Newsletter 2022 #1 - Immaginazione e Rigenerazione Sociale


E' giunto il momento di riscoprire lo spirito della comunità in tutte le relazioni sociali.

Nel novembre 2021, gli amici della Buona Volontà Mondiale e gli studenti della Saggezza Eterna provenienti da tutto il mondo si sono riuniti in sessioni ZOOM, trasmesse in varie lingue da Ginevra, Londra e New York, per lavorare con il potere dell'immaginazione, dell'intuizione e del pensiero di gruppo. Concentrandoci sul tema dell'Immaginazione e della Rigenerazione Sociale, abbiamo utilizzato la meditazione e la visualizzazione, l'ascolto attivo e la discussione per creare forme pensiero e immagini di gruppo. Servitori chiave nei campi della progettazione rigenerativa, dello sviluppo della comunità, del trauma collettivo, dello sviluppo personale e del lavoro biografico, hanno offerto spunti basati sulla loro esperienza.

Questa Newsletter cerca di ispirare ulteriormente il pensiero creativo e l’intuizione intorno a questo tema. Essa contiene gli estratti di una piccola selezione delle intuizioni condivise dai 7 ospiti, insieme ad alcuni brevi pensieri introduttivi. Video, testi aggiuntivi e altre risorse sono disponibili al link www.worldgoodwill.org/regeneration   §

Ripristinare il Divino Flusso Circolatorio

Christine Morgan è la presidente del Lucis Trust, l'ente genitore del World Goodwill.
Video su: worldgoodwill.org/video#cm

L'Immaginazione e la Rigenerazione Sociale consistono in definitiva nel ripristinare il flusso circolatorio divino sulla terra in modo che l'umanità diventi direttamente consapevole dell'unità essenziale di tutte le cose. La circolazione e la trasformazione sono l'essenza della vita - l'aria che noi respiriamo e l'acqua che noi beviamo, il sangue che fluisce - tutto ciò che sostiene la vita persegue cicli di trasformazione in risposta al flusso circolatorio divino da cui sono emersi. L'armonia può verificarsi solo quando questo flusso si riflette anche nell'impresa umana: denaro e beni, conoscenza e informazione, arte e cultura - la libera circolazione determina il benessere e la costante evoluzione di ‘tutte le cose’. Il fattore più importante in questo è la coscienza - la risonanza con il cambiamento che scorre crea una spirale verso l'alto, verso livelli sempre più elevati di sintesi.

Chiaramente, il flusso circolatorio divino che dovrebbe collegare tutta l'umanità insieme come una sola entità, è bloccato dalle forze dissonanti del materialismo e dell’egoismo. L'arte rigenerativa è quella di attingere all'immaginazione e allo spirito di buona volontà. Questo è straordinariamente illustrato nel lavoro del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, che stanno portando in espressione tante idee creative in questo momento. I loro progetti creativi ci mostrano che il mondo non deve funzionare come ha fatto finora e che possiamo cambiarlo dinamicamente attraverso la nostra immaginazione collettiva mentre ci sforziamo di creare una nuova e migliore realtà per tutti. §

Immagini-Pensiero delle masse ed i problemi del nostro tempo

Laurence Newey è il vice-presidente del Lucis Trust, l'ente progenitore del World Goodwill.
Video su: worldgoodwill.org/video#ln

Anche se l'immaginazione è tradizionalmente associata all'arte e alla cultura, è, di fatto, l'istigatrice di tutta la creazione. Attraverso l'immaginazione creativa e la produzione di immagini-pensiero, l'energia viene trasferita da un livello della Mente Divina ad un altro - la direzione del viaggio dipende dal tipo e dalla qualità dell'immagine prodotta. Le immagini-pensiero che rappresentano l'insieme dei valori, delle istituzioni e delle leggi di tutte le grandi società del mondo diventano incorporate nel subconscio collettivo della loro popolazione, e l'energia che le attraversa guida in avanti l'evoluzione sociale.

Tutto questo può sembrare altamente esoterico, ma non è proprio così in questi giorni, poiché il concetto di “immaginario sociale” è abbastanza noto in discipline come l’antropologia, la sociologia, la psicoanalisi, la filosofia e gli studi sui media. L'immaginario sociale rappresenta il sistema di significati che governano una determinata struttura sociale.

Il professor John B. Thompson, professore di sociologia presso l'Università di Cambridge, descrive l'immaginario sociale come “la dimensione creativa e simbolica del mondo sociale, la dimensione attraverso cui gli esseri umani creano il loro modo di vivere insieme e il loro modo di rappresentare la loro vita collettiva.” E, in “L’Istituzione Immaginaria della Società”, il filosofo e critico sociale, Cornelius Castoriadis, scrisse: “...l'immaginario della società ... crea per ogni periodo storico il suo singolare modo di vivere, vedere e plasmare la propria esistenza... i significati immaginari centrali di una società... sono i lacci che legano insieme una società e le forme che definiscono ciò che, per una data società, è reale.” (2)

Quindi, è in questa dimensione dell'immaginario sociale, o nel regno delle immagini-pensiero delle masse che condizionano il comportamento umano, che dobbiamo cercare di capire, non solo i problemi delle varie società in tutto il mondo, ma anche i grandi problemi mondiali della civiltà moderna nel suo complesso. §

1. John B. Thompson, Studies in the Theory of Ideology, p.6.
2. Ibid, Quoted by J Thompson, pp. 23-4

Guarire i Traumi affinché le nostre buone intenzioni possano manifestarsi nel mondo

Kosha Anja Joubert, CEO di Pocket Project, ha lavorato a lungo nel campo della rigenerazione dei sistemi, della collaborazione interculturale e della leadership orientata alla gestione dei traumi. Autrice di diversi libri, ha ricevuto il Premio Dadi Janki (2017) per l’impegno nel portare la spiritualità nella vita e nel lavoro e il Premio One World (2020) per il suo lavoro nella costruzione della Rete “Global Eco-Village Network” fino a farla diventare un movimento mondiale.
Video su: worldgoodwill.org/video#kj

Una delle risorse più sottoutilizzate che abbiamo oggi sul nostro pianeta sono le buone intenzioni dei cittadini di tutto il mondo, e il nostro desiderio di essere parte della soluzione, piuttosto che essere il problema. Tuttavia, sembra che ci siano degli ostacoli, che impediscono alle nostre buone intenzioni di manifestarsi nel mondo. Prendiamo ad esempio la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP26. Gli impegni e gli accordi che sono stati firmati da 195 paesi alla COP21 delle Nazioni Unite sono stati un risultato incredibile. Tuttavia, la mancanza di un’azione efficace sugli impegni assunti per affrontare il cambiamento climatico crea profondo dolore e minaccia la nostra stessa sopravvivenza. Molti stanno soffrendo, ad es. c'è stato un forte aumento negli ultimi anni del numero di giovani che assumono antidepressivi e farmaci anti-ansia.

Come persone di buona volontà, tendiamo a voler distogliere lo sguardo dalle parti in noi stessi, negli altri e nel mondo, che sperimentiamo come difficili o impegnative, dove il dolore viene immagazzinato e toccato. E questo è parte del problema. Ostacola il funzionamento della nostra buona volontà nel mondo.

Il Pocket Project, fondato da Thomas Hübl e Yehudit Sasportas nel 2017, costruisce spazi di maggiore consapevolezza, comunità di guarigione, che iniziano ad affrontare traumi, residui di esperienze troppo dolorose per essere elaborate nel momento in cui si sono verificate. Abbiamo costruito collettivamente “strati archeologici di traumi” nel corso della storia dell'umanità, attraverso le guerre, il colonialismo, la schiavitù, il razzismo, la violenza di genere, e così via. Siamo nati in questa rete di traumi.  Queste sacche nascoste di dolore che portiamo dal passato modellano il modo in cui vediamo il mondo, i modi in cui comunichiamo, e modellano le nostre istituzioni e le nostre società.

Il Pocket Project ha come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza del trauma individuale, ancestrale e collettivo e di aprire sentieri che possano portare all'integrazione in modo che le ferite del passato possano essere guarite, spostando l'umanità verso un percorso di collaborazione, innovazione ed elevazione.

Creiamo ambienti di gruppo (talvolta coinvolgendo un gran numero di persone) per coltivare la presenza, la percezione relazionale e la coerenza in individui e gruppi. I partecipanti diventano pienamente presenti nel corpo, nel cuore, nella mente e nel sé superiore. Una volta che c'è un certo livello di integrazione di gruppo, la presenza condivisa della testimonianza può essere consapevolmente rivolta verso il contenuto traumatico, incontrando prima gli strati protettivi di negazione e resistenza che circondano tale contenuto. Lentamente, possiamo cominciare a riconoscere e assimilare ciò che non poteva essere elaborato prima. La conseguente integrazione e il ripristino portano una diminuzione nella sensazione di isolamento e nella polarizzazione e un corrispettivo aumento nella capacità di provare compassione e di collaborare con gli altri.

Attraverso i programmi che utilizzano i social media e gli incontri al vertice online abbiamo raggiunto un vasto pubblico - oltre 100.000 persone hanno partecipato al Summit Online sul Trauma Collettivo, della durata di dieci giorni, durante il 2021. Al di là di questi grandi eventi pubblici, abbiamo offerto dei corsi di formazione a gruppi della società civile ed a professionisti – inoltre delle borse di studio assicurano che il Sud Globale sia ben rappresentato in questi eventi. I laboratori internazionali riuniscono gruppi specializzati per concentrarsi su specifici temi legati al trauma collettivo e su specifiche regioni geografiche. §
https://pocketproject.org

Immaginazione, Grazia & Rigenerazione Sociale

JJoseph Murphy, è il fondatore della Good Grace Foundation e Graceworks, piccole organizzazioni di base con sede nel Regno Unito, Egitto e Kenya. Ha più di 20 anni di esperienza lavorativa nel settore del rinnovamento sociale ed ambientale, dove ha ricoperto il ruolo di "Operatore della Pratica di Riflessione" con i senzatetto e con coloro che hanno subito dei traumi.
Video su: worldgoodwill.org/video#jm

Quando ho iniziato a pensare all'immaginazione e alla rigenerazione sociale, mi sono ricordato dei tempi della mia vita in cui ho iniziato un nuovo impegno e le cose sembravano difficili. Forse avrò pensato “Questo non si può fare”. Oppure che la gente mi avrebbe detto: “Perché preoccuparsi? Nessuno si preoccupa ... non sprecare il tuo tempo ... è meglio attenersi a quello che sai.”

Eppure, come ha detto Colin Wilson, “l'immaginazione dovrebbe essere usata, non per sfuggire alla realtà, ma per crearla.” La comprensione che l'energia segue il pensiero è uno dei doni più preziosi che ognuno di noi può avere. Se solo percepissimo il suo vero potere. Lo stesso si può dire dell'idea che, come una persona pensa nel suo cuore, così lei diventa. Perché, veramente, noi creiamo il nostro ambiente, la nostra vita, la nostra storia. E quando usiamo l'immaginazione per portare idee nel mondo a beneficio della vita sul pianeta, noi sosteniamo in maniera vincente anche la storia collettiva.

Per molti anni ho lavorato per le strade sostenendo i senzatetto con la Community of Grace a Leicester, nel Regno Unito. I fondatori hanno creato qualcosa di paragonabile ad una casa e ad una famiglia per coloro che avevano perso la loro casa. Hanno sempre creduto che tutti avessero talenti nascosti che ancora dovessero essere sviluppati e che la Grazia è sempre con noi.

Che cosa è la grazia che possiamo chiedere? Può essere pensata come eleganza, stile, equilibrio, favore, buona volontà, generosità, amore ... come una non meritata assistenza divina data agli esseri umani per il solo fatto di essere nati ovvero per la loro santità... Uno stato di santità goduto attraverso l'assistenza divina. Da questa divina sacralità scaturisce la buona grazia dello Spirito Santo, la divina Sophia, che canta attraverso l'armonia delle sfere ed attraverso tutto il creato all’unisono con l’amore.

Per anni ho camminato davanti a un vecchio parco giochi abbandonato, e dopo aver sentito che avrebbe potuto essere trasformato in un altro parcheggio, ho pensato che dovevamo agire. Abbiamo raccolto oltre quarantamila sterline e un team di volontari ha trasformato lo spazio nel “Moira Street Pocket Park”. Ora è un giardino pubblico fiorente, curato da un gruppo di auto-aiuto per persone con il diabete.

Molte cose vengono da umili origini! La Good Grace Foundation e il Graceworks sono nate offrendo programmi basati sulla permacultura per “consentire alle persone di vivere e godere di stili di vita sostenibili e promuovere il benessere”. Graceworks è ora parte di “Grow Together”, una rete locale di progetti comunitari basati sul giardino, che condividono l'obiettivo comune di “aiutare le comunità ad agire insieme per il bene comune”.

Recentemente, Graceworks è diventata uno dei partner dell'African Population and Health Research Centre, fornendo cibo che è stato coltivato in città, e centri di assistenza per coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà nelle baraccopoli di Nairobi. In questo momento, stiamo sviluppando il complesso Jorah-Grace in un sito di 1.000 acri in Kenya. L'innovativo complesso di riabilitazione assisterà le persone per l’uscita dalla dipendenza, offrendo allo stesso tempo opportunità di lavoro e di creazione di reddito, trasformando le economie locali attraverso un complesso approccio sistemico. §
goodgracefoundation.org 
www.graceworks.online

L’Immaginazione è la chiave per porre fine alla povertà

Richmond Msowoya, è un consulente per la vita e l'inclusione economica presso l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) in Malawi e Sudan. Attraverso i suoi molti anni di lavoro come specialista dell’emancipazione economica in Malawi e nell'Africa meridionale ha facilitato gli interventi di sostentamento di cui hanno beneficiato oltre 51.000 rifugiati e le loro comunità di accoglienza.
Video su: worldgoodwill.org/video#rm

Come studente della Saggezza Eterna, ho lavorato per la maggior parte della mia vita adulta per aiutare i rifugiati e le famiglie estremamente povere ad uscire dalla povertà. Così, questo focus sull'immaginazione e la rigenerazione ha migliorato il mio pensiero che è profondamente radicato sul concetto di servizio.

Attingendo agli insegnamenti esoterici guardo all'immaginazione come la componente chiave per porre fine alla povertà attraverso l'innovazione. Mentre molti vedono l'immaginazione come fantasia, essenzialmente irreale, coloro che possiedono una  saggezza discriminante sanno che è il seme del futuro attorno al quale la realtà si può materializzare. È stato attraverso il potere dell'immaginazione che Dio stesso, o Allah (il Grande Io Sono) ha creato l'universo - progettato il cielo, la terra, gli alberi e gli animali.

È innegabile che influenziamo il futuro con i nostri pensieri. Attraverso l'immaginazione e la visualizzazione, i pensieri creano le idee e le circostanze che ci aiutano a iniziare a controllare la nostra vita esteriore in modi straordinari. Questo è ciò che accade per coloro che lavorano nel campo della rigenerazione sociale. La definizione che viene spesso utilizzata per la rigenerazione sociale è “garantire che i luoghi in cui le persone vivono, ora e in futuro, creino nuove opportunità, promuovano il benessere e riducano le disuguaglianze in modo che le persone abbiano una vita migliore, in comunità più forti e siano in grado di realizzare il loro massimo potenziale.”

Dobbiamo evocare l'immaginazione mentre consideriamo la rigenerazione e la riaccensione di uno spirito di cameratismo tra le persone, le comunità, le nazioni e tra l'umanità e la terra vivente. Solo questo può portare alla libertà e al successo per gli esclusi e gli emarginati e per tutti gli esseri umani.

Ma come possono gli studenti della Saggezza Eterna aiutare a promuovere questo spirito di immaginazione? A mio parere, nutriamo questo dentro noi stessi attraverso la pratica della meditazione quotidiana, lo studio e la partecipazione ad eventi online. E mentre facciamo questo, scopriamo che la chiamata a servire l'umanità diventa sempre più chiara ogni giorno - come un cembalo che risuona nelle nostre orecchie: servizio a coloro che soffrono la povertà, servizio a coloro che soffrono la disoccupazione e momenti di difficoltà.

I due approcci che ho trovato più efficaci per far risollevare i poveri dalla loro condizione di povertà sono stati un approccio basato sul mercato ed un approccio graduale. Credo che questi siano i modelli del futuro. In un approccio basato su sistemi di mercato, gli interventi sono progettati per collegare le attività creatrici di reddito, le attività imprenditoriali delle persone in difficoltà economica, direttamente ai mercati, cercando di eliminare gli intermediari che tradizionalmente comprano i loro prodotti a prezzi molto bassi. Negli ultimi 19 anni ho agevolato il collegamento dei piccoli produttori del Malawi ai mercati internazionali del tè, dei legumi e delle industrie lattiero-casearie. Ciò ha comportato enormi cambiamenti per gli agricoltori in difficoltà economica.

Gli interventi che utilizzano un approccio graduale sono progettati per aiutare le famiglie che si trovano in condizioni di povertà estrema. Per un periodo di tempo limitato, diciamo 6, 12 o 18 mesi, in relazione alla natura dell'intervento, viene fornito del denaro contante in modo da soddisfare i bisogni di base. Durante questo periodo vengono fornite attrezzature, trasferimento di beni ed erogata della formazione, aiutando le famiglie a generare reddito, pianificare le loro finanze e sviluppare le competenze necessarie per essere autosufficienti. Al termine del periodo prescritto, il sostegno finanziario cessa. A questo punto la famiglia avrà iniziato a guadagnare reddito sufficiente per soddisfare le necessità fondamentali.

Questi due approcci hanno dimostrato di creare cambiamenti duraturi e sistemici che influenzano le condizioni materiali o il comportamento di un gran numero di persone. §

Immaginazione Individuale e Rigenerazione Sociale

Félix Torán combina una carriera nel campo della scienza e dell'ingegneria (compresi oltre due decenni presso l'Agenzia Spaziale Europea) con più di venti anni come studente e formatore nei campi della crescita personale, leadership, gestione del tempo, spiritualità e meditazione. Ha pubblicato 19 libri sulla crescita personale.
Video su: worldgoodwill.org/video#ft

Il mondo di oggi si basa sulla frammentazione, sull'illusione della separazione. Questo falso senso della distanza è alla radice di tutti i problemi dell'umanità. Diversi percorsi spirituali (religiosi, filosofici, iniziatici, esoterici, ecc.) propongono diversi approcci al problema e forniscono delle soluzioni. Ma, in generale, il problema tende ad essere lo stesso (il falso senso della separazione) e la soluzione ha un substrato comune (il ritorno all'unità).

Ma dobbiamo riconoscere che le fessure create dall'illusione della separazione hanno reso molto difficile per gli esseri umani il compito di ritornare all'unità. Allora, quali strumenti abbiamo per portare a termine il lavoro? Tra quelli che esistono, vorrei sottolineare l'enorme potere che l'uso creativo della nostra immaginazione mette a nostra disposizione.

L'immaginazione è il potere di creare immagini mentali. Può essere utilizzato in una varietà di modi. Ad esempio, quando un'immagine appare involontariamente nella mente, l'immaginazione è controllata dal subconscio. Per usare la nostra immaginazione creativamente, dobbiamo controllarla volontariamente.

Questo controllo volontario della creazione di immagini mentali è spesso chiamato “visualizzazione creativa”. Ha due aspetti. Da un lato, c'è l'immaginazione. Ma, in più, un secondo aspetto è la concentrazione. Questa è la capacità di mantenere la nostra attenzione mentale concentrata su un singolo oggetto per lunghi periodi di tempo, senza vagabondare con la mente o essere distratti.

Attraverso l'immaginazione possiamo creare un'immagine mentale di ciò che vogliamo manifestare. Quindi, usando la concentrazione, manteniamo questa immagine nella mente per un certo periodo di tempo in modo che possa essere trasferita al subconscio come una forma fatta di materia mentale, che ha un tasso vibratorio molto più alto della materia fisica. Poi, quando le forme pensiero create sono orientate al bene, le leggi universali cominciano a funzionare costruttivamente, e la forma pensiero attrae altre di livello vibratorio simile. Le leggi universali sono sempre costruttive e positive.

Per scendere al piano materiale e manifestarsi visibilmente, le forme pensiero create hanno bisogno di noi come un canale. Il nostro pensiero si trova da qualche parte tra i piani più spirituali e il mondo materiale. Se usiamo correttamente questo grande potere, possiamo portare le leggi spirituali in relazione con le leggi prevalenti nel mondo materiale. Così, convertiamo la potenzialità infinita in manifestazione finita, come l'arcano dei Tarocchi “Il Mago” mostra così graficamente e chiaramente.

Possiamo iniziare a usare i poteri dell'immaginazione e della concentrazione per raggiungere il nostro ritorno all'unità e per creare una società migliore avendo una missione chiara, orientata al servizio e all'abbattimento delle separazioni che esistono nell'umanità. Questa missione di vita, che può assumere molte forme, deve essere in armonia con lo scopo superiore. Non è qualcosa che ► dobbiamo creare, ma scoprire in noi stessi. Ci sono tre domande chiave che, se le sottoponiamo al potere del nostro subconscio, ci aiuteranno a trovare le risposte:

  1. Quali doni ho portato in questo mondo?
  2. Come farò a servire con il loro aiuto?
  3. Chi devo servire? §

http://linktr.ee/felixtoran

Lavoro Biografico: Una Paradossale, Pratica Trasformativa Sociale

Leah Walker ha un profondo interesse per lo sviluppo umano e l'evoluzione della terra, ed abbraccia in particolare la relativa visione in materia proposta da Rudolf Steiner. È una biografa e consulente professionale accreditata (LPC), oltre che un omeopata certificata. È membro della facoltà del Centro per la Biografia e l'Arte Sociale in Nord America.
Video su: worldgoodwill.org/video#lw

Riconosciamo un profondo bisogno di rigenerazione sociale. Lo desideriamo. La domanda è: come possiamo trasformare questa alta aspirazione in azione?

Suggerisco che abbiamo bisogno di uno strumento che trasformi la percezione interpersonale e faccia progredire le abilità interpersonali. Come l’arte, la scienza e la disciplina, il lavoro di biografia è idoneo a soddisfare questo compito. Essa nasce dalla scienza spirituale o antroposofia, il nome che Rudolf Steiner ha dato al suo insegnamento, e che significa “saggezza dell'essere umano.”

Rudolf Steiner, all'inizio del XX secolo, parlò in modo similare ad Alice Bailey, circa i bisogni del nostro tempo, chiamando la comprensione sociale, la libertà di pensiero e la conoscenza dello Spirito come “Fari”. Egli ha dato suggerimenti concreti su come realizzare questi punti di luce, suggerimenti che hanno portato negli anni '70 alla nascita del lavoro di biografia (tra gli altri iniziali progetti).

Il lavoro biografico è uno studio esperienziale della vita umana, tratto dall'osservazione oggettiva e che porta all'esperienza diretta della saggezza dell'essere umano. Si tratta di un modo particolare di guardare indietro al passato, in modo che la strada verso il futuro possa essere più chiara. La vita umana, come sacro testo, è sia antica che profetica. Il lavoro biografico è uno sforzo per imparare a leggere questo testo - una pratica meditativa sull'esperienza di vita stessa, perseguita sia singolarmente sia in un dialogo condiviso.

E poi c'è la sensibilità sociale che il lavoro biografico favorisce - l'arte. L'attenzione porta all'interesse; dall’ interesse viene la comprensione. La maggior parte di noi vuole essere vista, desidera ardentemente sentirsi capita. Quando è condiviso in un ambiente sociale, il lavoro biografico diventa non solo arte sociale ma arte curativa: evocare la fratellanza/sorellanza e favorire l'interrelazione, per prendere in prestito le parole di Alice Bailey. Il lavoro di biografia risveglia l'interesse per l'altro, insegna agli individui a vedere l'altro, il quale, come dovrebbe accadere, è l’invocazione della maggior parte dell’attuale attivismo sociale.

Nel lavoro di biografia, io scopro qualcosa di nuovo su me stesso e lentamente o improvvisamente comincio ad osservare questo stesso fenomeno o qualità o comportamento o ferita ... in coloro che sono intorno a me. Più conosco me stesso interiormente, più inclusiva è la mia prospettiva esteriormente. Così, il lavoro che facciamo che è egocentrico, in un certo modo serve il corpo sociale condiviso e l'essere.

Uno di quelli che ammiro di più è Karl Konig, che, sulla base dell'insegnamento di Rudolf Steiner, fondò il Movimento Camphill - un notevole “studio dell’essere compagni”.  Konig ha scritto:

... l'essere umano non consiste solo di ... corpo, anima e spirito; soprattutto noi tutti siamo costituiti da tutto ciò che è formato dai nostri compagni umani sparsi sulla terra e che formano la totalità dell'umanità: le persone tra le quali viviamo, la famiglia in cui siamo nati, i gruppi karmici in cui siamo ricevuti tra la nascita e la morte. È solo la totalità di queste relazioni che fa un essere umano.

È compito del nostro tempo risvegliarci a questo, arrivare a sapere “cosa significa essere un essere umano sulla terra tra gli altri esseri umani” (Konig). §
https://biographyworker.com
https://biographysocialart.org

Una trasformazione del Senso di Appartenenza

Daniel Christian Wahl, autore di “Designing Regenerative Cultures”, è uno dei principali catalizzatori e pensatori del movimento per la rigenerazione sociale e ambientale. Lavora in tutto il mondo come consulente, educatore e attivista con ONG, aziende, governi e agenti di cambiamento.
Video su: worldgoodwill.org/video#dw

Quando parliamo di immaginazione e rigenerazione sociale, stiamo parlando di una trasformazione nel senso di appartenenza, riconnettendoci alla convinzione che quando si opera al massimo potenziale si è espressione del luogo a cui si appartiene - una guarigione, una cura, un’espressione di protezione di quel luogo. La rigenerazione è un modello che è profondamente collegato al modo in cui la vita crea condizioni favorevoli alla vita. La vita ha reso questo pianeta più abbondante per tutte le espressioni di quella vita attraverso la diversificazione e la successiva integrazione della diversità generata a livelli sempre più elevati di complessità. Quindi, stiamo parlando di riconnetterci ed attingere alla profonda radice della consapevolezza che noi siamo vita, rendendo il luogo in cui viviamo favorevole ad ospitare più vita. Questo è il nostro ruolo evolutivo.

In pratica dobbiamo tornare a quel luogo. L'unico modo per ripristinare il senso di appartenenza e tornare indietro guarendo le sfere economiche sociali, ecologiche e regionali è innamorandoci di nuovo dei luoghi in cui abitiamo e intraprendendo il viaggio di ri-abitarli.

Una volta che concentriamo la nostra volontà sulla specificità delle persone e del luogo, e lavoriamo per attivare il potenziale individuale e collettivo, allora possiamo esprimere pienamente i nostri doni individuali e il potenziale nel servizio del contesto più ampio in cui viviamo: la nostra squadra, la nostra società, e anche il luogo. Concentrandosi sull’idea della rigenerazione sociale è importante non essere intrappolati da categorie mentali che potrebbero farci lavorare sulle questioni sociali, ecologiche ed economiche come se fossero compartimenti stagni. La realtà è che sono tutti connessi. Rigenerazione significa dare alle persone un nuovo senso di significato attraverso il lavorare insieme, non solo con la famiglia umana, ma con l'intera comunità di vita che si trova in un luogo particolare.

Quasi 200 anni fa Goethe disse che chi non vede la natura ovunque non la vede da nessuna parte nella giusta luce. Quando mi siedo con quel pensiero abbastanza a lungo, vado in un posto scomodo dove devo ammettere che tutta la tecnologia del pianeta è anche parte della natura. E questo include gli estremi che non mi piacciono. Le centrali nucleari e le armi nucleari, per esempio, sono anche una parte di quella unità biofisica di trasformazione che è una manifestazione della coscienza che informa la materia.

In un bellissimo piccolo libro, Saving Appearances, Owen Barfield ha scritto circa la “originale” partecipazione alla vita condivisa propria di tutti gli indigeni, che si realizza attraverso la loro profonda connessione al luogo il quale fornisce quel senso di significato e di connessione. Il camminare attraverso la foresta ed il vedere un fascio di luce che colpisce una goccia di rugiada è vissuto come il vedere un diamante fatato - come una partecipazione “originale” nella totalità della vita, piuttosto che vedere la natura come separata dall'osservatore. Allora, attraverso quel momento di illuminazione, siamo arrivati a vedere attraverso la lente cartesiana della separazione soggetto-oggetto. Questa non è stata una deviazione dalla vera conoscenza, e non abbiamo bisogno di voltarci indietro e tornare a quella partecipazione “originale”. Ora dobbiamo entrare in una nuova sintesi - quella che Owen Barfield ha definito la fase della Partecipazione Finale. In questa prossima svolta del viaggio evolutivo, dobbiamo chiederci come possiamo raccogliere il meglio della tecnologia moderna e le intuizioni portate dall'era della separazione?   § 
https://designforsustainability.medium.com 
www.triarchypress.net/drc.html

I Sociotoni: Massimizzare i confini tra i sistemi sociali

May, studente di lunga data della Saggezza Eterna, è un Fellow dell'UNITAR e attualmente ricopre il ruolo di Direttore del Programma Città presso la Camera delle Nazioni Unite, in Scozia. È una scrittrice e ricercatrice, con una vasta esperienza nel facilitare lo sviluppo delle comunità e nei programmi di formazione in tutto il mondo e ha partecipato alla Rete dei Global Eco-Village.
Video su: worldgoodwill.org/video#me

Nella scienza ecologica, la transizione o il confine tra due distinte comunità biologiche è noto come Ecotono, che indica un luogo di alta intensità dove le ecologie sono in tensione. Un Ecotono tende ad essere ricco nella varietà delle specie, con risorse provenienti da entrambi gli ambienti che forniscono nicchie ecologiche uniche, creando le condizioni per l'emergere di nuove specie.

Uno dei principi dei progettisti rigenerativi che lavorano con sistemi ecologici è quello di massimizzare i confini, perché massimizzando i confini, si massimizza la diversità, si massimizza la vitalità e la capacità di passare dall’uno all’altro. Nel corso degli anni ho iniziato a lavorare con l'impatto dell'effetto confine sui sistemi sociali e ho recentemente pubblicato un articolo scientifico, cercando di descrivere il nuovo concetto di Sociotono.

L'ipotesi è che così come è possibile massimizzare la diversità e la produttività che si trovano nei confini tra le comunità biologiche vicine, è anche possibile creare un effetto confine più significativo nella società tra diversi gruppi sociali, con diverse visioni del mondo, strutture di potere e intenzioni.

Ho lavorato con i sociotoni in progetti in tutto il mondo, e da questa esperienza si possono osservare tre principi in azione. Il primo è che i sociotoni offrono un modo di guardare ad una società in termini di potenzialità piuttosto che di problemi. Essi possono essere visti come campi gravidi che creano le condizioni per l'emergere di modelli unici di significato e di appartenenza che sono sull'orlo di essere “precipitati”. In un sociotono vediamo la capacità intrinseca, di qualcosa che non si è ancora manifestato, di evolvere o di venire in essere. È un modo di concettualizzare il divario tra ciò che una cosa è e ciò che potrebbe essere se realizzasse il suo scopo.

Un secondo principio è che il lavoro dei sociotoni si interseca con la Legge del Tre. Dal punto di vista biologico, per creare qualcosa di nuovo, sono sempre presenti tre forze: la forza attivante, la forza frenante e la forza riconciliante.

C'è un sacco di questa forza attivante, di questa azione iniziante, che in questo momento si trova nelle nostre strade. La forza frenante o ricettiva è il destinatario dell'azione, che cerca di definire, raffinare e limitare la forza attivante. E poi c’è la forza riconciliatrice che è indipendente dalle altre due forze, e che sta cercando di portarle in relazione o armonia. La capacità di apportare modifiche è direttamente correlata alla capacità di praticare l’immaginazione, valutando e tenendo a mente le forze di attivazione e di contenimento mentre contemporaneamente si lavora per scoprire le forze di riconciliazione appropriate.
Un terzo principio attivo nel sociotono è che i colpi di fortuna arridono a chi è vigile. Il termine colpo di fortuna in questo caso descrive la scoperta accidentale di qualcosa di prezioso. Appare come un risultato inaspettato e brillante, creato attraverso una combinazione di sforzo e fortuna, uniti da prontezza e flessibilità.

I confini delle diverse intenzioni sociali coincidono in un sociotono, quindi questo è pieno di sorprese, e può causare qualcosa di inaspettato; è un processo di attuazione piuttosto che fortuna. Così, mentre realizziamo il lavoro di confine all'interno delle società aumentiamo le probabilità di scoperte accidentali se siamo attenti e curiosi. Una delle mie realizzazioni nel tempo è stata l'importanza di danzare tra la mente razionale, concreta e la mente intuitiva astratta, aprendo la strada all'interpretazione di queste nuove matrici di significato. E questo può sostenere l'emergere di nuove direzioni nella società. §
www.mayeast.co.uk

Giornata Mondiale dell'Invocazione

Per costruire una società globale più giusta, interdipendente e premurosa, ciò di cui l'umanità ha bisogno soprattutto è più luce, amore e volontà spirituale.

Martedì 14 giugno 2022, persone di buona volontà provenienti da tutte le parti del mondo e da diversi retroterra religiosi e spirituali, si uniscono nell'invocare queste energie superiori usando la Grande Invocazione. Ti unirai a questo lavoro di guarigione includendo la Grande Invocazione (vedi retro) nei tuoi pensieri, nelle tue preghiere o nelle tue meditazioni nella Giornata Mondiale dell'Invocazione?
  

 

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