illusioni dei livelli di coscienza mentali.

Quando l’annebbiamento dell’autorità si trasferisce nella coscienza spirituale dell’uomo, nei casi peggiori si producono condizioni come ai tempi dell’Inquisizione, un’autorità ecclesiastica rigidamente organizzata che governa e punisce, in base a decreti dogmatici. Nei casi migliori si riconosce il diritto a governare dell’Angelo solare, anima o ego. Fra questi due estremi, indici dello stadio infantile dell’umanità e della libertà che acquisisce quando, adulta, perviene alla coscienza dell’anima, stanno le molte reazioni intermedie. Per illustrare tutto questo e riportarci all’annebbiamento del discepolo e al suo problema, vediamo che egli si è in qualche misura liberato dall’imposizione di un insegnamento ortodosso e dal dominio di un istruttore. Nella misura del possibile egli è libero da tale dominio. Tuttavia, conoscendo la propria debolezza e gli allettamenti della personalità vigila su se stesso e sugli antichi sistemi, impara a stare ben fermo sulle proprie gambe, a prendere le proprie decisioni, a discernere la verità. Impara a scegliere la propria via, ma come tutti coloro che non hanno ancora assunto le iniziazioni maggiori, può invaghirsi della propria libertà, scivolando allora automaticamente nell’annebbiamento costituito dal suo ideale di libertà, da lui stesso creato. Egli diviene così prigioniero della libertà, respinge ogni dominio eccetto [47] quello “della sua anima “, dimenticando che il contatto con essa è ancora intermittente. Invoca il diritto di reggersi da solo e gioisce della nuova libertà, ma dimentica che, ripudiata l’autorità altrui, ora deve accettare quella dell’anima e del gruppo di anime cui appartiene per karma, raggio, scelta e per gli inevitabili effetti dell’unificazione. Rinuncia alla guida di un altro uomo sul Sentiero e, avendo gli occhi parzialmente aperti, cerca di percorrerlo mirando alla meta, dimentico di marciare all’unisono con altri e delle “Regole della Via” che deve imparare con loro. È passato dalla legge individuale a quella di gruppo, ma ancora non la conosce come dovrebbe. Procede come meglio può da solo, fiero di essere libero da ogni autorità, e promette a se stesso che non tollererà né autorità né guida.

Quelli che lo osservano e vigilano da un livello più alto di realizzazione, da dove la visione è più chiara, gradatamente lo vedono oscurato da banchi di nebbia che si infittiscono, sì che diviene “prigioniero della nebbia della libertà” e si compiace di quella che considera di fatto la sua indipendenza. Quando la sua visione sarà più chiara e la mente più sviluppata, capirà che la Legge del Gruppo deve imporsi e si imporrà e che al dominio della natura inferiore deve sostituirsi quello dell’anima. Quel discepolo è uscito dalla moltitudine dei ricercatori della Via e ha iniziato a percorrerla; egli è perciò più avanzato delle masse, ma non è solo, anche se crede di esserlo; si accorgerà che molti altri marciano con [48] lui e via via che progredisce il loro numero aumenta. Le regole della reciprocità, del progresso e del riconoscimento, del lavoro e del servizio di gruppo si imporranno a lui fino a che si accorgerà di essere un membro del nuovo gruppo di servitori del mondo, operante secondo le stesse regole che determinano la loro attività. Mentre impara a procedere con loro sulla Via, moventi e metodi del loro servizio liberamente scelto penetrano nella sua coscienza ed egli comincerà in modo spontaneo e naturale a obbedire al ritmo superiore accettando le leggi della vita e della coscienza di gruppo. Infine, entrerà nei silenti luoghi ove i Maestri di Saggezza dimorano e lavorerà a ritmo di gruppo con Loro, obbedendo così alle leggi del regno spirituale, che sono le leggi soggettive di Dio.

Molte volte, lungo la Via, il discepolo si ribella al controllo, ricadendo nell’illusione della sua libertà immaginaria. Esiste libertà dalla personalità; esiste libertà da quelle altrui, ma non ve ne sarà mai dalla Legge del Servizio, dal continuo rapporto fra uomo e uomo e fra anima e anima. Essere realmente liberi è dimorare nella chiara, limpida luce dell’anima, che fondamentalmente e intrinsecamente è coscienza di gruppo.

Perciò, quando uno di voi sia assillato da incertezza e inquietudine, e desideri e invochi di procedere libero, senza imposizione d’autorità, badi a non lasciarsi annebbiare dal desiderio di liberarsi dall’influsso del suo gruppo, e sia certo di non cercare, quale anima sensibile, una via d’evasione, nel senso della psicologia moderna. Per verificarlo si domandi: il mio benessere e la pace mentale sono così importanti da sacrificare l’integrità del gruppo pur di conservarli? [49] La soddisfazione interiore è valida scusa per ritardare l’attuazione del proposito di gruppo? Poiché certo lo ritarda. Qualunque cosa egli decida sarà pur sempre autoritaria, con le conseguenti reazioni sul gruppo…

Cos’è l’obbedienza occulta di cui tanto si parla? Non ciò che molti gruppi occulti sostengono. Non è soggezione a un organismo esterno dedito a un’azione occulta; non è un insieme di condizioni imposte da un istruttore qualsiasi, non il trasferirsi dalla prigione di un insieme di idee a quella di un altro, forse maggiore. Una prigione resta sempre tale, sia una minuscola cella o una grande isola dalla quale sia impossibile evadere.

L’autorità cui noi, gli Istruttori dal lato interiore della vita, rispondiamo è duplice e voi (quali membri di un gruppo) cominciate appena a rispondervi. Ma a cosa rispondete?

1. Realizzate lentamente la “luce al di là” (espresso simbolicamente). Questa luce esercita un richiamo diverso per ciascuno, ma è UNA SOLA. Il suo riconoscimento rivela nuove leggi, altre responsabilità, nuovi doveri, compiti, rapporti. Questi costituiscono un controllo autorevole. Nessuno può sfuggire a questa autorità, ma è possibile disobbedirle nel tempo e nello spazio e per un periodo temporaneo.

2. Rispondete all’autorità delle Regole della Via imposte a chi passa dal Sentiero della Prova a quello del Discepolato. Pure è UNA SOLA VIA. Su questo “sentiero sottile come filo del rasoio” si impara a procedere con disciplina, discrezione e [50] con l’assenza di desiderio che si sperimenta insieme ai condiscepoli.

In breve, quali sono le regole della Via? Ne esporrò sei delle più semplici, ma ricordate che non sono imposte d’autorità da un arbitrario Consiglio Direttivo, composto da uno o più istruttori o maestri (di cui potrei, naturalmente, far parte), ma esprimono condizioni esistenti sul Sentiero stesso. L’anima dell’uomo vi aderisce e le rispetta e sono esperienza di milioni di pellegrini. 

Le esprimo nella loro forma antica e simbolica, traducendole come meglio posso dai memoriali dell’Aula della Saggezza, accessibili ai veri discepoli come voi.

Le sei Regole del Sentiero

(Regole della Via)

I. La Via si percorre nella piena luce del giorno, irradiata da Coloro che sanno e guidano. Nulla può quindi restare celato e a ogni svolta si è faccia a faccia con se stessi.

II. Sulla Via il nascosto si rivela. Ciascuno vede e conosce le meschinità altrui. (Non trovo come meglio tradurre l’antica parola per l’indicibile ottusità, bassezza, crassa ignoranza ed egoismo, caratteristiche dell’aspirante medio). Ciò nonostante non si torna indietro, non vi è disprezzo [51] reciproco, non si esita. La Via procede nella luce del giorno.

III. Sulla Via non si è soli, né ci si affretta. Pure, non c’è tempo da perdere. Ogni pellegrino, sapendolo, accelera il passo fra i suoi fratelli. Alcuni sono avanti e li segue. Altri sono indietro e li attende. Non procede solo. 

IV. Tre cose deve evitare il pellegrino: un cappuccio, il velo che gli nasconda il volto; avere riserva d’acqua bastevole solo per lui, un bastone senza manico ricurvo.

V. Ciascuno porta con sé ciò di cui abbisogna: fuoco, per riscaldare i fratelli; una lampada per irradiare il suo cuore e mostrare ai compagni la natura della sua vita celata; una borsa d’oro che non sperpererà ma spartirà con gli altri; un vaso sigillato, nel quale racchiude tutte le proprie aspirazioni per deporle ai piedi di Colui che attende di salutarlo al cancello – un vaso sigillato.

VI. Procedendo sulla Via il Pellegrino deve avere l’orecchio vigile, la mano che offre, la lingua che tace, il cuore puro, la voce d’oro, il piede veloce e l’occhio aperto alla luce. Sa di non essere solo.

L’illusione del potere è forse una delle prime e più serie prove dell’aspirante. È anche uno dei migliori esempi di questo “grande errore”, perciò lo [52] sottopongo alla vostra attenzione, esortandovi a guardarvene bene. È invero raro sfuggire agli effetti di questo errore d’illusione poiché, strano a dirsi, è basato sul giusto esito e sul retto movente. Da ciò la natura speciosa del problema che si può esprimere così:

Grazie ad uno sforzo corretto, l’aspirante entra in contatto con la propria anima. Con la meditazione, la buona intenzione e la tecnica adatta, affiancate dal desiderio di servire e di amare, si allinea. Allora è consapevole dei buoni risultati del suo lavoro; la mente è illuminata, un senso di potere fluisce attraverso i suoi veicoli. Almeno temporaneamente egli è consapevole del Piano. Le necessità del mondo e la capacità dell’anima di sopperirvi pervadono la sua coscienza. La sua dedizione, consacrazione e il retto proposito rafforzano l’afflusso di energia spirituale. Egli sa e ama; cerca di servire e nei tre casi  riesce in qualche misura. Da tutto ciò risulta un aumento del senso di potere e della parte che svolge per soccorrere l’umanità e si convince di possedere un giusto senso delle proporzioni e dei valori spirituali. Sopravvaluta la propria esperienza e se stesso. Anziché raddoppiare l’impegno, migliorando il contatto col regno delle anime e amando tutte le creature più profondamente, comincia a richiamare l’attenzione su di sé, sulla sua missione e sulla fiducia che il Maestro e persino il Logos planetario ripongono in lui. Parla di sé e richiama l’attenzione altrui in vari modi, esigendo riconoscimento. Così facendo l’allineamento si indebolisce, il contatto con l’Ego si attenua ed egli va ad accrescere le file dei molti che sono stati sopraffatti dall’illusione del potere che hanno sentito. È cosa questa sempre più frequente fra i discepoli e fra chi ha conseguito le prime due iniziazioni. Oggi sono numerosi coloro che hanno conseguito la prima [53] in una vita precedente. In un certo momento dell’attuale ciclo di vita, in cui si ricapitolano gli eventi di uno sviluppo antecedente, tornano al grado di realizzazione cui erano già pervenuti. L’importanza di ciò che hanno conseguito li sommerge e anche il senso di responsabilità e conoscenza. Ancora una volta si sopravvalutano e vedono la missione e se stessi come unici; subentra in loro l’esigenza esoterica e soggettiva di riconoscimento a danno del servizio, che altrimenti sarebbe fecondo. Ogni importanza data alla personalità può far deviare molto facilmente la pura luce dell’anima che cerca di fluire attraverso il sé inferiore. Il richiamo dell’attenzione sulla missione della personalità è a danno della missione stessa, ostacola l’uomo nel suo lavoro e ne rimanda l’esecuzione a quando il discepolo altro non sia che un canale attraverso il quale l’amore può fluire e la luce risplendere, ciò che deve essere spontaneo, senza riferimento a se stessi.

Gli esempi di annebbiamento e di illusione citati mostrano non solo la sottigliezza del problema, ma anche l’urgente necessità di riconoscerlo. Coloro che palesano queste due caratteristiche della natura inferiore oggi sono numerosi.

1. Annebbiamento sul piano mentale . . . . . . Illusione.

In questa sezione sarò più breve nell’esame dell’illusione che non in quello dell’annebbiamento e di maya. L’illusione non si riscontra apertamente, non viene affrontata e superata fino a quando l’uomo:

a. Non abbia trasferito il centro di coscienza a livello mentale.

b. Non si sia dedicato attivamente a servire con deliberata intelligenza.

[54]

c. Non abbia effettuato l’allineamento con l’anima, in modo cosciente e facile, e non sia padrone della tecnica di tale contatto. 

d. Non abbia conseguito la prima iniziazione.

Il termine illusione è spesso usato alla leggera per indicare scarsa conoscenza, opinioni prive di fondamento, annebbiamento emotivo, interpretazioni errate, confusione psichica, poteri psichici inferiori prevalenti e altre forme di illusione mondiale. Ma è tempo di usare questo termine con maggiore discernimento e il discepolo deve conoscere e comprendere chiaramente la fantasmagoria fenomenica in cui vive l’umanità. Per chiarezza e per meglio distinguere fra le forme di illusione in cui l’anima si muove e da cui deve liberarsi, è necessario distinguere i vari aspetti della Grande Illusione, nel tempo e nello spazio, ciò che ho tentato di fare con le definizioni di maya, annebbiamento astrale, illusione, Guardiano della Soglia. Tali distinzioni vi devono essere chiare e vorrei che esaminaste con attenzione la tavola già citata.

Al nostro scopo, illusione può significare la reazione della mente non disciplinata al primo contatto col mondo delle idee che avviene quando è effettuato l’allineamento e la natura inferiore è messa in contatto con quella superiore. Le idee giungono a noi dal piano intuitivo; l’anima illumina i piani della mente e dell’intuizione, sì che si rivelano l’uno all’altro e il loro mutuo rapporto si palesa. La mente dell’uomo (che lentamente diviene il centro della sua coscienza e principale realtà dell’esistenza) diviene consapevole di questo mondo nuovo e inesplorato delle [55] idee e tenta di farle proprie. Per la maggioranza, specie per i mistici di medio sviluppo, la valutazione delle idee è dapprima vaga e nebulosa e spesso di seconda mano; al neofita inesperto l’illuminazione ottenuta in virtù di un debole contatto con l’anima appare quale supremo prodigio di importanza vitale; le idee contattate gli appaiono meravigliose, del tutto eccezionali e di vitale importanza per l’umanità.