Bolletino 2017 #2 LEADERSHIP: ENERGIZZARE IL SEME MAGNETICO DEL FUTURO

In questi tempi turbolenti e incerti, traspare, ovunque nel mondo, la disperata necessità di una leadership. Negli ambiti della politica, negli affari, nella religione, tutti coloro che si occupano dei problemi più complessi, richiedono maggiore cooperazione, nel tentativo di superare le divisioni ideologiche, economiche e culturali. Pensiero a breve termine e vecchi metodi non sono più sufficienti. Nuovi modi di vedere e prospettive responsabili sono necessarie per il futuro.

Per molti, purtroppo, sussiste ancora la vecchia modalità di gestione, utilizzata, nelle sfide dei decenni precedenti, dalle leadership di un tempo. Ma le vecchie etichette e le passate ideologie non possono essere semplicemente riapplicate, voltandosi indietro, in maniera nostalgica, ai vecchi modi di fare le cose; inoltre, in un momento di così crescente interdipendenza, diventa sempre più difficile poter riconoscere le nuove tipologie di leadership nascenti. Il clima di disperazione e il senso errato attestano la carenza di idealisti anche pratici, pronti a dirigere con determinazione. Nonostante ciò, i molteplici canali di interconnessione in Internet, indicano che nuove qualità di leadership stanno emergendo più rapidamente e fluidamente di quanto non sia mai stato – e tale esempio è caratterizzato dai Movimenti Cinque Stelle in Italia e Podemos in Spagna.

Sfide immense coinvolgono attualmente i leader moderni. In un mondo in cui tutti i pensieri e le opinioni possono essere così liberamente e rapidamente condivisi, le strutture istituzionali dei partiti politici tradizionali, delle corporazioni e delle chiese sono sotto una straordinaria tensione, per quanto cerchino di adattarsi a nuove possibilità. La ricerca del potere è ancora parte integrante e in un momento in cui le alleanze possono realizzarsi con una velocità sorprendente, anche chi cerca di dirigere con alte motivazioni, non ha alcuna garanzia di ricevere altrettanta fedeltà dai propri collaboratori.

Inoltre, è lecito chiedersi se i sostenitori possono contare sui media e sui mezzi di informazione per ottenere una descrizione onesta e fedele dei leader. Gli eventi recenti, relativi il referendum di Brexit e la campagna presidenziale di Trump, testimoniano, in modo preoccupante, come la velocità e la facilità della comunicazione digitale possano essere utilizzate per distribuire ulteriore confusione e falsità. Attraverso la combinazione dei dati comportamentali diffusi on-line, i profili psicologici degli elettori possono essere indirizzati con una precisione spaventosa. Queste tecniche, siano esse pilotate da individui, società o governi, rappresentano un aggressivo attacco alla trasparenza della coscienza collettiva, mentre l'umanità necessita di condividere giusti rapporti per il futuro.

Purtroppo quando i leader riescono ad acquisire potere, riemerge l’antica questione di come lo stesso venga utilizzato. Inoltre, ci chiediamo se essi rispettano il programma precedentemente presentato, nonostante le difficoltà. Oppure consentono alle forze resistenti o conservatrici, insite in tutte le strutture istituzionali, di deviare e diluire i loro sforzi? E ancora, accettano il mandato che hanno assunto in maniera umile, come leader che non servono solo coloro che li hanno sostenuti, ma l'intero gruppo -  mediante umiltà, la stessa di cui è attualmente portavoce Papa Francesco; oppure cercano di esercitare il potere per trarre vantaggio per sé e per i propri consociati?

Se i leader devono essere affidatari di un mandato, sono tenuti, allo stesso modo, alla responsabilità. Strutture trasparenti sono necessarie per indurre i leader a realizzare i programmi, che gli stessi hanno precedentemente progettato.  Nella politica questo ruolo è rappresentato dal sistema giuridico, dai suoi apparati, dalla magistratura; ed esistono strutture analoghe anche nelle imprese e nelle istituzioni religiose. Inoltre, l’assunzione da parte dei dealer di un altro tipo di responsabilità sta divenendo sempre più urgente, come l’approfondimento delle dinamiche planetarie: la responsabilità verso l'ampio consenso scientifico. L'esempio più ovvio è quello del cambiamento climatico.

Negli articoli che seguono, la rappresentazione dei problemi che circondano il leader sono esaminati da molti punti di vista. Speriamo che essi possano far luce sulle modalità in cui la buona volontà delle persone ovunque nel mondo e la dinamica volontà-di-bene di coloro che sono chiamati a dirigere, possano creativamente combinarsi per condurre l’Umanità ad un futuro migliore.

L'Acquario Condurrà a Nuove Sfide per la Leadership

Comprendere la Transizione dell'Umanità, da un'epoca individualistica, condizionata dai Pesci, ad un'età più acquariana a livello di gruppo, può portare utili approfondimenti sulle sfide che devono essere affrontare da leader e leadership. Inevitabilmente, la transizione è ardua e faticosa, sia per gli individui che per le società, costrette in massa a rispondere in una quasi infinita varietà di modi alle influenze di queste due condizionanti energie: l’adattamento alle opportunità e le “linee di minor resistenza”; reagire alle forze opposte; Ispirarsi agli ideali che sono in decadenza o verso quelli in una dominanza maggiore; cadere in forme basse di influenza.

In un certo senso, la visione acquariana pienezza della vita, celebrata regolarmente in queste pagine, sta drammaticamente riformando la psiche e la società. Le relazioni aperte e cooperativistiche tra paesi, regioni e culture sono in crescita, così come in ogni disciplina professionale, scientifica e accademica. Le nuove generazioni sono particolarmente adattate a questi ambienti altamente interattivi. Si dice che l'Acquario sia legato all'elemento pervasivo dell'aria, che influenza il modo in cui vediamo il mondo e il nostro esserci in esso. Per coloro che hanno una mente ben sviluppata, queste energie stimolano una facilità crescente per una percezione intuitiva, favorendo la conoscenza della relazione tra una parte ed il tutto, ed il suo sviluppo in piena ricchezza, portando ad un vivace nuovo senso di sintesi. Tuttavia, per la grande totalità delle persone nella maggior parte delle nazioni, tra cui gli esseri di buona volontà, la mente indipendente è ancora in fase di sviluppo. Senza la capacità di pensare le cose per sé stessi, una sensibilità naturale all'insieme e all'identità del gruppo è suscettibile della superficialità emotiva, in cui le apparenze sono più importanti della sostanza. Mentre ci sono molte iniziative creative, innovative e indipendenti per dare espressione al senso della sintesi, a livello personale e collettivo, esistono anche mantra sintetici e allo stesso tempo dogmatici che fanno sentire la gente più autosufficiente, ma che spesso mancano di qualsiasi espressione creativa, autentica o innovativa. Alcuni dei segni più evidenti di una crescente consapevolezza globale, sono la popolarità internazionale di prodotti abilmente commercializzati e manipolati come Coca Cola, Levi's, o mega-star dell’intrattenimento come Lady Gaga o Beyoncé. Tuttavia, le intelligenti competenze di attraverso simboli popolari, vengono sempre più utilizzate per influenzare politiche e programmi che, in modo onesto e sincero, promuovono il bene del tutto - ad esempio, l'uso crescente delle Ambasciate di Buona Volontà dell'ONU e la campagna popolare per generare la comprensione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile come www.globalgoals.org.

L'Acquario può anche portare ad atteggiamenti e a pareri ostinati o autosufficienti -  come ad esempio una delle questioni di contesa partigiana che sta avvelenando l'ambiente politico in molti paesi. Ma tra coloro che conducono l'umanità in una nuova era, questa rigidità può anche produrre una certa stabilità di visione, attenzione e persistenza. La volontà di servire è "stabile" e indiscussa e consente che principi e pareri minori siano sacrificati al servizio del bene maggiore. I leader che rispondono all'influenza dell'Acquario tendono ad avere una naturale capacità di essere ponte tra spirito e materia e il desiderio di creare forme, strutture e istituzioni che riflettano la vita dello spirito. Nelle sue espressioni più immature, ciò può portare ad una eccessiva enfasi nell’ottenere la forma più giusta e, durante il processo, può far perdere di vista la visione - rendendo i dettagli, le condizioni legali e i “dogma” più importanti del proposito e della missione.

La transizione verso una nuova era dipende da leader di fondamentale, cristallina e incrollabile fedeltà ai più alti principi, capaci di convogliare lo l’essenziale spirito di bontà (la missione principale) al centro delle politiche, dei programmi e delle iniziative che gli stessi ispirano e realizzano. Ci sono prove di questa dimensione fortemente pratica nel modello "buone prassi", oggi ampiamente utilizzato nei programmi di sviluppo comunitario e ambientale.

Mentre la visione della sintesi acquariana sta attraversando la psiche e sta condizionando la visione del mondo di un gran numero di persone (soprattutto le nuove generazioni), le minoranze significative basate sulle comunità di fede, etnia e lingua spesso si trovano in squilibrio rispetto ad altre prospettive implicite nella visione multiculturale. Gruppi e sezioni della società influenzata dai Pesci, che hanno condizionato gli ultimi due millenni, tendono ad essere ispirati dai ricordi delle glorie passate, mentre la qualitativamente bassa espressione delle qualità della devozione e dell'idealismo, stimola il fanatismo e il fondamentalismo. In questi casi, i responsabili che rispondono alla coscienza di gruppo dell’Acquario in arrivo, hanno il potenziale per comprendere la paura che guida questi sentimenti e possono condurre programmi che aiutano la comunità a riconoscere i punti di forza e di debolezza propri e quelli di altri. Mentre questo flusso di pensieri nella comunità comincia a prendere posizione, diventa possibile un dialogo realistico, privo di slogan politici, dove la buona volontà sana e aperta all’amore può fiorire.

Le persone di buona volontà, spesso, vogliono fare qualcosa per aiutare a superare i conflitti attuali e migliorare la qualità della vita per tutti. È un segno della volontà emergente. Quel 'fare' potrebbe essere quello di impegnarsi nel processo politico, ma potrebbe anche essere quello di cercare nuovi significati e profondità nella loro vita e nelle loro relazioni. In risposta a questa urgenza all'azione, i leader di tutto il mondo stanno iniziando una serie diversificata di programmi e attività, per promuovere una reale condivisione, all'interno delle comunità locali e in un livello più ampio: consentire e incoraggiare la gente a crescere nella comprensione e nella pratica della libertà responsabile, nel processo di diventare più umani e più in contatto con i mondi dell'anima e dello spirito; promuovere uno spirito di dialogo e di cooperazione, tra le persone di buona volontà in tutti i livelli di classe,  religione,  politica ed etnica. Ci sono ulteriori prove di questa influenza Acquariana nella moltitudine di programmi di formazione di leadership al Servizio, alla Collaborazione, all’Integrazione; le iniziative di Leadership del Presencing Institute; la formazione della leadership di trasformazione offerta da gruppi come la Global Leadership Foundation. È importante ricordare che i leader iniziano, ispirano e mobilitano i movimenti in tutti i campi della vita, e non solo nella politica.

Gli eventi recenti suggeriscono l’intera visione post-Seconda Guerra Mondiale, sia ad un bivio. Dove si andrà in futuro? Se c’è una possibilità che e forze della buona-volontà trionfino, questo sarà perché, durante questo tempo, i leader energizzati dalle opportunità acquariane emergeranno a livello locale, nazionale, regionale e internazionale, in tutti i campi. Non è difficile immaginare una nuova generazione di leader in cui la buona volontà sia trasparente – potendo superare il conflitto e condurre programmi nel principio di condivisione, di amore e di armonia, nelle sfere della politica, educazione, assistenza sanitaria, legge, giustizia, polizia, agricoltura, lavoro, spiritualità e religione.

Leadership del Gruppo

Centrale nel percorso di transizione, dai Pesci all'Acquario, è il passaggio da un'epoca di individualità separata ad un'era di gruppo: coscienza di gruppo, interazione e idealismo. Ciò ha implicazioni enormi per i leader e i loro stili. Una delle caratteristiche più comuni della letteratura contemporanea, in materia di leadership, è l'accento sulla promozione del lavoro di gruppo e delle sane dinamiche di gruppo. I leader acquariani sviluppano una sensibilità allo spirito di gruppo, garantendo che lo stesso rifletta l'aspirazione e lo scopo e stimoli ad un senso condiviso di significato. Più che mai i gruppi ai quali appartengono persone di buona volontà (gruppi di lavoro, gruppi di studio, gruppi di servizio, movimenti popolari) sono guidati da coloro che sono stati addestrati allo sviluppo di competenze di gruppo: capacità di rafforzare le reti e di costruire l'identità e l'obiettivo globale. Una parte di questo è il riconoscimento attribuito ai gruppi stessi come svolgenti ruolo di leadership nella transizione verso una nuova Era.

Il gruppo più grande dell'umanità, di cui tutti i gruppi di servizio fanno parte, quale quello dei servitori mondiali, comprende i leader di tutti coloro che cercano di promuovere lo sviluppo umano e l'evoluzione, la vera condivisione e le giuste relazioni sulla terra e con tutte le creature, piante ed elementi. Questi sono i leader realmente preoccupati per gli interessi ed il benessere dei gruppi con cui sono associati e coloro che cercano di servire. Sono i veri pionieri per lo sviluppo di nuove qualità, quali l’amore di gruppo e per il gruppo.

Visione, Fiducia e Responsabilità

Molti leader cercheranno, inevitabilmente, di cambiare le leggi, le regole o le norme stabilite dal gruppo in cui operano, dato che hanno una visione del modo migliore in cui operare. Un esempio di tale forza è rappresentato da Nelson Mandela, uscito dal carcere nel 1990. Nel 1997, l'apartheid era terminato e il Sudafrica aveva una Costituzione completamente nuova. Tali cambiamenti radicali sono più evidenti nel sistema politico, dove i leader possono introdurre leggi e percorsi innovativi; ciò è anche vero nel mondo del business, dove, dirigenti di ampie prospettive possono modificare la "cultura aziendale". Anche nella religione, sebbene l'attenzione sia su verità senza tempo, ci saranno sempre modi diversi di interpretare tali realtà e i leader devono affrontare tale questione in modo più appropriato, per l'evoluzione della coscienza della comunità religiosa. Gli sforzi di Papa Francesco, per riformare la Chiesa cattolica romana, possono essere visti in questa luce.

Un altro modo di pensare alla visione è vedere il leader come la realizzazione vivente di una specifica qualità o energia nella coscienza che un gruppo più ampio sta cercando di esprimere. Ciò aiuta a spiegare perché le persone saranno esposte magneticamente al leader: non lo avrebbero fatto, se non ci fosse nulla, nella loro psiche, che risonasse con quella qualità. La visione che il leader presenta, la qualità che egli esprime, deve in qualche modo già essere "presente". Ciò potrebbe essere, semplicemente, una riformulazione di un'ideologia già esistente; ma la condizione più interessante e più vitale si presenta quando viene contattato un nuovo ideale universale, perché la coscienza collettiva dell'umanità è in continua evoluzione. Questo suggerisce anche il ruolo crescente che la leadership del gruppo può aspettarsi, per agire sul futuro dell'umanità. Un gruppo ha una sensibilità intuitiva più profonda per i nuovi ideali, ed è in grado di esprimerli con più complessità e maggiore sfumatura, rispetto ad un solo individuo. Nella scienza e in alcune organizzazioni imprenditoriali, questa leadership di gruppo è già ben consolidata e, nel tempo, potremmo vedere partiti politici che si evolvono attraverso riflessioni più realistiche di questa possibilità. Uno dei semi di tale percorso potrebbe essere l'idea di Westminster di un sistema parlamentare di responsabilità collettiva del governo.

I leader che consentono il radicamento degli ideali e la diffusione di nuovi germogli devono essere in grado di attingere al dinamismo dei principi di Volontà. All'inizio, ci sarà inevitabilmente una resistenza alla visione, da parte delle strutture già esistenti all'interno della società e una forte volontà è, dunque, necessaria per adattare e attuare il Piano in risposta agli ostacoli. I dirigenti efficaci comprendono il processo di "distruzione creativa", liberando energie dalle vecchie forme, in modo da far fluire nuovi modelli utili al futuro e alla vita. La capacità di gestire questo processo di distruzione, in modo da ridurre al minimo le perturbazioni all'interno della società, è un grande test per l'identificazione compassionevole dei leader con tutti i componenti del gruppo e sembra essere un problema centrale dei tempi in cui viviamo.

Per la leadership, oltre alla visione, è centrale la fiducia. Potenziali sostenitori di un leader devono chiedersi se credono in esso, per poter realizzare effettivamente la visione nella sua potenza, poiché essa è la chiave delle leggi che i leader sono destinati a salvaguardare o a cambiare. Le leggi, i regolamenti e le norme sono espressioni di fiducia reciproca, perché sono accordi comuni che sostituiscono la necessità di stima diretta tra persone e tra grandi gruppi. Secondo Esteban Ortiz-Ospina e Max Roser di “Il nostro mondo in dati” 1, "la fiducia è un elemento fondamentale del capitale sociale, il quale contribuisce, essenzialmente, a sostenere i risultati del benessere, compreso lo sviluppo economico". Inoltre, essi osservano che nella maggior parte dei paesi europei, la fiducia nel sistema giuridico e nelle forze dell’ordine è superiore a quella nel sistema politico. Ciò è importante, dal momento che è di solito il sistema giuridico, e più specificamente, un giudice indipendente, ad assicurare che il potere dei leader, di emanare o modificare le leggi, sia esercitato in modo responsabile. Nei 35 paesi dell'OCSE, le ultime cifre mostrano che la fiducia nei governi è inferiore al 40%. Pare quindi che siamo in un momento di crisi per la leadership politica, proprio nel momento in cui è più necessaria.

Una volta al potere, i leader devono decidere come intendono portare la loro visione a compimento. Lo faranno tenendo conto della volontà collettiva della gente (incluse coloro che non hanno votato o che li sostengono)? Oppure agiranno secondo il proprio senso di ciò che è giusto? In quest'ultimo caso, c'è il pericolo sempre presente di cadere nell’atteggiamento autoritario di "l'état c'est moi" (lo stato sono io), per cominciare a credere che, in un certo senso, si è infallibili. È per questo che, il potere di un giudice indipendente che richiami alla responsabilità della legge, è così cruciale negli stati nazionali moderni. Questo funge da salvaguardia contro la dittatura e aiuta a garantire che i cambiamenti della legge procedano ad un ritmo che il popolo può accettare.

Non sono solo la volontà del popolo e l'influenza moderatrice della magistratura, che il leader politico deve tener di conto. I vari gruppi di «interesse speciale» all'interno della società, dalle associazioni di settore, sino ai gruppi della società civile, cercheranno di promuovere le loro priorità. Per rispondere pienamente a tale principio, i leader devono possedere la capacità di sintetizzare diversi punti di vista in un insieme coerente. E in un'era globalizzante, ogni leader deve guardare oltre i confini della propria nazione o gruppo, verso le forze economiche, sociali e culturali che giocano un ruolo nel resto del mondo. In “La soluzione Simpol” 2, John Bunzl e Nick Duffell sostengono che, in un'epoca di corporazioni multinazionali, capaci di esercitare un enorme potere nell'ambito dell'economia internazionale, la maggior parte dei dirigenti nazionali, sono costretti a fare la volontà di queste società, per paura che la loro nazione diventi non competitiva. Oltre a queste pressioni economiche, c'è anche il corpo di diritto internazionale che è codificato nei trattati; gli obblighi che accompagnano l'adesione della nazione a raggruppamenti sovranazionali, come l'UE o l'Unione africana; varie altre norme internazionali, tra cui gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG).

La menzione degli SDG porta ad un'ulteriore dimensione della responsabilità: l’obbligo verso l'ampio consenso scientifico. Gli SDG sono basati sul fatto che i cambiamenti climatici e gli altri impatti ambientali globali devono essere affrontati da tutte le nazioni collettivamente e che l'ampio consenso scientifico, a sostegno di questi impatti, dovrebbe essere considerato molto seriamente nelle decisioni nazionali. Questo non significa che la scienza sia infallibile. La stessa natura dell'impresa scientifica è di testare gli ultimi modelli e le teorie per vedere dove gli stessi possono fallire e, grazie a tali prove, nuovi elementi possono emergere. I cittadini hanno bisogno di una comprensione scientifica di base, per valutare le scelte presentate dai dirigenti, ma Neil deGrasse Tyson, in qualità di educatore astrofisico e scientifico, ha recentemente avvertito: "le persone hanno perso la capacità di distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è, ciò che è affidabile e ciò che non è attendibile.”

Questo pone una responsabilità ancor più pesante sui leader, perché spesso sono responsabili di prendere decisioni con implicazioni ampie, anche globali, basate sul consenso scientifico. Quindi, il loro dovere di essere scientificamente, preparati è, in corrispondenza, maggiore. Anche se non hanno il tempo di acquisire quella comprensione sin da subito, dovrebbero poter compensare nominando esperti riconosciuti come consulenti. È pertanto molto preoccupante quando i leader sembrano ignorare tale consenso e le loro ragioni necessitano un intenso controllo. Per essere chiari, non si tratta delle decisioni morali, a volte pesanti che un leader potrebbe prendere, basate su prove scientifiche, come consentire taluni tipi di ingegneria genetica o di energia nucleare. Questo è, piuttosto, relativo al dubitare, o addirittura ignorare le prove scientifiche quali basi valide per tali decisioni. Ciò denota una situazione in cui coloro che gridano più forte o impongono, sono gli eventuali vincitori di ogni dibattito, senza spazio per discutere.

La straordinaria varietà e complessità di queste pressioni sui leader dà il senso di quanto la leadership sia impegnativa nell'era moderna. La necessità di coraggio, oltre ad una sensibilità ad ampio raggio, verso gli ideali emergenti e la capacità di esprimere tali principi, in termini chiari; inoltre, è richiesta capacità di sintetizzare punti di vista opposti, su problemi complessi; il potere dinamico capace di ispirare i sostenitori a fare sacrifici a favore del bene del Tutto; tutti questi e altri sono i requisiti per i leader di oggi. Speriamo che la necessità attuale stimoli gli individui ed i gruppi ad avanzare.

1. Esteban Ortiz-Ospina e Max Roser (2016) – ‘Trust’. Pubblicato online presso OurWorldInData.org. Estratto da: https://ourworldindata.org/trust [Risorsa in linea]

2. Esaminato in questo numero.

 

Leadership e Media

Quando i dittatori giungono al potere, il primo passo che compiono è quello di prendere il controllo dei mass media, utilizzando, per i propri scopi, le stazioni radio e televisive e bloccando i quotidiani indipendenti, in modo tale da controllare la fonte di notizie e, dunque, il popolo. In passato, per conoscere gli avvenimenti e cosa accadeva, si era totalmente dipendenti da giornali nazionali e dalle società di radiodiffusione. Di conseguenza, il potere che i media hanno esercitato sul pensiero e sulle attività di intere popolazioni è stato ardentemente, pilotato. I “baroni” dei giornali e i potenti gestori della stampa hanno investito fortune per influenzare la vita, il voto e le abitudini di consumo delle persone ordinarie. E ancora così fanno.

Ma questo ordine consolidato è radicalmente cambiato, grazie ad uno dei fenomeni più intensi del nostro tempo, quale l'enorme impatto prodotto dalla tecnologia digitale. Nella nostra epoca sempre più interattiva, il modo in cui pensiamo ai media e all’informazione è semplicemente che non tengono il passo con le realtà in evoluzione. Ad esempio, "leggere la carta o l’informazione" spesso ora significa scorrere attraverso le varie presentazioni di notizie e commentare sul nostro computer o sullo schermo di uno smartphone.

Mentre si cerca di considerare il nuovo mondo digitale come processo di democratizzazione delle notizie e delle opinioni, quasi una sorta di potere dato alle persone comuni e un'opportunità per conoscere la verità, si assiste ad un crescente aumento di disagi e limitazioni emergenti che devono essere affrontati. Parliamo, ad esempio, del fenomeno così chiamato della "bolla filtrante". Le persone tendono a selezionare siti web, notizie e fonti di opinione in base alle proprie opinioni e alla personale visione del mondo, ascoltando solo coloro con i quali sono già d'accordo, come sempre hanno fatto. L’attuale differenza è che, vivendo in un tempo in cui tutti usano alcuni motori di ricerca per trovare informazioni, gli algoritmi che invisibilmente alimentano questi processi, tendono automaticamente a selezionare altri siti simili a quelli che la gente ha già cercato e omettono quelli lontani, per interesse. Ciò rende il filtro di informazioni ancora più estremo, il che significa che abbiamo ancora meno conoscenza di cosa altri individui stanno pensando o dicendo, poiché gli stessi selezionano altre fonti di informazioni.

A causa di questa "bolla filtrante", la molteplicità delle fonti di notizie porta ad una separazione ancora più netta delle persone, catalogate sempre più in blocchi di opinione, la cui comprensione dei punti di vista, diversi o opposti, può facilmente restare cristallizzata nei pregiudizi, nella mancanza di empatia e persino nell’ incomprensione. Brendan Cox, vedova di Jo Cox, un britannico assassinato, ha scritto recentemente sul quotidiano Guardian: "Abbiamo una tradizione orgogliosa [Britannica], capace di trasmettere le nostre opinioni, rispettando, contemporaneamente, coloro di cui non si condividano i punti di vista. Quello che mi preoccupa è che il rispetto per i nostri avversari è diventato una qualità quasi “usa e getta”, modalità facilmente abbandonata quando le passioni aumentano".

Un altro inconveniente è il fenomeno delle " false notizie ". È stato Echilio, l'antico drammaturgo greco, a dichiarare che la verità è la prima vittima della guerra. False informazioni diventano utili e fondamentali per demonizzare il nemico e sono propagate senza alcuna esitazione, al fine di rafforzare il conflitto. Infatti, la parola propaganda, che dovrebbe essere senza valore e neutrale, ha quale significato la diffusione della menzogna. I governi, attraverso i secoli, lo hanno, consapevolmente, usato come strumento politico.

Ora, oltre alla manipolazione e alla distorsione utilizzate dal governo, la verità è vittima di gruppi ed individui che promuovono la loro causa, indipendentemente dai fatti. Quindi, la verità è spesso sommersa nell’ accettazione “credulona” di informazioni non verificate - e spesso non verificabili - e delle conseguenti paure o false speranze che ciò suscita. Quando le persone si sentono sempre più minate dall'incertezza e dall'insicurezza, possono essere facilmente ingannabili, cosi da accettare quasi qualsiasi cosa come "verità".

Questi due esempi, riguardanti le problematiche inerenti i media digitali, dimostrano la necessità di un nuovo tipo di leadership, che consenta all'umanità di camminare fino ad una nuova comprensione del valore della verità e dell'empatia. È importante che tutte le comunità, tutte le "bolle filtranti", siano esposte a chiare dichiarazioni dei principi universali, applicati in modo pratico ai veri problemi del tempo. Dobbiamo sentire voci autentiche che ci ricordino, costantemente, che una vigorosa e buona volontà di cooperazione globale possa sostituire la frammentazione in blocchi di potere e in nazioni pericolose, dell'Umanità.

Fortunatamente, ci sono gruppi e individui che rispondono a questo problema con chiarezza e anche spirito di immaginazione. Ad esempio, nel mese di aprile di quest'anno, Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, ha annunciato di lanciare una nuova pubblicazione online, Wikitribune, il cui obiettivo è quello di contrastare le false notizie. I giornalisti professionisti saranno unificati ai gruppi di uomini che rendono vivo il contributo alla comunità volontaria, attraverso la distribuzione di "notizie dalla gente e per la gente". Jimmy Wales ha così dichiarato: "Questa sarà la prima volta in cui i giornalisti professionisti e i cittadini lavoreranno insieme, scrivendo le storie che realmente accadono, modificandole mentre si sviluppano, supportati in ogni momento da una comunità che monitora e ricontrolla tutti gli avvenimenti in tempo reale ".

Un'iniziativa come questa ci ricorda il valore fondamentale della verità. Molte tradizioni spirituali e filosofiche hanno sottolineato la natura fondamentale dell'amore, del sacrificio e della verità, come principi spirituali sostanziali che dovrebbero governare i pensieri, le aspirazioni e le azioni dell'umanità. E questo per una buona ragione. Come è stato detto molte volte, dove non c'è visione, la gente perisce. Forse possiamo affermare con uguale forza che, senza verità, anche la gente morirà. Infatti, da un punto di vista filosofico, forse la visione e la verità sono due parole diverse che mirano alla stessa realtà.

Quando ci sono forti ondate di emozioni e di opinioni che si diffondono attraverso i media, diventando la nota principale del discorso pubblico, come discernere ciò che è vero, da quello che non è reale? È una questione annosa, su cui si è riflettuto in modi diversi, nei secoli. La risposta che emerge sempre è che la percezione della verità richiede lo sviluppo sapiente e l'uso di un vero e proprio senso di discriminazione. Come sosteneva lo scienziato Carl Sagan: "Trovare il concetto di verità, immerso in un grande oceano di confusione e caos, richiede intelligenza, vigilanza, dedizione e coraggio. Ma se non pratichiamo queste difficili abitudini di pensiero, non possiamo sperare di risolvere i problemi veramente gravi che ci sono di fronte - e rischiamo di diventare una nazione di parassiti, attratta dai soli ciarlatani".

Ci sono regole rigide a cui affidarsi per distinguere la verità dalla menzogna? Le seguenti idee possono essere testate nel crogiuolo degli alti e bassi della vita quotidiana. In primo luogo, quando ci si avvicina a qualsiasi problema, è importante riconoscere che la maggioranza delle persone, in tutto il mondo, è animata dalla buona volontà. In secondo luogo, è fondamentale ricordare che la capacità umana di vivere nel sacrificio è diffusa e ben praticata. Terzo punto è considerare l'idea che la risposta naturale, a qualsiasi crisi o difficoltà, sia percorrere il passo successivo, per trovare una soluzione e generare la guarigione. Inoltre, è necessario considerare come falso tutto ciò che afferma l'opposto -  e cioè che gli esseri umani sono irrimediabilmente malvagi e che la cattiveria sia la posizione predefinita dell'umanità o che il desiderio di aiutare e curare siano caratteristiche insolite e prerogativa di pochi.

Queste regole fondamentali devono essere stimolanti, non autorevoli. E spetta a ciascuno di noi discernere la verità per noi stessi, avendo fiducia nelle parole di Robert Browning che afferma "in noi c'è un centro più intimo, dove la verità è viva".

Ma non è sufficiente discriminare tra la verità e la falsità. La sfida è di agire a sostegno della verità. E questo è il compito evidente delle leadership, all’interno dei media e dei mezzi di informazione. Le numerose ONG e le organizzazioni della società civile, sorte negli ultimi 200 anni e, in particolare, dalla fine della seconda guerra mondiale, sono giunte in Internet con finalità e competenze, motivando e attivando persone di buona volontà all’utilizzo di e-mail, tweet, video clip e ad un’indescrivibile ricchezza di istanze. Quanto siano efficaci tali petizioni on-line resta sempre discutibile. Si dice che una lettera scritta personalmente abbia molto più peso di migliaia di email compilate in modo identico. Tuttavia, è una forza per il bene ed è in grado di mettere in evidenza le preoccupazioni che milioni di persone avvertono, sui numerosi problemi che l'umanità deve affrontare oggi.

Un'altra area in cui i media, in particolare i mezzi di informazione digitali, forniscono un forte vantaggio è nell’ampiezza di diffusione della conoscenza e della saggezza. Le lezioni e gli articoli su qualsiasi oggetto o soggetto sono disponibili Alla visualizzazione e alla riflessione. Documenti accademici e forum di discussione possono essere accessibili e trasmessi. Tutti i testi sacri del mondo possono essere letti con il semplice clic del mouse. La grande musica, la poesia, la letteratura e l'arte del mondo sono, ora, disponibili ad una quota sempre più crescente dell'umanità. Secondo 'Internet World Stats' circa la metà della popolazione umana può ora connettersi a Internet. Questo rappresenta un tasso di crescita del 933,8% dal 2000. In pochi anni quasi tutti avranno accesso alla forza dell'esperienza umana, dell'immaginazione, della creatività, della conoscenza e della verità. Questa è una realtà sorprendente, soprattutto quando pensiamo come la conoscenza sia stata controllata e censurata dalle istituzioni religiose e politiche. La disponibilità di tale pensiero creativo è così diretto dalla stessa verità.

Recensione del libro: La soluzione Simpol

John Bunzl & Nick Duffell. La Soluzione Simpol. Peter Owen, Londra, 2017. 

Attraverso un’analisi accurata, Simpol John Bunzl e il co-autore Nick Duffell descrivono, con chiarezza penetrante, il principale ostacolo alla soluzione dei problemi globali, vale a dire la forza del Destructive Global Competition (DGC), dimostrando come esso impedisca ai governi, di apportare le necessarie modifiche alla politica nazionale, su una vasta serie di questioni, perché gli stessi temono che questo li porterà ad uno svantaggio competitivo significativo, rispetto ad altre nazioni. Bunzl e Duffell sostengono, con convinzione, che riconoscere questa situazione e cogliere realisticamente un piano per contrastarla, è reso difficile da importanti ostacoli nevralgici e psicologici sia dei governi, che dei cittadini. Il suggerimento è di dover passare oltre questo vicolo cieco, attraverso le cinque fasi del processo di cambiamento, presentato da Elisabeth Kübler-Ross come necessità di allontanarsi da un contesto di governance a livello nazionale, verso un nuovo contesto di governance a livello mondiale e, questo, deve essere accettato come possibile.

Per complicare ulteriormente le cose, Bunzl e Duffell mostrano come le potenti forze inconsce che strutturano il nostro bisogno di identità, possono bloccare questo processo di accettazione. Utilizzando alcuni approfondimenti di un certo numero di psicologi, e attingendo al modello di All-Quadrant All Levels (AQAL) di Ken Wilber, essi definiscono i livelli di coscienza che attraversano tutti gli individui e le società. Una prospettiva mondiale è accessibile solo al secondo livello del processo di sviluppo. Al momento, molte società stanno attraversando la difficile transizione dal primo al secondo livello.

Bunzl e Duffell definiscono, quindi, una strategia per consentire un'azione politica mondo-centrica durante la transizione. La strategia identifica dieci criteri per un'azione efficace e gli autori dimostrano come la soluzione Simpol possa contribuire ad attuare una piattaforma di politica globale, basata sul cittadino. Sono stati definiti strumenti per consentire ai cittadini di mettere in pratica una pressione politica sui loro rappresentanti, incoraggiandoli a sostenere politiche globali, che potranno essere adottate, contemporaneamente, da tutte le nazioni. Bunzl e Duffell concludono che il passaggio da una concorrenza ad un approccio cooperativo delle questioni globali, è necessario per la prossima fase del nostro cammino evolutivo come specie.

RIFERIMENTI DELLE IMMAGINI:

Max Rive - https://500px.com/photo/127029019/
Whooping Cranes - US Fish and Wildlife Service (Public Domain)
The Helm of Leadership -  World Goodwill
Lincoln Memorial - Another Believer, Wikimedia (Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0)

keep in touch

World Goodwill in Social Media