Bolletino 2018 #2 - Dall’Irreale al Reale: Parte 2 Filosofia, Scienza e Arte


Seguendo il nostro precedente numero, continuiamo a esplorare la natura della verità così come è rivelata in molte aree della vita umana. Questo era il tema dei seminari 2017 della Buona Volontà Mondiale di Londra, Ginevra e New York. L’attenzione su questo tema si sposta dalla verità sui  media alla verità nella scienza nella filosofia e nell’arte, con il tema dell’educazione che continua a sostenere molte osservazioni. Come è stato notato al Seminario di Londra, “E‘ verso (il) mondo del significato che i sistemi educativi stanno lentamente progredendo,  e dato che pongono più enfasi su valori, responsabilità sociale e servizio, la verità vivente sarà espressa in modo sempre più potente dall’umanità nel suo insieme. Le tecniche educative in futuro si baseranno quindi sul riconoscimento di un Piano Divino, in cui ogni bambino viene aiutato a sviluppare le sue facoltà spirituali, latenti, e a scoprire la sua parte in quel piano”.

Come  nella  Parte  1,  l’idea  di  ciascun presentatore del Seminario sono riassunte in questo  Notiziario,  e  il  contenuto  completo sul video è disponibile al seguente indirizzo worldgoodwill.org/video

La Verità è sull’Amore e sulla Saggezza

In una recente lettera del Lucis Trust, la domanda  di assoluta  verità e realtà ultima è presentata  attraverso  una citazione  dall’Inno della Creazione dal Rig Veda. L’Inno chiede: “Chi lo sa davvero? Da dove viene questa creazione?... lui nel più alto dei cieli è il geometra.  Sicuramente  EGLI  lo sa,  o forse non lo sa.”  Da ciò vediamo  che la verità  è relativa,  poiché la scoperta  della verità a un livello serve solo ad aprire un mistero più grande  ad  un  altro.  La  verità  sta  sempre avanti ma, mentre la ricerca di essa si intensifica, la coscienza indagatrice evoca la luce della rivelazione,  e l’essenza di ciò che si trova  appena  al di là del nostro  presente stato   di   coscienza,   può   essere   toccata   e conosciuta.

Per quanto riguarda la conoscenza  della verità  di  un’altra  persona  –  la  sua  qualità essenziale  – essa può essere raggiunta  solo attraverso l’Amore-Saggezza. Questa è un‘energia  che  usa  la  mente  per  penetrare nel  cuore  di  un  altro  e  vedere  la  persona come un’unica parte del tutto. Coloro che percorrono un sentiero spirituale, stanno imparando  a  lavorare  con  questa  energia; ma anche molte altre centinaia  di migliaia, se non milioni di persone intelligenti in tutto il mondo, stanno iniziando ad attingere a questa energia, in maniera inconscia. Diventano naturalmente inclusivi nei loro pensieri   –  provano   un  senso   di  identità condivisa con gli altri e si risvegliano in una certa qualità di saggezza  e una più ampia comprensione della verità. Molte migliaia stanno associando questo con una ricerca consapevole di significato attraverso la meditazione. La meditazione porta luce spirituale nella propria vita, ma richiede uno sforzo mentale e la costante pratica  del  distacco.  Ci  chiede  di  affrontare  ciò  che  è distorto e non redento in noi stessi e negli altri, e questo non è un processo comodo.   Uscire dalle distorsioni  che possiamo  incontrare  nei  regni  delle  emozioni  e  della mente concreta richiede tempo e sforzi persistenti.

E‘ vero che le barriere e gli ostacoli alla realizzazione spirituale  sono scoraggianti  in questo periodo maniacale della  storia.  Il materialismo,  l’egoismo,  il sentimento  e l’intelletto   non   illuminato   e   orgoglioso,   sono   alcuni esempi  delle comuni  illusioni  che velano e spengono  la luce. Per dissipare questi veli, alcuni dei quali avvolgono tutti  noi  in  una  certa  misura  e  ad  un  certo  livello, dobbiamo continuare ad osservare il mondo esterno come il mondo dei simboli – e continuare a cercare di guardare attraverso  tutte  le  forme  e  gli  eventi  verso  il  mondo interiore del significato che è l’origine degli stessi.

Questo bisogno è affrontato  in un dialogo stimolante tra un Adepto e un Discepolo,  scritto dal mistico  Jacob Boehme. L’Adepto parla dei due occhi della visione – l’occhio  sinistro  che osserva  la natura  e l’occhio  destro che  vede  nella  luce  del  divino.  Mentre  l’occhio  destro guarda   avanti   nell’Eternità,   l’occhio   sinistro   guarda indietro nel tempo. L’Adepto  dice che la volontà di una persona viene facilmente trapassata attraverso l’occhio sinistro che guarda la natura e le cose del tempo, ma la ricerca della loro realtà superiore attraverso lo sguardo di questo  occhio  sinistro   si  dimostrerà   infruttuosa.   Egli implora  il  discepolo  di  non  lasciarlo  ingannare dall’occhio  sinistro, permettendogli  di riempire la mente con ciò che è senza di lui, né di guardare indietro su sé stesso. Sempre attento e vigile, egli consiglia. Non permettere alla mente di cercare la realtà senza se stessi o guardare indietro su se stessi. Invece, dice, lascia che l’Occhio  Destro richiami  l’Occhio  Sinistro  in modo che non  possa  andare   all’estero   nelle  meraviglie   e  nelle delizie della Natura incontrollate. Lascia che l’Occhio Destro   dell’Eternità    comandi    l’Occhio    Sinistro    del Tempo. Così il discepolo sarà immerso nella Luce di Dio e   potrà   discendere   in   sicurezza   in   questa   luce   per osservare  la Luce della Natura. Entrambi  gli occhi sono quindi  reciprocamente  vantaggiosi  e il mondo  di significato  illuminato  che  opera  dietro  le  forme  della natura,  si  apre  al  discepolo.   Può  quindi  osservare   e lavorare da un punto di unità, di sintesi e comprensione.

Questo  passaggio  mistico  sembra  così  rilevante  in questo  momento,  in cui l’occhio  sinistro  di tante  brave persone  viene  trascinato  verso  la  natura  attraverso  un fascino incontrollato  con i prodotti  della tecnologia.  Gli sviluppi dell’Alta Tecnologia (High Tech) offrono dei benefici  davvero  meravigliosi,   ma  allo  stesso  tempo, troppi  stanno  diventando  ossessionati  dai  gadget tecnologici che monopolizzano  il loro tempo e dissipano la  loro  attenzione.  Sono  involontariamente   attirati  nel mondo e nel tempo materiali, a scapito della possibilità di innalzarsi nella luce della realtà interiore, in cui risiede la vera rivelazione. Ora disponiamo di connettività e informazioni   a  portata  di  mano,  ma  la  velocità  e  il volume di informazioni che stiamo elaborando costantemente   sta  portando   a  un’umanità   che  guarda verso  il basso  e dove  la visione  è calata,  la voce  della coscienza rischia anche di sommergersi lentamente.

L'occhio  sinistro  che  diventa  incantato  e fissato  con cose  esterne  è  una  delle  più  grandi  minacce  che  la tecnologia pone. C’è un articolo meraviglioso sul The Guardian  intitolato  “Come  la  tecnologia  ha  dirottato  il nostro cervello”,  riportando  che alcuni dei costruttori  di social  media  nella  Silicon  Valley,  sono  preoccupati  per gli effetti psicologici sulle persone che toccano, sfiorano e picchiettano i loro telefoni 2.617 volte al giorno. Ciò si traduce  nel  fenomeno  dell’attenzione  parziale  continua, in cui tutti hanno un focus limitato e “ognuno è distratto”. Alcuni designer di queste tecnologie stanno adottando misure  radicali  per disabituarsi  dalle  loro caratteristiche di dipendenza. James Williams, un ex stratega di Google, co-fondatore   di   un   gruppo   di   advocacy   (patrocinio) ”Tempo   Ben  Speso”,  si  chiede  perché  il  design  dei prodotti e i loro effetti sul modo di pensare e sulle scelte delle  persone   non  sia  “sulla  prima  pagina  di  tutti  i giornali di oggi”. Teme che l’economia dell’attenzione possa erodere la nostra capacità  di ragionare  e prendere decisioni per noi stessi e potrebbe anche influire sul funzionamento  della democrazia.  Williams  chiede  “sarei in grado di riconoscerlo, se e quando accadrà” e “Se non possiamo,  allora come facciamo  a sapere che non è già successo?”.

Questo esemplifica la natura dell’illusione, un termine che si riferisce a molte distorsioni create nella coscienza da  desideri  e  sentimenti  erroneamente  motivati. L’illusione sta governando in gran parte il nostro comportamento  a nostra  insaputa.  La natura  avvincente della velocità, unita all’attrazione della natura elettronica della materia si combinano  per creare una forza potente. La tecnologia  che serve così bene l’umanità,  può anche portarci   in   un   mondo   cibernetico   senz’anima   dove l’occhio sinistro regola e condiziona  la mente a pensare che  “questo  è tutto  ciò  che  c‘è”.  La  natura  avvincente della  tecnologia  può  facilmente  bloccare  l’incauto  nel regno  dell’illusione,  in modo  sicuro  come  qualsiasi  dei desideri  più familiari  che hanno tenuto l’umanità prigioniera del pianeta per così tanto tempo.

Al contrario, la crescente tendenza mondiale verso la meditazione e le discipline spirituali come la consapevolezza,  allenano la mente irrequieta a diventare una riserva ancora riflessiva che può catturare e riflettere la luce dell’anima. in questo modo la ricerca della verità è progredita,   come  l’occhio  destro  della  visione  divina inizia  a  brillare  di  luce  sugli  annebbiamenti  dei  nostri tempi.  Nonostante  tutto, c’è oggi motivo  di speranza  in quanto  il  pubblico  si  sta  risvegliando  e  riconoscendo alcune delle distorsioni della verità che stanno caratterizzando così tante aree delle vicende umane. Tutto questo  fa parte  della  ricerca  della  verità  – togliendo  le ostruzioni  alla  maggiore  consapevolezza  che  ogni individuo   è  una  parte  di  qualcosa  di  più  universale, qualcosa pieno di meraviglia, significato e intenzione. Attraverso    la   purificazione    dei   sensi,   una   visione spirituale del destino umano alla fine otterrà il controllo, e possiamo prendere atto che sta già rivelando l’illusione, l’ignoranza e l’egoismo che stanno trattenendo l’umanità. L’occhio  destro si attiva e brilla di luce in avanti verso un’era futura in cui il bene, il vero e il bello dominano. Man mano che questa luce diventa più forte, l’occhio sinistro si conformerà in modo sicuro alla visione che l’occhio  destro  osserva,  e  insieme  trasmetteranno l’energia del loro sguardo combinato nella natura per guarire, trasformare e riscattare.

Un Tema, Tre Località, Molti Presentatori

Come  nel  numero  precedente,  le idee  presentate  ai tre Seminari di novembre, avrebbe potuto essere organizzate in vari  modi.  La sequenza  scelta  passa  dalle  riflessioni filosofiche   di   Patrice   Brasseur   su   come,   mentre   la coscienza   si   evolve,   la   verità   può   essere   vista   più inclusiva, alle riflessioni di Jim Ryder su come la ricerca della  verità,  attraverso  la scienza  possa  essere  connessa sia con la religione e la politica nella società, conducendo a un riconoscimento  più maturo  dell’interrelazione  tra i vari rami della cultura umana. Questo crescente senso di interrelazione  riflette l’interdipendenza  degli obiettivi  di sviluppo   sostenibile    (SDG)   delle   Nazioni   Unite   e consentite  di raggiungere  meglio  questi  obiettivi.  Karen Elkins, che è stata intervistata per questo numero per integrare   le   idee   presentate   nella   sua   presentazione dinamica  del  seminario  visivo,  collega  l’importanza  di avere una mentalità aperta nel nostro approccio alle verità che la scienza può rivelare con la necessità di riconoscere e rispondere  all’unicità  di ogni individuo  che cerchiamo di educare. Questa enfasi sull’unicità della persona individuale  trova  una  forte  eco  negli  sforzi  di Deborah Ravetz di identificare  le verità interiori del sé profondo, una ricerca che ha seguito attraverso il mezzo della letteratura,  della pittura e della forma artistica  inventata da  Joseph  Beuys,  scultura  sociale.  Passando  a un’indagine  più direttamente  fisica sulla verità sul corpo umano,  il Dott.  Albert  van  der  Velde  condivide  le sue esperienze   nel  trovare  modi  innovativi   per  trattare  il diabete di tipo-2, attraverso un modello diverso rispetto a quello  convenzionale,  un  farmaco  pesante  suggerito  da una medicina basata sull’evidenza.  Infine Cécile Sorbier espande  l’attenzione  dalla  verità  nel  regno  umano  alle verità che l’ecologia può rivelare, nel nostro tentativo di capire  come  migliorare  le  nostre  relazioni  con  gli  altri regni di natura.

La Verità è Sempre il Passo Successivo

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Patrice e Frédérique Brasseur sono i fondatori di   Psicosofia.   Basandosi   sull’ispirazione    di Alice   Bailey   e  Agni   Yoga,   Psicosofia   è  al crocevia  tra filosofia,  spiritualità  e psicologia. (Questa presentazione  è stata preparata sia da Patrice   che  da  Frédérique  e  presentata   da Patrice). Affrontando  l’evento  della  Buona  Volontà  Mondiale presso  le  Nazioni  Unite  a  Ginevra,  Patrice  ha  iniziato osservando  che  esiste  una  profonda  connessione  tra  la verità e le giuste relazioni.  L’ideale delle giuste relazioni è  l’anima  che  si  esprime  completamente  attraverso  la personalità,  generando  un’atmosfera  di luce  e amore,  e unendo  tutti i regni di natura.  Nel mondo reale, diverse comprensioni delle giuste relazioni dipendono da ciò che i  diversi  gruppi  considerano  vero, che a loro volta dipendono dal loro stadio di coscienza. 

Patrice ha fornito un esempio delle  diverse  percezioni  dei  ruoli di genere in un villaggio tradizionale,  e  in  una  società  democratica  egualitaria  - perché ciò che è accettato  come verità condivisa  in una particolare  cultura differisce  ampiamente.  Un altro esempio:  un  libertario  potrebbe  sostenere  che  l’unico modo  per  raggiungere  gli  Obiettivi  di  Sviluppo Sostenibile (SDGs) è attraverso le azioni autonome, e “l’economia   a  cascata”;  mentre  una  persona  con  una visione più olistica sottolinea la nostra responsabilità condivisa per la Terra, e che la sostituzione della competizione con la cooperazione è il modo per raggiungere gli SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile).

L’innocuità  è un requisito  fondamentale  delle  giuste relazioni; e dovremmo quindi stare attenti a evitare il giudizio prematuro sulla comprensione  altrui della verità e delle giuste relazioni. Altrimenti, potremmo identificare le loro relazioni come ingiuste, e la nostra comprensione come automaticamente superiore. Dobbiamo prendere seriamente in considerazione il dovere delineato nella Dichiarazione  Universale  dei Diritti  Umani  di rispettare tutte le persone, e di attuare questo rispetto nella vita quotidiana.  “Affinché  una  relazione  sia giusta,  è necessario  che  sia  in  accordo  con  la verità  propria  del nostro stato di coscienza, all’interno dell’ambiente  in cui viviamo.”

Patrice   ha   suggerito   che   abbiamo   due   doveri   – applicare  la  verità  in  cui  crediamo  in  tutte  le  nostre relazioni  quotidiane;  e cercare continuamente  di rendere il   nostro   concetto   di   verità   più   ampio   e   inclusivo. Tuttavia,   definire   la  verità  in  relazione   alla  realtà  è difficile,  in  quanto  vi  sono  molteplici  realtà.  Infatti,  la verità è solo un simbolo o rappresentazione  della realtà, che è sempre qualcosa di più “La ricerca della verità è un processo mentale di discernimento, di comprensione delle leggi fondamentali del Reale; e questo Reale è sempre al di là della verità che dobbiamo  affrontare.”   Finché non diventeremo veramente intuitivi, lotteremo con i molti differenti simboli della verità sul piano della mente. Tutte le verità sono parziali e devono essere radicate nell’esperienza individuale per risolverle. Per esempio, se sentiamo  dire  che  “Tutto  è  uno”,  possiamo  integrare questa comprensione  nella nostra vita quotidiana?  Se lo facciamo,  potremmo  scoprire  che  i nostri  atteggiamenti nei confronti degli altri cambiano, con crescente interesse per la cooperazione e un’espressione più ampia di fratellanza;  gli Obiettivi  di Sviluppo  Sostenibile  (SDGs) possono crescere di importanza nelle nostre menti. Applicando  le  verità  in  questo  modo  possiamo convincerci della loro validità “dobbiamo diventare scienziati  della  vita interiore.”  Così  facendo  impariamo che ogni forma di verità è parte di una verità più ampia e la nostra  comprensione  può continuare  ad allargarsi  “A qualunque  livello possiamo  essere, la verità è sempre  il passo successivo.”

Quindi  possiamo  dire che non passiamo  dall’errore  alla verità, ma che passiamo da una piccola e parziale verità, ad una più grande. In questo senso la verità è ovunque, non importa  dove  siamo  sulla  via dell’evoluzione  della coscienza.  “La  Verità  è  la  certezza  a  cui  tutti  hanno accesso  in base  al loro livello  di coscienza,  la certezza che serve come base per la loro evoluzione, fino al passo successivo.”     Questo ci aiuta a capire che ogni insegnamento   è  vero,  poiché  tutti  sono  utili  in  punti specifici del viaggio evolutivo; e una volta che un insegnamento è stato integrato, si può passare a verità più ampie, ma quegli insegnamenti  rimarranno  utili a coloro che  non  li  hanno  ancora  incontrati.  Quindi  dovremmo capire   che   non   è   utile   pensare   a   coloro   che   non considerano  ancora il valore degli Obiettivi  di Sviluppo Sostenibile (SDGs), come errati; piuttosto, gli Obiettivi di Sviluppo   Sostenibile   (SDGs)  non  fanno  ancora  parte della loro verità. Ciò sottolinea la necessità di continuare la formazione.

Patrice conclude che tutte le verità non sono uguali – più   globale   è   l’applicazione    di   una   verità,   più   è importante.  Ma non dobbiamo  trascurare  le verità locali più  piccole  a causa  di ciò.  La  principale  domanda  che dovremmo  porci regolarmente  è “Quale verità utile sono disposto  ad attuare?”.  È così che possiamo  espandere  il lavoro   delle   giuste   relazioni.   Anche   gli  Obiettivi   di Sviluppo Sostenibile (SDGs) non sono le verità finali del pianeta, ma sono un trampolino di lancio molto utile che tutti possono cogliere.   worldgoodwill.org/video#pb

Qual è il Ruolo della scienza nella nostra Società?

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Il Dr. James Ryder è stato Vice Presidente della Lockheed Martin Space Systems Company e capo dell’Advanced Technology Center. Un caro amico della Buona Volontà Mondiale, siamo rattristati nell’apprendere della sua scomparsa nel Giugno 2018. Parlando a Ginevra, Jim ha iniziato definendo la scienza come “una meditazione sulla natura dell’universo” (luce/materia/energia/forza), che esiste nel contesto della cultura (le nostre credenze e valori condivisi). Entro questa cultura, la scienza si relaziona con la religione (“meditazione sul significato o sul senso di appartenenza”); politica/governo; e le arti. Possiamo distinguere tra lo scopo e il ruolo di ciascuno di questi ‘pilastri’ della società.

Lo scopo della scienza è organizzare la nostra conoscenza dell’universo. Questo è distinto dalle scelte che facciamo su come usare questa conoscenza. La scienza trova la sua applicazione nell’ingegneria, e nella parte tecnologica della medicina, guidata dai bisogni culturali che possono essere espressi nella religione e nella politica; la religione trova la sua ‘applicazione’ nella politica e nel governo. Lo scopo della religione è ricercare il significato; mentre il suo ruolo è quello di aiutare l’individuo a capire “chi o cosa sei”, costruendo relazioni con il Divino. Passando alla politica, che può essere definita come “chi ottiene cosa, quando e come” guida il governo. Lo scopo del governo è quello di esercitare l’autorità sulle politiche statali.

Jim suggerì altri modi di guardare queste definizioni: la scienza illumina ciò che sembra essere vero; mentre la religione illumina ciò in cui crediamo, vogliamo o desideriamo; e la politica è coinvolta nel determinare esattamente cosa viene creato (secondo la conoscenza scientifica e la sua applicazione attraverso l’ingegneria). Pertanto, la società si basa su un dialogo tra fatti/conoscenze (scienza), valori (religione/filosofia), e politica (politica – sebbene le società d’affari abbiano un ruolo crescente).

Usando la metafora della luce, uggerì che mentre la luce fisica (scienza) rivela fatti materiali, la luce metaforica o soggettiva (illuminazione/religione) rivela ciò che si trova dietro la veste esterna della materia. Guardano alla storia, le nostre idee moderne non sono così lontane dall’antica comprensione. Così, alcuni scienziati stanno ora studiando la coscienza, e riconoscendo la sua ubiquità in tutto l’universo, portando la scienza e la religione in armonia, e fornendo una base più solida per le tecnologie positive da realizzare attraverso la politica e il governo. “Quella coscienza è onnipresente nell’universo, era l’antica saggezza, ed è qui che la scienza si evolve oggi.” L’interrelazione tra scienza, religione e politica è fondamentale, sebbene non sia spesso capita. Allo stesso modo l’interdipendenza tra i differenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) deve essere capita affinché gli stessi possano essere realizzati.. worldgoodwill.org/video#jr2

La Luce Rivela: Prospettive Scientifiche all’Avanguardia sul Reale

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Karen Elkins è la fondatrice, editrice e designer di Science to Sage, una rivista online che offre spunti di riflessione all’avanguardia nel campo della scienza, spiritualità, della filosofia, dell’arte e dell’antica saggezza.  È l’autrice e designer del libro in uscita, Inside Out Visual Journey into Our Universe (Dentro e fuori, Viaggio Visivo nel Nostro Universo). È anche co-fondatrice del Silbury Education and Resource Centre for Gifted and Creative Learners in Vancouver, Canada. Intervistata da Buona Volontà Mondiale per questo Notiziario, Karen ha descritto come la sua passione nel vedere l’interconnessione tra le cose sia evoluta. È nata dal suo lavoro cercando di collegare le materie in modo interdisciplinare attraverso il programma scolastico del Silbury Education and Resource Centre for Gifted and Creative Learners. Esperti provenienti da differenti aree sono stati coinvolti e Karen ha iniziato a vedere degli schemi (“inizi a guardare la natura con saggezza”). Questo è stato ulteriormente alimentato dal suo lavoro con gli scienziati quando ha iniziato a sviluppare la rivista digitale Science to Sage (Scienza da Saggio).

Attraverso il suo lavoro sulla rivista e attraverso le sue esplorazioni al Silbury, iniziò a vedere il triangolo come un modello/principio organizzativo in tutta la natura – luce, acqua, molecole, cambiamenti negli stati della materia. La sua natura è frattale e tessuta da una “proporzione dorata”, che può essere immaginata come un legame d’oro che intreccia la vita in riflessi di luce, che può portare a uno stato di soggezione. Ma mentre stimolare il senso di stupore e meraviglia, è diventato un aspetto importante del lavoro del Silbury, l’impulso iniziale è stato quello di accettare e coltivare l’unicità di ogni bambino – “come si attinge al loro bisogno di soddisfare…la loro destinazione?”; e poi l’infinita varietà di approcci alla conoscenza ha ampliato la sua visione - “c’è un modo infinito di esplorare e di scoprire”.

Discutendo le sfide del sistema educativo per soddisfare i bisogni della coscienza in espansione dei bambini di oggi, Karen ha osservato che mettere la ragione unica di un individuo, per incarnarsi in una scatola standardizzata, può creare una crisi per l’anima, e affrontarla richiede sia insegnanti che genitori per supportare le passioni individuali. Ha anche notato che essere “dotati” non è abbastanza, anche i bambini hanno bisogno di coraggio, supporto, e comprensione. La loro naturale capacità di esplorazione ha bisogno di nutrimento, insieme al loro straordinario senso di scopo. E diversi tipi di studenti hanno bisogno di approcci diversi. Ha condiviso la sua esperienza di imparare l’anatomia più tardi nella vita, dove ha scoperto che per ricordare, aveva bisogno di disegnare; e circa un terzo dei bambini che incontrava aveva bisogno di un approccio visivo all’apprendimento, che desse un senso di come tutte le cose siano interconnesse, e la meraviglia della natura, qualcosa che cercava di implementare in Science to Sage. Ha spiegato come lavorare sotto un regime scolastico casalingo, le ha permesso di portare esperti di diverse discipline, e in che modo ai bambini sono state date più opzioni per presentare il loro apprendimento piuttosto che attraverso la parola scritta, ad esempio con le riprese, l’animazione, la robotica, consentendo ai bambini di diventare creatori.

Rispondendo ad una domanda sul suo punto di vista di quello che molti percepiscono come un momento di crisi planetaria storica, ha notato la ripetizione di schemi ciclici che appaiono nella storia, e il bisogno di equilibrio per emergere. Ha citato il viaggio dell’eroe archetipo come un modello che deve essere seguito, ma pochi sono disposti a farlo a causa del loro desiderio di prevedibilità, e anche perché siamo condizionati, fin dalla tenera età, ad essere sottomessi e a conformarci alle norme previste (“come possiamo incarnare e potenziare l’essenza di ciò che siamo venuti qui per diventare, con l’essenza della gentilezza? Con l’essenza della rettit udine?”) Lei ha detto che dobbiamo tornare ai valori umani che producono circostanze migliori per tutti.

Alla domanda sui ‘Truth-tellers’  (‘narratori-di verità’) che  ha  incontrato  nel  suo  lavoro  con  Science  to  Sage, Karen ha osservato che alcuni potrebbero essere ben noti, mentre altri non lo sono. Karen è stata influenzata anche dalle   tradizioni   spirituali   orientali   e   dal   lavoro   di fondazione di Gregg Braden, così come da John De’Pew e Richard Merrick, che hanno lavorato entrambi per collegare scienza e religione. Queste connessioni suggeriscono  che,  ad  un  certo  punto  della  storia,  c’era una storia, che si frammentava, portando all’immagine frammentaria  che abbiamo oggi. I “narratori-di verità’ di Karen nella rivista puntano sull’unità originaria e sul simbolismo comune che lega tradizioni diverse. Ogni tradizione brilla di luce su un particolare aspetto del tutto, ma  non  dobbiamo  dimenticare  le  implicazioni  comuni che sottostanno, permettendoci  di accettare la diversità e vivere  in  pace.  “Il  mio  sogno  sarebbe  che  le  persone possano trovare il terreno comune e accettare la diversità e vivere in pace.”

Ciò ha portato ad una discussione  sull’importanza  di incontrare altre culture, e sulla paura del cambiamento da parte  delle  persone.  Karen  ha  associato  questo  disagio alla natura elettrica del veicolo umano. Ha notato che imparare  qualcosa  di nuovo è stato per lei energizzante, ma a causa delle nostre differenze, potrebbe creare ansia negli altri, poiché ci basiamo anche su modelli e abitudini che  si  ripetono  ciclicamente.   Karen  ha  menzionato  il lavoro   che   ha  trovato   particolarmente   utile:   Dr   Joe Dispenza  usa  la  meditazione  e  la  visualizzazione   per aiutare  le persone  a  creare  nuovi  schemi  di pensiero  e comportamento, e si riferiscono anche ai regni più sottili. Ha  anche  fatto  la  regressione  del  respiro  e  delle  vite passate,  e  crede  che  tutti  debbano  trovare  la  propria strada: “Non esiste un modo in  cui  una  persona  arrivi  a ciò di cui ha bisogno al livello successivo.”  A volte per lei la risposta definitiva è stata la preghiera. “Chiedi e le porte saranno aperte.” Tutti questi fattori l’hanno aiutata a cambiare schemi bloccati.

Ha notato  che i mezzi  di informazione sono attualmente bloccati su un modo di raccontar storie che creano paura e divisione,  e che può essere incredibilmente distruttivo per l’anima. Il processo di dispersione di questa atmosfera negativa di pensiero ed emozione, che stanno facendo coloro che lavorano con la verità e la luce, è qualcosa che caratterizza sia Buona Volontà Mondiale che Science to Sage; e Karen ha notato come   sia   un   processo   di   applicazione   della   stessa saggezza  eterna,  in  un  nuovo  contesto.  Se  questo  può essere fatto con abilità, allora potrebbe essere meno minaccioso per coloro che temono il cambiamento.

Karen ha condiviso  come le immagini del suo libro più recente le hanno permesso di apprezzare  come siamo tutti responsabili dei modelli ripetitivi di energia che proiettiamo nel mondo. Ha anche osservato che la scienza stessa  è lenta  nel  riconoscere  la  necessità  di  un  nuovo approccio, che riconosca la presenza pervasiva della coscienza   e  della  vita  in  tutto  l’universo,   e  l’effetto positivo che tutti gli esseri possono avere l’uno sull’altro proiettando pensieri amorevoli illuminati. Ha menzionato la Risonanza  elettromagnetica  di Schumann  della Terra, che è la stessa del cuore e del cervello, che ci lega e ci rende  reciprocamente   responsabili;   e  il  fatto  che  gli umani e la Terra siano entrambi soprattutto acqua. Dobbiamo riconoscere la nostra risonanza con al Terra e prenderci  cura  di  essa,  perché  è  il  fondamento   della nostra esistenza – “siamo pazzi quando non onoriamo la Terra”, e mentre ci sono molti servitori in tutto il mondo, abbiamo  bisogno  di  impegnare  anche  i  nostri  leader  a portare avanti questa visione. worldgoodwill.org/video#ke

Sviluppare il Discernimento elaborando la nostra Biografia

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Deborah Ravetz è un’artista, filosofa e autrice, e lavora anche   con   la   scultura   sociale,   la   forma   artistica introdotta da Joseph Beuys. Deborah ha iniziato osservando che in tutte le sue opere, lavora con persone – aiuta anche le persone a trovare la loro vocazione  – “Sono interessata  al rilascio del sé più profondo nel servizio.” Ha chiesto, “Qual è il personale?” Mentre ha scoperto che le persone sembrano scusarsi dell’essere personali, crede che non debba essere solo autoindulgenza,  perché “se parli del personale in un certo modo, viene innalzato nel regno dell’universale”.

Ha  condiviso   il  fascino  della  sua  infanzia  con  la lettura – attraverso  questo, ha incontrato l’Olocausto  nel romanzo  Exodus.  Ciò la commosse  profondamente:  non lo vedeva come specificamente  un problema ristretto alla Germania, ma come una domanda universale su come avrebbe potuto accadere e su cosa si sarebbe potuto fare in circostanze simili. Così l’Olocausto, come una sorta di ferita, divenne per lei una specie di organo di percezione, e più tardi nella vita, andò con il marito ad Auschwitz, e lesse del suo comandante,  Rudolf Höss. Originariamente voleva diventare un contadino, ma a causa delle sue esperienze   come  guardia  a  Dachau   –  dove  venivano elogiate la durezza e mancanza di cuore – unito alla sua paura di mostrare vulnerabilità, non aveva ascoltato i desideri del suo vero sé, e si è trasformato in un mostro.

Ha collegato questa mancanza di autenticità con le sue esperienze infantili crescendo nel nord ella Rhodesia (ora Zimbabwe), dove sua madre e i suoi  nonni  erano  migrati  dopo la  guerra. La  sua  famiglia,  e altri ex-patriarcati britannici, conducevano   una  vita  di  relativo  lusso,  che contrastava  fortemente  con la povertà dei loro servi. Tuttavia    Deborah    intuì    che    il    lusso    era    usato principalmente   per  intorpidire  la  tristezza  causata  dal trauma repressivo della guerra. Essendo sensibile a questa tristezza,  fin  da  bambina  Deborah  ha  sperimentato   la depressione.  Ha poi incontrato il romanzo Where Angels Fear to Tread (Dove gli Angeli temono di camminare) di E.M.  Forster,  che  esplora  il dilemma  morale  intorno  al comportamento ‘rispettabile’ rispetto alla vera felicità. Leggere questo a 10 anni diede a Deborah la speranza che ci  fosse  un  altro  modo  di  guardare  il  mondo,  e  che sarebbe stata in grado di trovare persone che scrivevano libri come questi quando andava all’università.

Quando   finalmente   andò all’università scoprì che anche  lì, persistevano  i problemi  di nascondere  i nostri veri  sé  sotto una maschera sociale,  e  che  è  necessario cercare  attivamente  persone  che sono  disposte  ad  essere autentiche: “Ovunque andiamo, stiamo  trovando molto difficile dire veramente ed essere chi siamo e scoprire come parlarne.” Essa ha citato il filosofo Theodore Zeldin, autore di The Hidden Pleasures of Life (I Piaceri Nascosti della Vita), che crede che la firma del nostro tempo sia la completa unicità e l’importanza di ogni singola persona, e che scoprire quella biografia, e ciò per cui viviamo è un lavoro molto duro. La volontà di incontrare realmente la diversità in un’altra persona, attraverso l’ascolto profondo, è molto importante.

Attraverso  un  profondo  interesse  nello  scoprire  ciò che  rende  unica  un’altra  persona,  è  stata  attratta  dal lavoro dell’artista tedesco, Joseph Beuys. Deborah ha osservato che esiste una sorta di mitologia su parte della vita  di  Beuys,  legata  alle  sue  esperienze   durante la Seconda  Guerra  Mondiale,  e  ha  suggerito  che  lui  sta dicendo a questo mito di trasferire l’ascoltatore nella coscienza mitologica, che si occupa di verità al di là del reame ordinario. Ritornando in Germania, dopo la Guerra, in un tempo profondamente traumatizzato, oscurato dalla minaccia dell’olocausto nucleare, Beuys decise che era veramente importante ampliare il mandato dell’arte.  Ha  coniato  la frase  scultura  sociale.  L’idea  è che “l’artista  trova la sua domanda  più profonda,  il suo più profondo dolore, ciò che è nascosto, ignorato e negato nella nostra cultura”,  e cerca di trovare la medicina  per quella domanda. La domanda è sollevata in qualche tipo di forma artistica, in modo tale da riscaldare il posto della ferita, e da questo deriva una sorta di etica estetica  – il dolore è sentito così profondamente  che il nostro cuore è cambiato,  e  vogliamo  scoprire  come  essere  parte  della soluzione.

Deborah ha avuto la fortuna di essere formata da uno degli studenti di Beuys, e la scultura sociale che ha creato si chiama The Search for the Deep Self (La Ricerca del Sé Profondo), che cerca di indagare sul perché le persone hanno tanta paura di essere viste. Ha notato che tutti hanno probabilmente ricevuto parole che sono state chiamate e che stanno ferendo, e per lei fu ‘intenso’.  Non riusciva a capire cosa c’era di sbagliato in questo. Ha accennato al fatto che, nel Peer Gynt di Ibsen, quando Peer Gynt viene avvicinato alla fine della sua vita da Button-Moulder, gli viene detto che sarà fuso per i bottoni, perché ha vissuto una vita così mediocre che potrebbe anche essere non esistito. Deborah ha fatto un parallelo con l’idea del filosofo tedesco Hannah Arendt sulla banalità del male, osservando che Arendt descriveva Adolf Eichmann, uno degli architetti dell’Olocausto, come qualcuno che non aveva avuto una conversazione con sé stesso, per permettere alla sua vita interiore di disturbarlo: il Button-Moulder sta dicendo qualcosa  di simile  a Peer  Gynt.  Peer  Gynt  chiede  cosa avrebbe potuto fare diversamente, e il Button-Moulder risponde  che avrebbe  dovuto  vivere più intensamente  la vita – una risposta che entusiasmò Deborah. Quando Peer Gynt chiede come fare, il Button-Moulder  rispose che è difficile, ma il punto è provare, e che la chiave è che devi imparare come morire e diventare.

Per Deborah, questo fu l’inizio del suo essere in grado di  trovare  le  parole  per  la  sua  domanda  più  profonda, perché la sua intensità  significava  che quasi tutte le sue conversazioni   tendevano  ad  essere  profonde,  qualcosa che  poteva  essere  spaventoso  per altri,  e anche  per lei, poiché  la  paura  degli  altri  potrebbe  sembrare  piuttosto come odio. Deborah ha notato che Goethe aveva scritto di morire e diventare, e che la persona che non è in grado di farlo  è qualcuno  che  vuole  una  verità  che  non  cambia mai,  un’ideologia  fissa.  Ma a meno  che  non lavoriamo con le difficoltà che la vita ci lancia, esse possono trasformarsi in nevrosi. Morire e divenire significa lasciar andare  il  vecchio,  e  trovarsi  in  un  posto  che  potrebbe essere  chiamato  il deserto,  dove  ti  senti  profondamente ansioso. Deborah osserva che la comprensione  di questo l’ha aiutata a comprendere e simpatizzare con il comportamento  dei suoi genitori e nonni, perché non gli era   mai   stato   detto   che   l’elaborazione   profonda   del trauma  nel  tempo  di  guerra  era  inevitabile,  ed  era  al centro di un luogo di trasformazione.

Keats riferiva essere capace di essere in questo posto come una capacità negativa, in grado, cioè, di abbracciare l’incertezza.  Keats suggerisce  che è un errore cercare di uscire da questo posto con un piano intellettuale: se riesci a sopportare l’esperienza, il futuro ti verrà incontro, la tua vecchia  vita  cade  e  ottieni  esattamente  ciò  di  cui  hai bisogno.   Deborah   era   entusiasta   di   leggere   questa conferma   della  propria  esperienza,   e  sottolineare   che questo era un problema anche delle istituzioni – non abbiamo  imparato  che  fallire  e  essere  persi  può  essere molto  creativo.  Ella  lo  ha  incontrato  nel  suo insegnamento   alla   scuola   d’arte,   che   l’ha   ispirata   a scrivere  The  Art  of  Being  Human  (L’Arte  di  Essere Umani).

Deborah  trovò  ulteriori  conferme  di  queste  idee  nel poeta Tedesco Rainer Maria Rilke. Rilke ha sofferto dal senso che il mondo è stato ridotto alla creazione di denaro e alla ricerca della felicità, con tutte le lotte, il dolore, la morte e il mistero deliberatamente  ignorati. In una delle Elegie Duinesi (Duino Elegies), Rilke si riferisce a questa come la città del dolore,  dove tutto è in superficie  e la vita  ha  perso  il  suo  sapore.  Descrive  quindi  un  altro mondo,  la terra  del  dolore,  in cui  la  morte  viene  vista come se ne prendesse una al di sotto della superficie della vita.  È  solo  lì  che  “la  lotta  e  l’ansia  quando  sentite portano ad una fioritura, una fioritura di intuizione  e un raggiungimento  di gioia  profonda”.  Alla  fine,  conclude Deborah, questa lotta con la tua domanda più profonda è all’interno  del  tuo  potere,  ed  è  solo  nel  persistere  in questa  lotta  che hai la possibilità  di  irrompere  a nuova vita e verità. worldgoodwill.org/video#dr

Stile di vita come Medicina per una Buona Salute e Benessere

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Dr. Albert van der Velde è un GP integrale nei Paesi Bassi e Co-fondatore e membro del consiglio di Stichting Voeding Leeft (Fondazione Cibo Vivo). Albert iniziò suggerendo che abbiamo bisogno di diventare più connessi con i nostri corpi. Discusse del suo senso di incompletezza del modello di medicina basato sull’evidenza, perché la sua esperienza come medico generico gli aveva mostrato l’impossibilità di identificare piani di trattamento applicabili individualmente sulla base di risultati medi da studi casuali. Inoltre, dal momento che ogni cellula del corpo subisce 80.000 reazioni elettromagnetiche al secondo,  contemporaneamente lavorando insieme in miliardi di cellule – chi può dire di poter raccogliere prove e verità da questa situazione incredibilmente complessa? Pertanto, “dobbiamo concentraci maggiormente sulla consapevolezza delle interazioni nei nostri corpi.”
 

Albert ha notato i cambiamenti avvenuti nell’evoluzione della forma fisica umana, con sempre più obesità e diabete, negli ultimi sessant’anni, poiché l’aumento dell’inquinamento elettromagnetico e chimico e dei cibi altamente trasformati ci ha colpito. Ha osservato che esiste un conflitto tra questi impatti in rapida crescita dal nostro ambiente e dal genoma, poiché il nostro DNA ha bisogno di migliaia di anni per adattarsi. Ora c’è più comprensione di come la stragrande maggioranza delle malattie sia causata dall’inquinamento ambientale. Il nostro metabolismo è disturbato da questi effetti, compreso un aumento della quantità e della varietà di zuccheri nei nostri alimenti trasformati, (l’Organizzazione Mondiale della Sanità ora raccomanda che gli zuccheri dovrebbero essere meno del 5% del nostro apporto energetico al giorno) portando a distorsioni metaboliche come l’insulino-resistenza e l’infiammazione  di basso grado, a causa della rottura del corretto funzionamento  delle cellule di grasso nel corpo. E anche altri fattori, come l’esercizio fisico insufficiente, i  batteri  anormali  dell’intestino,  lo  stress  cronico  e  la perdita di sonno.

Albert ha dichiarato che l’infiammazione cronica può portare a diverse malattie croniche, come sostenuto dal lavoro del Dott. Dariush Mozaffarian dell’Harvard Medical School. Albert fu scioccato nel rendersi conto che alcuni farmaci che stava usando per curare i suoi pazienti con diabete di tipo-2 stavano effettivamente rendendo più difficile il loro recupero. Così, insieme a due amici, ha avviato la Stichting Voeding Leeft (Fondazione Cibo Vivo), una piattaforma indipendente per istruire le persone su come il cibo influisce sulla nostra salute. L’obiettivo è quello di trattare il cibo come una medicina per i disturbi cronici su base individuale.

Hanno scoperto che, con l’incoraggiamento del gruppo, è più facile attenersi a un regime dietetico specifico  e ai cambiamenti  dello stile di vita, e che una maggiore consapevolezza del corpo aiuta le persone a percepire quali alimenti sono buoni per loro. Il loro programma intensivo di sei mesi, incentrato sul dare informazioni sulla malattia, imparare a cucinare cibi sani, fare esercizio fisico e insegnare come affrontare i possibili ostacoli,  ha aiutato  le persone a invertire il diabete di tipo-2.

Albert ha anche osservato che l’interazione tra alti livelli di glucosio nel corpo e proteine può portare alla creazione di prodotti finali di glicazione avanzata (AGE). Ha messo in evidenza uno strumento diagnostico relativamente nuovo per gli AGE che utilizza la luce e ha espresso la speranza che nei prossimi dieci anni riconosciamo che la formazione di AGE ha molto a che fare con tutti i tipi di malattie croniche. Ha citato la credenza in una forza vitale che sottostà a tutte le forme esteriori di quasi metà della popolazione mondiale – conosciuta in vari modi come “chi”, “prana” e “ruach”, un concetto che manca in Occidente, e ha concluso che “Se potessimo incorporare tutti l’idea che…tutto sul pianeta ha una forza vitale e possiamo lavorarci, penso che possiamo fare molto…con salute e benessere.”  worldgoodwill.org/video#av

Rette Relazioni Umane in Questioni Ambientali

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Cécile Sorbier è il Direttore Ambiente per Femmes Intenationales Murs Brisés (FIMB). La loro missione è “unire tutti coloro che lavorano per un ritorno a valori più alti”. L’organizzazione collega 350 milioni di persone in 105 paesi, intrecciando educazione, umanitarismo, l’ambiente, interconfessioni, affari, salute, arte, cultura e sport.
 

Cécile ha descritto l’ecologia come la recente scienza emergente delle relazioni tra gli organismi e il circostante mondo “non-vivente”; quindi un ecologista è l’avvocato (sostenitore) della natura, il cui atteggiamento può essere colorato dalla propria visione del mondo. L’ecologia sintetizza le idee di molte discipline diverse. Eppure è anche istintiva, nel senso che tutti i bambini studiano naturalmente le loro relazioni con le altre creature. Le esperienze infantili influenzano il nostro atteggiamento verso l’’altro’, che, nel senso più ampio significa altri esseri viventi. Man mano che cresciamo, la nostra comprensione di ciò che è il nostro ambiente si espande, arricchendo così le nostre osservazioni. “Per diventare un ecologista, non studiamo una scienza, ma i risultati di una moltitudine di interazioni tra una moltitudine di scienze.” E scopriamo che non c’è fine alla profondità dello studio e quindi nessuna verità finale fissa. Quindi, siamo tutti ecologisti, ognuno di noi ha una parte della verità (“ognuno di noi ha una parte di verità, perché abbiamo acquisito una visione unica che è indispensabile per l’intera conoscenza”), e nessuno di noi ha accesso a tutte queste conoscenze.

Questo ci aiuta a capire la difficoltà nel discernere la verità sui problemi dell’ecologia attuale. La competenza e la passione in una zona dell’ecologia possono ancora significare ignoranza in un’altra. Cécile ha dato un esempio di alcuni osservatori di uccelli che erano così concentrati sulle loro osservazioni che hanno accidentalmente calpestato un’orchidea rara. E questo rende la lotta per riconciliare la protezione degli ecosistemi con gli usi che l’umanità potrebbe cercare di renderli particolarmente difficili, dato che le decisioni politiche non sono generalmente fatte per il bene più grande di tutta la vita, ma secondo le ambizioni delle persone che cercano elezione o rielezione. Quindi, come abbattere i muri in modo non violento, per vedere il mondo nel suo insieme? Come stabiliamo giuste relazioni umane in favore dell’ecologia?

Abbiamo bisogno di avere la volontà di andare oltre le nostre paure e limitazioni, di aprirci agli altri. Quindi, attraverso il rispetto, la responsabilità e l’aiuto reciproco, possiamo generare umiltà, semplicità, pazienza e servizio. Cécile ha fornito alcuni esempi del lavoro della FIMB: in india, Sanjeeta, ecologista e presidente del FIMB Gujarat, ha scoperto che il modo per ottenere buoni risultati ecologici, costruire buona volontà e soddisfare le reali necessità degli abitanti dei villaggi è incontrarli in un imprevisto modo, pedalando verso di loro. Poiché ci si aspetta che le donne camminino, questo aiuta a scardinare gli stereotipi di genere; e come qualcuno che potrebbe viaggiare in auto, mostra il suo sforzo personale, per connettersi con la situazione degli abitanti dei villaggi. Quindi è più probabile che sia rispettosamente ascoltata. In Africa, Arouna, il presidente di un centro giovanile in Burkina Faso, è un narratore. Per risolvere un problema con la consegna dell’acqua, ha condotto una consultazione con le persone del luogo e istituito un servizio a basso costo che ha generato due posti di lavoro ed è stato semplice da implementare. I giovani erano contenti di poter partecipare pienamente e la FIMB doveva solo incoraggiare e sostenere Arouna nel suo approccio. In Europa, sebbene la nostra agricoltura sia presumibilmente avanzata, la capacità produttività dei suoli è in declino, a causa della continua mancanza di rispetto e cura. Il co-fondatore del FIMB, Alexandre Homé, ha inventato il Ki agricolo, una polvere che può essere usata per dosare i terreni omeopaticamente, per ripristinare la loro naturale vitalità. I risultati sono positivi – aumento della produzione, meno malattie e parassiti, periodi di crescita più brevi, e piante più vigorose che a volte sono più grandi e con un sapore migliore.
 
Cécile, ha concluso condividendo l’iniziativa della FIMB per la protezione della Vita, il Giuramento dell’Umanità, e notando che, di fronte ai molti problemi che affliggono il nostro pianeta, “Non abbiamo altra scelta che partecipare, con tutto il nostro impegno, accettazione e apertura, nella piena consapevolezza dei nostri limiti e punti di forza, al fine di servire il futuro.”  worldgoodwill.org/video#cs2

Riflessioni sulla Verità e il Discernimento

Come parte della preparazione per il Seminario, è stato preparato un opuscolo con pensieri provenienti da un’ampia varietà di fonti. Di seguito sono riportate alcune selezioni. Per ricevere una copia, si prega di utilizzare il modulo d’ordine nel LINK.

L’acqua in una nave è frizzante; l’acqua nel mare è scura. La piccola verità ha parole chiare; la grande verità ha un grande silenzio.

Rabindranath Tagore

Abbi fiducia in coloro che cercano la verità ma dubita di quelli che dicono di averla trovata.

André Gide

La verità, così com’è, è vista e conosciuta. Le forme nel mondo esterno dei fenomeni (esterne dall’angolo dell’anima e che comprende, quindi, i tre mondi della nostra vita quotidiana familiare) sono viste come simboli di una Realtà interiore e spirituale.

Alice Bailey

Sono certo di nient’altro che la santità degli affetti del Cuore e la verità dell’Immaginazione. 

John Keats

L’opposto di una frase corretta è una falsa affermazione.Ma l’opposto di una verità profonda potrebbe essere un’altra verità profonda.

Niels Bohr

Alcune persone pensano di avere discernimento quando in realtà sono solo sospettosi. Il sospetto viene fuori dalla mente non rinnovata; il discernimento nasce dallo spirito rinnovato.  

Joyce Meyer

Rifiuto di accettare il punto di vista secondo cui l’umanità è così tragicamente legata alla mezzanotte senza stelle del razzismo e della guerra che la luminosa alba della pace e della fratellanza non potrà mai diventare una realtà…Credo che la verità disarmata e l’amore incondizionato avranno l’ultima parola.

Martin Luther King, Jr

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