Bollettino 2021#2 - Educazione: Svelare la Luce dell’Anima


Nel ventunesimo secolo, le persone hanno acquisito un accesso senza precedenti alla conoscenza. La creazione, la trasmissione o l'applicazione di questa conoscenza sta cambiando anche la tipologia di lavoratori richiesti dalle imprese nel mercato del lavoro. Questo cambiamento ha sollevato delle ragionevoli preoccupazioni in relazione ad una possibile progressiva sostituzione nell’ambito lavorativo della presenza umana con l’intelligenza artificiale. E paradossalmente, nonostante l'attenzione alla conoscenza, il dubbio sembra più evidente che mai.

Un tempo, la trasmissione della conoscenza agli appartenenti alle nuove generazioni, per aiutarli a diventare dei cittadini consapevoli e prepararli per l’ingresso nel mondo del lavoro, sembrava essere un obiettivo importante del sistema educativo. Ora dobbiamo chiederci se questo può essere sufficiente, poiché la nostra società basata sulla conoscenza ha aperto le porte ad una molteplicità di crisi interconnesse.

Normalmente associamo la conoscenza alla mente, ed una definizione comune di conoscenza è quella di “credenza vera giustificata”. La giustificazione, o prova, si basa generalmente sull'evidenza dell'esperienza fisica o sul ragionamento mentale basato su questa esperienza. Quindi, quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento nei confronti della conoscenza in un momento in cui, a causa delle circostanze pandemiche, più lavoro, istruzione e tempo libero si sono spostati online, e quindi lontano da uno degli elementi chiave della conoscenza: le esperienze fisiche condivise? Si tratta di uno dei principali problemi con la conoscenza in una società tecnologicamente avanzata, poiché anche la credibilità dell'esperienza è messa in discussione con l'ascesa della tecnologia conosciuta come ‘deepfake technology’, che consente la falsificazione delle prove audio e video.

Ad aggravare questa potenziale erosione della fiducia nei propri occhi e nelle proprie orecchie, c'è una generale erosione della fiducia nell'autorità. I governi, le istituzioni religiose, le agenzie di informazione e persino gli scienziati devono ora aspettarsi che le loro dichiarazioni vengano esaminate in modo critico. Un pensiero critico più diffuso è un risultato importante dell'educazione di massa del ventesimo secolo. È essenziale per distinguere il vero dal falso, e quindi per essere cittadini responsabili. Eppure, il pensiero critico può essere spinto oltre i limiti della ragionevolezza, ed in quel momento si può trasformare in uno scetticismo corrosivo che minaccia la fiducia collettiva che, non dobbiamo dimenticare, è il fondamento dello sforzo comune. Una società in cui il primo istinto è quello di dubitare dell'informazione pubblica è in pericolo di disintegrarsi. Pertanto, è un momento pericoloso per la conoscenza, soprattutto considerando che la popolazione è sempre più motivata dall’aspetto emozionale, una condizione che alcuni politici e alcune delle persone che operano nel mondo del commercio cercano di sfruttare alacremente. Tutto questo suggerisce che dovremmo utilizzare le nostre capacità discriminanti quando ci approcciamo alla conoscenza. Forse, oltre a chiedere “cosa viene mostrato qui?” dovremmo anche aggiungere, “chi lo mostra e perché?” Soprattutto, dovremmo cercare di rilevare la nota di buona volontà in ciò che viene condiviso.

Questa preoccupazione per la conoscenza ci invita anche a riflettere molto attentamente su come il sistema educativo, di ogni genere e tipo, dovrebbe cambiare. A causa della pandemia, è stato necessario offrire qualsiasi genere di insegnamento a distanza. Se la pandemia fosse avvenuta anche solo pochi anni prima, sarebbe stato molto difficile realizzare questo sistema di istruzione online, il che dimostra l'importanza dell'interconnessione. Tuttavia, ciò che manca in gran parte in questa pervasiva connessione elettronica è “il tocco umano”, quella sottile combinazione di segnali sensoriali, linguaggio del corpo e connessione energetica che danno sfumature e arricchiscono di significato la comunicazione. Questo elemento mancante significa che studenti e insegnanti subiranno quasi inevitabilmente una riduzione nelle loro possibili relazioni di condivisione della conoscenza. Anche le opportunità di incontri casuali e di orientamento amichevole forniti in modo informale, che possono avvenire in un luogo fisico di apprendimento, sono ampiamente assenti da un'esperienza mediata dallo schermo.

Mentre a poco a poco i programmi di vaccinazione procedono ed alcune nazioni iniziano a tornare ai modi di lavorare precedenti alla pandemia, potrebbe essere allettante pensare che il mondo dell'istruzione debba solo imparare la lezione che l'insegnamento non dovrebbe essere svolto esclusivamente attraverso uno schermo. Ma, dato il ruolo attuale dell'istruzione nel trasmettere la conoscenza, che dovrebbe fornire agli studenti gli strumenti per affrontare attivamente il futuro, i tempi sono maturi per una più profonda rivalutazione di quel ruolo. La conoscenza può essere fondamentale per una società moderna, ma è sufficiente?

Oltre la Conoscenza

La risposta a questa domanda può essere connessa alla nostra idea di “cittadinanza”. Dobbiamo chiederci se, come specie, abbiamo raggiunto il punto in cui possiamo espandere la nostra identità nazionale e cominciare a pensare a noi stessi come Cittadini Planetari. L'idea che ora viviamo nell'era dell'Antropocene, in cui la specie umana ha un impatto globale sull'ecologia e sul clima, è ormai conoscenza comune. E la nostra comprensione della mente e del cuore umani, permeati sia dalle tradizioni spirituali che dalla psicologia moderna, è più ampia e profonda rispetto alle epoche precedenti. Il momento sembra maturo per un cambiamento fondamentale nella pratica educativa, una riconferma del nostro impegno nell’impresa di portare alla luce il gioiello dell'anima che dimora in ogni persona. Questo processo di scoperta richiede un'esplorazione oltre i confini della mente concreta.

Nel testo Educazione nella Nuova Era, Alice Bailey ha sottolineato due capisaldi dell'educazione: il valore dell'individuo e il fatto dell'Unità dell’Umanità. Nella nostra epoca, ecologicamente consapevole, possiamo riformulare questa idea come il valore dell'organismo individuale ed il fatto dell’unica ecologia – il grande complesso di ecosistemi che è stato chiamato Gaia. L’uno ci indirizza ai valori e alla natura dell'individuo, e quindi alla filosofia e alla psicologia; l'altro all'unità fattuale dell'umanità e di tutte le specie viventi, al di sotto di ogni apparente diversità, e quindi all'ecologia, alla storia, all'antropologia e a tutti i relativi campi di indagine.

I valori vanno oltre l'intelletto e ci conducono alla comprensione intuitiva del senso di completezza e correttezza. Normalmente pensiamo che il settore della filosofia chiamato Etica riguardi il ragionamento intellettivo sui valori, ma se interpretiamo la “filosofia” in modo più ampio come Amore per la saggezza, può diventare un veicolo attraverso il quale possiamo vivificare questi valori nell’essere. Questo è il cuore della vita spirituale. In passato, la religione organizzata ha, per molti, fornito un contesto per questo campo vitale del sano funzionamento umano. Man mano che la religione organizzata riduce la sua influenza, è fondamentale che questa dimensione essenziale della vita umana sia rinforzata nel settore educativo. Questo non significa suggerire che una specifica dottrina spirituale dovrebbe prendere il sopravvento. Piuttosto, si dovrebbe riconoscere che, essendo un aspetto fondamentale dell'essere umano, la spiritualità dovrebbe essere al centro di ogni curriculum educativo.

Mettendo lo stesso pensiero in termini leggermente differenti, potremmo dire che l'educazione riguarda due domande fondamentali: ‘Cosa sta succedendo?’ e ‘Perché sta succedendo?’ Quest'ultima domanda, l'incessante ‘perché’ dell'infanzia, suggerisce qualcosa di profondo dentro lo spirito umano – la ricerca di significato e l’importanza di questo significato. Come possiamo progettare un'educazione che mantenga viva e alimentata questa fiamma divina della curiosità, mentre il bambino cresce fino all'età adulta? Anche la domanda ‘Cosa’, attraverso cui si acquisiscono le informazioni, è anche importante e, se correttamente nutrita, conduce alle grandi architetture della conoscenza fattuale che la scienza fornisce. Trovare il giusto equilibrio nell'istruzione tra ‘Cosa’ e ‘Perché’ è difficile, e ci sono buone ragioni per suggerire che l'umanità ha recentemente dato troppa priorità al ‘Cosa’ rispetto al ‘Perché’: valorizzare la comprensione fisica del mondo, con la conseguente capacità di prevederlo e manipolarlo, a discapito della questione se tali manipolazioni siano sagge e servano il bene comune.

Le arti, che costituiscono un altro campo che va oltre la conoscenza strettamente intellettuale e raggiunge i regni intuitivi, sono in qualche modo trascurate nell'educazione. In una recente lettera pubblicata dalla Scuola Arcana, (1) si cita l'educatore Gert Biesta che afferma che l'arte sta scomparendo dall'educazione, poiché è percepita come inferiore in termini di valore intrinseco, e viene valutata maggiormente in termini di impatto su altre aree del curriculum, come il rendimento scolastico e lo sviluppo di capacità creative, discernimento e attitudini pro-sociali.

Biesta suggerisce che c'è un'enfasi eccessiva sul ruolo delle arti nel fornire ai giovani l’opportunità di esprimere la propria unica voce, la propria unica creatività e identità; piuttosto che porsi la domanda più importante e difficile, cioè quale dovrebbe essere la giusta qualità di queste espressioni e, di conseguenza, come quelle espressioni dovrebbero contribuire alla cultura più generale.

Nelle parole di Biesta: “Le arti… forniscono possibilità esistenziali uniche per incontrare la resistenza del mondo, materiale e sociale, e per 'elaborare' tale resistenza… che è allo stesso tempo incontrare e 'elaborare' i desideri che noi abbiamo del mondo e della nostra esistenza in esso e con esso. Così come l'arte è il dialogo degli esseri umani con il mondo, l'arte è l'esplorazione e la trasformazione dei nostri desideri in modo che possano diventare una forza positiva nel modo in cui cerchiamo di esistere nel mondo in modo adulto. Ed è qui che possiamo trovare il potere educativo delle arti”. (2)

In questo approccio, l'esperienza educativa del fare arte realmente riceve una maggiore attenzione: un'esplorazione da parte dell'artista delle qualità che lui o lei stanno cercando di esprimere attraverso un atto di creazione e la resistenza che incontra in questo aspetto. Ciò include non solo la resistenza del legno, dell'argilla, della pittura e del metallo, il suono nella creazione della musica, la gravità e la natura del corpo nella danza ecc., ma anche, e soprattutto, la resistenza dei materiali sottili della mente, delle emozioni e della natura fisica che devono essere coordinate in modo tale che un'idea 'per il bene' si esprima nel mondo oggettivo. Così, il fare arte riguarda la formazione del carattere, sotto l'influenza ispiratrice dell'anima.

Quindi la sfida per gli educatori di tutto il mondo è quella di andare oltre il loro ruolo di fornitori adeguati di conoscenza, verso l’essere veri mentori che possono indicare la strada per gli studenti oltre la conoscenza, verso il significato e lo scopo, percepito attraverso l'intuizione e materializzato attraverso l'immaginazione creativa. E la sfida per la società, più ampliamente intesa, è porre gli educatori e l'istruzione al centro della ri-costruzione includendo l'attribuzione di un valore maggiore al loro benessere fisico. Come osserva Helena Roerich nel testo Mondo del Fuoco Vol.I “...la nazione che ha dimenticato i suoi insegnanti ha dimenticato il suo futuro. Non perdiamo un'ora a dirigere il pensiero verso la gioia del futuro. Ed assicuriamoci che l'insegnante sia il membro più apprezzato delle istituzioni del Paese”. (s.582)

Negli articoli che seguono riflettiamo su come i programmi delle Nazioni Unite stiano aiutando a promuovere lo spirito di inclusione nell'istruzione e a preparare gli studenti a un futuro inconoscibile; e sull’innovativa introduzione del “Curriculum di Base Mondiale” (“World Core Curriculum”), proposta dall'ex Segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite, Robert Muller, e descritta dal nostro collaboratore ospite, il presidente fondatore della Robert Muller School, Gloria Crook. §

1  La Scuola Arcana è un corso per corrispondenza sulla vita del discepolato attivo che si concentra sulle tre aree interconnesse della meditazione, studio e servizio. Per Ulteriori informazioni si prega di visitare il arcaneschool.org

2 Arte, Artisti e Pedagogia, p. 18

 

“Pensare insieme in modo da poter agire insieme per realizzare il futuro che vogliamo”

Mentre viviamo in un'epoca interdipendente con una domanda sempre crescente di competenze in materia di flessibilità, cooperazione e collaborazione, le istituzioni fondamentali della nostra società, i sistemi culturali e sociali continuano a operare principalmente attraverso forme pensiero profondamente radicate di separazione e competizione.

Nonostante molti cambiamenti positivi negli ultimi decenni, nessuno di noi dovrebbe sorprendersi che i vecchi istinti, le illusioni e gli annebbiamenti rimangano. Eppure, nella maggior parte delle culture è sempre più evidente la contraddizione tra una crescente consapevolezza del concetto di unità e idee persistenti di separazione. E con il passare degli anni, questa contraddizione sta diventando sempre più intensa, manifestandosi in una serie di pericoli ciascuno con i propri cicli di crisi: dagli eventi climatici estremi ai conflitti sociali e ai diffusi problemi di salute mentale. È un tempo che, più di ogni altra cosa, richiede a tutti noi di riflettere profondamente su chi siamo e su come possiamo utilizzare i problemi di questo momento per transitare verso un nuovo stato in cui le intuizioni sulla sintesi e sulla totalità giocano un ruolo più forte nella struttura delle relazioni umane. Questo è ben illustrato in un recente articolo del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, “La Grande Trasformazione: Lavorare con Radicale Incertezza in una Crisi Planetaria”: “le grandi trasformazioni richiedono il ripensamento delle basi delle relazioni fondamentali della società - con la natura, l'economia, la tecnologia, il futuro e noi stessi.” (1) La crisi esistenziale che l'umanità deve affrontare è chiaramente una crisi dell'anima e dello spirito; scopo ed etica.

La pandemia da Coronavirus ha portato tutto questo alla ribalta. È entrato nelle nostre vite, come ha scritto Paul Levy, come una sorta di rivelazione, mostrando “che affinché ognuno di noi possa veramente prosperare dipendiamo letteralmente dalla salute del tutto - siamo veramente uno, con nessun “altro” da trovare, se non nella nostra mente”. (2)

Alice Bailey ha descritto la caratteristica più prominente dell'anima o vero Sé come inclusività, riflessa in una mente che è in grado di vedere interi, armonie e reti di relazioni con crescente definizione e chiarezza e portando a un naturale senso di responsabilità e coinvolgimento personale nel bene dell’intero.

La trasformazione della coscienza dalla separazione all'inclusività è essenzialmente una sfida educativa. Le idee e le pedagogie che guidano le scuole e le università tradizionali mentre preparano gli studenti per il futuro lo riconoscono sempre più, ma, insieme alla maggior parte delle altre istituzioni, rimangono in gran parte ancorate a una mentalità che prepara gli studenti per il futuro come se fosse un'estensione del passato. Le scuole, ad esempio, spesso dedicano significative risorse e attenzioni all’università a cui lo studente deve presentare la domanda di ammissione e a quale percorso di carriera prepararsi, sottolineando lo sviluppo di competenze che si ritiene massimizzeranno la parte il più ampio processo di aiutare gli studenti a svilupparsi e crescere come esseri umani – con elementi di anima e personalità – e come partecipanti attivi nel rispondere all'intensità delle opportunità e dei rischi moderni.

L'istruzione è sempre stata basata sulla preoccupazione di preparare gli studenti per il futuro. Ma mentre possiamo credere che il futuro sia conoscibile e può essere predetto (ognuno con il suo senso concreto di ciò che i teologi e gli studenti di saggezza senza età chiamano un Piano Divino, o ciò che i comportamentalisti e umanisti potrebbero considerare un futuro mappato sui comportamenti del passato), il futuro è intrinsecamente incerto (almeno nei suoi dettagli nella prospettiva a breve termine di anni e decenni). L'elaborazione del ‘Piano d'Amore e di Luce’ dipende dall'immaginazione individuale e collettiva delle future possibilità e capacità di rispondere a queste possibilità nel presente. Immaginare le possibilità crea uno spirito invocativo. Crea un senso di attesa. Ciò è notevolmente rafforzato dalla comprensione che attraverso l'immaginazione è possibile costruire un ponte nella coscienza tra la mente concreta, razionale, e i livelli superiori dell'anima, l'intuizione e la coscienza del tutto di cui siamo parte.

Le tradizioni di saggezza che si trovano in tutte le principali filosofie, orientali e occidentali, offrono mappe di coscienza ben sviluppate che si estendono oltre l'intelletto, le emozioni e gli istinti per includere i regni inter-penetranti dello spirito, dell'anima e della personalità; con percorsi chiaramente delineati per gli esseri umani per sviluppare l'integrazio ne e qualche elemento di fusione. Eppure, anche al di là di queste discipline più esoteriche, c'è una crescente consapevolezza del potenziale umano di empatia, compassione e cooperazione, accettando che queste qualità possano essere coltivate con cura nelle aule e negli ambienti educativi. La comprensione diffusa dell'Intelligenza Emotiva, ad esempio, riconosce che agli individui possono essere insegnate le abilità di base del distacco necessarie per osservare le proprie emozioni e le emozioni degli altri, usando “informazioni emotive per guidare il pensiero e il comportamento e regolare le emozioni per adattarsi agli ambienti.” (3)

L’Iniziativa dell’UNESCO, “Il futuro dell'istruzione: imparare a diventare” (4) è un luogo in cui possiamo vedere la prova che i nuovi approcci all'istruzione riconoscono la necessità di promuovere uno spirito inclusivo. L'Iniziativa è intrinsecamente invocativa, incoraggiando una nuova riflessione su come preparare al meglio i giovani per un futuro non conoscibile e sulle implicazioni etiche dei modi in cui pensiamo al futuro. Progettata con l'obiettivo di mobilitare “i moltissimi e ricchissimi modi di essere e conoscere, al fine di sfruttare l'intelligenza collettiva dell'umanità”, l'iniziativa si basa su una rete globale di pensatori per “ri- immaginare come la conoscenza e l'apprendimento possono plasmare il futuro dell'umanità e del pianeta”. Dal suo lancio nel 2019 c'è stata una vasta gamma di consultazioni con pensatori dell’Educazione e membri del pubblico, incontri online e ricerche originali, generatori di un movimento che l'UNESCO descrive come “Pensare insieme per poter agire insieme al fine di creare il futuro che noi vogliamo”. Il piano è che una Commissione Internazionale sintetizzi i vari spunti e produca un Rapporto entro il mese di novembre di quest'anno.

Un partecipante influente alle consultazioni dell'UNESCO è Gert Biesta, co-direttore del Centre for Public Education and Pedagogy presso la Maynooth University, in Irlanda, ed è considerato da alcuni come “uno degli studiosi più critici e più riflessivi della nostra epoca”. (5) I moderni educatori spesso rifiutano l'idea delle scuole come luoghi di “controllo” in cui la conoscenza è imposta alle giovani menti da un “saggio sul palco”, sostituendola con una visione delle scuole come ambienti che forniscono apprendimento con insegnanti che agiscono semplicemente come facilitatori (una ‘guida a lato’) rispondendo ai bisogni ed ai desideri dello studente. Biesta sostiene che, date le crisi che il mondo deve affrontare, gli insegnanti devono andare oltre il loro ruolo di facilitatore ed ‘insegnare’ attivamente ai loro studenti le capacità connesse con l’attività del pensiero necessarie se vogliono diventare cittadini liberi e responsabili, comprendendo le conseguenze e le implicazioni delle loro azioni in modo che possano scegliere come vivranno nel mondo. “È (un) l'insegnamento che ci permette di superare, poiché interrompe i nostri ‘bisogni’, ... [e] i nostri desideri, e in questo senso, ci libera dai modi in cui siamo vincolati o addirittura determinati dai nostri desideri. Lo fa introducendo la domanda se ciò che desideriamo sia effettivamente desiderabile, sia per noi stessi sia per la vita che viviamo con  l’altro.” (6)

Il contributo di Keri Facer al Laboratorio di Idee del “Progetto per il Futuro” dell'UNESCO immagina cosa potrebbe essere l'istruzione per “un tipo di essere umano diverso da quello a cui abbiamo pensato per un tempo forse troppo lungo”. Piuttosto che essere separati e distanti l'uno dall'altro e dal mondo, lei suggerisce che gli studenti sono “profondamente imbrigliati” sia l'uno con l'altro (“gli esseri umani hanno sempre, e in modi che si stanno intensificando, pensato l’uno all’altro”) sia con le più moderne tecnologie, che oggi fanno parte dei processi utilizzati per pensare e per dare un senso al mondo. Sono similmente imbrigliati con la biosfera e la sua “difesa e cura è essenziale per la [loro] continua fioritura”. Partendo da questa consapevolezza, Facer, che è professoressa di Educazione e Futuri Sociali all'Università di Bristol nel Regno Unito, suggerisce che l'educazione sia intesa “non come una preparazione per un mondo conosciuto, ma come una pratica di incontro e rivelazione. Di incontro con gli altri attori del mondo (umano, tecnologico, materiale, più-che-umano) di cui facciamo parte, e di rivelazione delle possibilità in sé e nel mondo delle forme dell'essere che potrebbero emergere da questo incontro. Potremmo riconoscere l'educazione come premessa alla curiosità, alla responsabilità e alla ricerca di una vocazione distintiva in un mondo più-che-umano, tecnico-naturale, una ricerca che avviene a tutte le età ed in tutte le fasi della vita.” (7)

Un altro aspetto del lavoro dell'UNESCO che sta contribuendo alla trasformazione del pensiero sulla scuola e sull'istruzione è un programma decennale di grande interesse per i decisori politici nazionali per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD) che dovrebbe essere realizzato entro il 2030, (8) che riconosce come l'istruzione abbia un ruolo fondamentale nel costruire la coscienza che renderà realizzabili gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L'ESD per il 2030 sostiene approcci all'istruzione “che supportano gli studenti di tutte le età a contribuire attivamente e in modo responsabile a costruire una società più sostenibile ed un pianeta sano”. Nel maggio di quest'anno la Conferenza mondiale dell'UNESCO sull'Educazione allo Sviluppo Sostenibile ha incluso tavole rotonde ministeriali sull'ESD e relazioni di educatori su iniziative per trasformare i valori e gli atteggiamenti che favoriscano lo sviluppo sostenibile. La Dichiarazione di Berlino sull’Istruzione per un Educazione Sostenibile, adottata dai governi nazionali partecipanti durante la Conferenza, afferma “che l'istruzione è un potente fattore di cambiamento positivo di mentalità e visioni del mondo e che può supportare l'integrazione di tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile, dall'economia, alla società ed all’ambiente, garantendo che le traiettorie di sviluppo non siano esclusivamente orientate verso la crescita economica a danno del pianeta, ma verso il benessere di tutti entro i confini planetari.” (9)

Uno dei valori di tutto questo pensiero coordinato, ricerca e conversazione tra pedagogisti di tutto il mondo è il creare e chiarificare una forma pensiero di attesa e invocazione. L'attenzione è rivolta alle possibilità future e all'impatto che queste possibilità hanno sulle scelte su cosa insegnare e come insegnare nelle aule di oggi. Questa attenzione sta affinando la capacità di immaginare un mondo in cui agli studenti viene insegnato come diventare se stessi, scegliendo liberamente di gestire i propri desideri e impulsi in risposta al mondo così com'è ed al loro sentire circa il modo in cui il mondo sta diventando. Per coloro che riconoscono la realtà dell'anima e di un regno superiore dell'anima dove si trovano le Presenze Illuminate del Cristo, del Buddha e delle altre potenze, questo spirito invocativo è particolarmente denso di significato. §

1. http://bit.ly/greattransformation
2. http://bit.ly/trulyone
3. http://bit.ly/adjustemoptions
4. http://bit.ly/UNESCOfutures
5. http://bit.ly/GBiesta
6. Gert Biesta, 'The Rediscovery of Teaching: On robot vacuum cleaners, non-egological education and the limits of the hermeneutical world view' in Educational Philosophy and Theory, 2016 Vol. 48, No. 4, 374–392; http://bit.ly/Biestateach
7. http://bit.ly/FacerUNESCO
8. http://bit.ly/UnescoESD
9. http://bit.ly/BerlinDec

 

Il Curriculum di Base Mondiale: l'Educazione del Futuro

Gloria Crook è il presidente fondatore della Robert Muller School.

L'Assistente Segretario Generale delle Nazioni Unite nel 1989, il Dr. Robert Muller, tenne un discorso al Seminario della Buona Volontà Mondiale in quell'anno. Con il suo discorso ha presentato al pubblico interessato una nuova e sorprendente visione dell'Educazione: Il Curriculum di Base Mondiale.

Citando le sue parole: “Il mio lavoro alle Nazioni Unite come capo dell'ECOSOC per trent'anni insieme alla mia attuale posizione di assistente segretario generale, mi ha mostrato che un Curriculum di Base Mondiale deve essere l'educazione del futuro per tutta l'Umanità.”

Per quanto sorprendente fosse, ho sentito il mio cuore palpitare per la Scuola per Ragazzi che avevamo appena inaugurato ad Arlington, in Texas, per i bambini dei genitori della School of Ageless Wisdom. La sua idea di Curriculum di Base Mondiale conteneva ogni principio già applicato all'interno della nostra “Morya's Garden School.”

Il dottor Mortimer Adler (un rinomato educatore) è stato citato dal dottor Muller per avergli fatto notare che: “Questo tuo Curriculum di Base Mondiale è sicuramente l'educazione del Futuro, caro amico, ma non sarà mai implementato nella nostra vita!”. Il dottor Muller all'epoca acconsentì a questa ragionevole supposizione.

Il Curriculum di Base Mondiale del Dr. Muller comprendeva quattro obiettivi e categorie di istruzione che dovevano essere perseguiti lungo tutta la vita:

I. La Nostra Casa Planetaria e il Nostro Posto nell'Universo.
II. L'Unità di tutta l'Umanità.
III. Il Nostro Posto nel Tempo.
IV. Il miracolo della Vita Umana Individuale.

Questi costituiscono solo uno scheletro da esplorare e su cui riflettere poiché gli Insegnanti sono in grado di comprendere i Principi dietro ogni Categoria.

I. Per l'Attuazione, ogni categoria deve essere considerata come una necessaria comprensione affinché ogni essere umano sappia in quale Contesto Universale egli esista con tutti gli altri esseri umani. Questa prima categoria, La Nostra Casa Planetaria e il Nostro Posto nell'Universo può portare ogni persona nelle regioni dello spazio sconosciuto e può dare ad un bambino una vera comprensione scientifica di dove sia “Casa” per tutti noi sulla Terra, all'interno dello Spazio Universale o Infinito. Lo studio può essere completo ed esteso per quanto la Scienza lo consentirà. Un Insegnante può usare Verità sorprendenti per l'Anima dei Bambini come parte di un Universo Infinito d'Amore.

II. L'Unità di tutta l'Umanità. Questo svela l'atteggiamento di separazione dei sessi, delle razze e delle culture. Nella Scuola, abbiamo insegnato partendo da un punto di vista familiare – prendendo ad esempio animali come i cani ed i gatti. I cani possono essere di molti tipi, taglie, colori e personalità, ma sono tutti “cani” – Una Specie. I gatti sono gli stessi – molte taglie, colori di pelliccia, a pelo lungo o corto, che preferiscono stare all'interno, altri preferiscono stare all'esterno – ma tutti sono "gatti" – Una specie. Le persone, gli esseri umani, sono gli stessi – molte taglie, altezze, colori della pelle, colori dei capelli, lingue, ma sono tutti uguali – esseri umani. Gli umani fanno tutti parte di un'unica specie. Lo studio delle differenze può essere tanto grande quanto piccolo quanto lo permette l'Insegnante, ma rimane il fatto che ogni bambino deve realizzare che c'è una Specie Umana di cui ogni bambino fa parte.

III. Le opportunità per svelare la Luce dell'Anima nella terza categoria sono fantastiche! In generale, Il Nostro Posto nel Tempo è ora considerato e insegnato come storia in relazione a quale gruppo separato ha fatto cosa? La Luce dell'Anima cambia la prospettiva che diventa: “L'umanità ha fatto questo o quello in questo o quel luogo; in questo o quel Tempo. Era la Specie Umana che stava operando nel Tempo. Ad esempio, si consideri che “l'umanità” è stata coinvolta nell'olocausto durante una guerra mondiale. Era tutta l'Umanità in Azione come Specie ignorante e poco saggia.”

Prendi ogni aspetto del genio umano e renditi conto che – è stata l'umanità a realizzare i dipinti di Rembrandt nel Tempo della sua vita. Leonardo Da Vinci ha mostrato le sconfinate distese del genio umano, Michelangelo ha creato grandi sculture come parte della Specie umana nel suo Tempo. Salvador Dalì ha mostrato una nuova visione alla Coscienza Umana per la Specie. Ogni grande e ogni condizione “irrispettosa” era la Specie Umana nel Tempo. Aggiungi Platone, Shakespeare e Dickens per esemplificare più pienamente il genio umano. Ci sono innumerevoli aspetti della Storia con cui connettere ogni studente nel Tempo. Ad esempio, la nostra scuola ha insegnato agli studenti a interpretare personaggi storici importanti, come George Washington, come se stessero partecipando alle loro storie. I pedagoghi devono espandere le prospettive verso più ampie Inclusioni nel concetto di Specie affinché tutti gli studenti possano afferrare il proprio posto e la propria parte.

IV. Il Miracolo della Vita Umana Individuale svela i molti aspetti dell'Anima in senso evolutivo. Gli esseri umani iniziano come piccoli esseri istintivi e non pensanti. Poi, a seconda delle nostre risposte individuali, diventiamo emotivi. Poi scopriamo il potere della mente e pensiamo in modo materiale ed egoistico per anni. Quindi, possiamo passare all'Intuizione, in un senso buddhico di puro Amore. Finalmente possiamo raggiungere il senso monadico dell'Unità con Tutta la Vita. Siamo ancora Individuali; ma Uno con Tutta l'Esistenza.

Il “Curriculum di Base Mondiale” è stata la base per il conferimento del premio attribuito al Dr. Muller (Premio per la Pace delle Nazioni Unite per l’Istruzione) nel 1989. Una contemplazione meditativa delle possibilità e della profondità coperte da ciascuna delle quattro categorie distinte convincerà gli esseri umani riflessivi della validità di questo Premio.

Durante questi sedici anni, ci sono stati esempi spettacolari di come il Curriculum di Base Mondiale abbia ispirato la Coscienza dell'Anima! Un esempio si è verificato durante un mini- laboratorio tenuto per gli educatori. Gli studenti hanno iniziato la pratica del Tai Chi nel grande prato davanti alla Scuola. Ogni giovane studente ha guidato nella pratica un educatore. Alla fine, un bambino ha detto al suo educatore di “tenere entrambe le mani sul cuore e poi inviare l'Amore del suo cuore a tutto il vicinato – poi – a distanze sempre più grandi finché non ha alzato le braccia, – per inviare Amore a Tutto il Mondo!” In seguito, le disse, in tono molto autoritario: “Non dimenticarlo mai! è la cosa più importante che facciamo qui!” Era affascinata dalla sincerità di quel bambino di otto anni! In seguito, ha riferito i suoi commenti ai partecipanti al Workshop.

Il continuo esempio mondiale di Educazione e Relazioni Globali è espresso attraverso il “Global Elementary Model United Nations” (GEMUN), giunto al suo 32° anno di vita, il quale dal 1988, ha arruolato più di 10.000 bambini (dall’asilo fino alla terza elementare) nello Studio annuale, nel dibattito e nella risoluzione di questioni globali che si basavano su relazioni problematiche affrontate dalle attuali Nazioni Unite a New York!

L'accesso a GEMUN avviene attraverso la registrazione presso il Coordinatore (Marti Cockrell), che consente quindi la scelta di un Paese, l'adozione dei suoi valori, la scrittura e il dibattito e le Risoluzioni all’interno di una Conferenza Annuale basata sul Modello delle Nazioni Unite. La Conferenza si tiene solitamente presso l'Università del Texas che è in grado di ospitare 500 partecipanti provenienti da tutti gli Stati Uniti, insieme ad altri studenti provenienti dalle scuole di tutto il mondo.

Il principale ostacolo a una maggiore partecipazione è il costo dei voli per partecipanti, gli sponsor, gli amici e genitori, oltre all'alloggio per il loro periodo di soggiorno negli Stati Uniti. Adempiamo gli obblighi per i visti di ingresso negli Stati Uniti e pubblichiamo il Manuale del delegato per i partecipanti ogni anno. Gli studenti delle scuole superiori locali si offrono volontari per essere il segretariato dei comitati GEMUN e lavorano a stretto contatto con il Segretario Generale eletto.

La School of Ageless Wisdom coordina la registrazione GEMUN, l'assicurazione, l'alloggio nelle stanze del college, l'auditorium per le riunioni di gruppo, i laboratori per gli studenti interessati, le pubblicazioni sul volontariato, ecc. A causa della Pandemia da Covid-19, la Conferenza GEMUN ha ritenuto necessario svolgere tutte le attività online tramite ZOOM. Questa scelta è stata coronata da successo, insieme all'enorme risparmio dei molti costi. L'aspetto più negativo è stata la mancanza di scambi personali tra i partecipanti che sono sempre gioiosi e piacevoli per i giovani studenti.

Crediamo che il “Curriculum di Base Mondiale” sarà, in effetti, una Rivelazione della Luce dell'Anima nell'Istruzione per il Futuro dell'Umanità. §

Website: theschoolofagelesswisdom.org (A 501(c)(3) website; EIN:75-1538044)

Indirizzo postale: The Robert Muller School (OR) The School of Ageless Wisdom, 6005 Royaloak Dr., Arlington,  TX  76016-1035, USA

Gli Insegnanti nelle scuole dovrebbero parlare del potere del Nobile Sforzo. Momenti di Silenzio dovrebbero essere introdotti, quando i bambini possono dirigere i loro pensieri verso la Bellezza. Tali momenti possono evocare le scintille di fuoco nei loro cuori.
(Sopramondano, s.853)

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