Magna Invocatio – Composizione ispirata alla Grande Invocazione

- download gratuito del Primo Movimento per gli amici del Lucis Trust -

 

Il musicista e compositore, Jaz Coleman, ha gentilmente dedicato la sua ultima composizione, Magna Invocatio, al Lucis Trust. Registrata dall'Orchestra Sinfonica Statale e Coro di San Pietroburgo, l’opera Magna Invocatio, è costituita da 13 movimenti, di cui 5 con la partecipazione del coro. Il primo movimento, “The Absolute Descent of Light” (L’Assoluta Discesa della Luce), è una fanfara corale in cui viene cantata in latino la prima strofa della Grande Invocazione. Jaz Coleman offre agli amici del Lucis Trust la possibilità di scaricare gratuitamente il primo movimento. Questo è il link per il download.

Wikipedia descrive Jaz Coleman come "un musicista, compositore, cantautore e produttore discografico neozelandese di origine inglese. È salito alla ribalta nei primi anni ottanta come voce solista e tastierista occasionale del gruppo post-punk  Killing Joke." Come compositore classico e direttore d'orchestra, Jaz ha lavorato con alcune delle orchestre più importanti del mondo. La Royal Opera House, situata nel quartiere Covent Garden di Londra, ha commissionato due composizioni, tra cui un'opera, “The Marriage at Cana” (Le Nozze di Cana). Il direttore d’orchestra tedesco Klaus Tennstedt ha definito Coleman come un nuovo Mahler. È compositore ospite presso l'Orchestra Sinfonica di Stato di San Pietroburgo.

Nelle note di copertina del CD che descrivono le sue diverse fonti di ispirazione per l'opera Magna Invocatio, Jaz osserva:

“Gli importanti temi Acquariani della Fratellanza e della Sorellanza non sono più stati adeguatamente affrontati o sviluppati dal tempo in cui Beethoven utilizzò il geniale capolavoro di Schiller, l’Inno alla Gioia, nella gloriosa Nona Sinfonia. Per questa ragione, ho scelto di utilizzare un’ampia strumentazione.

Inoltre, desideravo che questa musica potesse raggiungere anche le persone che normalmente non ascoltano musica per orchestra; a tal fine, il neoromanticismo sembrava appropriato (ad esempio nel sottolineare l'uso post-modernista della risoluzione della dissonanza e della melodia perpetua).

È stato considerato anche l’effetto della soglia di attenzione, notevolmente ridotta nel XXI secolo. Le regole su cui era basata la divulgazione del ciclo dell'Anello di Wagner non potrebbero più funzionare in epoca moderna, a causa di questo limite. Per questa ragione l’opera è stata strutturata in 13 epiche facilmente fruibili (5 delle quali con impiego del coro!).

La sincera e forse ingenua aspirazione su cui è fondato questo lavoro nel suo insieme è stata quella di riuscire ad elevare l’ascoltatore e allontanarlo dai traumi del nostro mondo, verso un'altra dimensione, una realtà più desiderabile, dove positività e possibilità, agape e interconnessione hanno la priorità. Lo scopo finale è comunque sempre stato quello di riuscire a portare in maniera apprezzabile magia nella vita dell'ascoltatore.”

Nonostante si tratti di una composizione classica, richiama alcuni arrangiamenti e alcune delle canzoni più melodiche ed edificanti del gruppo punk rock di Coleman, Killing Joke. Oltre alla traduzione latina della Grande Invocazione, l'opera include parti di una preghiera rosacruciana (Possano le nostre menti essere aperte all’altissimo), un'antica preghiera Sumera, e la canzone “Into the Unknown” (“Verso l’Ignoto”).