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TIPI DI FORZA ASTRALE

Si consiglia la lettura del commento di questa regola nel Trattato del Fuoco Cosmico. Pur trovandolo alquanto complesso e ricco d’indicazioni occulte velate, sarà utile studiarlo, insieme a tutto ciò che riguarda il “piano astrale”, per farsi un’idea generale della sua natura, nonché della sua funzione di campo di battaglia dei sensi e di luogo dal quale si opera la magia. Il desiderio intelligente e costruttivo del mago bianco, che agisce sotto la guida della propria anima e si occupa quindi del lavoro di gruppo, è il potere motivante alla base di tutti i fenomeni di magia. Quest’opera magica ha inizio nella vita stessa del mago, si estende al mondo del piano astrale e, divenuta potente, da lì può cominciare a manifestarsi sul piano fisico e infine sui piani superiori.

Ci soffermeremo quindi più a lungo su questa regola, poiché essa tratta del lavoro e dell’attività dell’aspirante intelligente in questo momento. Per lo studente medio è la regola più importante contenuta nel libro. Non può essere compresa se non esiste un contatto con l’anima né la forza magica dell’anima può manifestarsi sul piano fisico fintanto che il significato delle sue espressioni esoteriche non sia stato in qualche misura elaborato nell’esperienza interiore del mago.

La maggior parte dei veri aspiranti si trova ora al punto intermedio ed essi hanno tre probabilità: annegare, quindi escludere ogni ulteriore progresso in questa esistenza; stare fermi e mantenere la posizione conquistata, oppure diventare veri ed efficienti praticanti di magia bianca, [236] basata sull’amore, animata dalla saggezza e applicata con intelligenza alle forme.

Divideremo dunque questa regola in diverse parti per studiarla più facilmente procedendo un passo alla volta, per comprenderne l’applicazione alla vita normale del discepolo in prova e giungere a una saggia comprensione delle sue ampie implicazioni.

Le suddivisioni sono tre:

1. La risposta degli elementali astrali e il flusso e riflusso delle acque che ne consegue.

2. Il pericolo rappresentato dal punto intermedio, la sua natura e le occasioni che offre.

3. Il luogo dove si compie l’opera magica.

Studieremo ora il primo punto riassunto nelle parole:

“Gli Agnisurya rispondono al suono. Flusso e riflusso delle acque.”

La situazione può essere presentata con le concise affermazioni che seguono. Le regole già studiate rivelano la verità riguardo al mago.

1. L’anima è entrata in comunicazione con il suo strumento nei tre mondi.

2. L’uomo sul piano fisico riconosce il contatto e la luce nella testa risplende, a volte riconosciuta dall’aspirante, a volte non riconosciuta.

3. L’anima fa risuonare la sua nota. Si crea una forma pensiero, in consonanza con la meditazione congiunta dell’anima e dell’uomo, suo strumento.

4. La forma pensiero, che incorpora la volontà dell’Ego o anima, cooperando con la personalità assume una triplice forma, costituita di materia di tutti e tre i piani, vitalizzata dall’attività e dalle emanazioni dei centri del cuore, della gola e [237] ajna del mago bianco ‑ l’anima congiunta al suo strumento.

5. Gli involucri della personalità, ciascuno dotato di vita individuale propria, sentono che stanno perdendo il loro potere e la battaglia tra le forze della materia e quelle dell’anima si riaccende con violenza.

6. Questa battaglia deve essere combattuta sul piano astrale e dal suo esito dipende:

a. Se l’anima, in una data vita (poiché lo stadio critico appartiene a una data vita) sarà il fattore dominante e da quel momento la personalità sarà al servizio dell’anima.

b. Se il piano astrale non sarà più il piano dell’illusione, ma diventerà il campo di servizio.

c. Se l’uomo potrà diventare un cooperatore attivo della Gerarchia, in grado di creare con la sostanza mentale e utilizzarla, attuando così i propositi della Mente Universale, che sono improntati a un amore sconfinato e infinito e sono espressione della Vita Una.

Questo è il punto cruciale di tutta la situazione e quando l’uomo è pervenuto al dominio delle forze che gli si oppongono è pronto per la seconda iniziazione che segna la liberazione dell’anima dalla prigione del corpo astrale. Da questo momento in poi l’anima userà il corpo astrale modellando il desiderio secondo il proposito divino.

È importante che l’aspirante sappia dove si trova e quale sia il suo problema particolare. L’uomo medio sta imparando a dominare il corpo fisico e a organizzare la sua vita sul piano fisico. Lo studente che si trova sul sentiero della prova impara una lezione analoga in relazione al corpo astrale, al punto in cui è focalizzato e al suo lavoro. Lo studente sul sentiero del discepolato accettato deve dimostrare di possedere tale dominio e cominciare a disciplinare la natura mentale, funzionando quindi coscientemente nel corpo mentale. [238] Il lavoro dell’iniziato e dell’adepto scaturisce da questi conseguimenti, ma non è il caso di trattarne per il momento.

La battaglia si protrae per tutta una serie di vite, ma in una data esistenza giunge al punto critico; la posizione finale è raggiunta e Arjuna trionfa nella lotta, ma soltanto cedendo a Krishna le redini del governo, imparando a dominare la mente e con la rivelazione della forma di Dio. Distinguendo fra l’anima e la forma e vedendo la perfezione della gloria che può irradiare dalle forme “in cui Dio dimora”, egli impara a scegliere la via della luce e a vedere la propria forma e tutte le forme come custodi della luce. Si accinge quindi con impegno a rendere il corpo astrale un semplice riflettore di quella luce e, acquietando il desiderio e soggiogando gli “Agnisurya” che costituiscono il suo corpo astrale e sono la sostanza vivente del piano astrale, egli impara a operare su quel piano come adepto, a penetrarne l’illusione ed a vedere la vera vita.

In senso simbolico, la sostanza del piano astrale è animata da tre tipi di forza divina che, riuniti, producono la grande Illusione. Essi sono:

Primo, la forza del desiderio egoistico. Questa energia involutiva svolge una parte importante nell’evoluzione, poiché l’egoismo è l’asilo nido delle anime infantili. Per questo motivo l’aspirante rifiuta di esserne dominato.

Secondo, la forza della paura. È il prodotto dell’ignoranza e agli stadi iniziali non deriva da un modo di pensare scorretto. È fondamentalmente istintiva e predomina tanto nel regno animale privo della facoltà mentale, quanto nel regno umano. In quello umano però, le facoltà mentali ne aumentano fortemente il potere e, attraverso la memoria delle sofferenze e dei risentimenti del passato e l’apprensione di quelli futuri, il potere della paura è immensamente aggravato dalla forma pensiero delle nostre paure e [239] fobie che noi stessi abbiamo costruito. “L’energia segue il pensiero” e il potere di questa forma pensiero aumenta con l’attenzione che le prestiamo, fino a dominarci completamente. Le persone di secondo raggio ne sono particolarmente vittime. Nella maggioranza dei casi essa costituisce il loro “Guardiano della Soglia”, esattamente come ambizione e l’amore di potere, sostenuti da desiderio sfrenato e mancanza di scrupoli sono il “Guardiano” dei tipi di primo raggio. Per quelli di terzo raggio, davanti all’ingresso del Sentiero si erge la forma pensiero cristallizzata dei conseguimenti intellettuali volti a scopi egoistici e della conoscenza messa al servizio di obiettivi della personalità e, fintanto che non sarà spezzata e distrutta, lo dominerà e farà di lui un mago nero.

Sovente vi è stato detto che la paura è un’illusione, ma è un’affermazione che serve poco. Si può ammetterla in via generale, ma è pur sempre estremamente difficile applicarla personalmente. Le paure cui sono soggetti gli aspiranti (notate bene questa espressione) sono raramente di natura egoistica, salvo nella misura in cui la sofferenza li porta a rifuggire ulteriori avvenimenti infelici. Queste paure si nascondono sotto un apparente amore per i loro cari. Eppure ogni aspirante dovrebbe porsi una domanda molto pratica: quante delle torturanti ore vissute si riferivano a fatti reali ed eventi tangibili e quante soltanto a presentimenti illusori, dubbi e apprensioni basate su ciò che non è mai accaduto? Ai miei fratelli vorrei raccomandare due cose: meditare sulla verità nella vita quotidiana, usando come pensiero seme il concetto di verità praticata e vissuta. A tal fine vorrei consigliare di imparare a memoria e usare la formula o preghiera che segue, ogni volta che saranno assaliti da paure illusorie e vani presentimenti:

“La realtà governi ogni mio pensiero e la verità sia maestra della mia vita.”

Si ripeta continuamente questa formula quanto è necessario, [240] costringendo la mente a focalizzare l’attenzione sul significato di queste parole.

Vorrei inoltre consigliarvi di coltivare un sano buon senso e un atteggiamento mentale che si rifiuti di perdere tempo ad alimentare paure illusorie.

La paura è spesso il principale ostacolo a un importante passo avanti che potrebbe essere fatto in questa vita, ma che dovrà essere rimandato a un’altra se non verrà colta l’occasione favorevole e se la natura della volontà non sarà fortemente stimolata.

L’aspirante di primo raggio che non riesce a superare il suo Guardiano potrebbe divenire un “distruttore di Anime” e, finché non avrà imparato la sua lezione, essere condannato a lavorare con le forze della materia e con le forme che tengono prigioniere tutte le anime. Questo è il significato occulto delle parole, male interpretate, morte e distruzione. Il grande prototipo di questo tipo è Satana.

L’aspirante di secondo raggio, che costruisce il proprio Guardiano e si lascia dominare costantemente e sempre di più, diventa un “ingannatore di anime”. È il vero Anticristo che, con un falso insegnamento, operando i cosiddetti miracoli, con l’ipnotismo e la suggestione di massa getta un velo sul mondo e costringe gli uomini ad avanzare nella grande illusione. È interessante notare come l’opera di Satana, colui che imprigiona le anime, comincia a perdere il suo potere, poiché il genere umano è sul punto di comprendere che la vera morte è l’immersione nella forma e che la materia non è che una parte del Tutto divino. La forma pensiero di questo “Guardiano della Soglia”, costruita dall’umanità per milioni di anni, sta per essere distrutta. L’opera dell’Anticristo invece, comincia soltanto ora il suo periodo ascendente e il predominio dell’illusione della ricchezza, dei possessi, dei falsi insegnamenti aumenterà ancora, ma la durata dell’illusione sarà più breve di quella della distruzione, poiché ciascuno di questi fattori è soggetto al proprio ciclo e ha il suo flusso e riflusso.

L’individuo di terzo raggio che non riesce a distruggere il proprio [241] “Guardiano” diviene un “manipolatore di anime” e usa la mente per distruggere il reale e frapporre un uomo e la realtà. Si ricordi che nessuno di questi appellativi e nessuna di queste attività si riferisce all’anima sul suo piano, ma soltanto alle anime umane in incarnazione sul piano fisico. È necessario insistere su questo fatto, poiché sul loro piano, le anime di tutti gli uomini sono libere dall’illusione e non possono essere distrutte, ingannate o manipolate. Solamente le “anime imprigionate”’sono assoggettate alle attività delle forze del male e solo temporaneamente. Il primo gruppo opera tramite i governi, la politica e i rapporti fra le nazioni ed è relativamente poco numeroso. Il gruppo di secondo raggio, che illude e inganna, opera tramite gli organismi religiosi, l’abuso e l’applicazione errata della devozione e delle arti. Questo gruppo è molto più numeroso del primo. Il terzo gruppo opera principalmente tramite le relazioni commerciali nel mondo degli affari e l’uso del denaro, concretizzazione del prana o energia universale e simbolo esteriore del flusso e riflusso universale. Questi pensieri non sono che indicazioni, in quanto trattano di tendenze cosmiche.

La terza forza è l’attrazione sessuale. È un impulso proveniente dal piano fisico e il ripresentarsi di un’energia involutiva sul Sentiero del Ritorno. In senso cosmico essa si manifesta come forza d’attrazione fra spirito e materia; in senso spirituale si manifesta come attività dell’anima che cerca di attrarre il sé inferiore alla piena realizzazione. In senso fisico è l’impulso che tende ad unire maschio e femmina ai fini della procreazione. Quando l’uomo non era che un animale, ciò non comportava peccato. Quando a quest’impulso si aggiunse il desiderio emotivo, s’insinuò il peccato e lo scopo venne pervertito in soddisfazione del desiderio. Ora che il genere umano è più mentale e la forza della mente si fa sentire nel [242] corpo umano, si è venuta a creare una situazione ancora più grave che potrà essere risolta senza pericolo solo quando l’anima avrà assunto il dominio del suo triplice strumento.

Come è dimostrato da questa regola, ora l’umanità si trova a un punto intermedio. L’uomo è trascinato dal desiderio egoistico e dall’ambizione, poiché in tutti noi vi sono caratteristiche di primo raggio. È tormentato dalla paura (la propria, le paure della famiglia, della nazione e della razza intera) poiché tutti noi oscilliamo al ritmo del secondo raggio. È dominato dal sesso e dal denaro, che è un’altra manifestazione dell’energia della materia. Il suo problema è quindi triplice, ma dispone di quanto occorre per risolverlo, il suo triplice strumento e la triplice potenza della sua anima divina. Possiamo vincere la nostra inerzia mentale e cominciare ad agire come anime che dominano il loro ambiente. L’anima è onnisciente e onnipotente.