Bollettino 2020 #1: I Problemi dell’Umanità - Soluzioni per il Mondo


L’attenzione del mondo è ancorata alla pandemia del Coronavirus. Mentre la stessa si intensifica, pone luce su una serie di questioni critiche che l’umanità deve risolvere, al fine di costruire un futuro efficiente per tutti e raggiungere un sano equilibrio tra i bisogni delle persone e il flusso di capitali nell’economia. Scopo centrale della Buona Volontà Mondiale è quello di rivelare le cause alla base dei problemi globali, ispirando l’umanità a costruire soluzioni illuminate.

Uno dei modi per raggiungere questo scopo è attraverso il nostro corso di studio, ispirato al libro I Problemi dell'Umanità di Alice A. Bailey e offerto a tutte le persone di buona volontà, come mezzo per condividere un preciso servizio mondiale.

Allo stato attuale, esso consiste di sette moduli di studio - una parte introduttiva, seguita da sei aree che evidenziano le problematiche principali identificate nel libro:
•   Rinnovamento psicologico delle Nazioni
•   Bambini, Giovani ed Istruzione
•   Capitale, Lavoro e Occupazione
•   Minoranze
•   Chiese e Religione organizzata
•   Unità internazionale

Queste aree tematiche non sono elementi specifici di alcuna nazione o gruppo, ma riguardano l’intera umanità. Fanno parte della discussione pubblica di ogni paese, in tutte le forme - fisiche e digitali - che caratterizzano l’informazione. Ora più che mai, il futuro dipende dal ruolo - costruttivo e di primo piano - svolto dalle persone di buona volontà in questo pensiero e discussione, che stimolerà la comprensione spirituale nel dibattito globale.

Il libro è stato scritto durante e subito dopo la seconda guerra mondiale, e la sua suddivisione in sei aree problematiche appare oggi un po’ artificiale in quanto la transizione verso l’Era dell’Acquario ci dona una visione del mondo più sintetica, rivelando le complesse interrelazioni esistenti tra tutti i settori del pensiero e dell’azione umana. Come risultato, molte persone stanno percependo varianti inedite ed estensioni di tali problemi. Un esempio ovvio è il riconoscimento emergente che le nostre correlazioni con i regni animale, vegetale e minerale non sono in equilibrio; l’evidente instabilità può essere ricondotta al cambiamento climatico e alla distruzione, sia della biodiversità, che dell’integrità di molti ecosistemi. Tuttavia, questo testo offre unutile punto di partenza per riflettere sulla questione centrale che l’umanità deve risolvere, se si vuole costruire un mondo più giusto, fondato sull’uguaglianza e sulla pace universale. I fondamentali principi evidenziati nel libro rimangono sempre rilevanti e senza tempo.

Affinché questo approccio sia utile, è essenziale rifiutare una interpretazione superficiale degli eventi e ricercarne, invece, le cause profonde. Questo richiede la capacità di penetrare nel mondo del significato e di trasmettere la comprensione illuminata e la direzione dell’anima, attraverso la mente, nella nostra consapevolezza quotidiana. In
questo modo, la considerazione riflessiva e l’atteggiamento meditativo di migliaia di persone sincere che si sforzano di trovare una soluzione ai problemi dell’umanità, in termini di giuste relazioni umane, può creare un legame soggettivo tra l’umanità e la sua fonte spirituale.

Ogni modulo di studio include una meditazione stimolante, accompagnata da un “pensiero seme”. Se questo pensiero è considerato in relazione al materiale studiato e inserito nella meditazione quotidiana, può germogliare, crescere e fiorire in idee creative.

Due requisiti chiave
I due requisiti chiave sono: un atteggiamento di buona volontà nei confronti di tutti (un cuore aperto) e una mente aperta. La valutazione e l’espressione di questi problemi dovrebbero essere affrontate con uno spirito di buona volontà. Il corso è utilizzato da persone di differenti razze, nazioni e religioni e, di conseguenza, gli atteggiamenti nei confronti dei problemi studiati saranno significativamente diversi. Queste differenze sono di valore supremo nell’effetto del nostro lavoro all’interno della coscienza umana. Noi tutti abbiamo il nostro proprio punto di vista e, con esso, la responsabilità di garantire che la nostra visione sia basata su riflessioni ponderate e non sia il risultato di pregiudizi o un’accettazione generica e vaga delle cose così come si presentano. Nessuno di noi ha il diritto di considerare solo le proprie idee come giuste o corrette. L’obiettivo per ognuno di noi è quello di riflettere per considerare i problemi in modo intelligente e intuitivo. Dovremmo essere in grado di formulare le nostre idee circa:

1. Le cause alla base dei problemi;
2. I possibili passi per risolverli;
3. La propria responsabilità individuale in relazione ai problemi.

L’obiettivo non è quello di produrre soluzioni complete, poiché questo è un compito al di là di ogni singolo individuo e più adatto a chi lavora in un particolare campo. Eppure, ognuno di noi può arrivare ad una comprensione più chiara delle azioni passate, delle condizioni presenti e delle possibilità future; possiamo identificare le scuole di pensiero che ci sembrano più costruttive e pratiche; possiamo allenarci per intraprendere un nuovo sforzo spirituale. Questo potrebbe non essere facile da fare, perché richiede sacrificio e volontà di riorganizzare il proprio tempo. Ma agire nel modo giusto evoca una crescente compassione e una comprensione più profonda delle lotte che le persone affrontano in tutto il mondo.

Il corso è stato progettato nella speranza di raggiungere due importanti risultati:

• rintracciare il nostro giusto campo di servizio nel mondo (se non lo abbiamo già fatto);
• contribuire alla creazione di una “forma-pensiero di soluzione” nella coscienza umana, in aiuto alla realizzazione di giusti rapporti umani. La chiarezza di pensiero, motivata dalla buona volontà, aiuterà sicuramente la purificazione dei piani emotivo e mentale per meglio individuare le soluzioni a questi difficili problemi.

Sono necessari nuovi modi di pensare e visioni alternative affinché le qualità dell’amore e dell’unità - essenza delle giuste relazioni umane - condizionino gli affari del mondo. Il giusto pensiero delle persone di buona volontà rivolto a tali criticità e problematiche è in grado di generare un dinamico, magnetico, penetrante corpo di pensiero che influisce fortemente i cuori e le menti delle persone di tutto il mondo.

La luce di questa visione inclusiva rivela la crisi di atteggiamenti sbagliati e di errori valoriali, alla base di ogni problema. Separatività, egoismo e materialismo sono le cause alla radice delle distorsioni nei rapporti umani che si manifestano come povertà diffusa, corsa agli armamenti, razzismo e tanti altri critici mali sociali. La liberazione dello spirito umano dipende dal risveglio di due riconoscimenti centrati sul cuore: quello dell’Umanità unica, di un unico mondo e di una Vita Una, e quello del valore intrinseco e dell’unicità di ogni singolo essere umano. Questo dipenderà anche dai valori che si acquisiranno e qualificheranno la coscienza umana - buona volontà, giustizia, libertà, responsabilità, condivisione e cooperazione, relazioni internazionali. Tutti noi siamo responsabili della creazione delle condizioni mondiali di giustizia, unità e pace.

Gran parte della bellezza dell’attuale umanità risiede nel lavoro dei numerosi individui che operano nelle ONG, nelle Nazioni Unite e sue agenzie, e nell’abbondanza di potenti campagne con specifici obiettivi d’azione. Nel loro insieme mostrano un’umanità che cresce ed esprime dinamicamente la vita dell’Anima. Molte persone trovano reali opportunità di servizio partecipando o, altrimenti, sostenendo tali progetti. Anche se alcune opportunità non sono aperte a tutti, ognuno può aiutare illuminando il piano mentale attraverso una profonda riflessione su questi problemi. Ogni individuo di buona volontà è oggi messo alla prova per poter divenire un cittadino più amorevole e  intelligentemente attivo nel mondo esteriore sviluppando, contemporaneamente, una vita interiore focalizzata nella mente e nell’anima.

È così facile dirigere il nostro pensiero sul mondo esterno degli effetti, ma ora la vera sfida per noi è quella di vedere la crisi, in cui l’umanità è precipitata, ed affrontarla da un punto di vista di gruppo, in modo imparziale e distaccato, mediante il metodo conosciuto e utilizzato dagli Osservatori Addestrati, uno dei dieci Gruppi Seme all’interno del più ampio Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo.* Quando unificheremo tale processo con il tentativo di contattare le Idee del Piano divino per l’evoluzione
spirituale, così come è concepito nelle menti di quei grandi lavoratori spirituali, conosciuti attraverso molti nomi - la Comunione dei Santi, i Rishi, i Bodhisattva, la Gerarchia spirituale - allora soltanto potremo aiutare a portare queste Idee in forme dinamiche e concrete che andranno a beneficio di tutti gli esseri.  §

*    Opuscolo Dieci Gruppi Seme:: bit.ly/tenseedgroups; fOpuscolo Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo: bit.ly/ngwsbooklet

Il problema spirituale immediato che tutti dobbiamo affrontare è la difficoltà umana di compensare gradualmente l’odio ed avviare nuove tecniche di buona volontà: esperta, immaginativa, creativa e pratica.

La buona volontà è il primo tentativo dell’umanità di esprimere l’amore divino. Il suo effetto in terra sarà la pace. È un processo così semplice e pratico che la gente non riesce ad apprezzarne il potere o l’effetto scientifico e dinamico. Una persona che pratica sinceramente la buona
volontà in famiglia può cambiarne completamente gli atteggiamenti. La buona volontà effettivamente praticata tra i gruppi, tra le parti politiche e religiose, di qualsiasi nazione e tra le nazioni stesse, può rivoluzionare il mondo.
(I Problemi dell'Umanità, pp. 6-7 adattato)

Dobbiamo vedere i paesi non solo uniti per sconfiggere il virus, ma anche per affrontare le sue profonde conseguenze.

Ciò significa progettare politiche fiscali e monetarie che siano in grado di supportare sia una diretta fornitura di risorse a sostegno dei lavoratori e delle famiglie - assicurazione sanitaria, tutela a favore dell’occupazione, protezione sociale - sia una struttura di appoggio alle imprese, per prevenire fallimenti e massicce perdite di posti di lavoro.

Ciò che serve è un’azione coordinata su larga scala, globale e multilaterale, in una risposta concreta, pari ad almeno il 10 per cento del PIL globale. Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Data la vastità delle implicazioni e la portata di queste aree problematiche, in questo numero abbiamo deciso di concentrare l’attenzione su tre settori. I seguenti articoli trattano temi relativi a: Rinnovamento psicologico delle Nazioni - Bambini, Giovani ed Istruzione - Chiese e Religione organizzata, presentandoli da una varietà di prospettive che invitano il lettore a contemplare alcune delle implicazioni più profonde delle modalità in cui attualmente sono strutturate le nostre società. Ora, come risultato della pandemia, le priorità dell’umanità sono sotto i riflettori; ogni individuo si sta rendendo conto di quanto siamo veramente interdipendenti tra noi e di quanta importanza rivestano lo sforzo e il sacrificio diretti verso le cose semplici, spesso date per scontate, come la raccolta di alimenti e lo stoccaggio di scaffali, così come la cura di malati, anziani e vulnerabili. In questo periodo la riflessione collettiva, riguardo a ciò che è veramente importante, può darci una rinnovata prospettiva su come affrontare i problemi delle società.

 

RINNOVAMENTO PSICOLOGICO DI UNA NAZIONE  – COSA SIGNIFICA?

Il tema del rinnovamento psicologico introduce vari concetti interessanti. Prima di tutto, il termine rinnovamento esprime la transizione dal vecchio al nuovo e il fattore tempo, inerente ad esso, ha un’importanza cruciale. Possiamo guardare i problemi del mondo dal punto di vista del passato, del presente e del futuro. Gran parte della nostra percezione dipende dalla prospettiva che adottiamo.

Ad esempio, nel 1820, circa due secoli fa, il 94% della popolazione mondiale viveva in povertà e l’84% in condizioni di estrema miseria. Fino al 2015, meno del 10% viveva in estrema povertà, e il primo degli SDG (Sustainable Development Goals ovvero Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) è quello di sradicare completamente la povertà entro il 2030. Il quinto SDG è la realizzazione dell’uguaglianza di genere. Cinquanta anni fa un tale obiettivo sarebbe apparso estremamente distante: alle donne presenti al primo Forum Economico Mondiale del 1970 non fu permesso di partecipare ma solo di “seguire i dibattiti dal balcone”. Ora, almeno nell’occidente, il femminismo ha ottenuto considerevoli progressi nel mondo degli affari, della politica e della cultura, sebbene la piena uguaglianza non sia sempre un dato di fatto. Barriere tradizionali, culturali e religiose persistono ancora in molte parti del mondo e l’educazione delle bambine è tuttora una priorità delle Nazioni Unite.

Nel testo I Problemi dell'Umanità (in cui, non a caso, viene utilizzato il termine “Riabilitazione” invece di “Rinnovamento”) diverse nazioni vengono accuratamente esaminate. Naturalmente, Germania e Giappone erano esempi o casi così detti speciali. Come appare ora la realtà, 75 anni dopo la fine della Grande Guerra? Durante il Forum Mondiale dell’Olocausto, allo Yad Vashem Holocaust Memorial di Gerusalemme, l’attuale Presidente della Germania Frank-Walter Steinmeier ha dichiarato: “Anch’io sento di dover sostare davanti a questo monumento come essere umano - e come tedesco... E mi inchino nel più profondo dolore”. E continuando: “In questo luogo va asserito che i colpevoli erano esseri umani ed erano, anche, tedeschi. Coloro che hanno ucciso, che hanno pianificato e aiutato il compimento dell’assassinio, i molti che hanno silenziosamente oltrepassato il limite, erano tedeschi”.

Se vogliamo dare vita ad una reale transizione dal vecchio al nuovo dobbiamo affrontare il passato e non lasciare nulla nascosto “sotto il tappeto”. Eppure, questo passaggio non è senza problemi. Il signor Steinmeier ha anche affermato: “...Sì, noi tedeschi ricordiamo. Ma a volte sembra che noi capiamo il passato meglio del presente. Gli spiriti del male stanno emergendo in una nuova veste, presentando il loro pensiero antisemita, razzista, autoritario come risposta per il futuro e soluzione ai problemi della nostra epoca. Vorrei poter dire, una volta per tutte, che noi tedeschi abbiamo imparato dalla storia. Ma non posso sostenerlo, visto tale diffondersi dell’odio”. (1) Anche altre nazioni hanno cercato di ottenere un’assistenza psicologica per il loro rinnovamento, ad esempio attraverso il lavoro della Commissione di Verità e Riconciliazione effettuato in Sud Africa; eppure, resta ancora molto lavoro da fare. 

L’istituzione delle Nazioni Unite con il suo statuto (“noi popoli...”), la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e diversi altri eventi, testimonianza di uno spirito focalizzato sull’umanità Una, hanno mantenuto il controllo nei primi anni dopo la guerra. Ogni nazione potrebbe trarre ispirazione da questi eventi, per il proprio rinnovamento psicologico. Eppure, oggi, l’ONU svolge le proprie attività con un budget ridicolo rispetto ai problemi che deve affrontare. Forse fa un po’ riflettere quello che si legge nei paragrafi iniziali del libro: “Il problema psicologico implicito è vecchio di secoli, è inerente all’anima d’ogni singola nazione e, oggi, condiziona in modo potente le menti dei rispettivi popoli. Qui è la maggior difficoltà: essa non cederà facilmente allo sforzo o tentativo spirituale, tanto se attuato dalle Chiese organizzate... che da gruppi o individui di mentalità spirituale”. (2)

Ci viene detto che una nazione è più di un semplice insieme di esseri umani all’interno di un’area geografica: è un’entità a sé stante. Può tendere all’altruismo così come all’egoismo, proprio come ogni individuo. Ha i suoi punti di forza e di debolezza e detiene il proprio contributo, unico nel suo genere, da donare al mondo delle nazioni. Quando l’anima di una nazione inizia a dominare, diviene incline, automaticamente, all’umanità Una - quando è la personalità di una nazione a governare, sarà concentrata, soprattutto, su sé stessa.

E cosa ci riserverà il futuro? Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Gutteres, ha utilizzato il suo discorso annuale sullo Stato del Mondo, all’Assemblea Generale di febbraio, per delineare le priorità dell’anno 2020. (3) Ha posto in evidenza quattro minacce principali di ostacolo al progresso nel corso del 21° secolo:

1. Crescenti tensioni geostrategiche e violenza di massa all’interno di Stati fragili, causa di crisi e di un numero di potenziali rifugiati, senza precedenti.
2. Catastrofe climatica.
3. Aumento della sfiducia nei confronti delle istituzioni governative a livello globale, regionale e nazionale.
4. Il lato oscuro del mondo digitale.

Le cause alla base dei punti 1 e 3 possono essere facilmente rilevabili nel testo I Problemi dell'Umanità, ma i fattori 2 e 4 erano sicuramente inesistenti al momento della sua stesura. Il cambiamento climatico può essere correlato, infatti, al modo in cui sono state gestite le risorse della Terra. Un serio avvertimento al riguardo è indicato dall’EOD-Earth Overshoot Day (4), che si riferisce al giorno in cui il consumo di risorse della Terra, da parte dell’umanità, supera quello che la stessa è in grado di produrre in un anno. Nel corso degli ultimi cinquanta anni, quel giorno si è verificato sempre più in anticipo. Tuttavia, le origini del cambiamento climatico e del lato oscuro del mondo digitale erano già presenti nei dilaganti desideri e pensieri, diretti in modo erroneo.

Il mondo digitale, cioè Internet e l’intelligenza artificiale (come molte altre cose), può essere impiegato sia positivamente, che negativamente. Notizie vere e fake-news sono spesso difficili da distinguere. I social media hanno infranto molte barriere, e rimodellano continuamente il paesaggio del pensiero e delle influenze mediatiche. Il tempo della demagogia non è ancora finito e poche persone pensano davvero in autonomia. La chiave è l’innalzamento della coscienza, attraverso l’educazione - uno degli SDG dell’ONU.

Il rinnovamento psicologico di una nazione, o la trasformazione della nostra società, non è qualcosa di astratto o indipendente da ognuno di noi. Questo passaggio è meravigliosamente riassunto nelle seguenti parole di Krishnamurti:

Non stiamo parlando di una rivoluzione dentro di sé come individuo, allo scopo di salvare la propria piccola particolare anima, ma di una rivoluzione interiore, quale essere umano, per una relazione totale con tutti gli altri esseri umani.

Possiamo consapevolmente separarci in piccole, meschine individualità, ma nel profondo, inconsciamente, siamo l’esperienza umana ereditata di tutti i tempi; e semplici cambiamenti superficiali, a livello economico e sociale, possono fornire un poco di conforto e di convenienza in più, ma non producono una nuova società.

Siamo preoccupati, non solo per la trasformazione dell’essere umano nella sua natura totale, ma anche per la realizzazione di una società diversa, una società buona; e la stessa non è realizzabile senza esseri umani buoni. (5) §

1. Discorso di Frank-Walter Steinmeier al Forum Mondiale dell’Olocausto presso lo Yad Vashem Holocaust Memorial di Gerusalemme bit.ly/steinmeierq
2. Alice Bailey, I Problemi dell'Umanità, III edizione, 1964, pp.8-9
3. bit.ly/SGremarks
4. overshootday.org
5. J. Krishnamurti, Saanen, Svizzera, 18 luglio 1965; bit.ly/Krishnaq

La chiave delle traversie dell’umanità... è stata di prendere e non dare, di accettare senza condividere, di afferrare e non distribuire...

L’umanità non è mai realmente vissuta

all’altezza dell’insegnamento che le è stato dato. L’impressione spirituale trasmessa dal Cristo, da Krishna o dal Buddha (e tramandata alle masse dai Loro discepoli) non è stata ancora applicata come si era sperato. Le persone non vivono all’altezza di quello che già sanno, non mettono in pratica le loro cognizioni, raggirano la luce, non disciplinano sé stessi; il desiderio avido e l’ambizione illegittima prevalgono sulla conoscenza interiore. Detto scientificamente e in senso esoterico: l’impressione spirituale è stata interrotta e un’interferenza ha tagliato il flusso circolatorio divino. É compito dei discepoli del mondo ripristinare questo flusso ed eliminare l’interferenza. Questo è il massimo problema che oggi attende gli uomini spirituali.    (I Problemi dell'Umanità p.7, adattato)

Nel settembre 2015, alle Nazioni Unite, dopo anni di trattative, è stato concordato che tutte le nazioni avrebbero dovuto lavorare, sia individualmente, che collettivamente, per raggiungere diciassette SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) entro il 2030. Questi obiettivi riguardano tutti noi. Essi hanno il potenziale per diventare un punto focale delle forze di buona volontà in tutti i settori della società, e potrebbero essere il veicolo per ispirare ondate di attività, in ogni società e in ogni paese. Ogni individuo deve essere a conoscenza degli SDG:  www.globalgoals.org

La Buona Volontà Mondiale supporta gli SDG: bit.ly/WG-SDGS

 

BAMBINI, GIOVANI ET ISTRUZIONE

L’umanità, in questo momento, sembra essere in un ciclo di profonda crisi spirituale. Abitudini di pensiero ed aspettative cha nascono da conflitti di identità passate, sommate ad esigenze e sfide del presente, in particolare se queste sono sempre più viste da un’elevata prospettiva di integrità e di interdipendenza.

Una reazione a questo è la disperazione. Eppure, l’evoluzione della specie si concentra nelle risposte alle crisi prodotte dagli stessi problemi dell’umanità. Le crisi giocano quindi un ruolo vitale nel processo di evoluzione. Gli individui e i gruppi sono messi alla prova per individuare forza di scopo, purezza di motivazione, disponibilità a lavorare in modo pragmatico, rispondendo ad intuizioni sul destino nelle incarnazioni future. Più prenderemo consapevolezza dei problemi e delle questioni spirituali, psicologiche e strutturali che li causano, più vivremo in modo da cercare di risolverli.

In un recente raduno di centinaia di educatori all’ONU, Ramu Damodaran, Rappresentante dell’Iniziativa sull’Impatto Accademico delle Nazioni Unite, ha citato il testo di una canzone di Bob Dylan: “Non provare a cambiare ciò che non puoi capire”, riferendosi alla rabbia tra studenti e insegnanti nelle scuole e nei college odierni: emotiva e reattiva, spesso carente “della comprensione di quali siano i veri problemi”. Un altro oratore ha commentato come l’Educazione alla Pace sia sempre più vista come un approccio trasformativo nell’ambito dell’istruzione, rivolgendosi alla preparazione degli studenti attraverso le intese e le competenze necessarie “a costruire un mondo più pacifico e auspicabile”  

Il modo in cui le nostre nazioni e le nostre culture si preparano all’Era dell’Acquario, e alla sua interdipendenza, può essere più chiaramente visto nella metodologia educativa dei bambini e dei giovani - non solo nell’approccio formale della scuola, ma in tutti gli aspetti della vita: famiglie, quartieri, social media, film, musica e così via.

Nel migliore dei casi, il cammino verso l’età adulta è molto difficile, e si presenta come una parte della vita necessaria per l’emergere dell’individualità. Ma in questi tempi caotici, a volte lo stress diviene estremo, come testimoniato da: forte aumento del tasso di suicidio giovanile (la seconda principale causa di morte, in tutto il mondo, nella fascia di età dai 15 ai 29 anni, secondo l’OMS); problemi dovuti alla rabbia; preoccupanti livelli di distruttività e comportamenti di dipendenza. La genitorialità stessa (la quintessenza del processo educativo) non è mai stata così difficile e impegnativa come nel mondo attuale.

Tre questioni fondamentali si trovano al centro del problema:

1. Come poter fornire un adeguato ambito d’apprendimento, in tutte le parti del mondo, in cui i giovani possano sentirsi sicuri e valorizzati, mentre sviluppano le competenze di cui avranno bisogno per sopravvivere e progredire nel mondo.
2. Come garantire che le attività formali e informali, nell’approccio all’istruzione, possano favorire quelle qualità uniche, caratteristiche di ogni studente, promuovendo creatività intelligente, flessibilità di pensiero, spirito di cooperazione e abilità di vedere la relazione tra la parte e il tutto.
3. Come includere la dimensione spirituale universale in tutti i livelli di istruzione. Questo è un requisito essenziale per lo sviluppo di cittadini responsabili ed interessati che si impegneranno nell’evoluzione delle giuste relazioni in sé stessi, nella comunità e nel mondo.

È importante non minimizzare la portata del problema. La preoccupazione globale, che spinge all’azione, per i diritti e per il benessere dei bambini, sta crescendo. Questo è sottolineato dal sostegno, già professato dai governi nel tempo, attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti del Bambino, e dalla diffusa mobilitazione per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030.

Il quarto SDG mette in evidenza la fondamentale aspirazione di garantire l’accesso universale a un’istruzione e un apprendimento di qualità entro il 2030. Per riuscire in questo scopo numerosi sono i programmi, gli eventi di pianificazione strategica e le iniziative di finanziamento globale sostenuti dall’Onu. Il problema è che, nonostante tutti questi sforzi, l’UNESCO stima che “più di 220 milioni di giovani saranno ancora esclusi dall’apprendimento scolastico nel 2030, e solo sei su dieci giovani completeranno l’istruzione secondaria.”

Tra le pressanti questioni che opprimono i popoli del mondo e i loro governi, permane la difficoltà di focalizzarsi pienamente sulla necessità di fornire un’istruzione di qualità a tutti i bambini e a tutti i giovani. Il Rapporto annuale dell’UNICEF sulla Condizione dell’Infanzia nel Mondo, fornisce un quadro chiaro del problema, mettendo insieme alcune testimonianze riguardo la crescente risonanza dell’umanità ed evidenziando le “best practices” e i programmi modello che possono essere adattati e riprodotti dagli educatori in tutto il mondo.

La buona notizia è data dall’esistenza di una vasta gamma di prassi consolidate - che vengono alla luce da diverse culture e ambienti economici, a volte all’interno di contesti spirituali universali - di istruzione pionieristica di alta qualità. Di conseguenza, c’è un crescente gruppo di educatori, esperti e motivati, che lavorano nello spirito del Piano evolutivo e che stanno sperimentando ed adattando i programmi alle esigenze dei giovani in maniera utile. Tutti noi, nelle nostre comunità locali, avremo qualche esperienza dell’opera di educatori motivati, ma è importante sottolineare la significativa diffusione su scala globale delle scuole Waldorf. Basandosi sugli insegnamenti di saggezza senza tempo di Rudolf Steiner, esse rappresentano il più grande movimento scolastico indipendente nel mondo, con scuole e asili in 80 paesi. Anche le scuole Montessori, con il loro approccio educativo incentrato sul bambino, che promuove una crescita spirituale e religiosa, sono ormai ampiamente diffuse in tutto il mondo.

Eppure, queste scuole innovative così specializzate, e altre come loro, sono solo un esempio delle potenti forze messe in campo negli ultimi decenni, secondo il principio della buona volontà. Una vasta rete di educatori ed istituzioni è attiva in diversi settori che valorizzano l’istruzione, quali l’educazione alla pace e alla cittadinanza globale. Forse, l’area principale dove è necessario concentrarsi, è la formazione degli educatori. Un esempio a riguardo è il Collaborative for Spirituality in Education, fondato alla Columbia University di New York, per la formazione degli insegnanti. Un insieme consistente di ricerche, pubblicazioni, attività di formazione e conferenze, previste a beneficio di educatori e professionisti in formazione che stanno sviluppando un approccio basato sull’obiettivo principale del “bambino integrato”. Un recente studio del medesimo gruppo ha rilevato come la preparazione di una scuola sia importante quanto il curriculum e come, contro ogni aspettativa, le scuole capaci di “cultura trasformativa” siano presenti in ogni settore, pubblico o privato, e in ogni area, ricca o priva di risorse.

Oltre a questo, ci sono innumerevoli programmi diretti ai giovani che aiutano a sviluppare soluzioni ai conflitti e capacità di gestione della rabbia; percorsi di consapevolezza e meditazione di gruppo, realizzati nelle carceri e nelle università; corsi di arte e di musica per risvegliare la creatività e gli aspetti superiori della psiche; manifestazioni di impegno in questioni globali, come il cambiamento climatico, dove i giovani stanno approfondendo le loro competenze nel servizio.

Consideriamo spesso l’istruzione correlata essenzialmente alla lettura, alla scrittura e alla matematica - eppure, anche questi elementi basilari di preparazione dei giovani all’età adulta, possono essere avvicinati da una prospettiva trasformativa e spirituale. In un’epoca in cui tanta attenzione è rivolta alla comunicazione, la lettura fornisce un modo per esplorare idee, nell’intimo silenzio della mente; la scrittura è da tempo considerata come un processo per sviluppare e chiarire idee e modi di pensare, liberi dall’altrui influenza; la matematica offre una dimensione spirituale che guida nell’approfondimento consapevole dei concetti di quantità, struttura, astrazione, mediante un processo creativo capace di portare l’astratto in manifestazione. §

Dal punto di vista dello sviluppo umano, l’educazione ha tre obiettivi principali:

Per prima cosa... deve fare dell’uomo un cittadino intelligente, un genitore saggio, una personalità controllata; deve metterlo in grado di compiere la sua parte nel lavoro del mondo e farne un essere che sappia vivere in pace e in armonia con il suo prossimo, e sia disposto ad aiutarlo.

In secondo luogo, deve metterlo in grado di colmare le lacune esistenti tra i vari aspetti della sua natura mentale,...

Questi tre aspetti costituiscono la parte più importante della sua natura:

1. La mente concreta inferiore, il principio raziocinante. È l’aspetto di cui si occupa l’attuale sistema educativo.

2. Il Figlio della Mente, che chiamiamo Anima o Ego... Se ne è occupata la religione del passato.

3. La mente astratta superiore, custode delle idee, che convoglia illuminazione alla mente inferiore quando quest’ultima sia in rapporto con l’anima. È il mondo delle idee che la filosofia professa di trattare.

Questi aspetti possono essere così denominati:

Mente ricettiva, di cui trattano gli psicologi.
Mente individualizzata, il Figlio della Mente.
Mente illuminante, o superiore.

In terzo luogo, l’educazione deve permettere di colmare la lacuna esistente tra la mente e l’anima e, strano a dirsi, l’umanità l’ha sempre compreso, si è parlato quindi di “raggiungere l’unità”, o “compiere l’unificazione” (una sola mente), o “ottenere l’allineamento”. Sono tutti tentativi di esprimere la verità appresa per intuizione. (L’Educazione nella Nuova Era, pp. 4-5)

Il professor John Felstiner di Stanford pone un interessante quesito attraverso il titolo del suo libro: Può la Poesia salvare la Terra? “Perché invocare le gioie della poesia, quando è il momento di una risposta globale e olistica? Il riscontro deve provenire dai singoli, perché è dagli individui che le poesie sono sentite e recitate. Gradualmente, la volontà di agire può sorgere dentro di noi. Siamo ciò che la bellezza e la forza della poesia trasmettono e abbiamo la possibilità di riconoscere e di alleggerire la nostra presenza, in un mondo dove la natura riveste l’unica importanza vitale.”

Attraverso le parole, il colore delle immagini, il giusto significato, la poesia ha un potere che non ha eguali. Il potere di scuoterci nella quotidianità della vita e la forza di ricordarci la bellezza che ci circonda e la resilienza dello spirito umano.
Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO

 

CHIESE E RELIGIONE ORGANIZZATA

Il rapporto tra l’essere umano e la presenza divina è sempre stato onorato in ogni fede e tradizione religiosa. Istituzioni, organizzazioni, movimenti e chiese hanno cercato di guidare, dirigere e ispirare lo spirito devoto nei loro seguaci. Ad eccezione di alcuni movimenti illuminati ed ispirate iniziative interreligiose, la guida e la direzione offerte dalle istituzioni suddette sono state per lo più volte a cristallizzare la verità in ortodossia dogmatica, ritardando il risveglio della coscienza dell’essere umano. Le religioni ufficiali hanno sempre rivendicato la loro superiorità ed esclusività, sia nella teoria che nella pratica, portando intolleranza, divisione, senso di superiorità e fanatismo. Le varie interpretazioni delle scritture e la teologia hanno prodotto enormi conflitti tra le fedi. Eppure, negli ultimi tempi si intravede una nota positiva nelle azioni di numerosi leader di tutte le fedi che si sono uniti nella condanna di tali abusi, contrapponendosi a tanta crudeltà, violenza e odio in nome della religione. Inoltre, quale risultato delle politiche innovative di salvaguardia in corso di attuazione, stanno emergendo anche i tanti abusi sessuali inflitti a giovani vulnerabili, da parte di figure in posizione di autorità all’interno delle chiese, avvenimenti tragici che in passato sono stati nascosti o negati.

Al centro del problema religioso vi è l’idealismo e l’individualismo, tipici dell’Era dei Pesci - l’età dell’autoritarismo - che ora sta cedendo il passo alla nuova Era dell’Acquario, portando crisi, cambiamento e adattamento, quindi grande opportunità di progresso. L’Era dell’Acquario è destinata ad essere prevalentemente caratterizzata dal servizio e dal lavoro di gruppo, fondata sulla consapevolezza che l’umanità, in tutta la sua diversità, è una sola entità. Valorizzando le differenze di razze, culture, fedi e credenze, si raggiunge una visione del mondo più inclusiva e illuminata. Un Osservatore intento a scrutare il nostro pianeta da lontano, sicuramente non troverebbe alcun senso o ragione nelle rivendicazioni di superiorità di una fede su un’altra, perché l’umanità è una. Eppure, ci sono segnali di una nuova dimensione in atto attraverso il dialogo interreligioso, pensatori progressisti, di tutte le fedi, sono i pionieri di un nuovo movimento, globalmente consapevole e spiritualmente vivo, che riconosce la realtà ultima, al centro di tutti i sentieri, e cerca di trasmettere uno spirito di amore saggio e intelligente.

Viviamo in un’epoca in cui sia Dio Immanente, che Dio Trascendente, possono essere riconosciuti, e quando questo si riflette nella vita quotidiana, il risultato è la vitalità spirituale. La spiritualità, che in passato si pensava fosse sinonimo di religione, abbraccia tutti gli aspetti dell’esperienza di vita e tutti gli stati di consapevolezza: l’aspetto spirituale è semplicemente ciò che si trova al di là della realizzazione presente, incarnando una visione superiore che spinge verso un obiettivo più alto. E a questo proposito, l’Osservatore a cui si è fatto riferimento in precedenza, sarebbe sicuramente incoraggiato nel notare le idee emergenti che ispirano il lavoro e il servizio sociale, di comunità, di sensibilizzazione delle istituzioni religiose.

Inoltre, la crescente preoccupazione dell’umanità riguardo la gestione del Pianeta, è sicuramente prova di una spiritualità emergente, presente anche nelle religioni, sebbene non in modo esclusivo. E non dimentichiamo l’essenza spirituale nel lavoro scientifico, motivato dall’amore per l’umanità ed il suo benessere. Mentre la scienza convenzionale continua a negare l’esistenza di un Piano divino o della divinità, a causa di una mancanza di percezione delle prove oggettive, molti scienziati lavorano concretamente per un mondo migliore, realizzando una precisa funzione spirituale, indipendentemente dalla terminologia utilizzata per descrivere tale missione.

Al centro del problema religioso vi è l’idealismo e l’individualismo, tipici dell’Era dei Pesci - l’età dell’autoritarismo - che ora sta cedendo il passo alla nuova Era dell’Acquario, portando crisi, cambiamento e adattamento, quindi grande opportunità di progresso.

 

Gli scritti di Alice Bailey si riferiscono ad una nuova religione mondiale adatta all’Era dell’Acquario, un’opera d’amore e di sintesi che sottolinea l’unità e la comunione dello spirito, fondata sui valori spirituali comuni e sui principi che stanno al centro di tutte le vere fedi religiose e istituzioni. Numerose sono le persone di buona volontà in tutto il mondo, che cercano di applicare questi valori e principi alla vita quotidiana, per guarire divisioni e separatismi, per esempio il lavoro del Congresso delle Fedi del Mondo (worldfaiths.org), del Parlamento delle Religioni del Mondo (parliamentofreligions.org), della Rete delle Religioni per la Pace (rfp.org), della
Settimana per l’Armonia Interreligiosa Mondiale (worldinterfaithharmonyweek.com), e molte altre. In questa opera di unità e comunione, un certo numero di principi
essenziali sono necessari per proteggersi dai pericoli del fanatismo:

Semplicità, necessaria per elidere la complessità del mondo della forma - edifici, opere d’arte, tesori, abiti ed artefatti vari delle chiese, distolgono l’attenzione dal messaggio d’amore, di compassione e di tolleranza per tutti gli esseri.

Conoscenza e informazione, per espandere la mente umana portando alla luce idee innovative. Ma è necessario un ingrediente in più, capace di produrre giuste relazioni: l’umiltà spirituale, intesa come la capacità di comprendere il posto, sia dell’individuo che dell’umanità, nel mondo. Si tratta di intuire la giusta proporzione - soprattutto attraverso il pensiero riflessivo, la meditazione e la contemplazione - e riconoscere che la verità non è rigida, bensì in costante espansione.

La pratica dell’innocuità - nella parola, nel pensiero e nell’azione - attività positiva che non nega l’adozione di azioni ferme e decise.

 La formazione del giusto pensiero: ogni giorno, le forme pensiero negative possono essere compensate, consentendo l’ingresso ad idee innovative e riqualificate fondate su valori e principi spirituali eterni.     

La mente aperta e ricettiva a nuove riflessioni, evita la cristallizzazione del pensiero.

Infine, le religioni e le fedi del mondo funzionano come componenti del Piano Divino, come descritto nelle opere di Alice Bailey. Mentre il Piano può essere ancora poco percepito, è descritto come “...di sviluppo evolutivo e di progresso educativo, convergente verso un’intelligente meta spirituale”. (1) Inoltre, il “lavoro delle idee universali del Piano si manifesta in funzione della risposta dell’umanità alle impressioni superiori di integrità e sacralità della vita e del suo sforzo di incarnare in modo intelligente queste intuizioni in tutti i campi di pensiero, attività e relazione...

C’è oggi un crescente livello di intuizione in risposta alle idee e ai principi del Piano, come terreno fertile e universale di idee e di principi. Allo stesso tempo, c’è un risveglio naturale della volontà di servire questa visione e di prendere parte alla Grande Opera di costruzione, che porterà nel tempo alla realizzazione di una civiltà di integrità e di giuste relazioni.” (2) §

1. Alice Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era Vol. I, p.789
2.   worldgoodwill.org/plan_wg

In ogni razza e nazione, in ogni clima e parte del mondo, in tutta l’estensione senza fine del tempo stesso, nel passato illimitato, gli esseri umani hanno trovato il Sentiero che conduce a Dio; lo hanno percorso, ne hanno accettato le condizioni e sopportato la disciplina, affidandosi con fiducia alla sua realtà, hanno ricevuto la ricompensa e raggiunto la meta. Lì giunti, sono “entrati nella gioia del Signore”, hanno partecipato ai misteri del regno dei cieli, dimorato nella gloria della Presenza divina, e sono poi ritornati al mondo, per servire. La testimonianza dell’esistenza di questo Sentiero è l’inestimabile tesoro di tutte le grandi religioni, e i suoi testimoni sono coloro che hanno trasceso tutte le forme e tutte le teologie, e sono penetrati nel mondo del significato, che tutti i simboli velano.

Queste verità fanno parte di tutto ciò che il passato ha donato all’umanità. Sono il nostro retaggio eterno, e connessa ad esse non vi è alcuna nuova rivelazione, ma solo partecipazione e comprensione. Sono questi i fatti che gli Istruttori del Mondo ci hanno trasmesso, adatti in ogni momento alle nostre necessità e alle nostre capacità. Sono la struttura interiore della Verità Una, sulla quale sono state edificate tutte le teologie del mondo, incluso le dottrine e i dogmi cristiani costruiti intorno alla Persona di Cristo e al Suo insegnamento.

Un altro grande Approccio della divinità e un’altra rivelazione spirituale sono ora possibili. Una nuova rivelazione aleggia sull’umanità, e Colui che la conduce e la stimola, si avvicina sempre più. Cosa, questo grande approccio, porterà all’umanità, ancora non ci è dato conoscere. Recherà sicuramente precisi risultati, come tutte le precedenti rivelazioni e missioni di Coloro che vennero in risposta alle trascorse richieste dell’umanità. Un nuovo Cielo e una nuova Terra stanno nascendo. Cosa intendono i teologi ortodossi e gli ecclesiastici con “un nuovo Cielo”? Possibile che queste parole significhino qualcosa di completamente nuovo, una concezione inedita per il mondo delle realtà spirituali? E che Colui che viene ci porti una nuova rivelazione sulla natura stessa di Dio? Conosciamo già tutto quanto si può sapere di Dio? Se così fosse, Dio sarebbe molto limitato. Forse l’attuale idea riguardo a Dio, quale Mente Universale, Amore e Volontà, si arricchirà di qualche nuova idea o qualità, per le quali non abbiamo ancora un nome o una parola, e nemmeno la minima comprensione. Ciascuno dei tre concetti attuali sulla divinità - la Trinità divina - era del tutto nuovo quando, per la prima volta, fu presentato in sequenza alla mente o coscienza umana...

La nuova religione mondiale sarà basata sulla realtà di Dio e sulla relazione dell’umanità con il divino, sull’immortalità, sulla continuità della rivelazione, sul costante emergere di Messaggeri dal centro divino. A queste constatazioni bisogna aggiungere che, a tutta l’Umanità, è certamente garantita la conoscenza intuitiva dell’esistenza del Sentiero verso Dio, e la rispettiva capacità di percorrerlo, quando il processo evolutivo conduce ad un nuovo orientamento verso la divinità e all’accettazione della realtà di Dio Trascendente e di Dio Immanente, entro ogni forma di vita. (La Religione mondiale in una Nuova Era, pp.1012)

Download a PDF a: bit.ly/NewEraReligion

Quando supereremo questa crisi, dovremo affrontare una scelta.

Potremo tornare al mondo com’era prima o negoziare, in modo deciso, con coloro che detengono le questioni che ci rendono tutti inutilmente vulnerabili.

La nostra tabella di marcia è l’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile...

Ciò di cui il mondo ha bisogno ora è la solidarietà.

Antonio Guterres Segretario Generale delle Nazioni Unite

GIORNATA MONDIALE DELL'INVOCAZIONE 2020

Costruire una società globale più giusta, interdipendente e attenta, perché l’umanità ha bisogno, soprattutto, di Luce, Amore e Volontà Spirituale.

Venerdì 5 giugno 2020, le persone di buona volontà provenienti da tutte le parti del mondo, e dai diversi contesti religiosi e spirituali, si uniscono nell’invocazione di queste energie superiori, utilizzando la Grande Invocazione. Ti unirai a questo lavoro di guarigione includendo la Grande Invocazione (vedi retro) nei tuoi pensieri, nelle tue preghiere e nelle tue meditazioni, durante la Giornata Mondiale dell’Invocazione?  

L’utilizzo della Grande Invocazione è un servizio mondiale, perché il suo messaggio è indirizzato direttamente alle necessità attuali del mondo. Abbiamo bisogno di Luce per illuminare la strada da percorrere e rivelare la visione di una nuova civiltà; abbiamo bisogno di Amore per governare le relazioni tra le persone e porre fine al regno dell’odio e del separatismo; abbiamo bisogno del Potere della Volontà per dirigere le scelte umane e i processi decisionali. L’uso universale della Grande Invocazione nella Giornata Mondiale dell’Invocazione dona a questo giorno un profondo significato spirituale, in quanto costruisce un canale attraverso il quale la Luce, l’Amore e il Potere possono raggiungere e irradiare, ovunque, i cuori e le menti delle persone.

Crediti d’immagine:
Prima di copertina:: PHOTOCREO Michal Bednarek, Shutterstock; Peace Direct (peacedirect.org), © Ted Giffords; Wikimedia Commons (commons.wikimedia.org), KJJS, CC 2.0 Attribution Generic; UNESCO (unesco.org), CC BY-SA 3.0; Parliament of the World’s Religions (parliamentofreligions.org)

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