Bolletino 2015 #3 RICOSTRUIAMO IL TEMPIO DELLA VITA UMANA

Quest'anno, Il Seminario di Ginevra, New York e Londra sulla Buona Volontà si è ampliamente soffermato sul tema principale così chiamato “Ricostruiamo il Tempio della Vita umana”. Sul contenuto (in itinere) hanno influito, in maniera rilevante e inequivocabile, i gravi attentati terroristici di Parigi avvenuti la notte prima del Congresso (14/11/2015 Ginevra).

Per una strana sincronicità, un'immagine emblematica di Parigi (vedi sopra) é stata individuata al momento della preparazione del materiale pubblicitario, già mesi prima dell’avvento del seminario. La rappresentazione scelta è la Luce del Sole, simbolo di vita, amore e integrità, che splende attraverso la piramide di vetro del Museo del Louvre, uno dei più grandi luoghi, custodi della civiltà. Difficilmente ci sarebbe potuta essere una combinazione simbolica più adatta a rappresentare l’illusoria distruttività degli attentati.

L'ampiezza del tema permette ai relatori invitati, in ognuno dei tre incontri, di poter esplorare da molti punti di vista un certo numero di argomenti, tra loro intrecciati e così distinti: la centralità dell’amore intelligente; la necessità, per le persone di buona volontà, di lavorare in gruppo o in comunione; il bisogno di condividere le risorse; la concreta elaborazione del principio di condivisione, negli accordi internazionali, come quelli che disciplinano il cambiamento climatico; l'istruzione e il sostegno dei giovani, come elemento vitale e la necessità di trovare una via, per trasformare i conflitti in creatività.

Il materiale che segue è quindi organizzato in modo tematico, per dimostrare tali punti di risonanza. Esso é, inoltre, riassunto in modo tale da mantenere, con volontà, la specifica nota di ogni relatore. Per visualizzare il video dell’archivio di Londra e di New York e ascoltare l'audio di Ginevra, si prega di andare all’indirizzo web www.worldgoodwill.org/ seminar; per i dettagli sui relatori, si prega di vedere la pagina posteriore della newsletter.

 

Amore - Lo spirito di relazione

Nel discorso di apertura del seminario di Londra, è stato osservato che ciò che è necessario veramente alla civiltà umana, in questo momento, é lo Spirito di comunione, il quale ha il potere di "bruciare via tutte le barriere dalla natura umana e tutti i muri di separazione tra gli individui, tra i gruppi e tra le Nazioni”. Questa astrazione simbolica si riferisce, naturalmente, al potere alchemico del cuore, approfondito, nel suo discorso, da Sarida Brown.

L’Alchimia della trasformazione del mondo

Sarida ha dato inizio alle sue riflessioni, evidenziando che gli individui, in generale, e noi tutti abbiamo l’opportunità di scegliere se dirigere ogni secondo della nostra vita verso l’amore o verso la paura, sottolinendo che ci viene data questa grande possibilità come un “qualcosa che possiamo, in fondo, anche bypassare o eludere". Inoltre, Sarida ha condiviso, con gli ascoltatori, due importanti derivanti dalla tradizione Sufi, sui quali riflettere ampliamente: 1. il Sufismo è il percorso del cuore; 2. Il Sufismo è la via della libertà spirituale. Questi due significati sono inerenti al grande misticismo dei Sufi, infatti il luogo dove si realizza l’essere divino o dove si trova Dio  è nella profondità del cuore umano -il cuore spirituale. Ed é il cuore che ha la qualità, la responsabilità e il potere di realizzare ciò che è la Verità. è insita in ogni persona e il Suo sviluppo si può realizzare in ogni momento, abbracciando gradualmente la Verità che permette all'amore di superare la paura.

Un aspetto dell’evoluzione del cuore spirituale è il suo essere forgiato dal dolore: "Il cuore non vive fino a che non ha sperimentato il dolore". La poesia Sufi è ricca di questo tipo di simboli. Il cuore ha la capacità di trasformare, alchemicamente, tutte le esperienze, sia di successo, che di fallimento, l'amore o la paura, la gioia o il dolore, a condizione che le stesse siano messe a disposizione degli altri e che il cuore resti aperto, accogliente. In questi versi, il cuore esprime empatia, amore incondizionato e compassione, verso sè stessi e per gli altri, l'espansione di sé all'altro.

. Questa capacità è insita in ogni persona e il Suo sviluppo si può realizzare in ogni momento, abbracciando gradualmente la Verità che permette all'amore di superare la paura.

Un aspetto dell’evoluzione del cuore spirituale è il suo essere forgiato dal dolore: "Il cuore non vive fino a che non ha sperimentato il dolore". La poesia Sufi è ricca di questo tipo di simboli. Il cuore ha la capacità di trasformare, alchemicamente, tutte le esperienze, sia di successo, che di fallimento, l'amore o la paura, la gioia o il dolore, a condizione che le stesse siano messe a disposizione degli altri e che il cuore resti aperto, accogliente. In questi versi, il cuore esprime empatia, amore incondizionato e compassione, verso sè stessi e per gli altri, l'espansione di sé all'altro.

Nella mitologia Sufi, il cuore è anche descritto come il Trono o il Tempio di Dio. Quanto più il cuore umano diventa l'altare per l'unione tra l'umano e il divino, tanto più esso incarna l'universalità, come la realtà della coscienza umana universale che si manifesta nella vita.

In arabo, la parola cuore è tradotta con qalb, la cui radice significa trasformare, capovolgere, modificare. Il simbolo è quello del cuore, il quale, quando è liberato dalle catene dell'ego è continuamente rivolto e allineato con la manifestazione della realtà divina.  Ibn Arabi, il grande mistico Sufi del 13° secolo, ha scritto che il principio dell'esistenza è movimento. Diventiamo veri servitori quando lasciamo andare i costrutti dell’ego e ci arrendiamo al movimento divino.

Così, il cuore è il vero mediatore tra il divino e l'umano. Esso agisce come perno, tra l'esistenza umana e la realtà divina, capace di afferrare la realtà dei piani superiori e rifletterla, sia nella coscienza, che nella materia del piano fisico, così come è in grado di aumentarne l'essenza e la saggezza, per poterle realizzare concretamente nella vita. In questo modo, il cuore diviene il principale strumento di  evoluzione.  L'immagine  simbolica nella tradizione Sufi è che Dio ha creato l’ intero universo per amore ed è impegnato nell’evoluzione continua, attraverso ciascuna delle sue creature. Noi siamo gli strumenti attraverso i quali Dio, 'Il Vero', si espande.

Una meravigliosa immagine meditativa é quella di poter collegare l'individuo all'Universale, facendo sì che ambedue diventino gli strumenti attraverso I quali Dio vede e sente mediante gli occhi e le orecchie del cuore. Quando l'essere umano evolve nella  realizzazione  spirituale,  il  cuore apprende attraverso la coscienza universale, liberato dalle limitazioni del Sè personale. Il cuore, così, sviluppa anche una forza creativa senza precedenti, in modo tale da poter essere rappresentato come il potere divino che agisce attraverso la coscienza dell'essere umano realizzato. Esso comprende il potere di trasformare coscienza e materia. Hazrat Inayat Khan afferma che il potere di concentrazione è molto importante per un guaritore, perché egli lavora per trasformare la materia. Questo vale chiaramente per i Grandi Esseri che sono i Guaritori delle nostre società..

Comunità di Buona Volontà

L'energia del fuoco dell'amore e il potere direttivo della vo lontà sono i requisiti principali dei gruppi e delle comunità che si sforzano di servire.  Tom Ravetz  é impegnato nella formazione di queste comunità, con una comprensione moderna per la possibile collaborazione con le Gerarchie angeliche o Deva.

Lavorare con gli Angeli: Costruire Comunità nella Nuova Era

Tom ha osservato che un tema fondamentale, trattato nelle opere di Rudolph Steiner, è la realtà delle Gerarchie Spirituali e ci suggerisce il modo, con cui poter lavorare in comunione con  loro.  Noi  tutti  siamo  in  grado  di  operare attraverso  l’uso  di  concetti  chiari,  adottandoli come ipotesi, per poi verificare se essi ci permet tono di fare il nostro lavoro nel mondo, attraverso  il  servizio,  il  proposito  e  la  possibilità  di amare, in maniera sempre maggiore.

Gli Angeli, così come vengono chiamati tradi zionalmente o le Gerarchie Spirituali, in questo storico momento di evoluzione del mondo digitale, ci vengono in aiuto in modo estremamente diverso da come avveniva fino a 10 o 20 anni fa; a quei tempi era assolutamente impensabile ciò che ora denominiamo Intelligenza globale. In questa era, tutti noi possiamo conoscere concretamente l'esistenza di intelligenze del mondo, gli assistenti spirituali, che non sono fisicamente incarnati. Pensiamo ora a queste menti illuminate, o evolute, immaginando di poter aumentare il Raggio della consapevolezza, visualizzando un angelo che accompagna un essere umano, attraverso un ciclo di vita, o forse, se avete un’ altra visione, attraverso molte vite. Ci potrebbe essere anche un Arcangelo, un Essere superiore o un Iniziato, che accompagna molti più esseri umani, comunità, gruppi o Nazioni, realizzando l'idea dello Spirito di un popolo o di uno Stato. Inoltre, immaginiamo il cosiddetto  Archai,  così  chiamato  nella  terminologia  spirituale, la cui coscienza può estendersi fino ad abbracciare l’Umanità intera.

Mi piacerebbe pensare in questo momento allo Spirito, nel contesto così modificato dalle conseguenze degli eventi di Parigi. Il terrore oggi è una realtà quotidiana per gran parte dell’umanità. Quando succede qualcosa,   così   come   è avvenuto ieri a Parigi, improvvisamente il terrore si avvicina a noi, molto vicino a noi. In un momento come questo, ci si chiede  come  lo Spirito,  quale  intelligenza  avvolgente,  che contiene al suo interno anche le finalità e gli obiettivi dell'umanità,  potrebbe  aiutarci.  Come  può  una  tale Intelligenza considerare gli eventi che si sono verificati ieri per le strade di Parigi? Cosa proverebbe l'Angelo, in questa era leggendo il giornale o il notiziario? Probabilmente il Suo criterio di valutazione sarebbe piuttosto diverso dal nostro. Io non so nemmeno chi altro è morto ieri nel mondo, magari con violenza  e,  forse,    anche  attraverso  pratiche  di  tortura;  e perché? Perché Parigi mi interessa molto di più.

Se  tre persone muoiono a Londra è notizia da prima pagina, se un centinaio di persone muore ad Ankara la stessa notizia é riportata in terza pagina e se un migliaio di persone muore nel sud dell'India la notizia è raccontata a pagina 22. Quindi, prevale una sorta di identificazione con l’individuo, con il gruppo e con l’egocentrismo nazionale solo perchè essi sono più vicini a noi. Se siamo in grado di immaginare un’Intelligenza che abbraccia tutta l'umanità, nel suo notiziario, non vi sarà solo la prima pagina; nulla potrà essere relegato nelle pagine interne o successive. Ma allora possiamo anche chiederci come si fa a valutare ciò su cui stiamo operando quello che stiamo vivendo, come si fanno  a  comprendere  le  sfide  prefissate  dall’Umanità? Siamo parte di un gruppo di 7 miliardi: cos’ è che stiamo realmente esplorando, quali scoperte stiamo facendo?

Ripensando alle Gerarchie e al Pensiero superiore, può esserci unsignificato intrinseco e profondo nell’azione di un gruppo,dal più piccolo fino alla Nazione? Se un'Intelligenza potesse  comprendere  il  nostro  destino, anche la nostra comunità oggi ne capirebbe i retroscena. Forse  i  nostri  Angeli  si  sono  incontrati  ieri  sera  per pianificare  la  riunione  di  oggi.  Tale  convocazione  di Angeli    potrebbe    essere    un    efficace    mezzo    per un'Intelligenza    superiore;    probabilmente   non    è   un Arcangelo a pieno titolo, perché, dopo tutto, questa è una comunità   temporanea,   essendosi   riunita   solo   per   il Seminario  di  questo  pomeriggio.  Ma  potrebbe  essere comunque  un  Angelo  che  si  sta  direzionando  verso  la condizione superiore del rango degli Arcangeli.

Una delle più belle descrizioni sugli esseri spirituali che Rudolf Steiner ci ha donato è quella riguardante la Loro disponibilità a lasciarsi permeare dal Rango di Livello più elevato, diversamente da quello che facciamo noi uomini. Sulla Terra, infatti, tendiamo sempre alla separazione e se c’è qualcuno che desidera aiutarci ad evolvere, ciò desta in noi talmente tanta preoccupazione e diffidenza da portarci ad escluderlo. Nel mondo angelico è esattamente il contrario. Gli Angeli aspirano ad essere strumenti per gli Arcangeli. Ed é da qui che possiamo cominciare a capire come operare, in modo tale che queste idee possano essere un aiuto per noi, comprendendo in quale modo gli Arcangeli desiderano allinearsi  con  l'Umanità  ed il suo proposito. Possiamo cominciare a percepire come compiere il Piano, facendo confluire le qualità positive all’interno del gruppo più vicino a noi o in cui siamo coinvolti; é innegabile che nei rapporti umani ci siano sia lati oscuri, che lati positivi e che nelle relazioni, molto spesso, si formano gruppi ambigui, negativi o anche individualism fino all’erroneo nazionalismo; come possiamo discernere ciò e capire la giusta direzione? Solo se abbiamo acquisito intenti universalistici  siamo capaci  di  filtrare la verità,  coinvolgendo più esseri, fino a raggiungere l’ Angelo del cuore, allineando se stessi  con  la vera,  ultima realtà;  altrimenti  torniamo indietro. Tale modalità può aiutarci ad analizzare ciò che avviene non solo per le strade di Parigi, ma anche nei cieli di Siria, Iraq e in Afghanistan.   Ma come esseri umani, quale domanda ci poniamo?

Possiamo decidere quale, tra il sentimento di paura o di amore, sia la forza più importante per la guida del mondo. Molteplici esempi dimostrano che gli esseri umani ritengono la paura quale elemento potente, il più rilevante nella vita. Ma può mai essere la guerra al terrorismo un tentativo giusto per  combattere la paura con  la stessa  paura? Nell’attuale epoca, fortunatamente, vi è un espansione sorprendente di sentimenti, quali amore ed empatia, che vanno ben oltre i confini nazionali e che possono congiungere gli uni agli altri, in tutto l’Universo. Ed è proprio questa la Via di mezzo, l’obiettivo centrale dell’ evoluzione, che si raggiunge attraverso il dono di sé, l’amore creativo, l’aspirazione spirituale. Comprendere questo ci aiuterebbe a fare meglio il nostro lavoro, predisponendoci a ricevere in dono, dagli Angeli, l’opportunità di allineare sè stessi al servizio e all’ amore verso il mondo.

Il Flusso della vita, il sistema cardiovascolare e il nostro Tempio

Thomas ha invitato i partecipanti a riflettere  sulla  connessione umana al flusso della vita. Egli ha osservato che sono rari i momenti preziosi in cui siamo in grado di percepire e partecipare consapevolmente a questo flusso. Eppure, questi momenti si verificano e solo essi rappresentano la realizzazione del Tempio. Avvicinando questo pensiero ad un concetto scientifico, egli ha citato il modo in cui la luce viaggia da un punto all'altro dello spazio, quale simbolo di circolazione connessa alla vita. Altro modello simile, analizzato scientificamente, é il sistema  cardiovascolare.  Una  delle  manifestazioni  del flusso della vita, sul piano fisico, può essere visto nella circolazione del sangue. Questa attività di dono e di scambio della vita a tutte le cellule, all'interno del corpo, è continuativo e rappresenta  un  aspetto della  consapevolezza che si interrompe, solo al termine di una determinata incarnazione. Questa condivisione avviene non solo a livello delle  singole  cellule,  ma va  più in  profondità,  anche a livello atomico. Un ruolo chiave nella distribuzione di ossigeno è fornito dal ferro che di solito, in alcune condizioni atmosferiche, perde la sua superficiale lucentezza a causa della reazione con l'ossigeno e la conseguente, possibile, formazione di ruggine. Al contrario, nel nostro organismo, il ferro che vi è nel sangue crea un legame con l'ossigeno, con lo scopo di distribuire pura vita, mentre la formazione di ruggine non si verifica.

Infatti, la condivisione di ferro e dei metalli, in genere, rappresenta una caratteristica chiave  di  lettura. La maggior parte delle sostanze creano di solito le loro combinazioni attraverso la condivisione di alcuni elettroni con alcuni  vicini  atomi  di  metallo,  rinunciando,  tuttavia,  a qualche elemento, per creare un ulteriore universo di altri elettroni liberi che possono essere condivisi da tutti gli atomi presenti nel dato oggetto.

A livello degli organi, il cuore fisico stesso è un fornitore di servizi molto efficace: solo (circa) il 4% del flusso totale di sangue viene utilizzato per mantenere i muscoli del cuore in  funzione. Tornando al livello cellulare,  si può considerare il tessuto chiamato endotelio, il quale è in contatto con il sangue nel nostro sistema vascolare e anche con altri organi. Una recente ricerca ha dimostrato quanto sia importante lo stato di questo tessuto per la nostra salute. La condizione delle nostre arterie e la funzione/ disfunzione dell'endotelio possono essere facilmente misurate, in  modo non invasivo,  attraverso l’uso di un'onda impulso, una tecnica che utilizza Thomas nel suo lavoro di servizio.

Come possiamo imparare ad essere più efficaci, nella costruzione del Tempio della vita umana, prendendo spunto dai modelli che sono intorno a noi? Possiamo, ad esempio, cercare la Luce per poter servire come gli alberi? Gli alberi sembrano essere molto vicini ai regni spirituali superiori, nella loro capacità di ambire continuamente alla Luce e penetrare la terra al fine di creare il Tempio della vita. Il loro sforzo viene utilizzato per questo unico scopo che non serve solo agli alberi stessi, ma intensifica la vita intorno a loro, consentendo un ecosistema di ulteriori piante ed animali, attraverso la circolazione intelligente di luce ed acqua. E noi esseri umani condividiamo abbastanza come fanno gli atomi dei metalli per poter raggiungere gli alti livelli di conduttività, in risposta all’ ispirazione spirituale offerta nel sangue cosmico di pura vita?E ancora,  il valore di 200 euro può rappresentare sostentamento per un bambino in un monastero buddista per il tempo di un anno, includendo anche alimenti, alloggio e istruzione. In questo modo la vita di un bambino può essere salvata dalla povertà o dai pericoli ancora più gravi. Quanto si spende per il consumo e non necessariamente in virtù del bisogno, invece di investire sulla vita degli altri? Il nostro modello economico attuale è ormai focalizzato sull’incremento possibile di crescita economica, attraverso l'aumento del consumo di beni e servizi che spesso non sono acquistati per nobile scopo. Questo modello economico cristallizzato è, tuttavia, in completa contraddizione con ciò che ci in- segna la natura, priva di barriere, eticamente corretta, capace di libera condivisione.

La Tensione creativa tra la volontà di raggiungere un obiettivo evolutivo potenziale  e la realtà  che, invece,  é intorno a noi è probabilmente espressa nella diffusa incidenza di malattie cardiache. Ogni malattia può essere, infatti, intesa come un segnale di deviazione dalla retta via e soprattutto come una lezione che insegna la modalità di risoluzione  dell’errore.  Potrebbe  un  modello economico ispirato alla libera circolazione del flusso fino al cuore, diventare la nostra realtà?

Le riflessioni di Daniel Hermann riguardano la Volontà di condividere, quale aspetto della Legge di Economia.

Verso una nuova economia

Daniel ha iniziato la sua argomentazione, citando tre Leggi fondamentali: la Legge dell'Unità, che rivela la sintesi di tutta l'esistenza; la Legge Della Giusta Relazione, che attrae e consente i rapporti; la Legge di Economia, che governa il mondo della singola unità che si tratti di un atomo, di una persona, di una società o di una Nazione. Egli ha osservato che queste tre leggi corrispondono al ternario fondamentale di Volontà, Amore e Intelligenza. Il problema è che, finchè la coscienza umana continuerà ad identificarsi in primo luogo con la Legge dell’Economia, tra l’altro individualistica, nel mondo regneranno solo egoismo e conflitto.

In questo contesto, non si deve dimenticare che l'economia mondiale è stata creata sotto l’influsso di una legge. Ma solo quando la Legge di Giusta Relazione e la Legge di Unità emergeranno in unità, quale realtà nella coscienza, attuando concretamente la volontà-di-bene,   l'egoismo inizierà a diminuire e solo allora la Legge di Economia potrà essere esercitata per il beneficio del Tutto.

Quando questa trasformazione avverrà su sufficiente larga scala, si realizzeranno inevitabilmente due effetti. In primo luogo, il nucleo di verità passivamente accettate e stabilite dall’Ordine mondiale sarà gradualmente sostituito da un nuovo corpo di verità. In secondo luogo, le Istituzioni della società cominceranno a risvegliarsi. La Forma societaria che,  tradizionalmente  tendeva  a  massimizzare  i  profitti degli azionisti, servendo un vecchio paradigma, sta lentamente riadattandosi nel segno di inclusione, facendo emergere una nuova struttura.

L'essenza dell'esperienza umana ha, quindi, a che fare con la qualità delle relazioni stabilite dalle attività e regolate dalle leggi. L'attuale conflitto tra la Legge separativa dell'Economia e la Legge in espansione della Giusta Relazione esprime la progressiva evoluzione della coscienza umana.

Il denaro fornisce il collegamento tra l'offerta (business) e la domanda (consumo), attraverso il sistema di pagamento per e delle attività umane (lavoro subordinato). Il denaro è per l'economia ciò che il sangue è per il corpo umano. Al momento, questa energia vitale non trova la sua strada per essere fruibile a tutti gli esseri umani, perché l'offerta riconosce la domanda solo in termini monetari e non in virtù del bisogno reale. La proliferazione di ONG e di iniziative come quelle di Bill Gates e della Warren Buffet Dare Pledge, dimostrano visibilmente che il sistema di distribuzione economica è ormai disfunzionale. Per affrontare il problema economico della larga distribuzione é necessario attuare la volontà di condividere.

Attualmente vi è l’assenza di una volontà umana collettiva. Le Nazioni Unite si sforzano di realizzarla ed attuarla, stabilendo i principi di uno scopo comune, espresso, in precedenza, quale obiettivo di sviluppo del Millennio e, ora, nell’assunto di Sviluppo sostenibile. Le Nazioni, protese per lo più verso il potere materiale, spesso si oppongono a questo poichè, pur sostenendo la Legge di Relazione nei confronti dei loro cittadini, affermano soprattutto la Legge di Economia verso gli altri Stati. Le grandi multinazionali, d'altra parte, potrebbero rappresentare l’esempio  di  integrazione  tra  le  Nazioni,  ma  spendono tutta la loro forza e la loro capacità nel perseguimento di obiettivi limitati, materiali e diretti solo ad appianare, in parte, i problemi dell'umanità. Così, le agende politiche ed economiche, elaborate dai diversi attori dell'economia mondiale, rappresentano una risposta egoistica alla situazione economica attuale e ai bisogni emergenti. Ciò corrisponde ad una logica incoerente, poichè dovrebbe essere ormai assodato che la collaborazione tra i membri di un team é di gran lunga più efficace della concorrenza, ai fini della produttività e dell’ efficienza. Se questo é valido per le piccole squadre di lavoro, perché non può essere applicabile per i grandi gruppi, dipartimenti e organizzazioni?

E 'per questo motivo che gli obiettivi di sviluppo sostenibile  delle  Nazioni  Unite  sono  di  importanza  vitale,  in quanto forniscono il principio di una visione umana comune. Tali obiettivi dovrebbero essere ormai parte centrale e unità di sostegno di ogni modello di istruzione delle Nazioni. La chiave per indurre un cambiamento sistemico è dunque nella giusta educazione dei bambini del mondo ed è molto probabile che questo mutamento avverrà, grazie alla forza di un’ opinione pubblica illuminata. La volontà di condividere prevarrà presto sul desiderio di accumulo materiale.

La Spinta ideale verso l'integrazione e l'autonomia dei popoli segnerà la fine della concorrenza, poichè la competizione non può funzionare, tantomeno può essere risposta efficace di un sistema di integrazione. In questo contesto, il Sistema economico più interessante è quello della nuova costituzione di piccoli ecosistemi, il cui successo dipende, sempre di più, dal reciproco sviluppo e dalla condivisione di più partner o collaboratori, aventi lo stesso obiettivo, così che la condivisione diventi una necessità per il gruppo stesso. In modo simile, più gruppi all’interno di più paesi stanno generando e istituendo rapporti commerciali, al fine di realizzare uno sviluppo economico reciproco verso il benessere globale.

Proviamo ad immaginare un ipotetico consiglio esecutivo di un mondo composto da individui saggi e integrati tra loro, che vigilano sull'intera economia mondiale, quale società di capitali, costituita da nazioni ed imprese. Nella visualizzazione di un’economia così realizzata, potrebbero emergere le seguenti osservazioni e quesiti:

1) Lo scopo dell'economia mondiale potrebbe essere l'uso intelligente delle risorse e la distribuzione equa di beni e servizi necessari per vivere?

2) Grazie alla tecnologia di oggi, potrebbe esistere un’organizzazione globale amministrata con giusti incentivi aziendali e fondata su veri valori umani?

3)  Possiamo  evitare  il  fallimento  sistemico,  spostando l’asse da un concetto competitivo ad una mentalità di collaborazione, pur mantenendo la creatività imprenditoriale del sistema attuale?

4) Ci troviamo di fronte al problema che un piccolo numero di individui e gruppi ha utilizzato risorse planetarie per i propri fini, sostenuto dal sistema giuridico attuale, lo stesso che fu paradossalmente utilizzato da Abraham Lincoln per garantire la libertà degli esseri umani, mai più schiavi dei potenti. Fino a che punto, può, lo stesso principio di libertà, essere gradualmente condiviso da tutti rispetto all’uso intelligente delle risorse planetarie?

5) Quali nuovi modelli di lavoro dovranno essere ideati e come sarà possibile  garantire  giusta remunerazione,  capace di soddisfare le esigenze di tutti?

6) Per affrontare la disuguaglianza nel sistema economico é richiesto un approccio diverso alla formazione   e all’istruzione, applicabili su un livello globale. La base di tutta l'educazione deve essere fondata sui veri valori umani, la quale dovrebbe essere, anche, fondamento delle religioni del mondo.

7) Il denaro è creato dalle banche commerciali, le quali impongono  il  debito  a  tutti  i  segmenti  dell'economia. Questo conduce, inevitabilmente, ad un arricchimento disuguale del settore finanziario, attraverso il flusso incontrollato e speculativo di interesse. Come può la creazione della moneta essere a vantaggio dello sviluppo mondiale e degli investimenti?

L'umanità è attualmente in una fase di evoluzione come mai é avvenuto in passato e nella sua storia. Le Nazioni, le imprese, le multinazionali sono gli organi principali di un organismo più grande, quello dell’ Umanità. L'Organizzazione delle Nazioni Unite rappresenta la struttura fondamentale,  capace di intuire le esigenze universali  ed i principi sostanziali, illuminando con saggezza la mente collettiva dell'umanità, diffondendo gli assunti di buona volontà, a uomini e donne del pianeta. L'ONU sta tentando di mettere ordine nei processi planetari, in modo che l'Umanità sia in grado di rispondere consapevolmente  e in modo olistico ai grandi eventi cosmici. Il paradigma economico della crescita materiale e la sua legge, associata alla concorrenza, sono attualmente i più grandi ostacoli al progresso umano. La rottura di questo paradigma economico è la grande sfida del nostro tempo.

In questa sessione del Seminario, in cui domanda e risposta sono di ampio respiro, Rajesh Makwana del Gruppo Risorse del Mondo ha argomentato su alcune delle dimensioni pratiche e urgenti riguardanti la necessità della condivisione.

Il cuore invisibile: condividere le risorse del mondo

Perché c'è bisogno di condivisione? La realtà è che ci troviamo nel bel mezzo di un'emergenza globale. Tutti noi siamo a conoscenza dei dati statistici che sottolineano come solo l’ 1% della popolazione nel mondo possiede, in termini di attività e ricchezza, più di quanto possiede il restante 99%. Vi è essenzialmente un livello crescente di disuguaglianza, oltre ogni possibile comprensione generale, mentre innumerevoli persone vivo no in condizioni di maggiore povertà rispetto al passato. La gravità del cambiamento climatico è una delle notizie più recenti. Sappiamo che abbiamo già superato l'aumento di 1 grado della temperatura  media globale e stiamo per raggiungere un incremento di ulteriori 4 gradi entro la fine del secolo. Vi è un aumento di conflitti causati dalla scarsità di risorse. Quindi, abbiamo bisogno di trovare il modo di condividere a livello globale sia ricchezza, che risorse naturali in modo più equo e cooperativo per eliminare i conflitti.

Qual è il modo giusto per strutturare il mercato? Esso potrebbe essere un mezzo per lo sviluppo di società precarie o possono esistere altri modelli di organizzazioni, in grado di condividere le risorse in maniera equa? Considerando ciò da un’altra angolatura, chiediamoci se mai avremo l’ iPhone in paradiso. Penso che sia un problema considerare, esclusivamente, le società o le compagnie in crescita del mondo solo in termini di dimensioni o di produttività. Lo ammetto, anch’ io ho un iPhone e sono pragmatico su questo proposito, abbiamo bisogno di tutto quello che ci serve. Ma credo che dobbiamo essere attenti a quest’ idea di abbondanza e riconoscere che non è solo necessariamente la quantità materiale che ci deve interessare, bensì quella spirituale. Benessere è garantire che tutti abbiano accesso a ciò di cui hanno realmente bisogno per sopravvivere o per vivere. Dobbiamo riconoscere che, al momento stiamo consumando le risorse naturali al 50%, più velocemente di quanto la terra possa essere capace di reintegrarle. Il pianeta è, ormai, in fallimento dal punto di vista ecologico. Abbiamo, dunque, necessità di uno sviluppo sostenibile, utilizzando le risorse, nel profondo rispetto delle capacità limitate del pianeta.

Qual è il modello di eco-economia che ci condurrà più lontano? In sintesi, occorrerebbe un'economia basata sul principio della condivisione, potendo così distribuire le risorse del pianeta, in modo tale che tutte le esigenze delle persone siano soddisfatte. Ci sono molteplici documentazioni, frutto di studio di ricerca di alcuni economisti ecologici; a questo proposito, l’Associazione Internazionale Oxfam ha pubblicato un trattato economico denominato “Rapporto ciambella”(Uno spazio sicuro e giusto per l’Umanità) che guarda sia ai confini planetari, che a quelli sociali. Abbiamo solo bisogno di imprimere nella mente il concetto reale di ricchezza. Il 75% della popolazione mondiale vive con meno di 10 dollari al giorno, e tale potenziale consumo non si riferisce a risorse o beni acquistabili nel proprio paese,  bensì in rapporto al costo della vita in America. Inoltre, ci sono 47.000 persone che muoiono ogni giorno perché non hanno accesso alle risorse primarie. Quindi, abbiamo bisogno di adattare l’idea di benessere alla realtà della situazione attuale mondiale.

Il problema esplicativo  della ragione del potenziale fallimento è che, pur comprendendo che il concetto di condivisione é fondamentale per l’esistenza e per la vita delle organizzazioni, sia i sistemi, che  le istituzioni, che le politiche fondano la struttura economica  sul proprio primitivo e individualistico interesse. C'è un'idea di homo economicus che spiega quanto gli esseri umani siano egoisti, competitivi, individualisti, speculativi. Ed è questa idea che é ancora alla base della pianificazione  politica,  non  solo all'interno  del  nostro  paese,  ma dentro le istituzioni globali. Come é possibile aspirare ad una pratica così elevata quale la condivisione, affinchè possa realizzarsi concretamente in un mondo ancora sostenuto da egoismi nazionali, dove regnano ancora sovrani i concetti di concorrenza e di avidità?

Ciò che continua a persistere in me è l’idea di comunità. Ed è forse la stessa che abbiamo tutti noi e che ci  guida verso il concetto di condivisione. Credete che avremo bisogno di condividere  una  visione  globale  oppure  pensate  che siano  gli individui stessi a dover sviluppare, al loro interno, l’idea di comunità? La mia breve risposta è che abbiamo bisogno di entrambi. Un movimento crescente che mira alla creazione alternativa esiste già e si configura nelle città in via di transizione, nei nuovi movimenti popolari, nell'economia della condivisione, nel concetto di dono e in tutto il resto.  La capacità di connettersi con l'altro, utilizzando nuove forme di organizzazione, è un grande potere per gli individui e per le comunità attuali. Ma esso non è sufficiente, da solo non può cambiare il sistema. Abbiamo bisogno di recuperare il concetto di pratica della democrazia.  Abbiamo necessità di ripensare a come le risorse del mondo possano essere redistribuite, perché le questioni politiche sono ancora avverse, non risolte, così come vi è l’urgenza impellente di dover affrontare i  molteplici  sussistenti  problemi  strutturali.  Dobbiamo uscire fuori da questo tipo di sistema e creare un’alternativa, risolvendo ed affrontando le questioni economico-strutturali e politiche-sociali, in ogni area della società. Alcune persone già si adoperano per il cambiamento strutturale, per la trasformazione sociale, per la giustizia, ecc. ma ancora non é stata individuata una vera alternativa. Abbiamo bisogno di colle- gare più differenti approcci tra loro.

Io sono proteso verso la condivisione e amo fare degli esempi a questo proposito. Se possedessi una società il cui profitto fosse superiore a 100.000 dollari, cercherei di distribuire lavoro per ulteriori 27 attività; ma se soltanto una di queste riuscisse ad essere produttiva, le altre 26 fallirebbero e resterebbero senza lavoro; a quel punto sarebbe interessante chiedersi: cosa fare per evitare ciò? In India si afferma che per ottenere una vita serena, bisognerebbe imparare a rinunciare a tutto o vendere ogni bene. Abbiamo fatto molteplici esperimenti nella società per realizzare il benessere, con conseguenze   spesso inaspettate. Cosa possiamo fare in modo diverso per attuare il principio di condivisione, in modo che non ci siano ancora ripercussioni, se pur involontarie? C'è uno spostamento di massa, a livello globale, verso alcuni modelli non-profit e verso la cooperazione, in cui il processo decisionale è più uniformemente distribuito tra le parti interessate e gli utili sono condivisi in modo omogeneo e non sfruttati selvaggiamente dagli azionisti. Questi tipi di modelli stanno emergendo da lungo tempo e vi è già 1 miliardo di persone al mondo che fa ora parte di sistemi cooperativistici. La seconda domanda verte su quella che potrebbe essere la vera modalità di condivisione, argomento sul quale vi è già una vasta letteratura e, se lo si desidera, si può anche andare sul nostro sito web, dove sono riportate diverse idee su come realizzare strutture sostanzialmente in linea con il principio di condivisione. Inoltre, vi sono ulteriori problemi con gli attuali sistemi di welfare e di protezione sociale che fortunatamente ancora resistono.   Essi sarebbero indispensabili nelle aree in via di sviluppo, ma é innegabile che in molti paesi risultano essere ancora carenti. Quindi, è veramente importante potenziare questi meccanismi a livello globale. E’ fondamentale, inoltre, capire come attivarsi in modo costruttivo, perché al momento ci si sta muovendo esattamente nella direzione opposta. Abbiamo urgente necessità di cominciare a realizzare qualcosa di diverso e finalmente ciò si può verificare su scala globale.

Il punto fondamentale è concentrare la riflessione sul significato di condivisione su due direttive, poichè in qualche modo il concetto deve contenere il rispetto reciproco della persona, in modo tale che lo stesso ritorni, quale condizione di vantaggio. La speranza é poter risolvere I problemi delle organizzazioni attraverso il dono. Non si tratta di carità, nè di devolvere a livello individuale. In realtà ci sono molteplici documentazioni che testimoniano quanto la carità sia spesso parte del problema, perché essa è collegata con lo status quo, con la posizione. Ulteriore problema è la giustizia e si può affermare che la vera condivisione ha a che vedere con tale assioma. Il nostro obiettivo è creare un mondo giusto e sostenibile, realizzando sistemi  economici,  sociali e politici  che attuino e promuovino, sistematicamente, il principio di condivisione.

Il vostro Fondatore ha scritto un rapporto che si concentra su come potrebbe essere utilizzato l'articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti umani, considerando la giustizia quale principio miliare per la realizzazione di un Sistema di condivisione. Stiamo ancora esplorando e sviluppando questa idea. La vera domanda è: come si fa a creare un cambiamento? Abbiamo bisogno di un movimento globale di cittadini che chiedano, dal basso, ai loro governi un rinnovamento reale. Ci sono molteplici esperienze che testimoniano come il numero di proteste, per ottenere giustizia sociale ed economica, sia davvero aumentato nel corso degli ultimi decenni, rispondendo all’urgenza delle persone di camminare insieme, con il cuore aperto, in uno spirito di condivisione, chiedendo un risultato di buon senso ai loro governi. L'articolo 25 afferma che tutti hanno il diritto ad accedere ai bisogni essenziali  della  vita.  Ma  questo  principio  non  è  certo  o scontato  in  nessun  luogo  o  paese  del  mondo.  Se  non riusciamo nemmeno a raggiungere tale legittimazione, quale speranza abbiamo ancora di affrontare il cambiamento climatico? Può essere questo, dunque, il punto di partenza da considerare.

Molta gente parla di imminente crollo economico globale. Ma in quale modo intravedete la possibilità di creare una nuova economia? Inoltre, qualcuno considera l'umanità ad una svolta, poichè un gran numero di persone si sta risvegliando alla Coscienza del Cristo.  La mia domanda ha a che vedere con il concetto di proprietà e di gestione. In che modo la vostra organizzazione considera il concetto di gestione parte integrante della condivisione?   Se affrontassimo ora il concetto sul diritto di proprietà,  la vostra principale attenzione si dirigerebbe verso il mio iPhone, ma ci sono delle cose che devono chiaramente essere gestite non perchè proprietà, siano esse delle Nazioni del mondo o delle comunità locali. Ciò vale concentrandosi sui beni collettivi. La gestione delle risorse comuni non riguarda assolutamente il concetto di proprietà; questo, ovviamente, non significa che non possiamo possedere un tavolo e delle sedie. Ma è questo un diverso livello di proprietà. Quando si tratta di cose che contano davvero nel mondo, l’amministrazione della proprietà dovrebbe essere di gran lunga migliore ed opportuna.

Per ciò che concerne la questione sulle modalità di cambiamento, è possibile affermare che esso avviene attraverso la manifestazione del principio di Cristo, nella realizzazione consapevole che siamo una sola Umanità. Potrebbe essere, purtroppo, che una nuova crisi economica globale fallimentare catalizzi  questo processo.  Se ciò  dovesse  accadere,  il nostro compito sarebbe quello di attuare un nuovo Sistema, facendolo risorgere da quello precedente, operando insieme per la crescita della democrazia, di un’ organizzazione migliore, basata su principi diversi e concentrandosi sull’attuazione dell’idea di condivisione, parte centrale di tale discussione.

Vorrei soffermarmi ora su tre punti, riferiti ai nuovi modelli di condivisione planetaria come, ad esempio, AirBnB-Uber, l’innovativo sistema internazionale per il reperimento, attraverso il web, di alloggi  o appartamenti  per le vacanze,  al quale tutti possono ormai accedere. Il secondo punto, é l’incremento dei telefoni cellulari. Questi ultimi, soprattutto in Africa, sono un valido strumento per il conseguimento di una maggiore giustizia ed uguaglianza, avendo raggiunto l’80% della popolazione in molti paesi, mentre la distribuzione di nuove tecnologie ha permesso l'accesso ai microprestiti, realizzando un vero cambiamento,  come mai avvenuto prima. Il terzo punto é cosa pensate di poter fare per realizzare il concetto di condivisione. L’assunto di partenza é che esso può realizzarsi attraverso la conoscenza, l'istruzione ed é assolutamente parte integrante di ciò che significa essere umano: gli studi scientifici antropologici e le indagini comportamentali  dimostrano  che la condivisione  e la  cooperazione sono insiti nell’essere umano, sin dall’infanzia o comunque sin dall’età precoce. Da un punto di vista evolutivo non saremmo stati in grado di evolverci come specie, se non fossimo stati in grado di condividere. Riguardo al discorso precedentemente  affrontato,  sul  modello  AirBnB  e  Uber, quale  sistema  di  condivisione  economica,  posso  affermare che  esso  raggiunge  principalmente  l’obiettivo  di  poter   affittare uno spazio o un luogo, piuttosto che sul  condividere qualcosa. Inoltre, l’uso dei telefoni cellulari può essere utile e necessario, quale ulteriore modo per aiutare lo sviluppo, ma spesso l’abitudine di inseguire l’ultimo modello, gettando via il vecchio per il nuovo, dimostra un enorme spreco di risorse. C'è  dunque  un modo  migliore  per  promuovere  sviluppo  e condivisione.

Mi piacerebbe  sapere se avete commenti  finali.  Dobbiamo riflettere  su  come  possiamo  essere  coinvolti  cercando  di creare  un’alternativa,  chiedendo  il  cambiamento  ai  nostri governi. Se Cristo fosse nel mondo presente, non pensate che chiederebbe certamente anche lui giustizia per coloro che attualmente non hanno accesso a quelle risorse che noi riteniamo scontate? Ci sono 17 milioni di persone che muoiono inutilmente ogni anno, ma fortunatamente ci sono milioni di organizzazioni non governative e soggetti della società civile che aiutano coloro che hanno necessità, con spirito di servizio e donando opportunità.

Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile: un appello collettivo alla Volontà

Jimena Leiva Roesch Membro dell'Istituto Internazionale per la Pace ha condiviso i suoi pensieri, focalizzandosi su come i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile possano ampliare la portata della responsabilità umana per il raggiungimento concreto del concetto di condivisione.

Jimena ha rilevato che il 25 settembre, in seguito ad un impulso dato dalle recenti affermazione di Papa Francesco, la Comunità delle Nazioni si é riunita insieme alle Nazioni Unite, al fine di adottare una nuova dichiarazione quale " La carta per le persone ed il pianeta nel 21 ° secolo".  La Dichiarazione, quale incentivo alla trasformazione costruttiva del Pianeta, sottoscrive l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (comprendente i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile) e mette in luce i 5 elementi chiave: la pace, la partnership/condivisione, le persone, il pianeta e la prosperità.

L’agenda 2030 definisce un nuovo paradigma  nel pensiero internazionale: in primo luogo, gli aspetti fondamentali dello sviluppo - economico, sociale e ambientale - sono stati inclusi in essa. Ognuno di questi elementi non è più isolato. In base al nuovo pensiero, la crescita economica può essere raggiunta con l'inclusione sociale e l'integrità ambientale.

In  secondo  luogo,  l’Agenda  è  universalmente  applicabile: tutti i paesi – siano essi al nord o al sud - si sono impegnati per la sua attuazione. Questo è forse il più grande cambiamento avvenuto. Le decisioni adottate, in una parte del mondo, ne influenzano l’altra restante. Ed é possibile affermare che i cambiamenti climatici, la disuguaglianza e le cause profonde della povertà non possono essere affrontate, se il mondo industrializzato non cambia. Per le nazioni avanzate, il cui precedente ruolo è stato quello di essere il benefattore, questo è un grande cambiamento di paradigma. Ora, questi Stati hanno bisogno di guardare verso l'interno, mettere il loro sistema in ordine e assumersi la responsabilità di implementare un nuovo programma, partendo da sè stessi. Per gli Stati Uniti, forse uno degli impegni più difficili è l'obiettivo 13, il quale richiede un cambiamento sui modelli non sostenibili di consumo e di produzione. Ciò richiede profonde trasformazioni in tutti gli stili di vita.

In terzo luogo, la definizione di sviluppo è cambiato. Ora, esso  include  le  questioni  che  in  precedenza  erano  state escluse dai concetti di influenza e di importanza tradizionale - in particolare la pace, la sicurezza e il cambiamento climatico. Organizzazioni prima separate hanno ora il mandato di operare insieme, in uno spirito di partenariato. Il Gruppo di lavoro sui cambiamenti climatici in passato era stato sempre in disparte, lontano da principi e azioni delle Nazioni Unite. Ora è stato integrato come un elemento chiave in tutto il processo di sviluppo dell’Obiettivo 13: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Ancora più importante, l’Organismo per la Pace e la Sicurezza è ora incoraggiato a lavorare con le comunità sociali e ambientali. In tal senso, le Nazioni Unite avranno bisogno di ridefinire le modalità del suo funzionamento.  Attualmente, il Consiglio di Sicurezza difficilmente  collabora con l'Assemblea generale, l'ECOSOC e la Commissione per la costruzione della Pace. L'Agenda 2030 cerca di abbattere gli ostacoli che sono diventati così radicati nel nostro pensiero. L’Agenda  riflette  ed  indica  il  passaggio  dall'età  dei  Pesci all’Era dell’ Acquario.

Il quarto cambiamento del paradigma è l'impegno della società civile. Durante i due anni in cui sono stati realizzati gli SDGs (Piattaforme per la Conoscenza dello sviluppo sostenibile), il Segretario generale ha affermato che vi sono state oltre 8 milioni di partecipazioni dalla società civile alle fasi del programma. Inoltre, la società civile non ha mai declinato il suo impegno di studio e di partecipazione alle conferenze per la pianificazione e la progettazione dello sviluppo sostenibile.  In  passato,  le trattative  di  questo tipo  erano,  invece, spesso condotte a porte chiuse,  solo dai rappresentanti  dei governi.

Ieri, ad esempio, c'è stato un incontro alle Nazioni Unite sulla possibile realizzazione di una sinergia tra l’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi sul tema del cambiamento climatico. Una delle conclusioni è che essi sono parte di un unico programma, quale concezione condivisa dell'umanità. Entro il 2016, le Nazioni Unite avranno l'opportunità di operare nel quadro più completo dello sviluppo sostenibile e questa é una sfida nella storia  dell'Organizzazione.  Ciò  significa  che  gli  individui, coloro che amano le Nazioni Unite e sono in contatto con la sua opera ed il suo piano, così come tutti noi, dovranno essere più vigili e considerare la prospettiva di una nuova direzione. Ogni volta che ripetiamo la Grande Invocazione - concludiamo con questi versi: "Che Luce, Amore e Potere ristabilisca- no il Piano sulla Terra". L'agenda 2030 può essere vista come una manifestazione,  nel suo piccolo,  di questo Piano sulla Terra.

Jimena conclude la sua riflessione concentrandosi sul significato di ricostruzione del Tempio della vita umana. Coloro che sono coinvolti nelle trattative governative (la maggior parte del tempo, purtroppo, sull’aspetto materiale) dovrebbero rivolgere la loro attenzione più verso l'interno: destinare del tempo per la costruzione di un Tempio dentro di sé; rafforzare la voce del silenzio; dedicarsi alla purificazione e monitorare le proprie abitudini; integrare i tre corpi; affrontare le diverse paure. Per altri, può essere che la ricostruzione del tempio  sia  un concetto  completamente  diverso,  più  diretta verso l’esterno e meno rivolta all’interno? Ovunque siamo, dobbiamo essere in grado di sostenere le nuove energie che stanno arrivando, trasmettendole anche agli altri. Per questo, i corpi devono essere allineati e in grado di camminare nella Luce.

Istruzione quale Fiamma della Gioventù

Judit Hegedus del College Board ha esplorato l’evoluzione degli ideali all’interno di tre iniziative educative internazionali.

Educazione alla Cittadinanza Globale – I Segni dell'Anima

Judit afferma che, dal 1950 la formazione universitaria si è incrementata  notevolmente.  Vi è un crescente accesso alle Università in tutto il mondo, così come il numero degli studenti è in continua crescita e la mobilità globale in progressivo aumento.

Il  crescente  numero  di  studenti  che  studiano fuori dal loro paese di origine é supportato dagli sviluppi della tecnologia informatica  e ciò conduce ad una maggiore consapevolezza e interconnettività transnazionale. Gli studenti sono integrati in reti globali più grandi e l’esperienza dirige verso una maggiore comprensione del principio di unità, potendo plasmare e arricchire, di conseguenza, la loro vita.

In oltre 100 paesi, vi sono tre principali sistemi che sono attualmente utilizzati nella preparazione degli studenti al percorso universitario. Ciò che è significativo è che tali modelli hanno alcuni valori comuni, che stanno via via emergendo nel campo dell'istruzione.

Il primo modello è il Sistema IB - Scuola Internazionale di Eccellenza  nata  a  Ginevra  nel  1971.  Attualmente  ci  sono 4.200 scuole, in circa 130 paesi, che insegnano i programmi IB. La missione è stimolante e ha l'obiettivo di formare, attraverso la comprensione interculturale eil rispetto, giovani ricercatori,  consapevoli  e  attenti  che  possano  contribuire  a creare un mondo migliore e più pacifico. Questi programmi incoraggiano gli studenti di tutto il mondo a divenire attivi, compassionevoli e inclusivi verso gli altri e verso ogni  possibile differenza.

Il secondo sistema,   Advance Placement (AP letteralmente Programma Avanzato), é decollato negli Stati Uniti nel 1955, quale programma per gli studenti delle Scuole superiori interessati alle scienze, motivati a seguire alcuni corsi di livello universitario del primo anno. La più recente innovazione, il 2°anno  del  Programma  Capstone,  ha  avuto  un’evoluzione interessante. È un programma interdisciplinare e globale che comprende un gruppo di ricerca ed un seminario, insieme ad ulteriori  corsi che danno una base per la conoscenza della materia.

Ci sono molte similitudini con il programma IB e gli obiettivi di apprendimento per gli studenti comprendono:

• Pensare in modo creativo per acquisire consapevolezza;
• Individuazione del problema e risoluzione dello stesso;
• Collaborazione e determinazione
• Sintesi attraverso la comprensione interdisciplinare

La struttura principale del programma si realizza in un seminario di un anno durante il quale gli studenti possono parlare di qualsiasi argomento che scelgono - valutati sulle abilità, piuttosto che sui contenuti, come ad esempio la capacità di lavorare in team.

Il terzo grande sistema internazionale è il programma Cambridge Pre-U che ha origine nel Regno Unito e opera attualmente  in circa 130 paesi. In concomitanza con i requisiti di specializzazione post diploma, il programma è più focalizzato su temi specialistici rispetto agli altri due precedentemente descritti. Tra gli obiettivi vi sono:

• Incoraggiare lo sviluppo della consapevolezza, dell’apertura e dell’autonomia del pensiero;

• Aiutare gli studenti ad acquisire competenze specifiche su problem-solving, pensiero critico, creatività, lavoro di squadra, apprendimento autonomo e comunicazione efficace;
• Promuovere una prospettiva internazionale e la consapevolezza interculturale.

Questi  tre  programmi  forniscono  una  chiara  dimostrazione  di come le qualità dell'anima siano sempre più intrinseche al processo di formazione. La mobilità globale degli studenti persisterà e continuerà ad aumentare, permettendo un livello superiore di consapevolezza, verso un umanità unica ed unita. E a prescindere dalla varietà dei diversi approcci di apprendimento nei diversi paesi, le seguenti tendenze continueranno ad incidere sulla formazione  del  curriculum  nella  scuola  secondaria:  la collaborazione con gli altri; lo studio interdisciplinare; l’apprendimento individualizzato; il concentrarsi sulle competenze e non sui contenuti; svincolarsi dalla memorizzazione; concentrarsi sulla soluzione dei problemi; promozione della comprensione di altre culture  e conoscenza  di persone differenti,   sottolineando il principio dei giusti rapporti umani ("gli altri possono essere anche di destra"), analisi dei risultati e focalizzazione sugli stimoli per il loro raggiungimento. Siamo ancora all'inizio del viaggio.

Hilary, Michael e Clarence Harvey, rappre sentanti  del  WYSE  International (Organizzazione Internazionale per l’educazione dei giovani al cambiamento globale), testimoniano le loro esperienze nell’ambito  della  formazione dei giovani, potenziali leadership inclini al Servizio.

WYSE  La testa sulle spalle

Hilary afferma che il WYSE International è stato istituito con l’obiettivo di trasformare alcuni comprortamenti che gli esseri umani tendono ad avere con gli altri;  in particolare esso si concentra sul sostegno ai giovani che stanno emergendo come Leader in tutto il mondo.WYSE focalizza, inotre, la sua attenzione su come poter meglio esprimere il senso del servizio.

Il contesto che viviamo è di natura globale. La cosa interessante per l’Organizzazione WYSE è che la più grande generazione di giovani mai esistita sul pianeta è quella che é attualmente in vita. Oltre la metà della popolazione del pianeta è sotto i 35 anni, e il 90% di queste persone vive in quello che noi chiamiamo “il mondo in via di sviluppo!. Attraverso la tecnologia abbiamo più accesso a modi alternativi di vedere il mondo e molti di noi sono in continuo movimento. Ci si sposta verso la città, da aree più rurali verso zone altamente demografiche. Ciò mette in discussione il modo in cui utilizziamo le risorse. Allo stesso modo di Rajesh, chiediamoci  che cosa produce il consumo.  Se tutti gli abitanti della Terra volessero vivere con lo stesso stile al quale una minoranza è ormai abituata, si avrebbe bisogno delle risorse di almento altri tre  pianeti. Eppure, già ora stiamo ricevendo una grave reazione da parte del nostro pianeta, il clima si sta riscaldando, l’ acqua non è più pulita e il cibo scarseggia. Questo è il contesto in cui  oltre  la  metà  della  popolazione  mondiale  sta  crescendo. Queste sono le domande che poniamo ai leader con i quali interagiamo, durante i nostri programmi di studio ed i seminari. Chiediamo loro di impegnarsi veramente,   soffermandoci anche sul nostro ruolo in tutto questo. Kofi Annan ha dichiarato: "Il modo in cui educhiamo i giovani e i leader di domani deve cambiare, dobbiamo cogliere questo momento per liberare e mobilitare le menti, stimolando loro ad affrontare queste sfide, con la forza dell’energia e con uno scopo". Questo è qualcosa a cui noi di WYSE diamo molta importanza. La nostra missione principale è quella di sostenere i leader emergenti per realizzare un cambiamento globale e attuare quella che è la nostra visione di rete globale, con la crescita di guide innovative, capaci di ispirare riforme,  sostenendo  gli altri,  al fine di realizzare un contributo positivo per la comunità.

WYSE lavora principalmente con giovani tra i 18 e i 35anni, in particolare con un numero di 30 partecipanti provenienti da circa 20 paesi. La volontà di poter valorizzare la ricchezza nella diversità è molto importante per l’Organizzazione. La stessa ha anche realizzato un programma per la formazione avanzata di leadership, il cui il tema è focalizzato principalmente sulla Volontà. E come possono fare gli individui a tradurre le loro idee per la realizzazione di un mondo in evoluzione, se non attivando il loro senso di volontà? Stiamo facendo tutto questo lavoro a fin di bene, attraverso professionisti ed esperti che non si fanno pagare per il loro tempo dedicato. Questo significa che siamo in grado di ridurre significativamente i costi. Offriamo anche borse di studio. Per noi è molto importante essere in grado di fornire questo tipo di sostegno anche a giovani leader emergenti, che non potrebbero, altrimenti, accedere ad un tipo di formazione così eticamente elevata.

Michael afferma che il WYSE ha svolto un ruolo significativo nella sua crescita, facendolo divenire capace di determinare il modo in cui realizzare un cambiamento radicale nel mondo. Attualmente, egli collabora con grandi aziende multinazionali, all’interno di un gruppo di esperti, con l’obiettivo di ispirare le imprese nell’attuazione  di un'economia  sostenibile.  Le aziende con cui ha collaborato attivamente hanno assimilato pratiche sostenibili nei loro modelli di produzione e di commercio. Molto è stato fatto per I giovani allievi, per il loro sviluppo di competenze e di strumenti adatti al ruolo che dovranno svolgere all’interno delle grandi multinazionali, spesso statiche e refrattarie al cambiamento, in modo da pianificare e sostenere questo tipo di innovazioni.

Secondo le recenti osservazioni da parte delle imprese come la Deloitte e la MacKenzie, il loro livello di aspirazione e la capacità direzionale è evidente,  così come la capacità di stimolare positivamente coloro che già lavorano nelle aziende. Il risultato é che le imprese dimostrano  maggiore responsabilità sociale; ad esempio, è accaduto proprio all'inizio di questa settimana, durante un seminario di studio, in cui uno dei quattro principali fornitori di energia del mondo ha considerato, quale opportunità possibile, la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.

Questa azienda  multinazionale   é   rimasta   impressionata dall’energia positiva dell’argomentazione posta in essere durante il convegno, soprattutto perchè proposta dalle persone più giovani alla guida dell'organizzazione. La visione è quella in cui esseri umani e giovani adulti possano essere in grado di operare per il bene del pianeta, capaci di far incrementare prosperità  e benessere,  in tutti i potenziali  aspetti della vita, soprattutto attraverso il lavoro quotidiano che si svolge attivamente all’interno delle imprese.

Clarence afferma che c'è una nuova realtà che sta emergendo, della quale tutti noi facciamo parte, sia individualmente che a livello di gruppo.Questa realtà, in parte, come sappiamo, racchiude al suo interno molta violenza,  così come è stato ribadito dagli altri oratori del seminario. Ma, come mai prima, abbiamo bisogno di prendere in considerazione il ruolo dei giovani in questa trasformazione, che non può essere più superficiale o marginale, in quanto l’umanità sta lottando per realizzare, in modo giusto, degli alti ideali. Cerchiamo di praticare la spiritualità, tuttavia la percezione mistica o ascetica conduce alcuni individui a farsi saltare in aria, uccidendo altre persone. Il concetto di azione responsabile coinvolge I giovani, ma anche gli anziani. Come possiamo considerare il ruolo dei giovani nell’attuale e possibile trasformazione del mondo? E, inoltre, la trasformazione di cosa o in cosa? Clarence afferma che é l’idea di un'umanità che si evolve in tutti gli aspetti spirituali, quella che dimostra di avere vero valore; la condivisione, la cura e la nobiltà si riassumono nel concetto del bodhisattva,  il cui cuore è aperto, la cui mente è illuminata. E anche se questo non si riflette o non si realizza nel singolo, resta comunque la reale aspirazione dell’Umanità intera. Questo è ciò che ha attirato Clarence verso il WYSE, individuando in tale organizzazione l’opportunità concreta di coltivare gli aspetti più nobili, all’interno di un gruppo di persone che ha compreso che vale la pena vivere per un obiettivo comune, al servizio degli esseri umani e dei   giovani. Clarence ha concluso condividendo l'esempio di due partecipanti del WYSE, due sorelle, entrambi avvocati, che hanno prodotto e realizzato una rivista chiamata Lawtoons, la quale illustra in modo semplice il concetto di Legge ai  bambini attraverso I cartoni animati, in modo tale che i piccoli possano iniziare a comprendere le norme che operano nel loro paese ed i diritti sanciti da esse. Questo é un esempio concreto in cui i giovani educano persone ancora più giovani. Questo tipo di condiviione è parte integrante di tale processo.

La Creatività trasforma il conflitto

Oliver Rizzi Carlson ha descritto una tecnica per risolvere i conflitti in modo non violento, rispettando i partecipanti e e il fondamentale aspetto sacro della vita.

Una società sacra

La definizione di sacro si riferisce a "ciò che ci guarisce in ogni momento";  Oliver ha osservato che, mentre le nostre esperienze del Sacro possono essere fugaci ed effimere, esso è sempre potenzialmente a nostra disposizione. Il problema è che la maggior parte dei nostri sistemi sociali manifestano ed interiorizzano, invece, l'idea di separazione, che spesso è una potente fonte di sofferenza. La sfida è di far evolvere la nostra coscienza verso una visione del mondo integrata, affinché possiamo creare sistemi che non creino più alcun dolore.

Un settore particolarmente importante per ottenere questo è l’area adatta alla trasformazione dei conflitti.  Le contrapposizioni esistono, all’interno di tutte le strutture controllate dallo stato nazionale che applicano le leggi e le regole con metodi coercitivi, innescando il senso di colpa, la divisione tra buoni e cattivi ecc Tutto questo produce esperienze di conflitti molto dolorosi per tutti coloro che ne sono coinvolti.

Individuare la natura violenta di queste strutture è spesso difficile (si parla di violenza culturale), dal momento che esse esistono da sempre. Infatti, esse hanno avuto, anche, qualche funzione; comunque abbiamo sempre individuato i loro limiti. La parola  "violenza" è giustamente  appropriata  e finalmente stiamo cominciando a vedere il modo in cui queste strutture violano la natura della vita. Fattori che non infrangono o distruggono, ma rispettano e facilitano la vita (vale a dire, creano uno spazio per ciò che di innovativo emerge) possono essere trovati nello sviluppo sostenibile, nell’educazione alternativa, nei nuovi modelli  economici, nella  fisica quantistica. In queste realtà vediamo l'interdipendenza, la fluidità, l'autonomia, la diversità, la rilevanza dei confini, il cambiamento, il decentramento, la condivisione di risorse e di energia, la legge dello sforzo minimo e del distacco, ecc

Questi aspetti hanno in comune l'idea di (ri)creare connessioni intrapersonali, interpersonali e sociali, in quanto si trovano alla base di una diversa visione di pace. La pace non é il controllo sul comportamento (quello che noi chiamiamo "ordine" e "sicurezza"), ma una connessione che ci permette di mantenere il legame tra noi e la vita, ciò che ci stimola. Fondamentalmente, la vita è movimento.   Il dialogo fa parte di questo stesso movimento, che esprime il sé rispettando l'altro, partendo da sè e creando una connessione più grande con l'unità. A titolo di esempio, concentriamoci ora sui "Cerchi riparativi" nati in Brasile

I cerchi riparativi fanno parte di una visione delle relazioni umane, in cui i conflitti sono visti come inevitabili, ma anche come veicoli di vita ed energia, perché derivano dai rapporti. Le parti del conflitto non sono mai tra due, ma sempre tra tre entità: l'attore, il destinatario dell'azione e la comunità coinvolta dal loro rapporto in conflitto.

I cerchi riparativi creano così una struttura di support che crea connessione in ogni fase del processo. Il percorso riparativo culmina nel cerchio, in cui tutte le persone coinvolte possono ascoltare l'uno o l'altro ed essere compresi. A tal proposito, si costruisce uno spazio in cui un messaggio o un’espressione, talvolta dolorosi, possono essere più facilmente ascoltati, rielaborati, compresi, rendendo, allo stesso tempo, superflua qualsiasi violenza.

La creazione di un cerchio riparatore dipende prima di tutto dalla capacità di comprensione del gruppo di persone che partecipano. Nessuno è costretto ad aderire e coloro che sono coinvolti sono d'accordo sul principio che le loro relazioni sono più importanti dei problemi sopravvenuti. Esiste, quindi,un riconoscimento dell’interdipendenza fra tutti e una comprensione del fatto che i conflitti sono naturali, spontanei, inevitabili.

Non esiste una gerarchia all’interno dei cerchi e questo potere di condivisione è espresso dal seguente secondo elemento del sistema: in qualsiasi momento tutti membri sono in accordo per lo svolgimento del processo.

Il terzo elemento è il meccanismo di attivazione del cerchio che ha lo scopo di comunicare l'esistenza di un conflitto. Ciò è determinato anche dai suoi membri, i quali ne garantiscono l’accessibilità e la praticità. È importante fare un primo passo, nel momento in cui il peso del conflitto rende tutto più difficile, al fine di ottenere una potenziale.

Il  quarto  elemento  riguarda  la  formazione  di  facilitatori all’interno del cerchio, parte della comunità esistente. I membri di questo gruppo si offrono al servizio della comunità, rispondendo prontamente all’ esigenza dei membri di rielaborare i conflitti. La capacità di apprendimento e lo sviluppo dei facilitatori avviene all'interno del cerchio stesso. Così, quando qualcuno comunica l'esistenza di un conflitto, il primo passo è la creazione del pre-cerchio.

Nel pre-cerchio,  i facilitatori riconoscono l'interdipendenza, se pur consentendo la condivisione tra le persone. Essi cercano di intuire l’obiettivo e, simultaneamente, la missione del cerchio. Infine, confermano la volontà della persona di seguirne il processo. I successivi cerchi, con le persone individuate nel primo, si realizzano nello stesso modo, distribuendo il potere e l’energia e seguendo le relazioni che diventano via via sempre più chiare. Il collegamento tra I partecipanti, così come il processo di condivisione, consentono di riconoscere il valore di ogni esperienza, la quale diviente non solo imparziale, bensì equanime su più livelli.

Il quinto elemento del sistema riparativo diventa importante durante il cerchio: esso si presenta come uno spazio fisico, dove l'ambiente contribuisce alla creazione di un legame, attraverso l'assenza di disturbo, di rumore, favorendo il benessere e la facilità di accesso, anche attraverso l'importanza simbolica che ne deriva.

L'obiettivo del cerchio, costituito dall’incontro tra tutte le persone coinvolte, è quello di ristabilire un collegamento attraverso l’ ascolto profondo, per giungere ad un obiettivo di comunicazione più fluida e condivisa. I facilitatori sono presenti solo per fornire il supporto necessario, affinchè la relazione possa riemergere e realizzarsi su nuove basi. L'assenza di regole, l'intervento del facilitatore, solo se necessario, l’ ascolto più profondo, l’intervento intenzionale ridotto, danno la possibilità di riconoscere la propria natura vivente e la coscienza  di gruppo.  Il decentramento  determina,  quindi,  non solo un processo arricchito, grazie alla diversità degli interventi, ma anche la durata dei risultati. I cerchi successivi, di monitoraggio  sugli  accordi  precedentemente  stipulati,  servono a verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti.

Un tale sistema può sembrare troppo idealista, ma è attraverso l'esperienza che questo approccio ed i suoi principi sono stati scoperti e attuati. Essi si sono dimostrati efficaci e nuove scoperte vengono monitorate  costantemente. Infine, giungiamo alla questione che “ciò che pensiamo è possibile”  -   é questa la nostra Visione del mondo. E ' nella ricerca di ciò che pensiamo possa esistere che si riscopre la struttura sacra della vita, con la finalità di creare un mondo di pace..

SINTESI - Una Comunità di Servizio

Martin Ping dell’Associazione Hawthorne Valley, ha condiviso le sue esperienze di lavoro in una comunità da lungo tempo esistente, ispirandosi al lavoro di Rudolf Steiner nel campo dell'agricoltura, dell'istruzione, delle arti, inserendo nelle predette attività, anche la gestione dei conflitti ("zone di tensione"), capace di tramutare la creatività in servizio.

Suolo, Soul & Società: A storia d’amore in tre movimenti

Martin ha iniziato la sua esperienza condividendo la sua casa con altre persone; l’abitazione si trova nel piccolo borgo di Harlemville - NY, dove vivono più mucche che individui. Egli ha osservato che le  apparenti  polarità,  di  cui  siamo  testimoni ogni giorno, definiscono, in realtà, ciò che significa essere umani. Noi siamo in due posti contemporaneamente, cercando di armonizzare ciò che a volte è una zona di tensione tra l’essere fisico, la materia incarnata e l’essere spirituale,  con un compito preciso sulla terra. E 'utile avere questo senso dei due aspetti del nostro essere, come  prospettiva  mentale  nell'affrontare  le sfide,  sia  degli eventi mondiali, che della vita quotidiana e di lavoro.

Hawthorne Valley è una fattoria biodinamica di 400 acri con vacche da latte. Al suo interno c'è un centro di elaborazione lattiero-casearia, una panetteria, un deposito di ortaggi e un negozio completo per ogni necessità. Inoltre, vi sono un vasto appezzamento che attraversa parte della Waldorf School, un centro di ricerca agro-ecologico, un centro per la realizzazione del programma ecologico Farmscape, un centro per la Ricerca Sociale, la struttura della compagnia teatrale Walking the Dog e altre compagini.

Oltre agli alunni della scuola Waldorf, circa 30 bambini si recano alla fattoria ogni settimana dal 1972, spesso provenienti da aree  complesse,  tra le più difficili  delle città; giungono al borgo nel giorno di lunedi e vivono nella casa principale della fattoria fino al venerdì, prima di tornare nelle loro case di città. Nel corso degli ultimi anni, circa 25 mila bambini hanno vissuto nella fattoria. All’interno di essa, ogni anno viene attivato un ulteriore programma di formazione, per imparare a lavorare la terra e la campagna, con 10 apprendisti che effettuano il tirocinio in azienda. Il programma  base Farm  offre corsi  per  gli agricoltori  in tutta la valle dell’ Hudson, e l'USDA (Dipartimento Agricoltura - Stati Uniti) ha appena assegnato a Hawthorne Valley un finanziamento di $ 700.000 per progetti a favore delle persone recentemente in stato di fermo, reduci ed immigrati.

Circa 200 persone lavorano a Hawthorne Valley, integrando e intersecando tutte queste attività, al fine di realizzare percorsi per il rinnovamento della società e della cultura. E 'un nobile obiettivo, non meno elevato della ricostruzione del  Tempio  della  vita  umana.  E  '  effettivamente  la medesima cosa.

La produzione agricola a Hawthorne Valley è estesa, spesso articolata nelle sue attività, soprattutto per via dell’elaborazione su piccola scala. Quando si combinano agricoltura, commercializzazione e vendita al dettaglio dei prodotti, nonchè formazione dei bambini, ricerca scientifica e culturale, tutto diventa più complesso. Un nuovo tipo di energia sociale si sta sviluppando. C'è una zona di tensione che  pulsa  dall'interno,  richiedendo,  costantemente,  una nuova modalità di accordo e di collaborazione, per poter dirigere, la stessa, in maniera equilibrata, mai con istinto. Nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare I risultati e l’uso di strumenti creativi per rielaborare l’eventuale tensione in  ogni area.  Quanto più in profondità si scende, tanto più é possibile trovare nuovi modi per risolvere i problemi e costruire nuovi modelli ed obiettivi. La collaborazione è l'unica cosa che può risolvere i problemi quotidiani. Viviamo in tempi di grande movimento e di azioni spesso anti-sociali, ci sono forze che realmente rendono difficile lavorare insieme per costruire il Tempio della vita umana. Tutto ciò ci spinge e ci dà lo stimolo concreto per sviluppare forza sociale e buone azioni. Nel corso degli ultimi 43 anni Hawthorne Valley si é rivelato una sorta di microcosmo di un  potenziale  sistema  più grande, quale opportunità per imparare a cooperare e a lavorare insieme. Prendiamo, come esempio, il Programma Ecologia chiamato Farmscape che, in modo scientifico e razionale, esplora ciò che i sistemi mettono in atto sul territorio, come gli stessi si realizzano e quali rapporti creano; é questo ciò di cui dovremmo essere consapevoli, prima di iniziare a lavorare nel campo dell’agricoltura. Con questa comprensione, possiamo operare in modo armonioso e collaborativo con tutto l'ambiente naturale. Un biologo, un botanico, un antropologo e un tecnico sono tutti i membri del personale a tempo pieno nel programma; la ricerca e la consulenza sono importanti, non solo per la fattoria Hawthorne Valley, ma per ogni area della Colombia County fino alla valle del Hudson.

Come ha fatto ad avere tutto questo successo? L'impulso di base ne é stato la chiave. Il luogo ha significato tanto, così come gli individui ed il tempo. Riflettete per un momento sulla giornata di oggi, e pensate a tutto ciò che può avvenire in un giorno. Poi dirigete il pensiero a tutti i giorni che sono trascorsi dal 30 luglio 1972, quando l'azienda è stata acquistata e ancora immaginate questa parte nella regione per un periodo di 15 mila giorni. Visualizzate tutto il tempo trascorso,  le migliaia  di persone incontrate,  le relazioni  sorprendenti  che  si  sono  costituite  in  questo posto.

Uno dei nostri fondatori é stato Karl Ege. Fu l'ultimo maestro che Rudolf Steiner istruì a Stoccarda. Steiner gli aveva trasmesso il principio che saper pianificare un buon livello di formazione nelle scuole equivaleva, simbolica mente, alla capacità di ruotare il timone di un’imbarcazione di 180 gradi, direzionando verso  l'educazione pratica della volontà. E’ stato questo l’impulso innovativo, la costruzione di questa misteriosa qualità, sintetizzata nella volontà, che è diventata centrale per la realizzazione  di Hawthorne  Valley –    immaginata  prima  come ideale  e concretizzata nel punto di incontro tra istruzione e capacità di operare con l’ambiente. Concludo con un pensiero che ci ha lasciato Karl. E 'rilevante oggi come lo era nei primi anni del 1970:

"Attualmente qualcosa di completamente nuovo si sta sviluppando con forza. Ma che cosa? E’ la struttura sociale di una nuova Era. Attraverso la comprensione delle impulsi spirituali positivi, ora emergenti, essa deve prendere forma. Non possiamo pensare al di fuori dello sviluppo di noi stessi. Possiamo solo considerare noi stessi come servitori  di quelle forze che cercano di trovare la loro strada nel genere umano. "

Karl Ege, Un’evidente necessità del nostro tempo.

In conclusione, il pensiero di Karl Ege ha ben espresso l'idea di come ricostruire il Tempio della vita umana e invita tutti noi ad applicare lo Spirito di relazione ardente e ad abbattere le barriere esistenti, attraverso il servizio all’Umanità e la Buona volontà.

Presenters:

Sarida Brown guides the Sufi Healing Order internationally and founded and edited the healing journal Caduceus for 20 years.

Rev. Tom Ravetz is a priest of the Christian Community – a denomination inspired by Rudolf Steiner.

Thomas Bohrn works in the field of telemedicine, specifically focused on the early detection of selected cardiovascular risk factors mainly related to the quality of the flow of blood in different parts of our physical body.

Daniel Hersann is a member of the management of a Swiss subsidiary of a global IT company and the company's CFO.

Rajesh Makwana is the executive director at Share The World’s Resources which campaigns for a fairer sharing of wealth, power and resources within and between nations.

Jimena Leiva Roesch was actively involved in the negotiations to draw up the Sustainable Development Goals as a Counselor with the Permanent Mission of Guatemala to the United Nations. Jimena now works as a Policy Analyst with the International Peace Institute.

Judit Hegedus is Executive Director of College Board International, assisting students from the US and around the world to attend universities here and abroad.

Hilary Harvey is a leadership development consultant and executive. Michael Harvey is a consultant for a think tank and strategic advisory firm working with businesses to catalyse leadership on sustainability. Clarence Harvey was vice-principal in a Steiner school and has run events on soul-based education since the late 1990s. All three are associated with WYSE (World Youth Service & Enterprise) International.

Oliver Rizzi Carlson edits the newsletter of the Global Campaign for Peace Education. He hosts learning spaces with young people on the culture of peace, both at school and beyond.

Martin Ping is Chief Executive of the

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