Luglio 2008

Il Principio di Conflitto è familiare ad ogni aspirante che lotta e ne condiziona tutta la vita, producendo crisi e tensioni, che talvolta superano la possibile sopportazione; nondimeno esse indicano uno sviluppo rapido e un progresso costante. L’attività di questo principio è grandemente accresciuta in questo momento a causa dei seguenti eventi spirituali (la cui descrizione completa si trova alle pagine 741-760, ed. ingl.):

  1. La crisi delle ideologie.
  2. Il risveglio dell’umanità a una comprensione migliore.
  3. La crescita della buona volontà, che conduce alla presentazione di certe scissioni fondamentali che devono esser colmate dallo sforzo umano.
  4. La parziale “chiusura della porta dove dimora il male”.
  5. L’uso della Grande Invocazione, con i suoi effetti straordinariamente rapidi dei quali attualmente non vi rendete conto.
  6. Il graduale accostarsi della Gerarchia a un rapporto più stretto e intimo con l’umanità.
  7. L’imminente ritorno del Cristo.

Esistono altri fattori, ma questi saranno sufficienti per dimostrarvi l’accresciuta espressione del conflitto su tutti e tre i livelli dell’evoluzione strettamente umana. È un conflitto che ha coinvolto tutte le masse d’ogni paese, che produce ancora conflitti fisici, tensioni emotive ed ampie problematiche mentali, e che si attenuerà molto quando dappertutto le masse saranno convinte che i giusti rapporti umani sono di gran lunga più importanti della cupidigia, dell’orgoglio umano, dell’occupazione di territori e dei possessi materiali. ( I Raggi e le Iniziazioni, pp. 611)